La tesi intransigente contro l'impresa di Libia sostenuta dai deputati specialisti treves e Altobelli

La tesi intransigente contro l'impresa di Libia sostenuta dai deputati specialisti treves e Altobelli La tesi intransigente contro l'impresa di Libia sostenuta dai deputati specialisti treves e Altobelli :ono alla STAMPA) •Ci «Ufi !>6ài ' Sedate èBtimcrHiaM : ||;.É,:*ì ■ • : < n«flMi,v.18.-) se».:.-. ut» comincia alle 10 o si continua lo Mortèlle'-' ■■■ jfsi i' ■ ? ■" illainze sulle agitazióni forenti flCE avvisarle cause' (iella presente aric forense "anzitutto. nella insufficienza Riero dei giudicanti, dei'funzionari di cria is dei locali e secondariamente tiebnvetiieiiti. derivati dalla confeniporaplica/ione" del regolamentò sul 'giudice . uutcoVè del nuoto-Codice di procedura penaiéT^Cinc-a l'insufficienza, del personale, si occupatiti motto particolare djellé condizioni di Napoli1 e di' Salerno. • /' tfwa poi elle col giudice unico si' è di, fat10 T>in l«nto lo • svòlger^ del processo ci, si ..sono (limiunite alcune delle garanzie juitó" nel Còdice ili 'ptqced'ura."Crtde però neSti non siano- ditelli della leggo, ma ' elèi regolamento e. ne segnala i molti fa'eile'incertezze a cui1 là uuova prócedu- lgogo. •• i' ■ . aito al nuovo Codice di procedura pe.'iristste. sui danno grave che deriva alla le' forense d'alia limitazione del numero artèrifiòri. ■ jfrrntna esprimendo pièna fiducia - nell'opeieir/on.- -Guardasigilli, opera costantemente hìSòi'rata al ' miglioramento j del? Amministra ÌJ«j§e della giustizia. '{Approvazioni; congra *t>m.- ■ ■ „ÌRCHESANO lamenta.che IljGovemo ab! cominciato a, preoccuparsi della agitazio "forense e delle site .càuse .solfando quando (Julita; dopo l'inopportuna rispósta data dal SòRpSegWarlo .di Stelo all'on.: Bèltrami, ..as»e; forme'più gravi.; Non crede che la cauli^, principale dell'agitazione sia il: disagio ecó^omfeò della.classe forense. Ad ogni modo "ritth.'-puo' rtoh, rilevare còme, ad essa non f\p|(n affatto la riforma preparata dal Guardasigilli sulla legge' professionale sigilli sulla legge' professionale. ÌSenzai1/oler sollevare" là questione di -costitutonalità, deve tuttavia 'rilevare che il .Potere «•«putivo si è avvalso con eccessiva larghezza ielle ■ facoltà, delegategli, dal Parlamento per I* promiilwtazione delle disposizioni di coordlnttmeiitojdel nuovo istituto del giudice cinico «otf.>'Ìtt^raliiamehtì vigenti. La le«ge sul gin lice unico ha Infine Un dtfeìtó di .origine, in iiànto é^fjrià rifórma meramente ftamrnen■rleY fi' sistema 4*1 «giudice ù'rrì co non potè va zà inconvenienti essere introdotto ih un rlstema processuale tutto formale e solenne guale,è; quello, stabilito dal Codice nostro. Ne e' sorto" qualche cosa di Ibrido, che ha' il SU tetto del due' sistemi processuali- opposti, con aumentando dispendio di tempo e di denaro.. ';ÌSÌ. j^gdra.c.he.l] Ministro si ispirerà, nel ritoccare le disposizioni di coordinamento, àgli ifisegnauienti ed ai suggerimenti della- prae-coM la calmi, tornerà a regnare nell'Anistrazione della Giustizia, (vive approva; pialle congratulazioni). ■"1B.MYDI. a sedarela'm'esénte agitazióne, ibi itesideràfo !dal Ministrò più- sicuri e {.affidamenti.. Ravvisa la causa della ente, agitazione nel disagio che da' tanto foè si .lamenta nell'Amniinlstroazione della ItlùiWzia. disagio, che dipende dalla scarsità >^tejM0riale.' giudicante» e requirènte, cóme OHellò dèlie,cancellerie, e dalla insufficienza lei locali. A tiittò.eiò non si porrà riparo se rionHf giorno in cui Governo e Parlamento aotittrepnO. u dovere, di spendere per. la Giustizia'1 quanto è necessario ad assicurarne un vagolare.: funzionamento. : '" Falsando ad, occuparsi in modo particolare dejl amministrazione della giustizia delle'Calabrie, lamenta vivamente che in occasione delle Uno ve tabelle sia stato dedotto il numero, già mufllciente al grave lavorò, dei: consiglieri dBllajCprte di Catanzaro e' dei giudici dèi diversi "Tribunali di; quel. distrette^ aggravando lino, statò 'anormale, che. più volta fu -denunciato in questa Càmera dai più autorevoli' rappresentanti de({a regione.. Lamenta vivamente ..che rtoh, siano stati ancora» eseguiti i lavori necessàri pél palazzo di giustizia in Catanzaro o che-.non si sia ancora provveduto, dopo i disastri d*l terremoto, .a' dotare di sedi decorosa l■ dis**r»i .'Tribunali- della'- Calabria, fra i quali ricorda in particolar modo quello di MonteIcone; lasciandoli in uno stato di abbandono Che tbrnafe disdòro deir.