L'agitatissima assemblea degli azionisti della "Mediterranea"

L'agitatissima assemblea degli azionisti della "Mediterranea" L'agitatissima assemblea degli azionisti della "Mediterranea" Aspre critiche ■ L'approvazione del bilancio (Per telefono alla Stampa). ■liane, 80, non». -asaisrsasPBiffiS ì richiamati dalle questioni che si dibatto, n0 intorno alla- Società, ed al vivo dibattito avvenuto in questi ultimi tempi anche sui principah giornali d Italia, l'assernljlea ge- . f- a • . * ». nerale degli azionisti della Società. Medi- 8Ì"™9 V conce™., QeI ""5?^™? T musica. Nonostante le prospetUva di dover *nb're Ja consueta aspe tat va per La va- "Fuori! Abbasso! mSSSSoft Sio^to^^ prMldenza. SJ0 ptese%l il presidente con,- mandatore Falcone a numerosi consiglieri (ra i quali il senatore Estorte e Canzi. U ccmte Borromeo, ecc. Lmgresso del com- mondatore Falcone è accolto da. qualcheapplauso e da grida di « fuori » ed ab-basso». Le invettive si incrociano hOlTaula connfe"èsortàIìò1ttr alla éaln^Tn^denteannunzia che sono state depositate 78,000 azioni circa, un numerò sufficiente, cioè, ranca, ilore a _ ' ^niente il _iper rendere valida 1 assemblea. I maggiori^nn^nn^^^i naJ?,l r^f^°'£°n.}2'07? *zlo°=n .! La Banca c«nmercla-le Italiana con 35,118 aziom. Il presidente annuncia che per l'ultimavolta presiederà questa assemblea ed augu-ra che neg i interessi degli azionisti la di-scussione si svolga^calma e sfrena. Quindidà la parola al segretario per la lettura del ta relazione del Consiglio, lettura che av-viene tra la disattenzione generate e tra ru-Letta la relaziona il «residente «™.mP Letta la relazione il presidente cornine-™T±comm. Ravà, consiglieredi amministrazione e del sindaco ing. Ra-—a - —-—-—v ——. — — — «—^« — dice ; quindi comunica l'esito della senten-za della Corte di Appello. Assicura che lafarà esaminare ai consulenti e seguirà tut-to le linee' di procedura per uppoi-visi inngni modo. La sentenza non potrà avereconseguenze molto gravi per la Società e,e, saranno ripartite in annualità fino81 1966> ' * < - Si Chiede un'inchiesta governativa Ma qui scoppia un tumulto,.perché alcu-ni azionisti chiedono la parola, mentre lapresidenza fa leggere la relazione dell'eser-cizio. La lettura di questa procede " zo alle interruzioni vivaci. L'on.' e in mez-Zavattariet Q Or.grida esortando gli azionisti a stare attenti. Chiedono la parola diversi oratori. Castellino di Genova, afferma che il bilancio non è fatto in base a verità, e che sisono commessi errori di metodo e di inten-zione. Perciò invoca una inchiesta dal Go-vamo. Deplora che il Consiglio non ne ab-bia sentito prima il bisogno data la dirli-denza da cui è circondato. Parla a nòmedi chi è nel pianto e nella miseria per ilribasso delle azioni, che scesero fino a 220 lire, senza che il Consiglio ne spieghi ilperchè. I piccoli azionisti restano nel mi-sterò, ma vi è chi deve sapere tutto. Nonsono gli azionisti spaventati che vendonoe deprezzano le azioni; sono gli speculato-ri che tirano 11 corpo restando nell'ombra,Parecchi giornali hanno esaltato la rigi-idezza .ngannando magpubblico. L'oratore accennaalle manovre di un grande istituto di cre-dito per impadronirsi della Mediterranea,e dice che l'assemblea deve far cessare Slmalcostume che imperversa nella Società. ■ Infine,. esorta l'assemblea a respinsero 11iWlencio e1 ad-inviare un telegramma al ! ministro, perchè proceda ad una inchiesta ÌL,oratore è molt0'applaudito. Liquidazione o svalutazione? Il dottor Riestri muove aspre critiche almsiglio.. deplorando specialmente lUn- PÌego"dÌ jfe milioni to titòfidj altre Società, contrariamente allo statuto. Propone, tra gjj appiausi dell'assemblea, la