II sopraluogo della Corte d'Assise nella casa del delitto a San Remo

II sopraluogo della Corte d'Assise nella casa del delitto a San Remo Il processo della contessa Tiepolo II sopraluogo della Corte d'Assise nella casa del delitto a San Remo (Dal nostro inviato speciale) San Ramo, 5 sera. Questo episodio del dibattimento che si svolge qui a San Remo non è certo apparso indispensabile. Non b iu quesio processo l'elemento della località di tale' ininorWiiiza da richiedere su di esso' la speciale attenzione dot giurati. In ogui modo, polche cóntro il verbale di visita del luogo, ciie è' in atti, si sono elevati dei sospetti di poca precisione di dati, e perche questo incombente non presenta difficoltà, i giurati, anche per consiglio della Parte civile, dimostrarono il desiderio dt visitare l'alloggio dove avvenne la tragedia. Le ragioni della visita Forse essi sperano die qualche Inattesa conetataziono sul luogo stesso dove il dramma culmint) nel delitto misterioso, possa recaro qualche po' di luco sull'origine e i moventi di questa tragedia" che per ora certo rimangono ancora nell'ombra. Per intanto essi intendono fermare la loro attenzione specialmente su tre punti: ricostruire la posizione in cui fu trovato il cadavere dal dottor Giuliani e dagli altri accorsi, ed il dottor Giuliani, che devo appunto presenziare il sopraluogo, .può dare su questo punto le informazioni più precise. Questo accertamento ha importanza relativamente all'affermazione della contessa, sul modo col quale il disgraziato Po Li mai ni l'avrebbe aggredita e sulla neces- sita di sparargli contro quasi a bruciapelo. Al tiro punto essenziale è la misura in modo esatto dello spazio'che intercede fra il tettuccio' del bimbo e il canterano, per vedere se sia possibile elio in si breve vano possa avvenire una lotta corpo a corpo, senza che ne risulti disordine • nei mobili, e, per accertare sè quell'impronta di persona che si 6 aggrappata al tettuccio possa essere stata fatta dalla contessa, quando fu spinta dalla furia del soldato contro il letto, o sia stata fatta dal Polivanti quando fu. colpito, nell'atto instintivo 3i afferrarsi a qualche cosa per non cadere. Irinne.; importa ai giurati avere più precisa notizia' ut cosa fosse quel famoso camerone, che. la contessa disse servire da ripostiglio per casse e bauli, e che il Pollmantt ricorda nella minuta di quella lettera sequestrata, come il « luogo denso di memorie ». Furono esso memorie di meditazione solitaria di un amanto senza fortuna, o le nude pareti del camerone, che il polimanti specialmente occupava durante la sua permanenza in casa, furono testimini di quanto l'accusa sospetta sia intercorso fra la bella contessa bionda e il giovane soldato ardito? - Particolare anche degno di rilievo è l'accertare come possa essere stata presa dal canterano aperto la rivoltella, e se, trovandosi il cassetto aperto e ridotto cosi il già esiguo vano fra il lettuccio e il comò, abbia potuto la contessa porsi in posizione di difesa, spianare l'arma contro il Polimanti, che avanzava, e sparare li anche si vuole accertare come potesse la rivoltella trovarsi nel cassetto. D'altra parto, una indagine eccezionale intende fare il Pubblico Ministero. L'accusa, specialmente quella privata!, si dà conto delia gravità di un episodio sfuggito al'pubblico interesse, il quale si è lasciato piuttosto attirare dalla circostanza apparentemente più rilevante delle lettere e delie cartoline. Non hq man cato di dare il dovuto rilievo a questo episo; dio. Ora,..in questo sopra luogo, il Pubblico Ministero vuole con una visita all'alloggio Bo. sió cercare di mettere in luce ancora questo particolare: ti particolare, cioè, del medaglio ne. che la contessa stessa ammetto di aver visto la séra prima del delitto nelle mani del Polimanti, al quale invano ne domandò la restituzione. 