\inmlhistrazione della glusttóia. - Coiitiiude affermando che l'agitazione forènse in t-atabria non cesserà fino à che l'autorevole parsla del Guardasigilli non darà affidamento di solleciti ed efficaci provvedimenti, atti ad HSficUr'are a quelle popolazioni una regolare mniniotstia^tone della giustizi. (Approvazioni, congtàtiiMtionfì. ]àti . SANDniNl afferma elle l'agitazione ,non < è stata determinata dal disagio in cui véna fina parte; della classe forense. Le vere cause vanno ricercate anzitutto. negl'inconvenieiUi .prodotti dalle tabelle, contràrio ad':ogni principio di giui»tlzi8vdistribuitiva e tuli da paralizzare in alcttiif Tribunali, anche'abbastanza importanti, U- funzionamento: della-ginstìzla.' Is, solazloiio toreqdmirtltlro 'di- G. c, G.). l'fórtdi necessari à tale scopo: (iHierrWLJfLadVehtaianaltùtto^ che il tidovo ordinamento MSBBm fatto anolito.il principio dell'oralità n&Udtei >chill 'e:perrnetta 'di piolungoro IndJllniliVaineirte l'istruttoria delle cause." Ccn- éurTff^ló proposito le nonne per le quali il giudice che décide la causa può essère' no- «unàto dar presidentej dopo che questi ha pnUo conoscenza del merito della. causa, o U.'pr<*1 dente può Inoltre avocare sempre a dazione delle spese ha diminuito grandemente Jè ft^fSnzie a»noe»e aUe jarti. ', r..; BlatirivA altre norme relative jflla esecuzione Jmìhóftlllai'e '«d- eao'rta vivamente il ministro * rivodtìi* tali disposizioni, raccoiiiandaudogli di,-non: valersi , dell opera della precedente Comnilssiotio (injerruiioni dell'onorévole vii-Terza,causa di agitazione e: il nuovo. Codice dt procedura penale, di cui censura vivamentefaiìttv^ffiSMlisienì'' ràlattvè alla parte civile,ulte refcpoi|»abil.tà civile, ail'arresto prev«nUvo.ali* condanna condizionate, al giudizio cootumaciate. «Ila procedura pel' voto del giurati edaltre htve interruzioni e protette deli-onore-volt: tqUiUUó). r: ' '.:>•'". a Tali, emendo le cause .dell'agitazione, gii af-«daltieatl dati dai' ministro sono troppo vaghiè non ,ee»ewK> «àwré- .«uficìentt a fau- •«•sarà^dUaccCsaa-vcsbPqcPGlcp a i e i ie ò a i - a o e a a norevole ministro .abbia il- coraggio di ricono: *ceroJgli' inoèri veni enti .JamentaM e'di provvedérvi - sollec-ltiiihente (approvazioni, 'cónfjttfl'-*lazifini. continenti}. ■:<.'■' i •. .•: La seduta termina.alle ore 12,30. . . •Seduta ponieridiaiia Sotto la presidenza dejl'on. Marcora, la seduta comiiicia alle li,ì5. - 1 ''• ' RICINI, sottosegretario alU P. I„ all'on. Giccoltr oUcluara ..che d«lla,.eàuipql.hVnza dei- titQll j ; Cil SfcUQ' ■ gnlètossaqudi studi, fatti aU estero per gli .eOetUde^c im-! jjmatI*«?lazipni neUe divertita "soleva - Bhrd^iv, dcareil Ministero udita* la Olttitta dclWnsjgl lo, zsuperiorer de;ia. P. I. Sertoncnèi si Èlconsiaet-ato; aCr?,L^so1^ Fut?vì~£ìiFS-,"S.leU .ac°M^'/ W*Je-S^\ntive-Facoltà filologiche; .UMiidatero ha-deciso L,di osservare esattamente:il.regolamento'' sprovvisto di titoli equitiffUenti, a quelli, ri chiesti dalia legge per. gii- studenti, italiani. E lamenta pure che il MiiiUtero non abbia provveduto,' nonostante il- rècllirno ' di cmqiiè ' professori ordinari di qualla, Facoltà dì lettere. Ed a questo proposito si duole pure che un professore dell'Ateneo romano, che'è dj nazionalità tedesca, abbia ottenuto l'aspettativa per andare ad insegnare in- eterni etnia e per potere poi, dopo qualche anno, tornare ad-occupare la caitedra nGècsiibagm ,La condotta- d»l|a ; forza pubblica i a Santa Margherita Bellica l'.MXK>M,: sottosegreUrio' all'Internò, all'onorevole LAbi{.sò dichiari clie nessun OrOvvédlmento 6 stato, adottato contro l funzionari ed agenti della fòrza pubblica-, imputati'di arresti arbitrari commessi ti'18'-ottobre in Santa Margherita-Bellico, perone-pende tuttora l'appello alla sentenza del .Tribunale-. Sii qu^i-fatti non si è ancora definitivamente pronunciata .l'Autorità giudiziària.ABISSO' premette clic l'appello contro la èen- rettponsablUti dell* fòreà pubblica, siccóme "quella che commist gravissimi àbiisl à dando fedi 'i^pdttebHi-ieitiei&g^' * vmm mm l»L'on, Abissoi Wntinn* ^\j..irtere'■ rtehloriÙMlr. KmmFppptnsf4Sdfn^BSIDÈ1?TÉ^-^l-uolevole patta" da «dieci mK laveea ^(^n^laAmtàif SUi vuole veuU-qui à fare^vvocatodel suoi ±amici... ^ . tA queste parole l'Estrema' Sinistra si scaglia come' un sol. uomo contro: il presidente. .L'on. ABISSO grida: ^ lo non faccio l'avvacató di alcuno: difèndo gl'interessi del mio Collegio; faccio il mio'dovére. PRESIDENTE: - Ma lasci andare, nói le sappiamo inerte cosel , ,j-V AB1SSU :, — Le, ripeto; -.elio non vengo qui alla Camera a fare ravVcicat-o. C.liJiiroi;u;io»i all'Estrema). »"- '• ; 1 - THEVES al presidóifte;^^: E' lei choffa l'avvocatol . ,j | iM'j.. .j j >'tìci.aU:'J?s'/^e»na;: '— :SÌ, è lei, che fa l'avvocalo, sebbène "sia. presidente dèlia .Camera; e si fa pagare inolio'bette! MARANGONI : —■■ uuosle rtono cose da Borboni I- - . - ;• - , '■■ , .. -. • THEVES: — li' un'indecenza! - Intanto' l'on. ABISSO cohlinua a pattare. Il PRESIDENTE gli grida: '-- Lei non ha sentito quello che ho detto? I socialisti, spalleggiano l'on. Abisso-e lo incoraggiano a continuare; gridandogli: — Parli, ParliI Quando vengono in luce le magagne del Governo, il presidente fa rispettare il- rògo, lamentò..,.