Il documento dello scandalo

Il documento dello scandalo Il documento dello scandalo Parigi. 17, notte, Grando animazione regnava oggi alla Ca- mera. Si parlava della ripercussione.che a-,vnebbe avuto la tragedia. 11 deputato Frayssiuett aveva presentato una mozione sulla incompatibilità tra la' carica di ministro delle lnanze e di amministratore di società, finanziarle; il deputato Dentals aveva presentata una mozione chiedendo il rinvio della discussione sul bilancio- causa l'assenza del ministro delle finanze. Queste mozioni non ebbero seguito: per la questione della incompatibilità sarà presentato un progetto di legge che seguirà il suo corso. Tra le mozioni da discutersi comincia avariare in mezzo ad una profonda commozjone e al silenzio, e svolge la sua ,„_., „„ nlirfi •«» ^hi«i»nt« X i «JU5«h r^V'^.n ni&^Snr^Sn Z^ll raS,„C,h„e &2S2Ì?T52k5 f t^n »rr« penorl. senza difendersi contro I loro accu- satori. stano destituiti. Nel pomeriggio l'animazione ara aette- pia vive nei corridoi di palazzo Borbone, dove 'affluenza era considerevole. Gli intervenuti si chiedevano come si sarebbe svolta la seduta perchè l'on. Delahnye confermava l'intenzione già manifestata questa mattina di sollevare un Incidente alla tribuna parlamentare. Il testo della mozione - Il Presidente della Camera, Deschanel, apre la seduta alle tre ed un quarto ed- annunzia la seauia one ire ea un quarto ea annunzia che ha ricevuto dall'on. Delahaye la. seguente mozione sulla quale chiede d^Icussione Ur-gente ed immediato: pnm . La Camera, commossa dall attentato com-messo ieri sera, tendente, secondo la confes-sione della sua autrice, a porre fine e ad im- pedire la ulteriore divulgazione di documenti di natura tale da aggravare il sospetto contro un magistrato che agiva per ordine ricevuto. Invita il Governo a voler destituire quel magistrato o a metterlo in grado di querelare i suoi - accusatori >. Dopo il voto di un certo numero di capitoli riservati al bilancio della tipografia nazionale, l'on. Delahaye sale alla tribuna per svol-gere la. sua mozione. L'onorevole Delahaye ftnmincin. ft nnrinw in m»™ ori .,n« nrnfnn^iB proposta: — Voi comprenderete — incomincia l'oratore - che noi siamo qui per difendere la memoria di colui che è caduto vittima delproprio dovere, assassinato. I deputati Ceccaldl e Thalamas interrompono gridando ad una voce: — Domando la parola! . L'on. Delahaye legge la lettera del deputato Thalamas che vi ho comunicata. Ad ogni frase di questa lettera è Interrotto da grida e da urla. I deputati del blocco rimangono silenziosi. Finalmente Delahaye può continuare e dice: ' In difesa dell'assassinato « La pietà circonda l'eroe del dovere che à caduto gloriosamente. Non vi è nulla da ag(ritingere a quello che ha detto. il Flnaro nell'articolo di fondo; ora però si vogliono in véftirè.'ie parili'Vna~èampagna'di>1mpaUà'efatta non a favore della vittima, ma a fa-voVe dell'omicida! Si dire che Gastone Cai-mette voleva pubblicare altre lettere private Mi lo ha negato formalmente in mia nre-senza e non ha mal pensato a fare il bruttomestiere che ora gli si rimprovera. Non hamai "pensato a pubblicare altre lettere oltre aquella sull'imposta sul reddito .. Delahaye leege nella lettera del deputatoThnlamas la parola: brnva!, che è coperta dagrida. I JeDutfltl del blocco continuano a, ri-manere silenziosi: degli altri banchi si gridaa Triniamo,»: - Bandito! bendilo! Molte urla partono dalla tribuna della stam-na ed I debutati rtp.1 blocco mostrano i nnBniai aiornalistt