11 medaglione dove à andato a finire? Alcune domando della -Parte Civile e del Pubblico Ministero, ai coniugi Bosio, che volevano accertare se la contessa, mentre era nella loro ca*sa. fosse stata sempre piantonata e fosso stata sorvegliata, mentre essa si recò al camerino di toeletta, lasciano comprendere che l'Accusa sospetta che il medaglione che la contessa avrebbe tolto addosso al cadavere, sfarebbe da essa stato gettato nel condotto del camerino. E' questa una supposizione dell Accusa. 'La restituzione del medaglione sarebbe •uno degli elementi determinativi della tragedia, non tanto nella materialità del fatto, quanto nella sua portata psicologica. Pensi» 'la contessa volle cosi imperiosamente, e a consto anche di un delitto, la restituzione del ìncjlaglione? Che rappresentava per lei il gingillo, ■nel quale era il suo ritratto e una ciocca dei buoi capelli, dal bel biondo tizianesco? ! 11 ricordo dell'anonimo, del dramma di Regina Winthe, non è diinue del tutto usimelo? Ipoitesi queste tulio dell'Accusa e che dimostrano come il mistero psicologico del dramma non •sia -ancora rivelato e come esso vada sempre più richiedendo un paziente studio d'indagini. Per risolverò dunque i tre quesiti che liauno consigliato 11 sopraluogo, sono oggi qui a San Retino convenuti magistrati, giurati, nvvoouu e giornalisti. 11 maggior gruppo di questi perso: nagfei è partito stamane da Oueglia ed e qui giunto alte oro 10 circa. In via Roma ed in corso Umberto sulle soglie dei negozi ed alle finestre si affacciano curiosi per assistere al passaggio dei giurati. Anche sui marciapiedi una folla di curiosi commenta; | >, I consigli degli anonimi ; Una pioggerella minuta cade da un cielo perlaceo che incombo con melanconia sulla città. La fol'.a sV raggruppa davanti al palazzo ovo avvenne il delitto e che, come si sa, fa angolo fra corso Umberto e corso Vittorio, tóotto l'androne si riuniscono i giurati, i magi strati ed i patroui. £olo al giornalisti.è lasciato libero il passo: a\l ogni altra persona è interdetto l'ingrasso, il buon cancelliere Borea Intanto ha pollalo.da Oneglia la posta per glt avvocati, i magistrati e anche per. voi "iornalisti Sono tutte lettere anonime ed an che apertamente Annate, le quali danno pareri bui processo. L'avv. Raimondo ne riceve una firmata Etna, elio è tutta un inno alla con tessa ed una perorazione calorosa perchè il va loroso difensore metto in opora tutto il suo ingegno per salvare dall'infamia di un iiigiu sto . carcere la bella ed infelice contessa. Al Procuratore Generale sono giunte due lettore da Milano, una firmata' da « una. baronessa a uomo di nio:te nobile gentildonne di Milano » invocante «giustizia e pietà perla povera contessa Tiopolo, vittima di" aver difeso, il.proprio onore contro Un bruto •. Un'altra lettera, llr mata da « un gruppo di signore », pure milanesi, impreca contro l'accusata, esortando il p. M. a lanciare i più terribili fulmini della giustizia contro l'iniqua' e sciaguratissima donna. Nell'alloggio degli Oggioni Quando tutte le persone elio devono assistere Ul sopraluogo si sono radunate, il presidente no fa fare l'appello e, notatane dal cancelliere la presenza, ordina che si salga all'alloggio della contessa. La schiera prende d'assalto lo scale. 11 palazzo e di cinque piani e l'alloggio dove il dramma si «volse è ul primo piano. La porta del quartieriuo è chiusa. Sulla placca si legge « Oggioni >. li dottor Giuliani e l'avv. Moreno (questi jl detentore delle chiavi dell'alloggio) apron l'uscio. Entriamo... Non e senza una certa emozione clic varchiamo la soglia; l'alloggio è vuoto, ma lino a Ieri soia i! quartieriuo ora •ancora abitato. In cucina infatti ci sono tut torà avanzi di pane tresco. Facciamo una ra pida visita all'alloggio: esso appare discreta mente elegante, ma non però tenuto iu correi tissùno órdine: qua e là nelle camere