- - ' . L'on. ABISSO, cosi incoraggiato dall'Estrema, continua a parlare. - II'PRESIDENTE; eccitatissimo, cena di cor prire la voce dell'oratore scampanellando continuamente. Ma l'ori. ( Abisso riesce a. farsi udire, usando un linguaggio sempre più violento'.contro^ Il Governò;" ' . PRESIDENTE: ^ Ordipo;agli stenografi di nori raccogliere ltf parole .dell'oratore. Ma ritppur e questa misura presidenziale rieàce:ad iridi'irre l'on.' Abisso-'a taceie. Egli-continua.come se nulla fosse, mentre l'Estrema lo applaude. • ; , • • . I-PRESIDENTE ; — Io la richiamo all'ordine! Vóci atl'Kilrema: — Ma hli se rie Infischiai ! infatti'l'on. ABISSO seguita imperterrito a gridare. ', II presidente sta. per sospendere la seduto. Plnalmorite l'on. Abisso conclude, e.1^ tutta l'Est.i'ema lo applaude lungamente. i GR.\ZrADET gttda at'pTWlIdefite : "-^ Lei è un compare del Governol > MANZONI, al presidente : — Andato a proteggere i delinquenti 1 Si 'riprende la discussione sulle slplc Spese per la Libia : La tasi rhtràneigente L'ori: TBEVBS inuòridritiia notando che' ormai, si sente 11 bisogno lnfreneblle della dfsensLsfone su tutta rIm'presA' dtr tibia.' La camera fuc discute, dice, ma .pplcft*, owncauo I docu lissionc efficace, i llfesta parlamentadal pulito di. vista i;'vista politico-. Noi domandiamo,: — La..fue.na.iera-mpeasarM:r..Se non qru..iiec.essaria qude ^areapons^il a del «^'•J.J. ^ÈS^^^S^^J^ enema per due ragioni ,-t^dametitall: porehe mm-^^^JS^tlSÌ^^^MJ» a o e e o i e - e e scienza . della internazionalizzazione giovando alla borghesia. La.guerra.balcanica, che fu un contracolpo della guerra libica, poteva essere evitata; Si deve sperare ;so>taato: in una confer delazione balcanica, (rianfri, commenti). JfL'ón. TREVES quindi critica, il • discorso aeli'on Labriola nel suo coiitMiiSfo «sociologico e politicò, e' viene quindi a discutere .della'contingenza in cui si-è-trpyatòrd, governo di lasciar córrere la leggenda adlla .necessità 'dell'impresa. ' * ' ' ' •••.-"• <••• L'on. Giolltti disse che'«a una necessità^, fonino andati noi, «la slmtatèneità deU>deU- . bera^iune presa dal .nostro Govtrno spilega - molte cose. Il Governo. uneatt «aestaiieggedda d : cRe era corsa attraverso iglorriaU-itàHani; da*: - (io una specie di ben servito all'alleata G*r-mania parche non si <Weva restare ^sotto^dl,-!dubbio che feriva la fama delta ,lealtà della no-i *tra alteata ed anche il prestigio delle sue-ar-à,mi. La leggenda * ternata-a coirsi* «-llw'ri-che "se non siTandava, iri Libia si aarebbe ari-dati incontro à guai'grecatoli af tóevlsainia ; - „ 1o coinè vdi ' facihiiehtc immagiueréfe, • jn gicrnor dopo. YAgeMial St«/«ni.la-«meritivi ncialmente. ' Questè.t'BnentMe^.'ebe: vengono: lè reticenze del Governo, upot'aono che,dei tosi'rimedi determinati" da' necessità cortm sibili della diplomazia. E* ■strano pero c^e 'l , si debbano supporre fórbi-quando non ?rfedo«o a qiiello che - dichiaraJil govèrno [ilarità). ■ B. quindi..nessuno" nà''&edtito'' a-queste smefltite| ufficiali ed-ufficióse. ' ' '. '-^f-'vj. L'incidente di Agadir -f «èà CdW«lpTtjjos-so 'avrete :ness,Una rlvclazionb dlplohìatW d„ farvi, ma' ho^eictito di farmi una/cbn'vl*'. zìo„b 'prùpriii saprà, questo; gravissimo, tanto aem nbstra poTftica interiiazidnal'e e4.ho".«^ quodi-o ' crotloiogico de'gll".évve3f nmi- *e' si svòlsero nel. periodo cjie ptefe' L,^ acfcóluvagno. c- tógi,rio svalgimedtoW • --- p-> , f*^f "el^^*2Sffi^l;^ ^ilS^SfiSf fe'-"SMilS22SHÌ*l!sl^ l»iI?,<8^ft!K^rf^*'^ Kidérlen .Waè^^'JMVc&iaVaJWw^lC nohiera tedesca in ''quelle ucqiie: Subito. ?ir Grèy'avverte vòn Metteriilcli.'che là sftua'ziorie è seria ed'il /*. luglio' la Rùssla.'.e r.liiglilitetia chiedono alla Germania la precisa' portata del suo atto. LTiigniltèrrà si offre di mandare mi incrociatore suo con- un incrociatore francese in quelle acque. Il 9'rugllo/rfìmbascIatòi-éCàin.' bon Iw Jl .primo colloquio c'ori'11'mInisti:o"adègll affari esteri Riderle» ,^dèó%ij^r. Dàl-Sfa;!"SjU'lùj-' giìò^pròcedóno quéste interviste..' il ,2f sir-Tir'ey manda a .dire alla Willlielmstràaise c^ie le domande tedesche àyeva'np ,tin carattere",che 'là Francia non pote\fa' accettare.. L'Agenzìa Wolf, protèsta, '•©' la, stessa séra' del \ 21, "ì}àyd George pronuncia uri; discorso in. cui dice .che Né il paese : dovesse essére ' tfaltató coriiè ;una- quan-, tità tiegligeable, ja.pacc sarebbe per, noi' una npiiltazione- Jntollera.bile. Sotto te. influenza dt siffatte dichiarazioni continiiano i: negoziatifra Cambon e Kidérlen,Waéclrtery-ed; il giorno 4 agosto tMpita uii- soffio, di còncordfa.e. dt pace. Si..è fatto un riav-viciivimépio suiia .qàestioiie di principio. Alle ,tó ,l'accordo( non al. può:piii farej si interrompono :!è trattative, In Germania scoppia' una; crisi,:fìrianzliiM-ià. riinas^kime- -iiI « tecronfllggla ^lel .