mentre fi Centro e la Destrascrlamano L'on Thatjnjs. è livido, n Pre^i-,nv1t" 1 Z*TTZ ffl'fflnlanta fu Rprrmre 11 ulnmaiistn morlprato e•he è Insorto che quando il Paese è statoesimette. L'or» in pericolo Contro Caillaux Quanto all'altro uomo, Caillaux — esclama l'oi-ttiore — egli .non vuole, condannarlo: si Imma a ricoruai'e le parole di Cienienueau su di lui >. L'oratore dice che li pi-esiueme del Consiglio invece - di calmare le passioni le ha euciuiie venerdì ' scorso dicendo che ti morto di ieri aveva fatto una campagna di infamie.Vi sono degli scandali che non.si possono soffocare. Non si è voluto credere, ali oratore. Oggi — esclama l'oratore —l ministri nonsi suicidano più;, essi inviano le loro mogliper uccidere .chi li imbarazza. [L'estrema Si nutra protesta): ''■ Il deputato Combronze interrompe,- — E' un'accusa ignobile. Non la possiamo sopporti: re! Peluhaye. replica: •*■ Ma sentiteI Si odonogii 1 clamori della strada!... Una voce : — Sonp gli strilloni ! Sorto i rameliité tìv roi! : : Delahaye: — Voi aitai pure venite dallaptr.-irin.. n signor .Calmette mi ha detto''che egli attendeva per pubblicare il rapporto Fabre Vnntori/znzlone. Onorevole Ministro della Marino ! Non conoscete il rnnportn rie' r>r.q>'uratnre Tabre. Io domande al-ministro Monis se dette :gl o: no'. Tratti ne di sospendere 11 procedimento contro Rochette.. ,; Parlate! Parlate! ti ministro Monis che non si attendeva l'attapep rimane interdetto e rimane seduto al suo posto Da tutti i punti, da ogni settore della Cernei* ai grida: • Pariate! Spiegaterll >. Si intrecciano, nell'ari» pesante frasi aspre, vio len!*\„hBt>n -,. ii&zL. , , . ■ Mr«3^s pa?lwe!Combronze. — l/on. Delahaye ha ragione e necessaria una spiegazione. Vogliamo luce! Compero Morel;.— Avete ragione, on. Combronze! Lucei lucei Avete ragione. Monis deve parlare. (Applausi vivissimi). Il ministro Monis sale alla tribuna lentamente, pallido. Quando accenna a voler parlare si fa su tutti i banchi un.grande silenzio.Le esplicite smerline di Monis «•Onorevoli colleghi! -4 dice Monis — mi chiedete se conosco il documento cui accen- nate: inondo No/Mi chiedete se ne'conobBr 1 ^^uto: rispondo Mai! Mi chiedete se deW1 ordinl 81 Piente Guldautt di far rin vlare la cauga. BocneUe. riSpondo Noi Chiedo ai presidente della Commissione d'Inchiesta di dire al* Camera se le aeposizioni del presi dente Guidatili sono conformi alle mie affer mozioni ». (Applausi a Sinistra). janrts, quale presidente della Commissione d'inchiesta, interviene a sua volta : « E' esatto— egli dice — che 11 signor Guldault ha dato la sua parola d'onore che egli non aveva ricevuto nessun ordine. Mi sembra lmposs.bile che noii si uiua se questo uocumento, per causa del quale avvengono tanti drammi, esiste o no. se 6 scomparso o se si trova alla Cancelleria. z,--~~.—-~ ." „„s "„„;„ n„„ »j ~«i i. niiK. IX£!&&fr%ì 28SiS"£ ci"Ifn ?g,g 1 P ■bHcaz,one? 86 €8lste- 10 sl toMtrtI '■- .: - Delaliaye risponde : — Voi sapete che il do> cumento esiste: ma fino aJl'ultimo momento, ay tardata la confessione. Se volete cono13cere „ documento, non avete chea fare una semplicissima: interrogate coloro che lo ri0oV€ttero in CanceUeria... (/mpresuione). ««.««.^—~ ~- -r. A,,r"rtnnnih tara luce, osaràconsiderata d£l popolo una Istituzione al disotto di tutto. (Proteste oShitsira,- rumori). r ■ , ~< , Mentre Delahaye si siede, 11 deputato Rougier mterrompe e pronuncia ad alta voce 4 nome di Barthou. Barthou si alza e fissa 11l'oce: — Chi lo ricevette? A chi bisogna chiedere notizie? ... . -.