Wagner e le donne

Wagner e le donneWagner e le donne Leggendo il li*"» ohe Julius Kapp ha 'dedicato ad una, parte poco conosciuta della Wit* di .Kicoardo Wagner, libro che pubblicato 1 l'anno scorso, in Germania col titolo Richard Wagner und die Frauen, vede ora la luce in veste francese, non ho potuto non pensare con un sorriso all'immagine ohe del Wagner avevano nutrito in noi i biografi della prima ora. Il trionfo ideale e materiale dell'opera wagneriana e del suo autore fu presieduto dalla abilità squisita di una donna di gran mente: Coaima Wagner. Come era riuscita a spianargli la via del successo, così riuscì a diffondere sulla vita del maestro una tradizione' ufficiate.. I biografi dovettero fare i conti con lei. Ogni documento che potesse gettare una luce meno favorevole sul dio fu soppresso: interi periodi della vita del maestro furono ignorati: carteggi pericolosi furono ricuperati e nascósti o' soppressi. E del resto non era opera difficile. I biografi e g.H storiografi del Wagner erano tutti fedeli di oasa Wagner, e £1 tono della loro storia non poteva non essere che l'esaltazione inceli di zi oliata dcj nume familiare. Non era mancata qualche voce dissidente : ma era voce isolata e sospetta. Nietzsche »veva scritto: « Ciò che è stato messo in giro finora come « Vàiba di Wagner » è. favola combinata, se non anche peggio. Con' fesso la mia diffidenza intorno a tutte le cose che Wagner ha da solo affermato. Non aveva abbastanza fierezza per dire la verri» su se stesso... Per tutto ciò che concerne la sua biografia, fu, 'fedele alla sua natura, un commediante ». Ma Nietzsche era un apostata. dela religione wagneriana, era un nemico., ■ un uomo sull'orlo della follìa: non gli si poteva prestar fede, t L'immagine che del Wagner uomo ci istilflò quella biografia ortodossa era semplice e chiara. A ventitré anni ri era sposato per puntiglio con una modesta attrice drammatica : Minna Plapèr. Quella borghesuccia mediocre, incapace di comprendere il genio del marito, gli aveva amareggiata l'esistenza con , rimproveri e gelosie : a lui" che sognava il colossale ciclo di drammi che dovevano sconvolgere l'arte moderna, consigliava di scrivere operétte per far denaro. Separatasi, necessariamente da lei, Wagner non era vissuto che pel suo lavoro: solo sulla fine della sua carriera una donna superiore era venuta a recare ala sua vita un po' di dolcezza: Goeima, la figlia di Liszt, divorziata da Bulow, circondava dell'incanto femminile quelila severa esistenza tutta consacrata ad un sogno ideale di arte e di poesia. Persino la creazione di Tristano, del poema dell'amore morboso e struggente, che sembrava strana in una vita così austera, era stata spiegata 'dal Wagner con una frase : « poiché non ho mai goduta intera la felicita d'amore, voglio elevarle un monumento immortale ». Quel semplice,' austero e solenne etUfizio cominciò a subire qualche sconnessione quando alcuni anni addietro vennero in luce le lettere del Wagner a Matilde Wesendonck quell'episodio di ambre tragico che Cosima Wagner aveva sapientemente sommerso nell'oblio rivelò che l'erotismo musicale wagneriano non era una estrinsecazione ideale, ma il riflesso di una passióne vissuta. Lungi dall'essere insensibile o meno aoceesibilé al fascino femminile, il Wagner vi si mostrava un amatore ardentissimo. Il libro elei Kapp viene ad aggiungere a quell'episodio molti altri episodi* viene a mostrare che le donne hanno tenuto nella vita del maestro una parte infinitamente maggiore di quanto non avremmo immaginato da quella biografie compiacenti ed anche da quella slessa autobiografia recentemente