«onqtttò: m&ràmmfri, S?me ***** ì18?11^1 Vm'lU,1ì e-^im** ±^J^hJSi^fiS^^W\,t^ trarre sono facilmeaite comprensibili. . In ,i sto caso è- evidente.clie.la .Germania.$-11 la gravitai dei momento, clie essa, attraversava per altre ragioni -r- non poteva: pensare ; assolutamente ad invadere la • Tripòlitania. -Sono leggende quindi, quelle delle interizipni germaniche per la invasione della TttpoMtanla,.^ j cattivi governi hanno bisogno di spargere per difendere, le. proprie cattive, azioni.' -,..- ;... " GIOLITTI": — Noi abbuimo- costantemente' smentito. -, .- ; - • ' ' ", • «Primo scambio di invettive TREVES : — Ma io avete lasciate :djre. •'• 7TODESCHINI, rivolto al banco del Gov«rno: — Mentitori. •. - .,.; <. ■ FOSGARI: — Lei pensi -al suo processo. TREV5S, rivolto a>rOscari: — Manutengolo! DUGONI: — La menzogna sistematloar •• CAROTI, rivolto alla: maggioranza che rumoreggia i socialisti,ed applaude II Presidente del Iteneiguo:—Voi tacete! i: '..'ì ; Dall'Estrema Sinistra Insorgono contro ili banco del Governo e-contro la maggioranza, si urla: — Mentitori sempre! CjRAZIADEI, tra il tumùlìo, fa udire alcune parole : — L'ambasciata tedésca vi lia óhlésto se il Governo italiano è leaTe oppure no..« MODIGLIANI: ,-— Ma se. questo era l'argomento dei vostri candidati durante le èlèitotìi generali. .•, • • i TOHE.SCHl.Sl.-> — Truffatori dèU'opioioni pubblica.. > .•/« •: ; DUGfflJIi — In tutti } .comizi elettorali ,i uo, «tri avversari ai dicevano che' la Germania sarebbe andata in Cireiiaica se non si'fosse m-*W l'Italia. _.OLITTI. rivolte a Treves: — Avrebbe ragione di ditte'ciò'se lo avesse détto" il Gffverno; ma il Governo ha sempre ismeritlto la voce.- - • •'-x■ : ■ FOSCARI rivolge qualche parola contro là Estrema Sinistra e contro iti lui tutta TBstre- me nuovamente Insorge: -i- Taccia lei, che 'ha mia questione-personale con noi:." FOSGARI : — Aspettate-11 -precesso:1 DUOONI: — Siete -iftanpato. FOSCARI: — Ma' che;: «»ppatorAspettate1»processo e poi sentirete. ■ -, • "t-,' jJt-ffl.Le conveTsazionl e lo àcambio di I; ' continua per qualche'secondo. L'on." mane impassibile-, al. banco,-attam l'on. Treves riprenda il suo discorso. Ripresa del diecorao . : ' _.va'. ggg ^ ^ , Trip ima . .^mbla aifo«l«men.c. M pen6h^ u Governo si, ara già deS»*Sr Voc- " essere Jn rJWi: tèmpo II difepsom cadlanM del-s Jft TurcWat• e.Taljea*? dell'Hai», ,inte*p.05e il #uoi Wtel?, iufncì.'prev» fi ntètro Govfrtfó a^e- jnettenrte il suo intervento e ter» artr-lùr-te-'TREVES, quarido i" rumori si sono un po' calmati, può. riprèndere il suo discorso e conti rvua ticurdando là relazióne del sedatóre Bonnet alla Camera trance»*, irx cui si discutevano i vàri modi di intendere la politica cotoniate e Si faceva un efficace paragone fra-il metodo francese ed 11.inetCdo tettóaSÌ^Qjiilndt contimia: — Pei- completare il qruadi'ò-ènò' vi ho posto sotto occhio'- or era bisogUs' tener pvesp.fite;, on. Colleghi, il riàVvioitiariiènto fiaiX'O-tedesoo; li 4 settembre avviene la flpreaa delle negoziazioni tra Ftanoia e Gerniania. Il 6 settembre avviene uh fatto nuovo dèi miale dette anche notizia Von. Cirmeni in una corrispondenza alla « Nèiie .Freiè'-'Pressè », nella quale .notizia era dichiarato che l'Italia avevadiramato una nota alle Potenze in cui esponeva di non,poter, ammettere la rettiuà otell'e- deu-- ruIfmd.cIln-s:nriDsvl'tvarnente al quesito sollevato dajl'ltaija; almeno cosi diceva l'on.. Cleinprvi; scio l'Awstrtasi Oppose a discutere la questìor*. Sono esatte queste mfonitazloniT , CI-RMENI: — Fu smentite. . subito- dall'. A- unzta. Stefani .', V',' TREVES; — Ma le smentite-banno un valore ««etto' relativo.' . .:,'•. .:.'... CIRMENI: — Las smentita:, non ilio fatt» certo io^ Maritai. - -£r ; . • ..ufHTri, VlWWS; - B «;. smembra *j«st« ctóìa italiana ,è volu^v,- l'AWca.- spi-ngere quieta; ma il' ao„ anche la Alla7 uffielosa, pta\pocpTf«CTipazl*»ie. Però è. anche provato eh* .„ giorno 30 iII Governo^ tedesco, rtecfdandò di '3!W/'f .èra-trenpo' tàrttlf L'ori. Gioititi aveva i preso la' -sua decisiòiie/ viinio tutte- le stre JAmoatiV .tutte, le sdo WùWèTiizé. Perchè Toh. CftHItti àvrfrbbe esitato- se si fosse trovato" di drénte a tifi 'fatto'''efeutbf (rumori' e'cómmenW>>La vérttA fc:cWa queste tHiul»ànze di Glolit««ittflBteinoclie v4 erano mólte rièrsonè in Italia e molti motivi c'ónimri alllimpresà. Fórse, pari esempio : l'cli..6lò>itU, che-età stato 'al sito Tèmpo promotore della irifornia tributarla, tetbéva'di pièrìatfe' sul jiop'oro''italiano' un nuovo ani. oHi spese. ■ Forsb -pensava' -elio Cgl i avef*a verso 11 popolo italiano^qualche obbligo, di ^Mi/.,, • a%«a ,..,'..