Anche il Congreasso delle organizzazioni operaie contro la Massoneria

Anche il Congreasso delle organizzazioni operaie contro la Massoneria Anche il Congreasso delle organizzazioni operaie contro la Massoneria La discussione dello statato della Confederazione - Il distacco dai partiti della lotta di classe - L'invito agli organizzatori di sentire l'incompatibilità con la Massoneria. (Per telegrafo alla Stampa). Mantova, 8, notte, i uSiamo alla quarta giornata del Congresso !uti ella resistenza La seduta comincia alle ore 9 ' scon la discussione sugli articoli dello 6tatuto ci?n,reaora.le. L'articolo l.o è approvato senza gdiscussione; Su alcuni altri la discussione si c fa minuziosa. | pSulla costituzione di nuove Camere o di Rmuove Federazioni vi ha una lunga discussto- lne a cui partecipano l'on. Quaglino, Strizzi, Fl - fe Gagliardi, Giaauioni, Cazzulani e altri, "rilevando gli inconvenienti e pronunciandosi prò e contro alla facoltà di creare organismi tropipo suddivisi. Contro il particolarismo L'on. Quaglino parla contro il particolarismo di categoria, che ha indebolito le lorze organizzate ed ora le rendono quasi nulle contro la coalizione capitalistica. Richiama l'esempio anche delle Organizzazioni francesi di tendenza semi anarchica, le quali hanno riconosciuto nel congresso di Marsiglia la necessità di formare un'organizzazione unica: anche i tedeschi hanno fatto lo stesso. Strizzi, di Genova, parla nello stesso senso, cUanau casi di insuccesso del movimento operaio derivanti appunto dall'eccessivo particolarismo. Specifica le condizioni delle maestranze appartenenti all'industria vetraria e presenta il seguente ordine del giorno: « Il Congresso rileva che talune- Federazioni vetrarie della Confederazione conservano tuttora forme di organizzazioni tipicamente oorporativiste, basate sulle caste, le quali non consentono la formazione di nuove maestranze clie non comprendano esclusivamente le parentele degli appartenenti alle dette corporazioni; constata che tali forme di organismi operai, i quali sono naturalmente privi di ogni sentimento di solidarietà, contrastano con lo spirito programmatico libero ed aperto della Confederazione generale; considera le possibili dannose conseguenze a cui potrebbe condurre l'egoismo particolaxlsta di quelle maestranze nei confronti degli altri c più modesti lavoratori dell'industria del vetro liberamente organizzati, e dà mandato al Consiglio direttivo di prendere in esame tale questione e di risolverla in conformità dei programmi e dei metodi ai quali al informa la Confederazione >. D'Aragona, relatore, spiega come tutto lo spirito dello statuto tende ad evitare il particolarismo di categoria, tanto che alla dizione iFederazione di mestiere», si è sempre sostituita quella di «Federazione di Industrie»: accetta quindi le proposte modificazioni. Il contributo e il Bollettino federale L'on. Chiesa insiste.nerchè sia resa nota l'opera dei rappresenTUntThel Corpo consultivo. Keina dà sch-arimeniti in inerito e si ha una appassionala discussione che mostra l'importanza che il congresso dà alla legislazione sociale, viene approvata la soppressione della disposizione relativa all'accordo con i partiti pof.tici che accettano la lotta di classe; si confermano 8e lotte tendenti ad impedire il particolarismo di categoria nelle agitazioni operaie; si approvano senza discussione gli articoli riferentisi alla direzione del Consiglio nazionale, al Consiglio direttivo, al Comitato esecutivo e aU'Amministtrazionc. Infine., vivace discussione si ha in merito ai contributi che taluni vorrebbero ancora' aumentati. La seiuta antimeridiana si chiude con la votazione n merito al contributo confederale, che viene stabilito nella misura di centesimi 20 per i lavoratoli delle industrie e In centesimi 15 pelali altri, da applicarsi nel 1915. Nella seduta pomeridiana, presieduta da Bellelli, si continua la discussione dello sta-.uto e si approvano le disposizioni riguardanti le organizzazioni confederate e - i congressi. Sul bollettino confederale si ha un po' di discussione chiedendo alcuni clic lo si i-onda ■settimanale e alla portata delle masso e inaridendo gli altri clic resti un monitore per «li organizzatori: così infatti, viene stabilito zscnfUccminpialadsaèSi aggiungono disposizioni per la costituzione li un collegio di probi-viri. I _ , . i Lontro la Massoneria AU'art. 4, Mariani, della organizzazione li- ogrank propone cne sia stabiuta i'incompati- jiuta negli organizzatori ctl appartenere aJa .massoneria SuU argomento nasce una discus- oione appassionata. Prence primo la parola ..lonaco di Tonno e scoppia subito un batti- jecco tra i congressisti. 11 Monaco non vuole .a fobia antimasSOnica Che, secondo lui, ìm- porterebbe la perdita di ottimi uomini, Queste ,mrole producono uno scambio vivace di in- .