pubblicata, la quale scritta da Cosima sotto dettatura del Wagner non poteva non riuscire una narrazione ad v-sum delphini tutta intesa alila celebrazione dell'ultima e ,più fortunata fra le donne' che isi erano contese l'amore e la vita del maestro. Il Kapp si è industriato di riannodare con studio .sottile gli elementi abilmente disgregati o attenuati' o travisati dal Wagner stesso nella sua autobiografia e dai suoi fedeli, e col sussidio di documenti inediti, e sopratutto delie lettere della moglie, ha intessuto una biografia erotica che reca del Wagner un'immagine assai diversa dalla tradizionale. In un momento critico della sua esistenza, a-cinquant'anni compiuti, il Wagner scriveva aìla fedele amica, la signora Wille, una frase che lo definiva eloquentemente: t Io, l'appassionato adoratore delle donne, rinuncerei dunque completamente all'elemento c donna »? No; con.un profondo sospirò ri , spondo: No! i. Non v'era mai venuto meno. Esuberante, nervoso, instabile, mutévole, non aveva fatto che innamorarsi e disamorarsi. Già, prima di tutto, ragazzo, era cresciuto in un ambiente esclusivamente femminile. A tredici anni si era innamorato di due sorelle, Jenny e Augusta Pachta, bellissime entrambe, poi d'una graziosa ebrea di quindici anni; Lea David ipoi^U. ,-una Teresa Ringelmonn, figlia, di un bedebino. Era ritornato a Jenny, figlia di un gran signore e di - una donna maritata di equivoci .oostmmi. L'idillio era finito brafàtl mente.. A Praga la madre lo aveva messo aHa.,porta : aveva altri disegni : le due sorelle diventarono sotto la sua guida le Amanti di un conte Paar e di un barone Bethmann, e dopo una vita galante avevano fatto un buon matrimonio nelTaristocrazia austriaca. Aveva vent'anni quando al teatro di Magdeburgo, di cui'era stato nominato direttore d'orchestra, conobbe Minna PQaner, colei che doveva diventare sua moglie. I documenti raccolti dal Kapp «pno min rivendicasione'-di questa donna che doveva diventare la testa di turco dei wagneriani: alla luce delle sue lettere ella appare infinitamente diversa da quell'immagine di donna stupida e goffa che è piaciuto loro dipingerci. Il Wagner stesso non ha potuto non ricordare nelle sue memorie, il suo assetto fresco e grazioso, il riserbo dei suoi modi, la di gioita amabile e sorridente del suo viso. E : ritratti confermano questo giudizio : mostrano un viso.intelligente, assai delicato e gentile. E' noto che a sedici- anni era stata sedotta da un nobile da cui aveva avuto una barn bina. Nonostante vquèi precedenti era, per confessione del Wagner, l'unica donna che conservasse riserbo nei « baccanali » che giovane maestro, allora giocatore sfrenato,. Bevitore incorreggibile, nonché amico d'una «erta Tony di .cui godeva le carezze, organizzava nella sua stanza. Per tenerezza Minna divenne l'amante del Wagner, il quali te dava notizia ad un amico, con un certo pratico cinismo: » Il mio amore mi dà più forza di qualunque principio morale. Un amore elevato, sentimentale, potrebbe in questi momenti, snervarmi ; quàrè, il mio amore mi fa allegro e tranquillo... Il nostro epicureismo è puro e vigoroso... E' una vita che ai può vivere soltanto con una donna di tea* ; -èro; in nessun aito» mondo ei potrebbe £ro< vare questa indifferenza assoluta per le convenzioni borghesi, ma soltanto in esso dove la base stessa non è ohe capriccio fantastico e libertà poetica ». Quell'amore non gli era meno necessario : era « il punto centrale » della sua esistenza. Non per capriccio o per debolezza, come volle far credere poi, ma per sincero entusiasmo il Wagner volle sposare Minna : < Dio .solo sa, ciò che sarei senza