„',' ..,^ \ , ■ . ,_y , ffeu^^^o^^^^ fsevirdzpae i - -ittMaBlcnc-del.fiaeae:.V«v'.uh"àhno si er&'dèL to-Mte: quelle ttrrt» erario Te - tèrre promésse, che. vela, vi-era .teHéderiBlUrledel pfotetariato. $pec.ia4nieiitc<.in Sicillla v,iva ere.' l'attésa ceoiBMiie il uònviiteiniettlo ctre-sj. sarebbe trovalo it)rja d,al:la LibW '1 rimedici a tu'ti ; mali deTToreigrazioif» locate. ' • , Il grido di-un siciliano - e un nqbila «catto di: Clolitti iÈffff^' ~ L° credianio-. ancora (approva'MViptì^l rivolto a Orago:-— Te ne-accori BPY^1^ Io.rjcoJioscoclie in quo] periodi tempo.la piazza »ra contro di noi, ma dovevate a^re: il coraggio manche di ca?, Per.resistere; voi, dovevate resistere alla atuazKmc; nazionalista,- da .cui temeste di ìretràyòtti. La. piazza, on. qiolitti.era con,nr voi-incitando-alla guerra, mentre anì. VOi. on! GioJitti, titubavate. jW . . . _J^ITTI con forza- battendo iif^ugno sul Iwwlò : in. quei giorni-io ; ho :creduto di fare Interessi i\ Italia. *e dovessero tornare quei nt, rifarei di nuòvo quello che- ho fatto, là tutti i banchi della maggioranza' scoppia un-^ppiuuso ealoroso verso l'on. Glolitti, al qua- i, * ^ lepartccipàito .anche lo tribune. .-L'Estreina.'naente. contrariate dalla nuova manifesta- a oo j r te' zfotìe .dalla'. Cantera, /insorge- ed avviene un nuovo tumulto tra l'Estrema, - il banco del Gò- -ei£^^b?PgS.l.dP]1^ maagioiania. gl*»VE2s-^i*a;--- Se toste un- grande uomo ■StàtOf Confessereste di avere, sbagliato, (l/r altissime dalla maggioranza). GIOUTTIif.—Tutta Atalia era con noi (nt/o.vl upplavsi,fragorosi). Voci,daU'mtrema: — Meno noi. GTOLITTI: — Tutta la Camera, meno qualcuno di Voi. ..',:*', TREVES: 4- Nò. .tutti noi. • • GICMJTTl:.—.No, perchè anche qualcuno di voi ' votò' del segreto dell'urna; per. l'impresa di Libia (approvazioni vivissime).. , MODIGLIANI: -■ Fu fatta la pastetta; anche Ir. .Senato si,trovarono due .palle nere: GIOLITO':!,—■ 'Nello , Scrutinio "segreto il decreto di sovranità fu votato .all'unanimità meno 9 voti..[Rumori altissimi sul banchi della Estrema; applausi su quelli della \naggH>on): ■ :' srsmbhiu(mpsspS'', Kètttasln».;.-»-. )CAROTI : — Ma oggi si è in cinquanta qui. AnniVARENE rivolto all'on. Modigliani che è fornito, come è noto, di una magnifica barba: — Taccia lei,' rtelarne della chinina.Migene! .DUGftNI rivolto ad Arrivabene: — Amaro Gambàrotla. (Ilarità; rumori]. Voci (Uflla maggioranza. '— Tentaste lo scio pero ma non vi.riuscì: . ). ■ TREVES: —' In molte parti ci è anche riuscito. • . ■:.. . " . TODESCHINI: — Vi siele disonoràtt;, Fa«ó4Bl UVòlto a Tódèschint :. -r Zitto lei, che .non dovrebbe più parlare fino a che non si sarà purgato delle accuse, che- le, sono state rivoltò! •"."•- , " ,'-: Nuov.am.ente, all'interruzione- dcll'on. Foscarl, Insprgà cóntro il deputato .veneto.tutta là Esb'eiria Sinistra; il baccano e le. invettive si *1HiMe&É^^..^J^*«he^minuto. «Vonor rcvolè^ Gionttr risponde: sempre -vivacemente alle intefruislórii ed alle apòstrofi, che gli vengono dai-bàhchi dell'Ettfea Sinistra,ed appare evidentemente seccato 'dàlie ; Interruzioni avvenute.'- > : •■ ' ." Finalmente l'on. TREVES può riprendere il suo-discorso e dice:- — -Voi; on.-Giolltti, avete un'opinione •antiquata di politica estera e, quando isiete -andato: incontwj all'imprésa, don avevate una convinzione di quello che avreste fatto.. GIOLITTI:..— Av.evo una convinzione per- TBEVES: — Avete risoluto cosi.subendo una opinione antiquata della politica estera," quella cioè dei .compensi che continuano la tradìtaoue, aristocratica. delle; dominazioni. Questa c; (SipLn'TI : — ' Noni-ho' bisogno, di - scuse (app«Mios<òni- vivissime). ■ .:-'Dù«"ciste':.';'- • caqlms Mov'ocàjioni "nexhe 'avevano 11 corai«B^|: si^eistioni furtmo à ,. lilJuWe, psichUtfa e si "« stawpare in"un» (tei pio, 'si.poteva -nartnettete' THEVES: — Voi vi coljoc'àté come satellite digli altri e lo-dimostra questo lattò : due sole date: il decreto di sovranità. - che -6-parso un eufgirna storico e che ha dato-moIU linbarazzi... -'tìjOtirTTI:Nessuno. ' '.' ' , T, ' '.'-.. - L'on. Giolltti pronùnzia quast'ultim* interrunehe con tono 'evidentemente' concitato. L'oIfOrévolQ'^MAZZONI, dal, suo banco, di Estrema Ministra,-esclama iinmediatahiente: — Il domatore'ò irrequieto (tuin&tl,e commenti). . .-TrWVES,. cotitiniiando: ~r te ràgjorji del.decreto 'di annessione sono quelle che sapete. Il 4- novembre ^sr" fece l'aecoMo ; fr'aiico-g'ermanicò-e* il'5escè it"decreto-di sovranità.... -TÌfoti^E «he.-cosac'c"e>tra?r (rumori vivissimi,-commenti): «• : TREVEri: i Questa ».*una spiegazione Se ne a\^efe un'altra migliore; datela: 'Perù, dovete riconóscere-ebe.-questa -.coincidenza - ci è Stata. Decisa l'impresa, l'opinioha •pupbiK'a si entusiasmò, divenne: Urica e riconoscerò al Go- voi-nn «ho n'Ari' onnon-i l'Irrìriparili fu ini/ioiu l'opinione pubblica lo assistè arriplisslmaniente. Noi abbiamo " .- fatto-'lo.' scloptiró,'generale di pratésta fràihort è* .1lBr.ld). . ' ' ..