le- sun pellettili sono un po' scomposte, la polvere su qualche mobile è alta... Gruppi di fotografie sono sparsi sui tavoli e sugli scrittoi. Nel corridoio d'entrata gouo un trofeo di armi africane e pelli di leopardi, ricordi che il capitano si è portato dal Benodir. Del resto, qua e là sulle p%B|ll delle varie stanze si notano di questi ricordi della guarniamone africana. **Ua-«air d* pranio, appetì alle pareti, #ouu lSbal ulcuni studi a pastello della contessa. ' graziosi lavori pieni di luce e composti con un certo gusto d'arte. Studi e bozzetti si vedono iiil'ctìó in altre camere, nel salotto turco nella sala attigua alla camera da letto. Nella' camera da pranzo vi è la scrivania aila quale soleva -sedere la conlessu. Su di essa vi" sono alcune scatole di fogli da lettere, su dt una coppa alcuni tubetti dijiu farmaco contenenti del guujacnl. Nel famoso camerone. Io stanzone di ripostigli, la pareli sono nude. Però molti chiodi fanno comprendere che alle pareti erano appesi i quadri di cui il Polimanti parla nella sua lettera. E' noto che il Polimanti narrò «i suoi amici come i primi rapporti con la contessa sarebbero avvenuti in questa camera, mentre assieme contemplavano un quadro molto suggestivo. Nella cameretta del bimbo, dove l'ultima fase del dramma si compi, si noto cn« il lettuccio del fanciullo nori è messo parallelamente al canterano, ma perpendicolarmente, in niodo che il vano sulla strettezza del quale tanto si discusso va considerato In rapporto agli spigoli opposti del letto e del conio,. Il lettino basso, senza spalliera, è ricoperto .da una coltre a fiorami. Alla parete, c'è un piccolo e commovente ricordo del povero Piccino. Su due foglietti di calendario che portano le date del 26 maggio e 2B luglio, foglietti assieme ingommati, con calligrafia incerta di Sii ■ !'?: "Questi sono i giorni più ; ne u della nostra vita». Che ricordavano al/bel bimbo queste duo date? Quale sentimentale/ profondo significato avevano per In sua picco la anima ingenua quelle due dato ? La disposizione dell'alloggio 6 molto semplice: un corridoio corre per tutta la lunghezza dpll'appartamento. Le camere dalla sinistra alla destra della porta di entrata, sono: il saottino turco, la camera da pranzo, "iì salotto, a camera matrimonialo. ]-d stanzetta del binino, la camera della flglluoletta, lo stanzone da lavoro, Iu. stanza della, cameriera. Dall'altra parto del corridoio e di fronto alla cameretta del piccino c'è la cucina. L'alloggio è abbastanza vasto, ma si presenta per l'arredamento, molto modesto. Nel salotto di ricevimento vi sono duo bellissimo fototrrano della contessa.: ne Tivelano tutta la rigogliosa bellezza.. Essa Vj è riprodotta in gran decolleté, in toeletta elegante, da ricevimento da sera Nel oamorone, sui bauli e Io casse, sono gettate alla rinfusa pelli di leopardi. Un giurato che fa il morto L'accertamento Incomincia. Il dott. Giulia?! ni fa da Cicerone. Presidente:" — Vuole, dottoro descriverci cc>me ella trovò il cadavere del Polimanti? ' Il dottoro, per darò una diuiostraziono evidente di come rinvenne il povero inori», prega qualcuno di prestarsi a fare il morto, ri giurato Cauvm si metto a ten-ji attraverso il corridoio con la testa rivolta "verso la cucina o le gambo protendentJsi fino alla soglia dell'uscio della camera dei bimbo. Il dottor Giuliani fa notare che manca un tappeto die era sul limitare della porta della cucina sul quale posava u capo del povero morto ,o dispone le gambe della finta vittima in modo che un picele sia inoltrato nella camera del bimbo e laltra gamba rattrappita urti contro la parcto del corridoio. 11 giurato pazientemente si presta alla raffigurazione macabra -Jinchè i colleglli no hanno bene accertata la posiziono o questa hanno considerato in rapporto alla descrizione che la contessa ha fatto della fase risolutiva del dramma. La camera del bimbo è quella cui-più si rivolgeri attenzione dei. giurati. Si esaminano 1 mobili semplicissimi o poco numerosi, si .