L'inserrruzione a Santi Quaranta e a Delvino

L'inserrruzione a Santi Quaranta e a Delvino La rivolta greca in Epiro, L'inserrruzione a Santi Quaranta e a Delvino {Servizio spedate «iella Stampa). Atama, 2, notte. L'Agenzia di Atene comunica: « Mandano da Kolonia che le autorità amministrative greche c le autorità militari hanno preso severe disposizioni per impedire la formazione di un corpo di rivoluzionari e per opporsi a qualsiasi fatto in i a a e a a , e , l a 5 -' a a . è e o i e e e a n à a al d si surreiionole. Il governatore di Kolonia ha telegrafato che è pronto atta resistenza. La rivoluzione è scoppiata a Santi Quaranta, ove è stata proclamata l autonomia e in- nalzata la bandiera dell'autonomia. Le au- torità greche sono travolte nel movimento rivoluzionario 71 governatore greco annun- eia che è impotente a soffocare il mornmen- lo e che teme lo spargimento di sangue che egli cerca di evitare. Il numero dei rivolu- zionari a Santi Quaranta è di 1200. La ri- voluzione è scoppiata anche a Delvino, ove rono in armi 1500 iiuorf» «ella ctttd e altri 2000 si trovano nei dintorni. Gli insorti han- no informato le autorità che non avrebbero , ' „■_,,. ■ • „ , „ loro permesso di ingerirsi nella loro am- ministrazione. La guarnigione greca è poco numerosa. Il comandante telegrafa però che teme che la guarnigione disobbedisca ai suoi ordini e rifiuti di prendere le armi ' A Coritza si piange contro gli insorti. Spera tuttavia di circoscrivere l'insurrezione a Delvino c evitarcuna lotta armata. «« generale Papulas - continua il co- . ,„, e . .... . .. manicato dell'Agenzia di^ Atene - ha 0> chiarato ien agli abitante di Coritza che, in seguito a forza maggiore, il Governo gre- co ordinava lo sgombero della città c che, ispirato al grande interesse della nazione, iL-, Re desiderava che gli abitanti di CoritzaT*h.n»n*,«»n rn.mmi«h>tr^m,J. «ih*™,, .«.riconoscano l'amministrazione albanese, sacrificando i loro sentimenti in favore della Grecia. Gli abitanti hanno chiesto una proroga e ld designazione del luogo ove potranno emigrare. Il generale Papulas ha dichiarato allora molto chiaramente che il Re proibiva a tutti di espatriare : essi devono restare nel loro paese natale: tutti si sono allora messi a piangere e a singhiozzare ; l'emozione era indescrivibile: un silenzio di morte regna nel mercato : lutti temono per la- loro vita e per il loro onore. Le autorità pubblicano proclami, assicurando la popolazione che essa non corre alcun pericolò. Ciò malgrado, parecchi abitanti hanno già emigralo a Salonicco ed altri si preparano a partire per l'America, malgrado i cornigli del Governo. Il Governo greco sconfessa quello rivoluzionario Fin qui il comunicato dell'Agenzia di Atene. Inoltre, un comunicato ufficiale dichiara che l'ordine regna nel distretto di Kolonia e di Coritza, ma che una grande agitazione si manifesta invece nel distretto dì Del vino e di Argirocastro. Il Governo greco liadichiarato nuovamente che manterrà le sue promesse d'essere fedele agli obblighi assunti e consiglia alle autorità di non riconoscere il Governo rivoluzionario, di non permet-tere l'abolizione delle autorità amministra-live che sono rimaste in funzioni. Questenon devono abbandonare i loro posti, madevono cercare di evitare lo. spargimentodi sangue cnon prendere misure coerciUvcverso Zografos, capo del Governo nvoluzionaZ: la presenza di questo dà infatti garanzia di una condotta saggia e di un pròora-mina moderato; il suo arresto sarebbeinvece seguilo dall'elezione di personaggcapaci di spingere la situazione all'estremoTuttavia le autorità greche hanno ricevuto e ! disposizioni di non eseguire gli ordini di Zoi- j