~ WK*: — Ma quale protestar . Altra' vóce-. — 11 fiasco! -THEVES ■; "— Non è" vero che fece, fiasco.' L'en< tusiaeroo dionisiaco dei prinrr teibpi giuiise al eqlioo. Vi è stato un periodo nel quale do\<ev»mo avere effettivamente molto coraggio per affrontare la tituazlone: Non credevamo olio la passione della folla-.de^e.mio,spettacolo di cosi ..patente regremooo (rumori e TREVES: '—% patriottismo si trabporto dappe»tiitio : nei' CafTè-coiicerto e nelle àule dei Tribunali. Un magistrato, in uno fu percosso perchè non si «Borro dell* Màrcia Reale « " fatte anche sto"giornalista-per /'fmt:,V>i ioranaa. Fu dedlaseriOcsip(RrCèelumgslavscvItBb> ci pr „ iMisi« utwiu] uulvii. riinuni.jiuii.il» uuwim, àll'Estìeh,a Sinistra. Quasi; tutti ;i se'ro.'male dell'imprésa, altrimenti nessuno a: vrebbe potuto.'garantire la lóro ewótenza (tuirtfiri: vlvvsiritiy-. ' ' » L'on«Creduro costrinse la pedagogia a fare da ìneziSna ai patrio!tismo governativo •. CREDARO: — Da buon italiano.' (Approvazioni vivissime). CABOTI : Ma da cattivo' radicale. TREVES: —: LTtalru, si serve facendo it.proi pri'o dovere, nient'altro clic ilproprio'dovere. FRISÓNI: -- bóvòvà1 forse -insegnarsi; àgli alunni delle scuole la''rivoluzione?' " L'inlérruziouc dell'uri.- Frisoni rion,ha buona, iedpu'na n - o quattrini siete elezione è con- jgnalevil: ..'«. . • PESCETTl.: — Perchè avete'dei quattrini siete'yen.uio .qui déntro; altrimenti non ci sa* rejde'mai entralo. .' , .. . i •pycCI:''—; Disonorate la.Toscana !. TRÉVTJS; — Noi,non vi domandiamo nella scuola che.la difesa-della-laicità dell'insegnamei ilo. Alcuni interpretano "còme laicità, una ben intesa neutralità; ma per noi- neutralità ha im altro senso: ha. il senso di difendere il campo di questa messo,futura, per impedire usurpazione preventiva delle, giovani anime. (Applqusi all'Estrema Sinistra; rumori e. commenti sugli altri' banchi)! Né per.il Re, nè per, il Papa. (Nuotit applausi all'Esfrema Slnt? sita). Voi.non dovevate.portare le vostre que^ stloni politiche-nelle.scuole: ;V0i non dovevate pòrtaref là vostra guerra. (Applausi aU'Estrèm'a Sinistra; proteste àltUstpic. sitali altri banchi), ', GIOLITTI : — lA. scuola ba. sempre adempiuto a? suo alto,ufficio. ',. TREVES: —Co'ne siamo'accorili (Vrla all'Estrema sinistra); - GlOLlTTI:. — Volevate foinie che la. scuola fosse un centro socialista.? ' DE GIOVANNI': — n ceritro.libérale, soltanto liberale! ' , Un incidente tempestoso. Puro RRANjDOLIN, dal suo banco di destra insorge córitro'rEJgtrema Sinistra' e ;per un momento si appuntano contro di lui l0\ apostrofi1 è ièTnterruziórti dei banchi delia montagna. Nuòvamente .'la Camera attraversa uri periodò-.di tempestosa burrasca, L'on. ■ Gioititi rimane àl'i. rumori qualche passi la buferà, Quindi quando un po'J'dicalma è rientrata, dmhahilGitq1 vbnqcszgpmtVdemCgvsclula Quindi, quando un poJdi.calma è rientrata, Tòn. TREVES può continuare 11 suo discorso e dice: — E l'Impostazione che_si dava alla vostra azione era appunto questa : Noi saltiamo addosso a te, turco, 'per'compensarci di quanto si sono 'presi su di ;rioi.' Era una vile aggressione. (Rumori ' è proteste altissime). TREVES: — Noi, che. avevamo protestato quando l'Austria-Ungheria, aveva cambiato nome ad un suo possesso riconósciutole dai trattati internazionali, coinè avremmo potuto consentire a tanta brutalità di' mézzi adoperati da noi stessijì La politica delle antiche aristocrazie di Roma e Venezia era'una politica che andava bene per paesi aristocratici, come erano quelli fatti di dominatori e di soldati, senza lavoratori, '. ma anando noi'sappiamo'che la guerra aumenta la fiscalità, aumenta le spese militari, non per un vano sentimentalismo, insoligiamo e domandiamo'il-rispettò -della politica democratica, che il Paese vuole nel suo interesse. Quando si ' è discusso il trattato di Ouchy, qualcuno si fermò sulla questione, delle isole e disse allora che anche per 1 trattati.in» ternazlonall- vale lo stesso principio che per i conhattl privati. f?i fanno in buona fede e si adempiano ' con la ' buona - volontà. ' E, se un simile principio fosse sempre stato da. noi espresso, forse del destino delle isole oggi non avremmo da rendere conto a troppa gente che ce ne domanda. (Rumori e. commenti). Se noi rion 'possiamo secondare il' Governò in questi inetodi di politica mteroaziòjiale, è perchè l'onore del nostro Paese è altrettanto caro a noi che a voi. (Rumori altissimi della Maggioranza). ■ - ■ . ' ■ , l ^esa vo» «| i ranza). . ," "o Se: l'onore del Paese voleva ^impresa, vo» jtevate farla altrimenti, dovevate preparai ^opinione pubblica. Si illusero.