„„.., „„, .jjKffi-rnI»;— *."■?"'.< -''»? ■! -08,1 canterano, si chiedono ;?.. „, A?1' V'ulia , '"rornazioiii di come trovò jin quel giorno fatala la stanza. Occorro no- »ro,.i'ÌlS. ?.^iesta- L'a""-r!l comunica con quella n, Vi»i i Vh 1?ezzo dl u,'a po.l'la^ el°;e lontana dai lettuccio meiitm mipctr, à t>-,,-,., :lontana dal lettuccio. mentre questo è molto prossimo alla porta cho dà noi corridoio. D'altra parte, la camera matrimoniale comunica, per altro uscio, nel corridoio, e un terzo uscio metterebbe nel salotto, se però tale passaggio non fosso ostruito ostentatamente da alcune seggiole. "Un giurato, mentre ancora ci troviamo nella stanza del piccino, domanda al dottor Giuliani come egli trovò la porla che comunica con la stanza matrimoniale, quella porla per la. quale la contessa usci dalla sua stanza per venire incontro al Polinianli, il quale, chiamatala con la scusa degli ordini per la spesa, l'avrebbe aggredita." — La porla era chiusa — risponde il dottor Giuliani^ Rilievi e constatazioni Altro particolare che i giurati hanno volino ricostruire nel modo più possibilmente preciso, 6 quello dell'impronta nel lettuccio. II dottor Giuliani si appresta a. rifarla. Egli impugna la coltre a fondo, del letto, nel punto precisamente opposto olla porta, o vi lasdfci l'impronta come di chi si è fortemente aggrappato. Avv. Rossi: — Vorrebbe ella dirci se l'impronta le parve falla da persona che uscisse, o da persona cho avanzasse nella camera? Il dottor Giuliani dimostra die essa era. evidentemeiito prodotta da persona che stava di fronte all'uscio . L'on. Raimondo fa osservare che chiunque si trovasse accanto al letto non avrebbe potuto, pure retrocedendo dl qualche passo, cadere nel vano della porta, con la direziono della testa verso la cucina. 11 corpo esanime, rovesciandosi, doveva restare nello spazio vuoto fra la porta ed il letto. Avv. Rossi, della i>. c: — Queste constatazioni non possono aveva un significato decisivo, perchè bisognerebbe sapere come, in quel momento, In vittima fu colpita. Ma l'on. Raimondo" non rinuncia .alla sua affermazione, clic egli dico incontrovertibile, e per dare efficacia alla sua dimostrazione, egli rifu a sua volta il morto, disponendosi cosi come descrisse il dottor Giuliani. •Una voce scherzoja: — L'on. Raimondo è a terra ! — Oh non dubitate elio sono sempre dritto — risponde l'on. Raimondo'ironicamente, e si rialza con agilità in piedi! L'avv. Rossi vuole che si misuri la.distanza che corro fra il fondo del Ietto e il punto ove era il piede del morto. — Un metro e 80 centimetri — dichiara il dott. Giuliani, dopo aver col metro fallo regolare misura. E ormai che siamo nel campo dello misure, se ne prendono dl ogni genere: — Centimetri 48 - si accerta - corrono fra l'angolo del letto e l'angolo del canterano: DO centimetri fra il canterano e il punto prc clso ove era l'impronta delle coltri; un metro o 90 centimetri intercedono fra la parete dl faccia alicorno o il cassetto aperto nel modo che fu trovato dopo la tragedia. Polche ora l'attenzione e rivolta a quel cassetto, l'avvocato Raimondo fa osservare cho là chiavo a nella serratura ed ha un anello dal quale pende un'altra chiave, il che, secondo lui, di; mostra che il cassetto era di consueto tenuto chiuso. Ormai la curiosità legittima dei giurati si spinge fino u minutamente frugare in quel cassetto. 