grafos e di non riconoscere come legale nesdi\suni del suoi alti E' stato dato pure ordine o..!aHc autorità di impedire con tutti ì mezza v~,„;„T/,,;nn„ je„ti aiutanti rhe è aia coe, 1 emtarazwne degli abitanti, che e già co e ni oo elli rAa a oi re minciata. Le modalità per lo sgombro Ieri il ministro della guerra diramò alle truppe elleniche-epirole un ordine dei giorno. Eccone il testp: «Lo sgombro delle truppe greche dal territorio da esso occupato verso la frontiera si opererà gradatamente, cominciando dal distretto di Coritzail 5 morso. Il ritiro delie truppe elleniche da un distretto e l'insediamento delle forzmilitari regolari albanesi si effettuerà in seguilo ad accordi col comandante dell'eser | cito dell'Epiro colla forza militare albaneser-j comandata da ufficiali olandesi. Si farà unai-[regolare, completa consegna del distrettaé- ; all'atto dell'insediamento delle forze regosò\uiri albanesi. Dopo lo sgombro del distrettoW-ìdi Coritza, il comandante delle truppe grclei , . ' . . ,. . ,. ■**\ i che si accorderà > cogli ufficiali olandesi to\colla gendarmeria albanese intorno alla e-'dula pel successivo ritiro delle truppe ellemo litiche dagli altri distretti. he! Le autorità civili dei distretti sgombraler!^^^ Vordillc di c&n/omars? alle dUud la va di a éno sposizioni emanale per lo sgombro dal generale Papula. (Ag. Stefani). L'azione etti ile ManParigi, 2, notte, Il Temps commentando la proclamaziondell'indipendenza dell'Epiro scrive: j «L'imbroglio albanese cresce, per unna complicazion© nuova e più gravo di tuttela L'Europa non possiede alcun argomento dos- T," ,;«ntVX\iii««h «biì-oti che invocasi- fjI ,xa,p10 c?n"°«*J!?il, mì^nJiSà ma "° 1,1 lol'« incontestabile nazionalità grecto per rifiutalo di essere incorporati m un nuoif- vo Stato creato sulla funzione del sentimelonj0 nazionale albanese, sentimento che noos csl:itc ij,la decisione urbitrale delle Potenzos- ^Slj^mT'abm^L riiiestn uonnln-zlnire. ? bJjIBciente a obbbgaie queste popolazionm- (su»e quali essa non ha alcun diiitto) a dee- 6istote dal pensiero di essere unite alla Giun- eia, e a far loro perdere ogni esistenza autoo, nom.lL a favore di uno Stato nuovo, che pe9 tribù che devono comporlo? LePotenahMIno janpoato alla Grecia ca enacnafl» tf — dell'Epiro o il Governo di Atene eseguisce) questo ordine. Si potrà costringere le popoazioni interessate a lasciarsi annettere al'Albania, senza nemmeno accordate lord un'autonomia relativa," quella autonomia ohe uno Statuto' speciale ha dato a Scutari? L'Italia ha riunito le sue navi e i suoi sol* dati in vPsta di un eventuale intervento. L'Austria ha fatto Io stesso. Ma entrambe gm» fgSJ^gjJjff,^ ggj X?oi»no prevede™ firnTe dalla qGal" sono trattenute per reciproca diffidenza. Daltra parto non si può pensare di fare appello al Corpo internazionale che è a Scutari. La Triplice Intesa ha lasciato creare uno stato paradossale. Ora basta. I nostri marinai ^ZoVonl^ZU £&£ e per battersi per il Re d'Albania E' impose sibìle esigere dalla Grecia che ha mantenuta ealmente gli Impegni presi che non incoraggi il movimentò epirota. Si può aaòtM» chieder© se non si ha il diritto di" pretendere ^^r^J*^^^^^^^ eptiroti che . sono stati abbandonati prima aver ottenuto le garanzie promesse. L'AI» hania non può contare che sulle sue forze* Ora l'Albania non ba esercito. Invece le Legioni sacre sono bene equipaggiate e he-> ne armate, provviste di denaro e di viveri grazie ai doni di tutte le colonne greche. A meno che le Potenze non riparino gli orrori commessi bisognerà rassegnarsi a la* sciare che in Albania seguano II loro «orso. Là vi è l'anarchia! Noi" non abbiamo mai cessato di' considerare questi