- invece tutte Io alassi, si illuse spezialmente 11 Governo, il quale' creSéTto die ia" lotta di classe fosse tramontata per sempre. J nazionalisti giubilarono perchè credettero di aver schiacciato- il partiti • socialista; ma.il partito socialista ha trionfato nuovamente- o più fortemente nelle recenti elezioni generali, perpttè la lotta dt citasse, non si cancella a mezzo della.guerra; la ifotta di classe, per una guerra,.si Inyeleni-r scoi (Rumori altissimi sui .banchi della Maggioranza. Applausi dell'Estrema Sinistra). La lòtta' di classe verrà sempre -più acuendosi, per il fatto che a'on. Giolittt eia sua Maggioranza .hanno commesso il delitto; di .far pagare le spese della guerra dal bilancio ordinario dello Stalo,- -i! quale è pagato, per due terzi, dal proletariato. (C'oHimeiili). Voi ci avete patgi lato '-dèlia.r-lf orma tributarla;.-poi ci avete. pr#j seutato-. dèlie - tasse. qualltteaiuteUe per tasse riiòrali. come quelle dell'alcool é.di-l tabacchi. Ora. io vi dico che questa & luna lindegna ciuwneiia. Voi continuate sempre a. seguire il sistema, clie consiste nel' far pagare il popolo, perii; numero."di bocche che ha da mantenere. (Rumori e commenti). Questa.ò la stessa plorale,: ohe presiede al giuoco del lotto, «ai dico Che noi "siamo intransigenti, e. l'oli. Sacchi si è ' coiiùnosso- di questa nostra intransigenza, e «i .ha carnato 11 canto,-davidico del super, lumen tiabilonis. Ha creduto che noi potessi mo udirti simile canto davidico, e si è meravigliato allòru, perché noi non dessimo, lu nostra coaiaborazione al Governo.. Volete la collaborazione nostra per aggravare-il Paese di GRAitlADÈI: — Ci sono i radicali! (Ha/Uà vivissima; rumori e commenti). L'diiemo il suo Canto, on. Schanzer! - ' SCHANZER : — Hojdetto nel mio- discorso che, per necessita dTcos'e, sarete: costretti dalla vòstra .Sterile' negazióne a collaborare 'con noi Iter trarre dalla riuova Colonia ;i maggiori bei Belici possibili nei' l'Italia. liApprovailoni sui bantìhi della Maggioranza): > TREVES:' — La democrazia inglese non si c lasciata travclgere da simili «tee. Quando i radicali seno tornati al poterei, sono tornati per uniiH-atv la Camera dei Lords GMA/.IADEI — Bravol TREVES : -r^r- per fare la più «radicate delle riforme tributarie. GRAZIADEI: - BravoI Per applicare la i home ìùle ». r»' Bravol dell'on. Graziadéi in queste ap- ro\àzloni alio parole del collega di Estrema ' 'vféca Ja generale ilarità. . ,S-continua : — E' véro che nel 1 Ministero vi .è la precedenza ifo' civile sul ipcligiòso, ma tutti Otiti il vero valoi1»; di questa rinoi accettassimo di' baitor»- quel- «tema it» uiitatomaicac, noi m>h iemme sicuri clic per la strada questo- trattato di collaborazione sarebbe rotto. >'oi dobbiamo. preoccuparci di- .impedire che la Libia divèintf una colonia burocratica statale.' Oggi nov'■'«" 'neSsiiD àcceriint'in ntìl à' sentimenti a a a o i e da quelli che ci hanno animati trtab -a■•(._ memento.-Oggtl noi-témieino che la colonia debha diventare-un luogo di sfruttametuto per- tri* appaltatori e por gii uflic-iali-dell'eaercito che hanno tutto Utnteresse di lettere in mosto* il lòrp. viato^.,,Ma còsi com'è conicepJta'dat , Govenq'ó, . questo, colciiizzazioae :è- una mi-: itacela contiinia per l'eraTio dello Stato. Se* qualcuno lia II coraggio personale-di esporre; 1 iiroplni i ' capitali ' .per ' andare:. a colonizzare, > vaila', pure; questo e il sistema inglese. Se lia. bisogno di estero difeso nella sua'persona a. nei suoi averi, se lo' Stato. deve intervenire, questo, è' il- vero- imperialismo' che'.là* democrazia non lia voluto:"questo d'-fimpeitiàliv sino che-si fa-'ili'«diri paesi. Da noi la situa-' zione è stata rovesciata :, è .lo- State "eli*, 'è UV grande appaltatore della colonizzazione. No> pianto i cani: da guardia contro quésto nlste-i ma. contro questo siiulst.ro hanclieM- affaritliuo. Tributiamo onore allo nostre cooperati- . Ve, die hanno rifiutato, di recarsi in Libia e* di accettare.! pochi, lavori che voi avete loroefferto (Dai banchi d'ella maggioranza si ru~ morèggiia). ••' •' ' ' ■ :, MAZZONI grida dall'Estrema' Sinistra : — ■ Clie vi sia qualcuno tra loro .pagato dall'Argenrrtiiiia? • ' t'AROTI: — Ci hamino le nccciolii>e rial cervello: 'rumorised ilarità). -: ' " , - ' , .'. Dottrinarismo anticolonialo. ■ > TRRVES: — In tutti i Parlamenti'd'europa' si è protestato centro le violenze- stóteiniattche, contro le frodi fatte alla convenzióne di Berlino, colla quale si dovrebbe rispettai» la vita, umana;, in tutti i congressi coloritali si .seno, con fermate • le atrocità - commesse.'dagli .Stati! nelle varie colonie, gli arruolamenti forzati, la proibizione di emigrare, la semi^cb|b,vi*ir che si. è stabilita per i sùdditi indigeni nelle- qua? Anche queste sono discussioni: tecniche, delle quali'non si deve portare la eco in .'Par-' lameuto. Per noi è una questione di rapports rotativi c non assejluti. Il problema — per il* qualo si discute.intorno alla Libia — è perfet-, tomento ccncorrente col prdfclema del meridionale, che è. il problema dèiracqua. vàrie colonie dagli Stati 'd'Europa.. Sono aue-j (tte- delle condizioni chó si av.v.Lcitoa«no molta alla sciiiavi-tti. Noi non siamo dell'attintone «tei generate Murazzi, il quale non crede alla jiossibHità' di retsurrezlone' di quelle razze.