di lei ! » Minna aveva avuta una dura giovinezza' Abbandonata dal» seduttore, aveva a dioiasett'anni cominciato a guadagnare il pane per sè, per la sua bambina e pel fratello che manteneva agli studi : spesso a mezzogiorno non mangiava che un pane passeggiando f uodella città, per nascondere la sua miseria. Il suo senso pratico della vita materiale non poteva non urtarsi con la spensieratezza del marito. A. ciò si aggiunsero scene di gelosia. Il Wagner intollerabilmente geloso non tollerava che la moglie fosse' gelosa di lui. E' noto che Minna, stanca, due volte lo abbandonò per andarsene con ' un 'ricco jcommerciante, ùn certo Dietrich. -Poi i due sposi erano perdonate le-reciproche colpe ed erano tonnati insieme.. Le lettere di Minna e Teodoro Apel durante il duro soggiorno' a Parigi, sono la testimonianza eloquente non solo della sua sollecitudine pel marito, ma anche della. sua intelligenza artìstica : « Se anche potessi lasciare Parigi, per nulla-al mondo accetterei *j3d abbandonare Riccardo in queste condMoni, tanto più che so che non sono il risultato della sua leggerezza, ma dèi più nobile e legittimo sforzo di} un artista creatore... C'è da salvare in Riccardo un ammirevole ingegno che minaccia di estinguersi,, poiché mio marito è per perdere ogni coraggio, e lo scoramento per lui significa l'annientamento degli aiti destini di cui è capace. Una grave responsabilità peserà per sempre su coloro che in questo momento si staccano da lui alzando le spalle ». - Siamo ben' lontani, come ai vede, dalla pretesa donnetta stupida che non riesciya a comprepaere l'altezza geniale del marita No, Minna avrebbe desiderato soltanto di vederlo tranquillo al lavoro, di .vederlo vivere del proprio guadagno e rumati quelle sovvenzioni di amici che ella qualificava elemosine mendicate e di cui soffriva trovandole profondamente umilianti, quanto erano leggere al Wagner. Fu. perciò .completamente felice quando Ila nomina a Èappelmeister a Dresda forniva al maestro una situazione tranquilla e sicura. E felice era il Wagner : *■ La mia patria sei tu e la nostra piccola cosa — scriveva a lei da Berlino. — Non c'è nulla al mondo che possa tenermi luogo di ciò... Che cosa sono le passioni giovanili a petto di un vecchio amore come il nostro ? La passione non è .bella se non quando mette capo ad un amore come questo ». A quella felicità coniugale venne, a dare il crollo l'atteggiamento politico del Wagner. Deluso dall'insuccesso delle sue opere, all'inf uori di Dresda, aveva concepito la pazza idea che solo una rivoluzione sociale potesse procurargli il pubblico che non aveva pazienza di aspettare dal futuro ; .e s'era messo nella rivoluzione sociale di Dresda. Minna non poteva seguirlo su quella via. Al suo quon senso di donna pratica della vita sembrava assurdo che il Wagner rischiasse di distruggere £1 benessere materiale così duramente' acquietato per un'ubbìa sociale. Più tardi scrisse di quei giorni : c Sono felice di ricordarmi che tutto ciò che ha creato, non l'ha creato che accanto a me; ed egli stesso mi ha ben testimoniato la sua persuasione di essere compreso da me, perchè non ha scritto nè una linea .né una nota delle sue poesie o crtd.La.8ua mùsica, senza leggermela o suonarmela e discuterne con me. Erano solo le sue agitazioni politiche che non giungevo a capire. Col mio semplice buon senso capivo che dalla politica non poteva ritrarre alcun beneficio, e -i che per essa "si allontanava giorno por giorno dalle vie della sua arto ». Non era un semplice buon senso borghese; era un buon senso acuto, ma fu inutile'. Wagner compromesso nella rivoluzione di