•* _ Delahaye. — Chiedete notizie a Briand. Ip ho visto U documento; lo, "che lo conosco, affermo, sul mio onore, che questo documento contiene tutti i particolari forniti da Calmette Aprite un'inchiesta; nominate una Commissione d'inchiesta. Se la Camera francese deputalo sénza"Sre "ùnaT"sola parola. Allora , Hougier esclama : Avete ancora un po' di amor proprio T Siete ancora fierL o vi lasciate calpestare?. Presidente. — Silenziol Io debbo deplorare questo linguaggio, che e Indegno della Camera. . ' , Doumergue chiede di parlare e ascende alla tribuna. L'aula è affollata: le tribune sono gremite: il silenzio è"Impressionante. Egli dice lentamente, scandendo le parole: — Onorevoli colleghil oggi la mia commo-zione è erande: ho. Incominciando a parlare,il cuore angosciato lo non rinnego mai i mieiamici Non bisogna intervenire in un processoSi%a?^oS>,SS c^dffi'aU'awri^pagna che si conduce da lungo tempo. 8pe-ravo che qualcuno presentasse qualche ràp- p°rio:mniUwnonrivoUo?WKhe al Guardasigilli; no chiesto se aveva nel suo archivio ti rap ixjrto di cui sd parla. Si è cercato ma non si e trovato nullal Noi slamo colpii, da insinua- 7ic«i1 che non hanno alcun fondamento. Si faccia la luce. : Monte a sua volta dice di sottomeUend al giudizio di une Commissione d'inchiesta. I "rfe' CotaTc^r^quoJche | falsa testrmonianza inoorrerà in una pénajdi prigione (applausi). . Barthou sale alla tóbnjna e rende omaggiò alla pronità personale del Presidente ^lel Consiglio'e dibe: - Non sono di quelli che temono la verità. Io sono stato immlschtato'd'io «otte come Guardos%illj nell'affare Ro ohette. Iojio urvitato sempre 1 magistrati a *^g£**% dalleg^wSesste"'Ste dSSS aìiaMSteflc^Fu durate la!ia ouesliona del rapporto Fabre La verità è - -" - - - —»~ -che 11 Fabre ha raccontato a diverse persa edef sSnor^onìs,!tlEgu' ta'-feTw'aMenS HSverse persone il processo verbale da Lui redatto (viva immessi one). fe Jaures interrompendo: — Fabre ha dettociò davanti a tutflT salvo che davanti allaCommssione! ■•" Barthou, traendo un foglio di tesca, continua: « Ecco, il documento,che_fu detto chnon Non esisteva in Cancelleria. Esso è esattovi, è.nessun documento, alla Cancelleria opporre una denegazione. Ora vi dirò perch questo documento non e pini .in Cancelleriama il Guardasigilli avrebbe potuto interrogare 11, signor Fabre che non iavrebbe potuto!è^M.*^«ttb^,'òoneliìde--con,'qnecte"pànic „ & parlato senza odio e "sèna I r5TT?-'?r.._J?J?-J Eccolo'»- '/mpress'iohe). Barthou.ne lncomln&Ìm^nV^t^^stato richiesto dall'on: Moni», presidente deConsiglio..... ». Monis (interrompendo»: — Non no mai conT^ZZÌTmiir.. dei documentche © intevomente redatto di pugno del signo— r>—„„„,-.i,,,i., con qUe=te parolerancore ehfatto tutto &^m^^^mu^^ttftl 1S Stia lK^°che°pCS, donilinterverilio ». [Vivi applauti al Centro e a Destra e fu alcuni banchi a Sinistra). efrfoe Li. • Doumergue risale aUa/trlfcen«;meBt«t deputatil chiamarlo a gran ivosei Monis ohe r.rimane immobile al suo otstó. . . Doumergue dice: — Ti processo verbale estatolonsegnato dal signor^VabtTael IMI a Guardasigilli signor Briand, che ne ha fatto, la consegna al suo- successore. Non è una rana personale- ras un dooumajitcb giudiziario, tanto più che jn quel.momento era.convocata ina Commissione d'inchiesta alla quale avrebbe dovuto" essere consegnata. •A" destra si Amano : insulti, e invettive con-! tro Monis. "rlì* fa grandi gesti minacciosi. Per-fi gran gridari» ll^esidente DechartelW è afono, il tumulto è Intènso leDoumergue continua: .con grandi sforzi:. —. Queste documento IV signor Barthou se le è preso!