•«live in platea. Monaco, tra i rumori, prò- oegue dicendo che queda delia Massoneria è ma questione che rimane estranea ai rap- ^orti economici. jCorsl rileva che questo della Massoneria è i un argomento di moda, « occorre togliere ! egli dice — 1 sospetti che sugli appanenen-1 .1 ella Massoneria si fanno pesare»; in quan .o a lui, è contrario a stabilire l'incompatibi-i.t a tra organizzatori e Massoneria. Voci: — Tenete presenti i fatti di MilanoI ,Clamori). Monaco: — Appunto per onesto! {Esclama- Aonl). Corsi: — A coloro che prospettano il pericolo che un'industriale sia massone di fronte id un » fratello » organizzatore, oppongo il caso In cui l'Industriale è un socialista. {Ruinori). Ghezzi, di Milano, si dichiara favorevole dia proposta Mariani; l'on. iDugoni, invece, si dice contrarlo a quella proposta e intanto lichiara che egli non è massone. Voci: —, Giuralo I On. Dugoni, con forza: — Non c'è bisogno di giuramenti! Quando un socialista di fede afferma una cosa, ha il diritto di essere creduto dal propri compagnil Ettore Reina sostiene che gli organizzatori dovrebbero sentire da sè stessi quale e quanto danno è per l'opera loro di educatori delle masse l'appartenere alla Massoneria, data l'aria di sospetto che il segreto le accumula intorno. . La discussione si fa vivacissima. Vi interviene anche Argentina Altobelli che dichiara di unirsi al concetti svolti dal Reina, il quale presenta un ordine del giorno che mette in guardia gli operai dai tranelli della Massoneria e afferma che gli organizzatori debbono sentiTe quanto sia incompatibile e dannosa la loro appartenenza alla Massoneria li Mariani, presentatore della proposta, dichiara che se il Congresso voterà l'ordine del giorno Reina, egli è disposto a ritirare la sua proposta medesima. ■L'on. Mazzoni ha la parola per sviluppare un suo ordine del giorno nel quale si afferma esplicitamente la incompatibilità per gli organizzatori di esser massoni e si chiede alle Leghe di agire in conseguenza. Il Mariani dichiara di non voler aggiungere novità a quanto è stato detto, anche perchè questo non è il momento di parlar troppo, dato lo stato di nervosismo di questa fine di Congresso. Ma afferma che bisogna affrontare la questione risolutamente e non con le parole e gli scrupoli di Dugoni. Dugoni: — Ma perchè tu non sei in certe condizioni! Se tu sapessi quello che scrive ad esempio contro di me quel prete I- (accenna al cronista del giornale clericale II Cittadino. — Grandi rumori nella sala). SI procede alla votazione. L'appello nominale dà i seguenti risultati: Ordine del ciorno Reina: voti 128.573. Ordine del giorno Mazzoni : voti 6tì.8f7. La disoccupazione Si approva,.infine, lo Statuto in blocco ed un ordine del^iorno dell'avv. Alfano, di Torre Annunziata, per la istituzione di un Segretariato di propaganda meridionale. Si inizia la discussione sulla disoccupazione : relatore l'off. Quaglino, che pronunzia un applaudito discorso, affermando che la disoccupazione, pure estendo- una conseguenza del regime borghese, si è perù grandemente aumentata per il contraccolpo della guerra libica » ali* folli* degli armamenti, e reclamando una energica azione por ottenere dallo Stato una politica efficace di lavoro o di valorizza sione dello ricchezze naturali d'Italia, Colli, di Roma, solleva la grave questione de gh usi civici, o reclama, vivamente applaudito, che il Parlamento approvi finalmente 11 già predisposto disegno di legge. Giovanetti, di Ravenna, si occupa della mezzadria romagno- la in rapporto al bracciante. Giamboni, aella Federazione del Libro, tratta della disoccupa. ziono industriale, e vuole si reclami il sussidio statale di integrazione per le organizzazioni, che sussidiano i propri soci disoccupati. L'o: norevole Mazzoni afferma la necessità che sia finalmente approvato il disegno di legge sugli Uffici interregionali di collocamento per l'agricoltura. Reina rileva che la questione della dicoccupazione ha il suo addentellato nel problema del protezionismo doganale, che inceppa le industrie vitali. Il relatore presenta un ordine del giorno, nel quale, dopo varie promesse, si impegna il proletariato d'Italia e i propri rappresentanti in Parlamento a un'azione energica e risoluta di pressione sui poteri dello Stato..-nerchè sia-, no approvate le lesrgi sugi; usi civici e L domi-', m collettivi e sugli Uffici interregionali di collocamento e siano concessi i fondi necessari alla-esecuzione delle bonifiche dei terreni paludosi e alla loro redenzione, ali agricoltura, all'utilizzazione delle forze idro-elettriche, mediante la sistemazione dei bacini montani, alla sistemazione dei porti e scali di approdo, e allo sviluppo dei mezzi di comunicazione. L'ordine del giorno è approvato. La seduta è tolta alle ore 19. —————*

Luoghi citati: Genova, Italia, Mantova, Marsiglia, Milano, Monaco, Ravenna, Roma, Torre Annunziata