Italia e Turchia

Italia e Turchia Italia e Turchia (Per telefono e per telegrafo alla STAMPA). Il ministro torco dei li. PP. dichiara impossibile ti rotali». Mie aspirazioni Italiane tapCostantinopoli, 28, mattino/ ft li TtvlT v Eftiar pubblica un altro articolo contro l'Italia a proposito della nottriV che essa roclama indennizzo- e compenso pe,. io sgombro del Dodecanneso. Il giornale pubblica poi una dichiarazione del mlsHtro del lavori pubblici Diemal pascià, il quale noga che In domanda di compensi da parte dell'Italia abbia qualsiasi fondamento. La quoationc del Dodecanneso è risolta, dal trattato di Ouchy: non vi può essere dubbio che' l'Italia rispetterà la sua firma sgombrando incondizionatamente le isole e restituendole prossimamente alla Turchia. Cbwll progetto della ferrovia di Adatta il ministro dichiara che la concessione per la costruzione della ferrovia è stata appro vata per la durata di cinque anni e du rante questo tempo non si accorderanno ulteriori concessioni. Si sono fatti èli studi preparatori di progetti per la costruzione del porto di Adalia nonché della ferrovia Adafia-Burdur con diramazione a Ria IV ai a fino Elmali; poi per una seconda ferrovia Makrl-Mugla passando per Iskseklcum; fl talmente per una tersa linea ferroviaria Adalia-Adnna. Il Governo etudierà questi progetti e forse 11 modificherà. Il ministro assicura infine che non c'è nessun motivo di allarmarsi circa le pretese aspirazioni politiche italiane polche la realizzazione di esse sarebbe impossibile. (Stefani). U usta è HUle Galli sons-egriereMe alla Porta Rema, ss, notte. ; Il Giornale d'Italia ha da Londra: E' imminente, a quanto si assicura, la consegna al Governo ottomano, da parto del nostro Ambasciatóre a Costantinopoli, di una Nota dèi Governo italiano nella quale si enumerano i compensi chiesti per lo sgombero di Rodi e del Dodecanneso. La Nota riconferma che il ritardo alla consegna delle isole deriva dalla inadempienza turca del trattato di Losanna. Dichiara ohe l'Italia rinunzia al pagamento della indennità dovutale per le spese e i sacrifici compiuti a patto di quattro concessioni di'' modeste proporzioni, e cioè : l.o concessione di ferrovie nella regione di Adalia; 2.o concessione di lavori, nel porto di Adalia; io garanzie e controllo commerciale nel Dodecanneso; 4.0 misure intese a reprimere le ultime resistenze turche in Cirenaica. La rinunzia alla indennità ha inoltre per corrispettivo la rinun zia turca alla rivalsa dei proventi doganali 'da noi nelle isole riscossi durante la nostra .occupazióne del Dodecanneso. La Nota sarà consegnata oggi o demani. Phè il ditt l Perchè il direttore generale delie ferrovie turche Interviene nel negoziati Ber la ferrovìa d'Adalia ■ Londra, 28. mattino. Sód d Secóndo un'informazione della Reuler, Muktar pascià, ex-ministro degli "esteri turco e direttore' delle ef ito vi e ottomane, è atteso a Landra ove deve-fra -qualche giorno deve il suo concórso ad Hakki pascià nelle trattative cho continuano circa le questioni del Io ferrovie inglesi ed italiane ed altre nell'Asia Minore. Muktar pascià si trova ora a Parigi dóve d'accordo con Giavid bey, cxrainistro delle finanze, si occupa delle linee francesi in Asia Minoro e della ripercussione che le proposte fatte per le nuove ferrovie possono avere sulla tpiestioue delle ferrovie stesse. Malgrado il silenzio mantenuto sulle trattative fra gli italiani e la Compagnia ferroviaria inglése della SmlrneAMin, si ritiene che questa Compagna sarebbe forse disposta a rinunziare a favore degli italiani al suo diritto d costruire una linea da Adalia (??) e potrebbe cercare di ottenere dalla Turchia il diritto a coniiuuare la sua linea lungo il litorale di fronte a Samoa e verso -est in direzione della fer rovia di Bagdad. La questione delle trattative in.questo senso fu, si crede/discussa ieri durante la conferenza tra le Compagnie interessate. Si dice che lord Rutinier, presidente del Consiglio di amministrazione della Smime-Aidini, stia per naitire per Parigi, e si ritiene nei circoli diplomatici che, sebbene tali diverse proposte riguardino direttamente e indirettamente altre concessioni estere in Asia Minore, tutto terminerà con un accordo generale. (Stefani'-. La Grecia decima le offerte turche .: air la scambio dalla Itala • tendi», ». mattino. Secondo un'informazione della Rcuter relativa alla notizia giunta da Londra oggi, secondo cui si sarebbero aperte trattative dirette tra Costantinopoli c la Grecia per 1^ questione delle isole dell'Egeo, si appren dèche il Gran Visir fece nuovamentelntcr rogale il ministro del Re di Grecia a Costantinopoli a scoponi Ottenere lo scambio delle isole di Chio e Mitilene contro altra isole dell'Egeo. La Grecia, però, rispose che tale questione, essendo stata lasciata alla discrezione dello Potenze, essa non poteva derogare in nulla dalle decisioni prese da queste. Inoltre, la Grecia considera la proposta come inaccettabile perchè sarebbe inconcepibile che il Governo ellenico consentisse che Chio e Mitilene ricadessero sotto la'dominazione ottomana Nel frattempo telegrammi ricevuti a Londra riferiscono che Venizelos adottò circa l'Epiro una linea di condotta assoiutamen- iloro, Venizelos ordinò ai tre vescovi di Citi marra, Argirocastro e Delvino di abbandonare le loro diocesi, e ritirarsi a Cianlna, ìn'^rritorio -greco. ' Contemporaneamente aconfes.su e radiò .dai quadri dell'esercito rufflciale greco SpiroróJllos, comandante di Chlinan-a, che si trova alla tasta del movimento epirota, sebbene la famiglio di Spiroinillos sin una delle più influenti di Cuimarra ed abbia perduto parecchi suoi membri durante la guerra deli iudipendensa greca ycnlzelos ordinò anche, com'è noto, l'arrésto di Zngrafos, eletto presidente del Governo autonomo di Eplr*o. Tali misure Hmostrano la ferma intenzione greca di fare ad ' ogni costo risnettare le decisioni delle Potenze almeno riguardo alla frontiera dell'Epiro albanese. j _ •■■•■ (Stefani).

Persone citate: Chio, Landra