liquidazione,1 L'azionista Monateri, di Torino, vorreb be che gli azionisti sindacassero le azioniper sostenerle contro i ribassisti. Colombo, della Banca Colombo, di Vercelli, dice che eli fronte ad una perdita reale di circa 50 milioni, è preferibile procedere ad una cor-J%%2&£^^ tosto che sperare la reintegrazione della perdita coi profitti. Al signor Colombo si associa l'azionista Scartesini, di Genova, spiegando le modalità con le miai! si do- vtutiha nimonii-n olio cvaliifatinna finn o 11_vrebbe avvenire alia svalutazione fino a lire 350 per azione. Le cause con lo Stato • Una prepostaIl rag. Cerruti, di Genova, esamina lungamente le origini dei mali della. Mediter- ranea. Fu per vari anni distribuito un diviJdendo di 17 lire mettendo all'attivo creditiverso lo Stato, che effettivamente erano con-testati. Qualora invece fosse stato (atto unbilancio ooti iaapostazioni rigorose, quel di- vi dendo avrebbe dovuto essere fino da al- ìrar^aasts a inulti se nonvi (So le^^dentl «con lo Stato per circa 12 milioni L'oratore ' al ' addensa ih particolari tecnici circa gli PTdìlbuancìo."È^'p7o^ ^^^^^J^S^^SSS^iIn!. F S( ^ passività. Dimostra poi co- cL'aw. Giuseppe Giusti di Genova appog già vivamente l'idea del rag. Cerniti proponendo che l'assemblea sia riconvocata iftoSSS? n^io^eStelltó'e g^gg»^tuS^tìSS^»SffSìtó ranza dell'assemblea è del suo parere/Anzi lo maJlifesta molto rumorosamente. A que sto punto w azioriiSta è colpito da malore e vfeno trasportato fuori: l'incidente au menta ja coniusione. ' ' mumwm» Le spiegazioni del Censitile ^L'avv. Rosolano domanda Sé 11 Consiglio è in grado di rispondere immediatamente Me <fomande dej^rag. Cerruti é il presi- dente risponde che iTeonslglio è. pronto a replicare subUo. Il direttore generale della Mediterranea, comm. Barzahò, si alza per riSpondere. Si fa un generale silenzio. Il colnmi Barzanò spiega anzitutto la genesi aelle impostazioni in bUancio. Circa l'am mortamento del passivo dell'esercizio ferro- viaro 1885-1906 non può rispondere prima di aver studiato 11 problema, cosi pure non si può stabilire l'entità della cifra dell'am- mortamento PeFcne occorrono elementi che non sono ora in possesso dell'oratore. Ad ogni modo, ritiene che l'ammortamento non Si possa stabilire in una annualità fissa. Il ji fj\jz3Bai oiui/iui c tu mia etili j li di i cu iioocl* il senatore Esterle, vice-presidente della Me- diterranea, in merito all'ammortamento con cifra fissa del passivo, ritiene che ciò non si possa fare, ma dà affidamento, a nome del Consiglio, che l'ammortamento sarà il più equilibrato e il meno variabile che si possa (are procurando di contenere la cifra , retetivamente eguale per ciascun anno. LR.eP»oa. »A Cerruti dichiarandosi1 Idisfaltodelte esposte "delsenatore j Altre osservazioni muove razionista Eloc-, ca intomo all'acquisto di azioni per l'am-1 mortamento dei capitale proponendo che aj questo scopo si anticipi l'importo di tO anni di ammortamento. L'on. Zavattari doman- : fin /uni! nllwA nnnrli^ ni nnxM>aAi>a .«Il « i relazione del Consiglio ed I pareri legali ,— ,„tll ^.,i,ui: j„: I ii fossero fatti pubblicare dai giornali per fen deme edotte le masse; vorrebbe anche che la Società acquistasse delle cave, di grani to... Ma l'oratore non può continuare per i rumori vivissimi e per le interruzioni con.tinue. da quali altre perdite si preparano agli a- \ zionisti per l'anno 1915; vorrebbe poi che la 35 milioni perduti ? ^Dopo brevi osservazioni dell'azionista Ferraris, di Torino, prende la parola l'av- vocato Rosolano, ,di Genova, il quale do- manda schiarimenti per le presumibili per-' dite, ed inoltre domanda su quali basi di] reddito ai trattò 11 riscatto da parte del Go- verno^di alcune linee sociali cpme la Ro- « - valutazione, l direttore Barzanò, rispondendo all'av- 'vocato Rosolano, .dichiara che perdite vi furono per la liquidazione e per la caétru- f*onai della linea di accesso al Sempione: la Mediterranea credeva di avere 30 milio- l|n!