11 P. M, pare che. vada segnatameli; te e ostluBtainonte cercando qualche cosa disomma importanza o non taidorà infatti apresto gridare il suo «eureca! ». ■ t ■ Un giurato, al dolt. Giuliani: — Come fu trovata la fondina nel cassetto? — Aperta con la boaca rivolta in fuori e la punta in dentro. Un altro giurato vuole cho si faccia un'sommario inventario di quanto è in quel cus- setto. Affastellali ed in. disordine in esso si rinvengono oggetti di cancelleria, scatole disigarette, astucci vuoti, un rasoio, -un lapis àiitineyrulgico, cartolino, lettere, ".alette di Insellato, palle di rivoltella, bussoli e cartuc- ; ìfquie del medaglione, come si vuole spie /gare dove la signora avrebbe messo gii altri / pczz' ! w a «art» ssswssite lungaggini che appaiono anche eccessivamente inquisitoriall. Ma il P. M. persegue pertinacemente nel suo intento. Alla ricerca del medaglione . ■■ ^ La preoccupazione sua 6 ritrovare, so è possibile, vestigia di quel medaglione che sa-rebbo stato, second» qualche versione, lacausa occasionalo della tragedia, maturata5iperò attraverso wl altri moventi psicologi. Ad un dato punto, -infatti, il P. -M. crede di aver trovato il premio alla sua tenacia. Egli ha rinvenuto fra le carte due pezzi di vetro. Attorno.ii questi piccoli frantomi si accanisce una viva discussione, - elio l'on. Raimondo conduce cori viva ironia. Presidente, al dottor Giuliani: — EUa li avova veduti questi pezzettini di vetro? — Io nò. , Avv. Raimondo: — Ma se questo sono lo re¬ ce. portamonete, controspalline da ufficiale, „iì rktnfn meccani™ rirévnto tnhotti di na-clio"scln ^fflliaWS poteva anche in esso custodirsi la rivoltella. r^TilV M 'v?5,«£rtÙSlÌi KcHinolgosUarati c il P. M. vi mettono la più scrupolosadiligcnza. Altri giurati ritengono invece, menoopportuni tali, rilievi e protostano contro quo-pezzi di vetro, e come si spiega che proprio questi due frantumi ella abbia deposti nel cassetto? \ Avv.'RossI: — Bisogua ricordare che la contessa era in vestaglia, e qualche frammento dell'oggetto violentemente conteso, afferrato nella lotla, o precipitosamente infranto per distruggere il ritratto che conteneva, può esserrv rimasto nella "manica della vestaglia stessa, e poi può essere caduto dalla manica nel cassetto. Ma. l'on. Raimondo ribalte dio l'ingegnosa supposizione manca di base, perchè l'alloggio fu abitato fino a ieri; cosicdiè anche tutto l'inventario non può più riprodurrò le"condizioni vere in cui si trovava il cassetto al momento in cui avvenne il delitto, o poco dopo Però il P. M. continua nelle suo minuziose ricerche o trova altri pulviscoli di vetro. Tutto fa raccogliere e fa mettere in una scatoletta piena di ovatta. Il buofi cancelliere prendo nota a verbale di ogni cosa; ma poiché queste indagini si prolungano in modo inatteso, l'avv. Raimondo si inquieta, nota la poca serietà di trarre deduzioni e fare induzioni su del. pulviscolo di vetro, elio dimostra di essere -staio da lùfui& tempo nel cassetto. II P. M. insiste, ed allora l'avv. Raimondo ribatto secco secco: — E' mia cosa ridicola; anzi, è una vergogna. L'on. Raimondo, del resto, si mostra scenico sull'efficacia di queste minuziosissimo indagini. «Lo stesso giudice istruttore-egli mi dice — è pienamente convinto che le costatazioni dei sopralunogo non urtano affatto con le dichiarazioni della contessa. Il giùdice istruttore è convinto cho stille fasi ultime del dramma la contessa ha.detto la verità. E' «ul passato e sui precedenti morali ed anche materiali del dramma ohe il giudico ritiene elio la contessa è reticente ». ■ Prima di lasciare la camera del bimbo, si chiedono ancora dello informazioni al dottor Giuliani. Avv. Conti : — Può ella, dottore, dirci se mobili di questa camera furono mutati nella loro disposiziono? — i\o, sono tali quali allora erano. — La finestra era aperta? — No, era chiusa, L'avv. Del Rolio, di Parte civile, fa notare'Che la finestra è molto prossima alla porta ; donde la contessa passò; cosicché questa pran- j tamènte avrebbe potuto aprirla o chiedere soccorso D'altra parte, l'avv. Haimono fa rilevare che pei' I frequenti rumori della strada, nella : — —i.