Dresda, dovette, -fuggire. A questo punto, nella vita del Wagner si apre un episodio erotico di cui s'erano soppressi i documenti. Due signore, la-signora Giulia Bitter ed una sua 'amica inglese, Jessie Taylor, che aveva aposato un certo Laussot di Bordeaux, commosse dalla «miseria del Wagner avevano stabilito di fornirgli un sussidio annuo sufficiente alla sua esistenza. I Laussot ospitarono anzi il Wagner a Bordeaux, nonostante la ripugnanza della lontana Minna, per quella forma di elemosina; ripugnanza che divenne irritazione quando seppe ohe il Wagner a Bordeaux aveva trovato non solo elemosina di"denaro, ma di amore. Era accaduto ciò che avveniva invariabilmente in ogni casa in cui foss9 una giovane donna, quando egli vi giungeva. Il Wagner s'innamorò di Jessie LaussotTcHe aveva vent'anni ed era bella e intelligente, ed ella di lui. Entrambi sperarono , di' poter rompere i reciproci legami coniugali è unirsi. La gelosia del marito che voleva ucoiderlo, forzò il Wagner- a fuggire. Non voleva ritornare a Zurigo dalla moglie.' Meditò un viaggio in Oriente, deciso « a rompere i ponti dietro di -àè, ceto gli uomini e con le cose ». Jessie fu per suicidarsi. Il Wagner invece si calmò presto, e sì lasciò persuadere a tornare con la moglie che lo aveva inseguito inutilmente e che lo aspettava paziente e fedele a Zurigo. Minna parve a quell'uomo, facile al mutamento' ed all'esaltazione, una donna nuova.. « Ho conosciuto, scriveva, che qualunque cosa mi accada, sarò sicuro di avérla, fino allora di morte, fedele presso di me... sempre pronta ad essere la fida compagna di un nomo che non vive che per l'avvenire, e non vuol navigare che verso quel porto B.. La nuova vita a Zurigo poteva esser troni quilla. Una-delle tante dònne ohe ai sarebbero tolte di bocca il pane per darlo al W agner, la vecchia e infaticabile protettrice Giulia Bitter, gli aveva assicurato ottocento talleri annui di sussidio. Minna era sempre l'umile, creatura affezionata e fedele. Egli stava allora rovinandosi la salute con acque minerali e con mille bagni, ed ella lo accompagnava con la lanterna perfino nelle plfi rigide albe d'inverno, durante la reazione. Ma quell'uomo incorreggibile, trovava seni pie modo di delùdere le speranze dei suoi fedeli amici. Aveva la vita assicurata': poteva lavorare in pace: come farà poi dieci altre volte, appena certo dell'esistenza, si diede a installarsi, sontuosamente ingolfandosi nei débiti, con infinito dolore di Minna. «Il mio eccellente ragazzo e caro pazzo marito non capisce che là mia felicità noti consiste affatto in onesto lusso esteriore ». Una delle irto in onesto nutsu «w™» »• vm» m«™ospiti del Wagner, la moglie di .Giorgio Her-K«t%^ h* ilrwraata m fratte W^Vì^m quai'era in quei giorni: < Era una figura imponente e graziosa nello stesso tempo-. Senza raggiungere il livello intellettuale di suo marito, aveva preziose qualità di cuore, nelle quali lo superava di molto, e che costringevano tutti ad amarla ». Ma era inutile : ve n'era un'altra vicina, più affascinante, -più intelligente, e sopratutto più nuova. Ci» che è avvenuto ,a Zurigo tra il Wagner e Matilde Wesendonck è risaputo. Dinanzi al fascino di quella donna intelligente, delicata ed innamorata, il Wagner, secondo il. solito, sentì subito intolleràbile il peso dei suoi legami. Quella Minna per cui pochi anni innanzi protestava tanto-e perfetto amòre divenne insopportabilie. Ed eccolo scrivere al Ldszt: « Un matrimonio prematuro con una donna certamente degna di stima, ma completamente estranea alla mia anima, mi ha reso per tutta la vita, un vero proscritto..', giammai mi sarà permesso di