- Noi). crediamo che quelle razze posano magntfksmeirte avere «un nuovo innialzamento. Quand» si, discusse il decreto di-sovrastò tifiti" olii dentro erano 'convinti ch« si-UWtassé-di po» poli- betrtari-seuda^miltar-^ '■r:=r-.- :^,-,>«- T , CALDA :. — Ignoranza dèlie-cll*lt j^L^ì TREVES: - Questa razza r^eihS^ìtìBrU^rapai ha dissipato, ònorevcle Credaro, quell'a* naif atletismo clie lei non è ancora riuscito a fare sparire. • ' ' ', ■ i CREDARO: — Ci riuscii-à'lèi. DUGONI: — Fino a che voi siete al Governo non si riuscirà mai." ' , .'■ i «treves: -r Ia.questione della Libia è per |nol impostata cosi; impedire che la Libia sia» la rovina economica del nostro paese. Noi af-ì frontismo risolutamente la ccrreàte contraria ai prmolpi per i quali noi abbiamo combattuto 1 impresa. L'on. Labriola ha detto die l'impresa non deve essere combattuta perchè l'Italia meridionale deve diventare Italia centrate, grazie an'aggiiunte. deUacolonlalibica. Ma si discute se la Libia sia fertile o-no. Guesto* è uri punto di divergenza che non può, esBere risolto clie.da persone tecniche. La questione sostanziale è un'altra: — vi è o non vi è l'oc- gi #j a i i i i e . - a l a i Inipcès; h* fri Mezzogiorno, e Libia ^ L'onorevole Giusso. deUa Commissióne di' t richiesta sul Mezzogiorno, nel capitola jntitc' tato tSull'economia dell'acqua», ha riprodotto il parere dell'abate Teodoro Monticelli, che alla regia Accademia ài scienze di Napoli.' nel 1800 lesse una', memoria nella qiiale" diceva che.ilrimbgschlmantoi'dei monti'poteva restituire a tutto il regno di Napott ed alle Puglia la antica floridezza nella quale .avevano vissuto; risolvendo il. problema della malaria- e' delle.iMnda.zioaL L'on. Giusso ha soggiiunfly ?£f•m$i*B$S!*a*è tale ^e 10 esponeva nel lgp9 jl, suddetto .abate. Per quanto concer- '^fawlOHaj.del Mezzoglornor nella sua 1, on. GIUsso dice che essal se non èi • «.•'•fti^-^dlfflBclle attuazione. Lestease: qqestioPi «perrpaHtjoiio anche oggi • ed È per questo' obe*. noi/^bblaroó il dovere di- costituir* canlda gwsfrdia perchè il problema della Libi*- non,-si|iremetta al problema del Mezzog.ic.y.u©, -perch* duestò. è il vèrói tmjco problema italiano (bpne, bravo, • applàusi all'Estrema). : «L'op. Garcano ha dato un mido dì allarmei pev.l aumento delle spese e dice che biaoana' inattere-un-alt a tutte le altre -spese.per fare; fronte a quelle prevalenti della Libia. I CARCANO, infeiTOmpendo,:— Ne. ho detto semplicemente di togliere .il disquilibrio, fja le! entrate .e le spese. , i .TREVES: —. Accetto la. coiTezione è i'jcono-i sco «he forse avevo Ietto male sulla reiazicneJ perchè sono documenti ai. quali, purttoppo.ì non sempre si dà molta importanza.:.É' ne-ì cessarla la nostra cppoeizfone intraiiMisònIo! per la difesa degli interessi del preTètariato contro la coalizione.dei partiti "borfebeer.• per la difesa degli interessi dell'Italia meridionale: contro l'affarismo borghese e birrcTràttòo En necessario che ir nòstro- àttègRiarnénto'. riorumuti perchè, so anche ima colotdzzaBWne del-1 la Libia sarà possibile-in future, eSKàf-inrò-' molto tardiva,, mentre noi abbiamo bisoèno dt risolvere in-un tempo molto pros«Omo7ffl- pre-blenni della «ttsotckipazione. Noi dobbiamo procurare lavare-, agli operai che ritornano in pa.ria. scareiati.dai:paesi del ceatro.dlEùropa 0 presto dal Centro Americo L'on.. Glolitti che si e .sempre^preoccupato dSla P. S(. tnltalia,. dovrebbe prepccui»rsi ..«ielle condizlciii del uostro paese, fra .poco tempo,- quando oltre alla crisi finanziaria economica, che travaglia tutta' te classi sociali, 1 nostri emigranti ci saranno, restituita. Bisogna trovare lavoro a questa. gente, e non si potrà mandarla a colonizzare i Libia; ' , ' ' i .L'onorevole' Treves conchiude dicendo; — Noi dobbiamo sopratuttc procurare che f nosteiii emigranti possano lavorare in patria. Si frat-' •ta, per noi, df colonizzare l'Italia e~riori la" L|J bili. Non ba-stano-le bue ne intenzioni,' bisognavenire.ai fatti, -Se i fatti non-vengono come' non sono venirti finora, i socialisti eci-iterarm»'. 1 lavorateti!, contro la-falsa democrazia'dell Governo;- Troppo»-l'Estrema Sinistra, ha peccato di debolezza- contro la cosi detta politica democratica insediata al potere. Nei tutti, come, un .solo, uomo, intendiamo .insorgere contro la riflQBitura.della politica nazionalistica che. ha fortuna in Italia. Gli. internazionalisti : hanno parecchie .'volte salvato,- i» patria; - Se essi, coinè intendono, prenderanno risoluta-.mente una posizione di combattimew:<k<Biraro la politica nazionalistica italiana, «ioti sarà .la prima volta ohe. èssi, salveranno il nostiòsakiv se (applausi i;laUioro8l,,alVestreriia siM.stWLxi' wciaiisti -i ««Kinteanò. versoTuV>i*co?d>i.. quale ha ■j^p»tn-i'^^,r.^L^\Lv^^r^.-si