- - quale, come dice anche la signora Bosio. pas sano moltissimi carri, e per la disposiziono dell'alloggio,-;.non era possibile che i coinquilini sentissero il rumore di alterchi venicn ti dall'alloggio della contessa. Nella damerà matrimoniale L'avv. Raimondo- ancora ci tiene cho sia bene assodato che nessuna macchia di sàngue si trovò nella stanza del bimbo, il dottor Giuliani, d'altra parte, attesta che spruzzi di sangue a schizzi erano sulla porta della cucina, contro la ijualo la vittima, cadendo.-devo aver picchiato col capo. E. polche dalla camera del bimbo si passa ad esaminare quella matrimoniale, un giuratu, por invito dei'colleglli o elei magistrati, prova a diiuilere e ad aprire la porta dl comunicazione, prova che non riesce facilissima, perchè la porta è un po' nascosta dietro un armadio a specchio. La camera matrimoniale è semplicissima I duo letti gemelli sono fatti coinè se tnttorn la camera fosse abitata. In essa, accertata la posiziono della porta, non si trova alcunché di nuovo por la causa. Intanto si leggono dal presidente gli inlerrogatorii scritti della contessa, ricreilo i giurati desiderano col .loro sussidi*, ricostituire la tragica scena, come è molto, semplicemente narrata dalla ewntessa.Tutte lo cause a base, di drammi famigliari hanno la loro parte di confidenze e di indiscrezioni dl domestici é di coinquilini, dei quali 'Mirbeau disse quali polenti strumenti di diffamazione e qualche volta di giusta valutazione morale debbono essere, orbene, gran parto degli accertamenti d'oggi sono mo tivati da rivoluzioni, da eonudenze e inorino razioni di gente del vicinalo e domestici Ri cordiamo che il Polimanti narrò di ayer sa puto unii volta da una cameriera, la Pasquali che, guardando attraverso la serratura del salotto, vide'ln contessa seduta sul.divano, avanti al prof. Vagliasindi, iu una intimità non del tutto riguardosa, e che, anzi, la contessa.quando seppe di essere stata, sorpresa, fece mettere una portiera di stoffa contro l'uscio. Altra voce corsa è che la domestica avrebbe, sempre osservando dalla serratura: della camera matrimonialo, veduto il Pofimanti accanlo al letto, in posizione non oompletameibte rispettosa, od è ora. un continuo mettere occhio di tutti i giurati e magistrati a quelle serrature por vedere so. questo constatazioni fossero possibili. Là cosa, sé il luogo potesse conciliare l'arguzia umoristica, potrebbe prestarsi Un' po' alla burlatili. SI fanno provecontroprove, mentre ' parecchi si prestali* a sedersi sul divano, a soffermarsi nella camera da letto della contéssa. L'on. Raimondo comincia a perdere la pazienza, perchè anche 11 gli paro cho qualclie giurato pronunci dogli apprezzamenti che vanno oltre alla pura constatazione di fatto, ed anche qualche giurato è del parare elio si dia soverchia importanza ulle quisquiglie. — Se dobbiam mettere occhio a tutte le toppe delle serrature — egli esclama — non la finiremo più. Dopo una lunga discussione, polche".-l'onore volo Raimondo non si accontenta di' mielle constatazioni attraverso I buchi delle toppe fatte senza regolare perizia, si stabilisce clic nel pomerlg'gio si ritornerà nell'alloggio, con un perito, delle cui constatazioni sarà dato Tegolare atto iu verbale. Negli altri locali o l a , i a o e a e l o a : o a o e ; o ; il .Mezzodì intanto è sopraggiunto ed ó t;là pas ls.no da. un po': si ù un po' inquieti: rapi idanieute sì visitano gli altri locali. L'I si sot .ferma appena nel salotto. Una sosta-un po • più lunga si fa nella stanza da pranzo, li prò bidemto domanda al dottore Giuliani come avesse travata la tavola. ' i—. Quasi completamente imbandito, n cnpiltinp Itosio e la sua signora, che pure hanno dovuto presenziare al sopraluogo, spie , gano che iu casa Oggioni vi era la strana- lonsuetiidine ili preparare fin dal primo mattino la tavuta Avv. Uci lido;. — i'cio è luiiliu yusu eba &&%&%®m&i ; ch„ fluaicnG POSa di tracie» nure s J.S£^ gu£if |^^SSSS^TSS^ ali Qggioui facevano colazione alle ore undici, o precisamente poco prima dello undici avvenne il delitto. — Ritornati noi salottino, fi fanno osservare lo portiera'messe agli usci per parare occhi indiscreti", dice l'Accusa, per sola guarnitura, dice la. Difesa. La signora Bosio assicura dio élla, vide sempre quello portiere agli usci, Ripus; sando per la cameretta del bimbo, l'avv. Rossi vuole.,,accertare die è alla finestra di questa stanza die l'avv. Garaecioiie vide, allo ore 10 del giorno fatale, affacciarsi il Polimanti tranquillamente. 