amare, felicemente, ma dovrò sempre ama re infelicemente, come un vero proscritto, come un uomo condannato alla privazione ' ll'umdca gioia del suo cuore ». Esagerava, come sempre. Pare del resto che parallelamente ali 'amore con la Wesendonck si interessasse assai ad uaia signora Heim e ad una bella signora Jeanne Spyri : ma furono cose passeggere. Ciò che accadde coi Wesendonck è noto: nota la infinita generosità di Otto WeBendonck che non contento di aver offerto al Wagner la casa, l'Asilo della. Collina Verde, comperava per ventiquattromila lire la partitura dell'.4 nello. Di nuovo il Kapp aggiunge che i passi più ardènti delle lettere del Wagner a Matilde furono da Matilde soppressi. Molti dubbi lascia una, lettera del Wagner, pure soppressa, nella quale il Wàgner~pretende che Matilde avesse .imposto al marito' di tollerare l'amore pel Wagner, ed avesse ottenuto dal marito la rinuncia ad ogni relazione fisica:, la condotta successiva dei Wesendonck sembra smentire quell'eccesso. E' noto ' anche l'epilogo del -dramma. Le lettere di Minna lumeggiano quella situazione intollerabile per lei. Nella sua bontà e pazienza ella era disposta persino a chiuder gli occhi ad un legame extra-coniugale, ma non poteva tollerare, e non le si può dar torto, che l'altra comandasse in casa sua-. Ma v'era già chi si preparava a fare le sue vendette. Alla vigìlia della fuga del Wagner dall'Asilo, si trovarono riunite insieme le tre donne che dovevano contendersi la oua vita: Minna, Matilde e Coaima Bi'llow. Prima, 'unico, il supremo amore era stata Minna, poi probabilmente era divenuta tale Jessie Laussot (ci mancano le lettere) : tutti sanno come l'umico, il supremo, ^insuperabile a- more fosse ora Matilde Wagner, di cui scriverà sagerazione, col solito tere d'oblio : * ella è unico amore/ ». sarà Cosima là solita cieca emensurabile poti mio primo ed Ma prima di soof^Pe, il primo ed uni co amore doveva attraversare altre incarnazioni .minori. Stabilito a Parigi, fl Wagner aveva secondo il solito sprecato la maggk>r parte dell'ingentissima somma dovuta alla generosità incomparabile di Otto Wesendonck, nella solita installazione sontuflpa, con turba di'domestici e dama di compagnia per Minna che non la voleva affatto. A riparare alla continua mancanza di denaro prodotta, dalle spese pazze contribuirono trinila lire date per vanità, da una ricca ebrea, la signora Schwabe, che il Wagner dice « passabilmente grottesca », e che si addormentava regolarmente quando si faceva musica. Ma, ag giungeva l'infaticabile estrattore di denaro : « quelle tremila lire m'erano singolarment necessarie ». Un'altra protettrice, la s'ignora Kalergls lo sovvenne1 di diecimila -lire, ma erano una goccia nell'abisso. E. alle tortjire di Minna ed alia sua malattia di cuore si aggiunse una nuova gelosia. Wagner se la intendeva ora. con Blandirle, la prima figlia adulterina che .Liszt aveva avuto dalla'con-, tessa d'Agoult e che aveva sposato Emile Olivier, il futuro ministro, episgjjfr» anche questo accuratamente soppresso da|%iografì wagneriani. Alcuni mesi dopo Blandjne°moriva di parto. Wagner era ora a Vienna; e l'esiMo gli era allietato da una graziosa persona, Seraphina Mauro, che gli faceva da governante. Un amico e fedele di Wagner, Peter Cornelius, ne era l'infelice innamorato: Wagner ne fu invece l'amato felice. Passato a Biberich sul Beno, £1 "11 dove la fedele Mmna 1 attendevo,, sospirava per ìa bella viennese : « Decisamente sono di una mo-raljtà incurabilmente ingenua — scriveva al Cornelius. — Non vedrei alcun male ache la piccina venisse ad abitare qui conme ». Poiché Seràphina nou