Il Seminatore

Il Seminatore Il Seminatore dramma in tre atti di Luigi Campolonghl g pgFI rana*, 16, notte. Luigi Campolonghl è tornato qui, dóve avea lasciato numerose amicizie e vive.simpaie, per assistere Sila prima rappresentazione di un lavoro, che'è* un'audace evocazione ut otte recenti.- della lotta eterna Ira il vecchio e il nuovo, fra la realta e l'utopia. - II conte Massimo Camaldoli, appartenente alla più antica nobiltà terriera, ha abbracciato le idee socialiste, diventando il capo del movimento agrario della sua .provincia. Figlio di un dissipatore vizioso, Massimo ò egli pure un dissipatore; ma non per sà, per lldea. E nel, primo atto avvertiamo subito l segui imminenti della rovina. Una muta'di usurai e di antiquari passeggiano per il castello, osservando con cupidi cchi le ricchezze artistiche, non ancora sacheggiate, con grande-terròre di Ida Carnaidoli, la moglie di Massimo, la quale è rimasta fedele alle vecchie tradizioni, e menre don Antonio, l'invisibile fratello del conte, cemo e misantropo, commenta con lunghi pianti di spinetta, la rovina 'del castello. Tutto, il primo atto è un atto di prepararla ié rapida e minuta; vi ita subito rilievo, sul onflitto immane, che sta per mettere di frone contadini e proprietari, il conflitt j sing.v are fra Ida e Massimo, e vi Bono messi in — Uvldènza tutti gli elementi dello sfacelo, a uì si. avvia la casa e la famiglia di Massimo; famiglia, ih cui Ida rappresei-.ta, cóme i e vieto, la tradizione ancora vivace menre- Massimo, socialista, e sua figlia Emma, attolica quasi fanatica, vi rappresentano le eviazioni morbose dal passato Illustre, deiazione, che In Don Antonio si accentua In una quasi totale abolizione delle sue facoltà psichiche. .E sin dal primo atto si delincano tutte le ersone del Seminatore, di cui ciascuna,. an- !»e, \e secondarie, anche quelle del servi, che assistono alla decadenza del Camaldoli, ha un valore essenziale nell'economia del dramma. Il prlnìo atto si apre, dunque, con una scena tra usurai ed antiquari, che spiano le richezze artistiche del castello.- mostrandosi ansiosi di possederle, e prosegue con una cena vibrata fra Massimo e il capo degli agrari, Ruggero Lamia, già tuo amico-ed-oggi avversarlo Il Lamia, che è avvocato, come il conte, è andato al castello col pretesto di chiedere, durante Io sciopero, il rinvio di tutte le cause, n.cui egli e il suo collega sono patroni; ma n realtà vi 6 andato con lo scopo di Invitare Massimo a noti trascendere, durante: là lotta che sta per cominciare, a personalità che nocérebhero a una amicizia, secondo lui, ancora viva. Ma è tardi: Massimo, stanco di essere accusato di demagogia e di incoerenza dall'organo degli agrari, ha rotto 11 ghiaccio, narrando nel giornale socialista un episodio giovanile, noto a lui solo, della vita di Ruggero Lamia. 'Quésti, 'da giovano, amò una fanciulla, ma dopo averla-sedotta, la tradì per spo- sàre una ricca signora. E Massimo lo haricordato, « per dimostrare, — dice lui, — co t z:~:, ; v;„„k£,i« ,.r «,*n«wnn orf «M preparino ad »»» ìamigua». -I due condottieri hanno appena riassunto n un colloquio concitato,' le ragioni dell'imminente conflitto collettivo, quando giungono frimo riassumono in un'alta» bcena le ragio> hl del. conflitto, singolare di oui.essi, .che pur l'amèno àncora, sono't termini oppòsta, lda im^>-t4llri<az16nt^,m4^ri, che iheornberebbero a Massimo odine"nobile, come sposo e come padre. Massimo oppone alle invocazioni sentimentali «fi Ida l'esaltazione oalda dei diritti della povera gente, di cui egli divenuto l'avvocato. «» 1^. . -, . tfil' — ... alcuni contadini con l'annuncio che lo sciopero è stato dichiarato. Massimo c Filippo (il-settario di buona fede, che guarda quel nobile amico dei contaflpiV.éoii sospetto)', Ottavio (11 -visionario, che, rtSìszàhdo dal cattolicesimo al socialismo, ha aiutato chiosa, ma è rimasto, un crédente), discutono le .misura da prendersi e stabiliscoPo' di.tenere, un- Comizio; In' cui Massimo prendGi'a la parola. " Como-l contadini sono partiti,'-Ida o Mas- Massimo va al Comizio e' Ida riceve un amico d'infanzia e di casa, l'avv. Farina, per il quale ha una onesta tenerezza, e questa scena, fatta quasi di sospiri, prelude allascena drammatica conclusiva, nella quale 1*°ntodlni vengono ad annunciare che l'anornto rii*™»™ i.ftm»a * «talentò di rivolgano Massimo diftim i« vnw lrB|-•Iv .....iJr ■ lì?ai castellò: » ad-calo Ruggero "Lamia è sato ferito di ri voi Iella e che gli agrari accusano Massimo di essere stato- l'assassino. ' - ? Si odono giungere dà lontano degli agrari, che si avviano al t _ basso gli assassini ! », essi gridano. E mentre Ida, in un impeto di disperata protesta, si avventa sulla terrazza, urlando: « Assassini f No! no! »';• i contadini, atterriti, - si dileguano. «Sono tutu fuggiti!», esclama l'avvocato Farina, con disprezzo. Ma Ottavio, che. solo, hon 11 ha seguiti ai drizza flarampnto di fronte a lui gridando < Io fo resto?. -Nel-sMò^ m«. Simo dJS^ 5„i„2 Jt72Z.IL %r„^° rw.'