'L'avv. Garaccione, mandalo a chiamare, attesta che è proprio a quella^niiostra die gli occorse di vedere la povera' ordi; nanza. Si passa nello stanzone, le cui pareti sono ora nude e clovo lutto è in disordine, sicché non si potrebbe comprendere come '.a fantasia dell'innamoralo attendente l'avesse ''0'''<o.mutare in tuitem Filemone inobliabili. Lavv. Rossi fa notare, ohe véramente0"* nC'"a *** l°Xlei'a' "W-^ . : . . . esperimento cJS^^Ì^l^&M .... -, '. tpt'rnirn di fi-nnie la con- ™ C^tBmi^memV^tinA ^ViisV decide d\ rmviara'V pomeriggio prova. Scendiamo nella via, dove la folla, sotto lo spruzzatine Iridescenti della pioggia (perchè Piove e fa-sole ad un tempo), ha atteso per vedere in viso gli uomini della giustizia. Ed 6 stata li per delle ore, co', naso ali aria, convinta di non poter vedere nulla ed apprendere nulla, ina interessata' solo dalla convinzione sotto alcuno iere, si andava compiendo dietro !e mura di quel palazzo, dove per fosca coincidenza, dicevano alcuni cittadini, sono già occorsi due altri tristi avvenimenti: li caduta mortale nel vano delle scale di un inquilino rincasato ubbriaco, ed il dramma di un attendente, che, rimproverato aspramente dal suo ufficiale, usci dà quella casa per andarsi a gettare sotto il treno che passava poco lontano. Una curiosa ricostruzione E dopo che. i giurati, magistrati e giornalisti hanno fatto uno spuntino nel virino' ristorante, si ritorna nell'alloggio perule ultime constatazioni. Abbiamo con noi il perito per i buchi delle serrature. E' un barbiere. La scelta dell'ottimo Figaro non pare una satira o dell'umorismo sottile ed arguto ?*0ra si debbono cercare. Ire persone fra. I presenti che possano raip presenta re quelle persone che, sia nel .salotto, sia nella cucina degli Oggioni, erano esposte, agli sguardi ultrui. Per ragipnl d'ottica è .indispensabile uri solo requisito: la statura che corrisponda a quella dei rappresentati. Il [.difficile 6 trovare quello la cui statura sìa pressoché eguale a. quella, della contessa. Dopo alcuni esperimenti, la scelta cade su di me, ed io debbo prestarmi ad essere abbracciato in salotto dal collega Aitanti, e nella cucina, a. finestra aperta e poi ad imposte chiuse, dal collega Igea, die rappresentava il Polimanti in una delbj fasi più ardito delle sue confidenze con la padrona. : Nel primo caso il buon barbiere guarda dalla toppa e fa le sue attestazioni, ed il cancelliere nota; nell'altro caso dal terrazzo di ionio il gruppo' di avvocati c magistrati guarda « considera, mentre il cancelliere verbalizza ed una bella ragazza, che era sul terrazzò a lavorare, ride del suo più gaio riso allo spettacolo insòlito. 11 sopraluogo e finito. Il capitano Bosj_o e la signora ricostruiscono aurora sulte scale la scena in cut là signora Oggioni licenziò il Polimanti per lo sgarbo fatto al bimbo. Un giurato domanda al capitano: — Ed eHa crede che, so anche il capitano non fosse intervenuto, i! Polimunti se ne sarebbe andato Via lo stesso? — SI, perchè la signora ora quella volta molto risoluta. ..Nell'usciro, scorgiamo alle pareti della stanza d'entrala due ritratti' di bimbi: 1 due loro volti pensosi ci guardano, e per un istante ini senv bra che nei loro occhi vi sia mio sguardo penetrato dì profonda angoscia. CINI.

Luoghi citati: Milano, San Remo