veniva, Wae- ner si innamorò naturalmente di una corteMatilde Mayer giovane signorina ^e genWe. Volle sposarla, incaricando gli amici di ottenere da Minna il divorzio. Malà bella Tilde, che sentiva di divenir sorda, non voJJle legare a lui ra sua vita. Wagner si consolò immediatamente con una ombni- ma, Federica Meyer, attrice di facili costumi, amante di un certo Guaita. Ciò non impedì al Wagner di vivere giocondamente in franco libertinaggio con lei: lo scandalo che ne seguì' fu la Jnusa indiretta che impedì la rappresentazione del Tristano a Vienna. Wagner era ora a Penzing presso Vienna. Era pieno di debiti, ma nondimeno si istallò, secondò il consueto, sfarzosamente, col solido lusso sgargiante: assoldò tre domestici, due tappezzieri e una modista permanente per cucire calzoni di tutti 1 colori, pantofole assortito e ventiquattro vestaglie di seta. Come Federica non voleva raggiungerlo colà, cercò la solita governante; e fu questa volta una giovinetta diciassettenne: ma' era troppo innocente: fu più fortunato con la sorella Marietta, che divenne la bonne à tout faire nel più ampio senso della parola. V'è una lettera piccante in oui prega il suo <t -piccolo tesoro » di apprestare il nido e di •profumarlo con abbondanza... A Buda Pest intesseva poco di poi <un più puro idillio con una deliziosa giovinetta. Le nuove difficoltà finanziarie . lo indussero poco dopo a formare il progetto di un matrimonio lucróso con. una ricca vedova, la signora de Bissing. Minna doveva naturai mente curvare il capo, ma la cosa andò a male. Le nuove, incredibili richieste di denaro ai Wesendonck non ebbero risultato: salvario dalla rovina giunse il soccorso miracoloso di re Luigi II di Baviera. Poiché Marietta non voleva "raggiungerlo in Baviera, Bulow gli mandò per consolarlo £ii moglie Cosima. Tutti sanno ciò che ne. sorse. Il Kapp racconta con nuova precisione questa storia tra tragica e grottesca : Cosima dirigeva la casa, si occupava dei suoi affari, e gli dava anzi una figliuola, Eva, e due anni dopo un figlio : Siegfried : questo legame scandaloso era ,un anno di poi sanato dal matrimonio reso possibile dalla generosità di Bulow e dalla morte di Minna, morta lontana nell'abbandono. Ma un ostacolo -minacciò ancora quelle nozze tardive: la gelosia di 'Malvina Schnorr, la vedova del -celebre tenore ohe creò il Tristano. Malvina avrebbe voluto diventane ella stéssa la moglie del trionfatore, mà trovò un'avversaria più forte. Tale la storia erotica di Riccardo Wagner:' e la morale può essere riepilogata da una frase di un fedele, Peter Cornelius: « In ogni tempo, Wagner non ha conosciuto ed amato le persone se non nella misura del bisogno che aveva di lóro; ed ora ha perduto per di più, molto dell'elasticità che gli permetteva di salvare almeno le apparenze ». E in verità vien da pensare che la definizione su citata del Nietzsche sia cruda, ma non ingiusta ; perchè al lume di questi documenti le sue miserie- che ci hanno fatto piangere, appaiono in massima parie mese-usabili e volute. Non è dettò che per scrivere l'Anello e il Tristano fosse necessario avere cinque domestici e comperare tutto il peluche arancio di un negoziante. Come ha osservato Emil Ludwig, nessun artista moderno ebbe la fortuna di vivere alle spalle degli amici, pel suo puro sogno, senza dover mai abbassar la sua arte al duro 'lavoro utilitario che sfibra e che annienta. In quanto alla sua solitudine, ei è visto che fu molto, -molto meno solo e privo di amore di quanto volle far credere. ENRICO THOVEZ. Julius Kapp. Richard Wagner et lei temmes. D'apr'ès des documenta inèdite. — Paris, Perrin, 1914. 1 —: