L'arresto dei ladri che spararono contro un "cittadino dell'ordine"

L'arresto dei ladri che spararono contro un "cittadino dell'ordine"L'arresto dei ladri che spararono contro un "cittadino dell'ordine" Una diecina di notti addietro, il « cittadino dell'ordine » Giuseppe D'Imprimo, mentre per- lustrava alcuni negozi di corso Siccardi, si accorse che nel locali occupati al TJ. 16 dalla Società, lattonieri accadeva qualcosa di anormale, n coraggioso agente, avvicinatosi allo ra ad una porta che si apre ih via Revel, quasi all'angolo del corso, udì nell'Interno alcune ... n uw uuiau, uni nuli tiutin... ui^u..-- voci. Convinto che si fossero colà introdotte persono sospette, fece per entrare Ma ecco che all'improvviso un battente dell'uscio si spalancò e alcuni individui apparvero sulla1 soglia. Alla luce della sua lanterna l'agente potò vedere che vi erano due uomini ed una donna. — Alto lèi — gridò 11 • cittadino dell'ordine ». — Che cosa fato qui? ' Gli sconosciuti irruppero nel cortile e presero la fuga senza rispondere, ed uno di essi, vedendo che il « cittadino dell'ordine » si poneva alle loro calcagna, si rivolse ed esploso un colpo di rivoltella. Il D'Imprimo rimase incolume-ed esplose'a sua volta tre colpi di rivoltella. I èue indivi , dui e la donna si.precipitarono nella via e,.«l diedero ad una fuga furibonda, sempre inse-, guitl dall'agente. La caccia si protrasse per!via Pepaci no, corso Oporto. via Donati e via San Quintino, dove' finalmente l'agente riuscì a raggiungere la donna ed a condurla alla Sezione di .P. S. di via Giannone. Qui essa fu identificata per Luigia Protto. e disse che era stata invitata ad entrare In quella casa da \uie sconosciuti, sul quali non si volle pronunciare. L'Autorità di pubblica sicurezza invece riuscì a stabilire che i due fuggiaschi erano, l'uno 11 fratello della donna: Felice Protto fu Giacomo, d'anni 19, e l'altro l'amante di leit Lorenzo Cassetto di Felice, d'anni 90. Costoro avevano abbandonata la casa paterna e non si erano più fatti vedere. Si sapeva tuttavia che erano rimasti a Torino. La squadra mobile dispose uno speciale servizio, e la scorsa> notte il vice-commissario Orsini, 11 maresciallo Cioppa ed 11 brigadiere Sabatino, con alcuni agenti, riuscirono a sorprendere il Protto ed il Dassétto in una trattoria oltre la Barriera di Francia. Insieme ad alcuni pregiudicati. Il Protto era in possesso d'una rivoltella e d'un grosso mazzo di chiavi. Accompagnato alla Questura col suo compagno, fu visitato, e al braccio destro gli venne riscontrata una leggera ferita d'arma da fuoco, che egli aveva curata da se. Il « cittadino dell'ordine » D'Imprimo riconobbe nel Protto e nel Dassetto i due individui inseguiti da lui in corso Siccardi. ed allora essi, che dapprima negavono. si resero confessi In una soffitta di piazza Vittorio Emanuele, dove i due si recavano a dormire, fu sequestrata un'altro rivoltella di piccolo calibro, con due colpi esplosi. SI trovarono anche varli strumenti atti allo scasso, n Protto ed 11 Dassetto furono tradotti alle carceri, a disposizione del procuratore del Re. Dovranno rispondere di tentato furto e di mancato omicidio in persona del « cittadino dell'ordine ».

Luoghi citati: Francia, Torino