Le trattative della mediazione si inizieranno il 18

Le trattative della mediazione si inizieranno il 18 Tra JVIessieò e Stati Uniti Le trattative della mediazione si inizieranno il 18 (Servizio speciale dellaStampa Washington, 6, notte. • Bryan annuncia che i rappresentanti delle Potenze mediatrici si riuniranno il 1S Corrente a Niagnra-Falls (Cascate del NiaftLTs) ove troveranno i rappresentanti do gli Stati Uniti e del Messico. Com'è notoi v "i i i*^ si afferma che il Canada non è stato scelto, come luogo di riunione perchè l'influenza inglese, cioè europea, non potesse svolgersi in una controversia in cui le nazioni americane sono interessate. Lo statu quo si manterrà a Vera' Cruz, salvo tuttavia se si avesse un attacco dei federali. In questo caso gli Stati Uniti porrebbero in esecuzione il piano preparato. Del resto, è proposito ben deliberato delle Potenze mediatrici di ottenere la completa sospensione delle ostilità durante le trattative. Intanto, i rappresentanti dei ribelli messicani annunciano che l'artiglieria attesa per iniziare l'attacco è giunta a Tamilico. Un alto funzionario ha affermato che gli Stati Uniti non vogliono limitare la mediazione a una soluzione pura e semplice dell'incidente di Tampico, ma che vorrebbero estenderla a tutto il problema messicano nel suo complesso e allo staHlimento definitivo di un Governo costituzionale. Fino ad allora lo forze americane resteranno probabilmente a Vera Cruz. I mediatori avrebbero fatto un secondo appello per un armistizio al generale Carr&nza affinchè egli possa inviare un rappresentante a Niagara Falls. Benché le navi da guerra americane siano fatte segno ad ogni sorta di minacele, nessuno impedisce allo navi mercantili inglesi d'imbarcare il loro carico. Molti amolucani fanno del loro meglio per togliersi d'impaccio dicendo che soni inglesi. I delegati messicani Messico, 6, notte. II Governo messicano ha designato i si gnori Rabosa, Luigi Elguero e Augusto Ro driguez, che godono a Messico di una reale autorità e che offrono ogni garanzia di im parzialità, per servire da intermediari presso le repubbliche sud-americane che hanno offerto la loro mediazione. le Ili della Mmw Pi 6 tti Parigi, 6, mattino. Il « New York Herald », edizione di PaParigi, in un ■ telegramma da Washinton cosi riassume la situazione ài Messico: «L'azione mediatrice per poco non ha. avuto uno scacco completo ieri sera. Infatti i diplomatici dell'Argentina, del Brasile e del Cile, che avevano invitato il generale Carranza ad inviare alla conferenza i delegati costituzionalisti, hanno ritirato questo invito ». Carranza escluso dalla mediazione Il generale Carranza s) riflu.tn. di accettare l'armistizio e sostiene che l'azione mediatrice non può riferirsi a delle questioni internazionali e che le difficoltà di ordine interno debbono essere escluse. Si (a capire che i mediatori hanno in seguito iavvertito Bryan che credevano inutile di continuare il loro compito-se gli Stati Uniti1persistevano nel volere cho i capi dei varii partiti messicani fossero tutti presi in considerazione. Uopo aver conferito con il Presidente, Bryan ha invitato l'ambasciatore del Brasile ed i suoi colleghi a perseverare nei loro sforzi. I mediatori decisero allora di intraprendere il regolamento del conflitto sorto fra gli Stati Uniti e il generale Huerta in seguito all'incidente di Tampico ; essi Sperano di poter'più innanzi penetrare nella questione dei disordini interni del Messico. Nella nota che hanno indirizzato al generale Carranza i mediatori dicono che le difficoltà di ogni natura che hanno prò-, vocato la.situazione attuale al Messico debbono tutte essere prese in considerazione da chi voglia risolvere il conflitto attuale. Una donna dinanzi alla Corte Marziale Il u New York Herald » ha da Vera Cruz: « Le autorità m'Uitari .americane hanno arrostato una donna, che c accusala di avere ucciso otto marinai sparando da' le finestre di casa sua. il giorno in cui gliamericani occuparono la città, i.a casa ahi tata dalla signora in parola è stata perqiu sita. Verniero trovate gran quantità di armi e munizioni. La Corte militare giudicherà la donna sotto l'accusa di assassinio. « Si riferisce che il console americano di San Luigi di Potosi, Siliman, è tenuto prigioniero dal generalo Mans. Il console si trova in prigione da undici giorni ed ogni notte minacciato di esecuzione capitale. II generale Fulpton. apprendendo che i federali facevano movimenti di artiglieria dalla capitale verso Vera Cruz, ha disposto per lo sbarco di parécchi cannoni da campo». : Per l'imbarco di 7 milioni di dollari Un. altro telegramma da Vera Cruz annunzia che il signor Jennings, munito di passaporto rilasciato dal generale Blantruet, è giunto senza ostacoli ed ha fatto preparativi per limbarco di selle milioni di dollari, oro e argento, spediti do Messico, appartenenti a Case inglesi ed americani! interessate nelle miniere. Questo denaro sarà inviato parte a New York, parte n un porto (europeo. Jl signor Jennings ha già avuto un. colloquio su questo progetto coi generale Fulnton. Egli ha dichiarato che se gU g. rifluta u permesso di sbarcare, farà appello al contrammiraglio inglese Cradock. Si crede che il denaro appartiene in realtà al generale Huerta e non al sindacato minerario in questione. Se il fatto ò provato, sarà permesso li trame fra poco la conclusione che il generale Huerta pensa di prendere la fuga e di recarsi come alcuni hanno detto, in Europa, a bordo dell'incrociatore Condè. Una Iteuter da Vera Cruz dico che i costituzionalisti di Tampico hanno notificato n! vice-ammiraglio Majo che, oualora e navi da guerra americane tentassero di entrare nel fiume Panuco, tutti i serbatoi di petrolio vicini alla città sarebbero incendiati. Un fatto simile significherebbe la distruzione sicura della città. Nessnna nave da morra italiana andrà al Messico Mi 6 tti Massico, 6, mattin* Il ministro d'Italia telegrafò al Governo che non 6 necessario l'invio di una nave da guerra italiana. I profughi dal Messico nprd-americani nprdamericani deplorano la condotta del loro governolondra, 6, mattino. Jl Dailìi Telegrafi riceve da New York una Jl Dailìi Telegrafi riceve da New York una interessante descrizione, dell'arrivo alla Nuova Orleans di 632 profughi provenienti da Mes sico. Salvo alcuni, circa tutti i nord-americani sarebbero scontentissimi della, politica degii Slati Uniti al Messico. Sono state emesse grida "di: i Abbasso BryanI ». ] profughi hanno dichiarato che il Messico è un paese il quale non vuole saperne di arbitrali e di mediazioni e che non pensa che alla guerra di rivincita, e che non pensa, che alla guerra di rivincita. Altri hanno dichiarato che se essi hanno avuta salva la vita lo devono alla bandiera inglese. La bandiera nord-americana, dicono, non impone più nessun rispetto al Messico. Uno di essi ha detto : « Io sono nord-americano e ri dico che mi vergogno del mio paese ». II giornale annuncia commoventi particolari sulle azioni selvaggie compiute dai messicani contro i nord-americani, donne e fanciulli. Questi atti selvaggi, dice, non sono mai stati vendicati. I profughi provenienti da Messico narrano pure che il generale Huerta scoraggiato; è deciso a abdicare giovedì prossimo. Altri profughi ritengono invece che egli resisterà sino alla fine. II generale Funston manda da Vera Cruz che è preoccupato dei preparativi militari de', genetóo Huerta. Egli sarebbe lieto di potersi mettere subito in marcia verso Tampico. Si ha da Torreon che il generale Villa ha respinto tutte le offerte fattegli dal generale Huerta che lo invitava a unirsi con i federali contro i nord-americani. Egli rimprovera al partigiani di Huerta di avere provocato l'intervento degli stranieri per giùngere ai loro tini. Da Chihuahua giunge notizia che anche i generali Obregon. Gonzales, Notora e Cabal- iero e altri ufficiali superiori ■ dell'esercito ri belle hanno rifiutato di. unirsi ai federali per 1respingere l'invasione nord-americana. Notizie da Washington recano che il viceammiraglio Majo dice che la fucileria continua sempre a Tampico tra i federali e i costi, tuzionaìi. L'ammiraglio Majo annuncia che con le forze di cui dispone potrà prendere Tampico quando vorrà. ■ L'ammiraglio Vadiez annuncia cho il generale Iluert-i ha proibito a tutti gli impiegai delle dogane di Staio di Vera Cruz di lasciare partire le navi dirette agli Stati Uniti