- Egli avrebbe dovuto consegnarlo alla. Commissrfine d'inchiesta. Esso è stato ' tenuto JS&Sg0 :<hj£ an«l MaNè venuto un• M in t stero • 1s.91«a S^mmW^rto te rlf(Srm4!d«no. |_ . - riformi' ..sfiorarsi parla Imptovvlsamente di voce: — Ecco la.diversione! ' Doumergue continua: — E c'è chi se ne rve come di un'arnuwipltuca! Ci sono però tltrl documenti. C'è pure la deposizione di itiidault innanzi alla Commissione d'inchieda. Questo magistrato negava di essere stato influenzato dall'Autorità giudiziaria quando 'ia accordato delle proroghe agli avvocati di 'lochette. n signor Doumergue scende dalla tribuna. Si chiama invece invano Monis alla tribuna. Ceccaldi accasa Bartboa d'aver assassinato! L'on. Ceccaldi ha la parola. Egli dice che 11 dibattito ha urtato i suol sentimenti ed he addolorato 11 suo cuore. Egli saluta 11 feretro di Calmette e si associa al dolore di un amico, del quale si è spezzato il focolare. Ceccaldi rimprovera al signor Barthou di avere portato via 11 documento dalla Cancelleria e di averne dato una copia al Figaro. Egli si spinge fino a dire.che Barthou ha la responsabilità dell'assassinio di ieri. Barthou ritorna alia tribuna,. e dice che egli non si presterà a nessuna diversione. Egli fa Il racconto del colloquio che ha avuto luogo nel 1911, a.l Ministèro degli interni, fra Fabre, Monnier. Briand e lui. I due magistrati furono invitati da lui a dire tutta la verità innanzi alla Commissione, e furono sciolti dal segreto professionale. Jaures Conferma questa affermazione, che costituisce una smentita per il signor Ceccaldi " ' ' ■ • MonJs sale Analmente alla tribuna endice di aver conosciuto solo oggi, per ila-prima volta, il" documento Fabre. Egtì oppone una smentita- rormale. Accetta anticipatamente -Machiesta giudiziaria dnlla Commissione e din* di aver detto un giorno a Briand in Senato quanto1 era indignato dell'atteggiamento del Procuratore generale. Deplora l'uso che Barthou ha fatto del documento. Jaarès reclama l'inchiesta laures sale alla tribuna per dira che tutto dimostra la necess.tà di un supplemento ai inchiesta e che la Commissione deve essere muuita di poteri 'giudiziari. Una l£gge e'necessaria. Dunque occorre il consenso del Senato!. Occorre che noi sappiamo in-quali con dizioni li documento è .statò trasmesso/ come è uscito dalla Cancelleria, occorre dunque sa .perequila la.varltk^ -.;.•'&•• . -, TDoschanei, presidente, annunzia, che iti presentata la seguente mozione: « La Camera décide di prorogare i poteri della Commissione d'inchiesta sull'affare Rochette >. Doumergue. a nome del Governo,- respinge la mozione Delahaye ed accetta la proposta di inchiesta. Delahaye ritira la sua mozione Doumergue accetta- a nome del Governo- la proposta di Sembat che propugna la proroga dei poteri della Commissione d'inchiesta. Delahaye si unisce alla mozione Sembat. Alle 8 la Camera approva con 530 voti la mozione Sembat. L'on. SpronOch domanda che la Camera inviti 11 Governo a portare gli atti che sono stati portati già a sua conoscenza innanzi al Consiglio Superiore della magistratura. Il Presidente della Camera risponde che questa proposta è troppo tardiva. Sembat allora propone che la-Commissione sia munita di poteri giudiziari. La proposta del deputato Sembat, che la Commissione d'inchiesta abbia poteri giudiziari, è stata approvata dalla Camera con 520 Voti contro 3.

Luoghi citati: Cienienueau, Parigi