> aì*lin seguito .aduna tranearione cui ^£V„eT^mC£ fSHM*'J? toccarono cinque milioni soltanto. Riguardo ai due milioni e mezzo di credito verso .gli agenti nota che fin dal 1905 si poterono riscuotere delle quote, poi la realizzazione - diventò difhmliselma al punto che 11 Coesi- glio, dubbioso circa la'convenienza, prò- a sejrul le pratiche per il ricupero. Rispon- jdendo quindi al signor Deslex, nota che i , e 0 sulle somme dei titoli di proprietà vi saran- no da fare delle deduzioni ta base olle ri-time quotazioni in confronto, agli osposti prezzi nominali. > L'avvocato Ro sciano replica e ai duole che il Consiglio non abbia pronunciato a è segnata all'attivo la speranza suH'eeito i dubbio di contestazioni giudiziarie e di ere- , ! diti evanescenti. Nell'ipotesi che siano per- -jduti 35 milioni, perchè non'ai evaluta per _ a altrettanta somma il capitale? Conclude che la lettura attenta del bilancio conferma l'inevitabilità della perdita e l'Opportunità immediata della svalutazione. Non crede accettabile l'espediente della procrastinazione proposto dal ragioniere Cerutti J Dica il Consigliò quali sono le perdite oggi risultanti e proceda alla relativa svaluta-, clone. . . ni Conclude con la presentazione di un or-|dine del giorno col quale sl accusa il Con¬ 8I§[li0 oocù]tare te ver? conafeioni del pa- trimonio e. si propone la sospensione dell'approvazione del bilancio, che: si rimanda ad un'ulteriore assemblea da convocarsi non pio tardi di tre mesi per deliberare una congrua svalutazione del capitale., ri fag. Cerniti crede che la svalutazione senza reintegrazione non sia efficace. Per l'approvazione dal Bilanci* -«g™»™,FSBZ7&gR per dimoetrSTche non l possibile or7pro- cedere alla svalutazione: vi si oppone lo L'aw. Luigi Parod, di Genova, si rimanda alla (inclusione del parere legale degli oppone io statuto II Parodi, nonostante i rumori, con- elude presentando un ordine del s'orno col > *i aPP™an» >» "J"^ ^ft£0,°8i: |u utiU neU fatteVdeduzioni statutarie, ie si delibera la erogazione del dividendo in lire 6 per azione, rimettendosi al Consiglio pe^ quanto riguarda le pratiche di ricupero delle somme dovute da ex-agenti deliaco- cietà. u conun dovere, come sindaco e come azionista, di «— ■ • . _ . . . ..~ Juele dice che considera suo (are una brevissima dichiarazione. Egli non ha garantito l'anno scorso l'integrità del captale poiché tale garanzia sarebbe esor- l*!.'^!^6 8ueiun?loni; ha nensl, gocialetcc^e «a intearTnri *«MLtóAPri«*f a^'sAewJ»pietà confusione tra il patrimonio della Società, che non é intaccato, e il conto profitti e perdite che è variabile a seconda delle risultanze dell'esercizio. Egli non ha altro da dire. L'avvocato professore Giuseppe Amadeo, di Genova, come consigliere, constata che nel Consiglio sorse un dissidio circa il da (arsi: l'oratore si propose e concluse un accordo in base a un completo bilancio. Su questo punto egli si dichiara tranquillo nella sua coscienza, nonostante le vivaci apostrofi direttegli da un azoinista. Il voto e le nomine Si mette ai voti anzitutto l'ordine del gior- ««^9» *™! azioni Po? °s? ^ fa votazione ' °™,ne del porno Parodi, che viene ap P™vato con voti 14.836 comm. Tommaso, Borghese don Francesro .duca di Bomarzo, Borromeo conte Gisberto. Durazzo Pallavicini, marcheQuindi l'assemblea procede alla votazioneànimi-signori :Tammaso, Borghese donalle 20,30. "