^p ^^L^S"^- sua ln,nocenza 6„sla' R pr2v^,J?.a n?!^ si è,sc°P€rto ancora l'au-taM Hol ,,.„»,„ 4H —i —*~ . ta A , A„Ullr. kA ,„r* ^ei„r" V; «=„f.?nl rm.od?' ^P8,' 6 '28 i?n ® 'i0 ^fiw ?,tavi.0' unlco ch1St.ì?*?**0. "fi castello, durante l'assenze di ,-aSBlm0, * ricordare alla povera donna, con ;a sua. faenza, la turbo innumerevole che 1® contende e le contenderà ancora, quando sara- llb«"0, 1 affetto del marito, ; Mentre Ottavio orna di frasche la terrazza, Per preparare a Massimo una tribuna tuttaverde. Ida è visitatala un usuraio che è ve» mito n cominciare lo spoglio del parco aspor tendono 1 marmi, dopo aver finito quello r>*ra "t«Uo. E viene anche il vecchio servitore Giuseppe, reduce dai Monte, di pietà, dove ha Impegnato perfino le Dosate: La rovina appareecmpleta ormai e irreparabile, e a consolare Ida. in slmile momento di angoscia, non basta la' presenza di sua fluita Emma una giovinetta di 18 anni, venuta, dall'educandato per salutare 11 papà e per convertirlo: in essa la madre vede crescere e precisarsi i segni di un fanatismo diverso da duello del padre nel finemn esruflle nelle sue manifestazioni. E però riesce gradita a Ida la visita dèi Fa rtna ohe la consola, ano e quando Massimo giunge seguito da una?folla Innumerevole. Lai prigione invece di calmarlo lo ha esaltato. Egli fissi un istante gli occhi vacui Bulle sue donane che- lo invocano e che una -selva di mani contadinesche separano da lui; ma non protende le braccia verso di esse. Ode invece gli inviti-della folla alla quale si volge, e parla con grande enfasi, proponendole la. dedizione di tutto se stesso. . Alloro -Emma fugge singhiozzando, mentre Ida si volge, supplice, a Farina nelle cui braccia si abbandona. .■ , Al terz'alio sappiamo che lo sciopero .continua e ebe vicino allo sciopero si svolse una battaglia elettorale in cui Massimo è candir iato. La presenza di Massimo ha rincuorato l contadini già avviliti: ma da noia ai rivoluzionari che durante la sua assenza avevano preso il sopravvento. I rivoluzionari ripetono contro Massimo le accuse degli agrari. Perchè le sue mucche vivono ancora dopo tre mesi di sciopero T E' vero che sua moglie le governa T Perchè sua figlia è in un educandatoT Perchè 1 suoi servi vestono la livrea;... Queste accuse sono fatte conoscere a Massimo dai suol In una delle prime ecene, e Massimo. Indignato, »! difende e promette di difendersi ancorai fra poco, in piana, un'ora prima che e-apmno le urne per la votazione. I contadini che lo hanno condotto nel castello dopo un giro ne] collegio se ne vanno, é mentre Massimo 11 accompagna, Emma se ne va con la fida serva Severlna. Ella non vuol più rimanere in quella casa maledetta, e va in convento. Per un momento, di fronte agli inviti che l'alba, fa col fascino delle sue voci alla sua giovinezza, ella esita; ma pòi tr.it.voln bianca come un fantasma sacro. Intanto Massimo scopre che Giuseppe, il servo, nutre le vacche, é in una scena plana di tristezza lo licenza. Poi viene .a sapere che la figlia è fuggita: poi la moglie viene ad annunziargli che anch'ella sta per abbandonarlo. Egli si dispera e supplica, ma. invano. AI sorgere del sole la- casa andrà all'incanto, ed egli sarà solo; solo con don Antonio, l'ebete 1 Egli ba fatto come il navigante, che per scoprire una nuova terra ha dimenticato la sua! Ha costruito una casa ideale, ma nel fervore dell'opera nuova non si è avveduto che la casa di pietra crollava. In questo-contrasto fra la realtà e 11 sogno, la sua fède e distrutta. Massimo non è più che un cencio d'uomo.' i contadini, che vengono a prenderlo Iter condurlo al comizio, tentano di rlanimar0: Invano! Per un. momento solo, quando gli dicono ebe si è scoperto l'assaesino di Ruggero Lamia, la gioia lo riconduco verso il sogno; ma poi la realtà lo riabbatte. Egli non può, non deve combattere pio. Ma quando la moglie esce e i contadini se ne vanno, imprecando, | ££££ jjfTda. ii'NinchTveramente"fòrte nella dietro a Filippo, ed egli sente attorno a sè 11 silenzio, ha paura e s'avvia barcollando alla battaglia. — Venite : parlate, e fateci piangere, com« una voltai — implora Ottavio Ed egli: — E che altro saprei? Ma non alla battaglia egli muove; egli va a farsi travolgere nel turbine come una fo glia morta... Questa è la trama della nuova commedia di Luigi Campolonghl. Che al nostro Nlocolini ha avuto stasera pieno successo. La saia del teatro era gremita di quel. pubblico elegante, intellettuale esperto, che gode fama di molta severità. . +' ,» La Compagnia. Capodagllo-Oella Porta ha recitato il nuovo lavóro cop molta cura. La Della Porta, efficacemente passionale nella parte di Massimo, e ben misurato il Capodoglio in quella di .Lamia, hanno contribuito al buon successo. Tanto gli artisti, quanto l'autore hamSb avuto parecchie chiamate ad ogni atto. 'Domani il lavoro si replica.

Persone citate: Della Porta, Farina, Luigi Campolonghl, Ruggero Lamia

Luoghi citati: Ullr