rischi, noi ci prenderemo una parte di responsàbiUtà nuando si tratti di trovare una transazione as,gl} epJrot, garanzio tali da far ,ord aucettare l'unione cogli albanesi dei quali ^ssi conoscono lo spirito di odio e di vèlidetta. Questa risoluzione è altrettanto desiderabile per l'Albania quanto per l'Europa « l»r la Grecia stessa, completamente dis.ar-> mata davanti a questo movimento separatista. Questa soluzione è la sola alla quale noi possiamo collaborare». \VK economico dell Italia ed agli interessi della Turchia e compenserebbero le spese pel prolungamento della occupazione del ' Dodecanneso, che mediante l'occupazione italiana fu salvato durante la guerra baiì ;| ale \ ... ■ ■ • " \ dirigenti della Turchia sapranno ap. 1 prezzare tali circostanze al \oro giusto va\lore ed accorderanno all'Italia il trattai mento concesso alle altre Potenze. fa Compagnia inglese chiede la concessione di una ferrovia pei* Adalia Il "Turquie,. difende il diritto dell'Italia | Costantinopoli, 3, notte. ' Mancano particolari circa le concessioni chieste dalla Compagnia inglese della fetvl rovia Smirne-Aidin. Si assicura da buona', fonte che la Compagnia chiede anche ~la' concessione della costruzioiù del tronco ver-' so Adalia, che sarebbe quasi identico alla linea domandala dal gruppo italiano. Inoltre, gli inglesi chiedono, si dice, il diritto di navigazione sul lago di Beychehiri. Il giornale Turquie, rispondendo alle pub. blicazioni di alcuni giornali di Costantino* poli ed esteri, circa il Dodecanneso e le ri-\ chieste di concessioni all'Italia, difendè1 il' punto di vista italiano e dice che le richie* sto di concessioni fatte. dall'Italia per Adalia rispondono ad un. bisogno di espansio^ La Commissione speciale ottomana composta di funzionari del ministero dei LL. PP. e del ministero del commercio è partita per Adalia ove si reca a studiare il progetto degli ingegneri italiani rslatftio alla /errooii Adalia-Burdur. (Ag. St)< U e a a - a n e i r Envep pascià sposa la nipote del Sultano Costantinopoli. 2, notte. Si annuncia per giovedì prossimo 11 ma-1; trimonio di Enver pascià, ' ministro d.elltt' guerra, con una nipote del Sultano. Od vapire tedeseo incagliato attaccato dai marocchini Madrid, 2. sera. I giornali pubblicano un dispaccio da Algesiras secondo il quale un vapore tedesco, di cui s'ignora il nome, si è incagliato-sulla costa marocchina ed è stato attaccato dalle kabile. L'incrociatore Estremadura e tre! cannoniere spagnuole, ancorato a Algesiras, sono partite immediatamente per il luogo' dell'incaglio. Mancano particolari. Grave rissa tra marinai greci e rossi a Brest Brest, 2 mattino. Una sanguinosa rissa è avvenuta l'altra! notte in piazza Orléans fra marinai di unsu torpediniera greca ed i marinai di un incrociatore russo', ancorati nella rada. Due marinai russi sono stati gravemente feriti. Essi vennero trasportati all'Ospedale militare. E' stata'aperta un'inchiesta e la Polizia ricerca i colpevoli. Disordini a Piote di Sacco Padava, li mattino. A Piove di Sacco, grosso paese della nostra provincia, regna viva agitazione "per l'eccessivo prezzo del gas. Ieri, sera avvennero gravi disordini. La folla imerese ad imprecare contro il negoziante Oreste Depaoli, presidente dell'Azienda del gas. I dimostranti gli bersagliarono il negozio con una fitta sassaiuola, cagionandogli danni ingenti. In segno di protesta, 1 negozi e gli esercizi pubblici ti chiuderanno d'ora in avanti sulTImbrunire, boicottando l'iUuminasione pubblica. In previsione di ulteriori disordini, venusto inviata sui posto due compagnie di Miri* • ausa» cesi csraMntH. ._■—'•- -— 0

Persone citate: Oreste Depaoli, Sacco Padava