La Turchia decisa a rieprendere Chio e Mitilene?

La Turchia decisa a rieprendere Chio e Mitilene?La Turchia decisa a rieprendere Chio e Mitilene? isole come per Adrianopoli... iti bellicosi Un'in ter tì sta sintomatica (Per. telefono aita Stampa). Rema, 18, notte. ' ;Un: personaggio-politico di Costantinopoli, •in intirai rapporti coll'attuale Governo giovane turco, mi ha parlato della grande effervescenza patriottica che attualmente eaietc a Costantinopoli e mi ha dette che la Impressione prodotta dalla notizia cho la Triplice alleanza aveva accolto iutegralnien te, la proposta dell'Inghilterra per la sorte delta isole del mare Egeo, è stata enorme: U> -sfere, ufficiali turche hanno avuto una grande delusione dalla condotta della. Tri- copechvebiGconosttosupatrstinIzplica'alleanza e specialmente dall'adesione! pedelta Germania è dell'Italia. La Turchia |s'Confidava molto nejla Triplice alleauza, perche era notorio che questa aveva grandi riguardi, per i vitali interessi dell'Impero ottomano. «Credevamo perciò — ha proseguito il personaggio — che la Triplice alleanza' non avrebbe accolta la proposta di lasciare alla Grecia tutte le isole e molto meno credevamo che avrebbe consentito a lasciarle Chio e Mitilene. La nostra maggiora fiducia era riposta nella Germania con la quale avevamo i più intimi rapporti ed e. cagiono della quale avevamo delle noie .eoa. la Russia a proposito della Missione militare germanica. Non potevamo mai in immaginarci che, giusta all'indomani della venuta'a Costantinopoli della Missione militare tedésca; la Germania si sarebbe lasciata trascinare dall'Inghilterra a consentire che le isole di Chio o Mitilene restino alla 'Grècia. La nostra delusione è stata .multo grande ». - Ho domandato come entrasse l'Italia in questa grande delusione, e. l'intervistato mi .ha . risposto : « La delusione per l'Italia è ■stata- meno grande 'ed è derivata da ciò che, giusta all'indomani dei colloqui- di?Ve-uìàélòs coi marchese Di -San Giuliano, si è 'saputo• che la Triplice alleanza aveva, accolto la" proposta dell'Inghilterra integrainiènte, cioò non soltanto per Chio e Mitilene, ma bau anche per Lem no e Samotracia. Tale coincidenza ci ha fatto credere clic -le isole di Lemno e Samotracia la Grecia le avesse vavuto in seguito ai colloqui di Venizelos con Di San Giuliano. Noi invoco anamlopchtrenveBTnbo stpesepameloseadlaqdgoqtisperavamo molto dall'Italia, per questo duellisole; perchè, quando fu noto che la Tripli-1 ace alleanza aderiva alla proposta inglese |nper.le isole di Chio e Mitilene, ci si fece sperare che la Triplice alleanza, per compensarci, avrebbe chiesto all'Inghilterra, cho non soltanto Tenedos ed Imbros, como proponeva l'Inghilterra, ma' anche Lemno e Samotracia, fossero restituite alla Turchia perchè, per queste, vale la stessa ragione di essere vicine all'imboccatura dei Dardanelli. ' ' —.À me pare che la delusione sia fondata sopra una circostanza del tutto fortuita. Conoscono a Costantinopoli il contenuto dei colloqui tra Venizelos e Di San Giuliano? -— No, ma ha fatto impressione cho subito., dòpo quei colloqui si è saputo che la Triplice alleanza non insisteva più perchè anche Lemno e Samotracia fossero restituite alla ■ Turchia; Del resto non è per Lemno .e Samotracia che la Turchia si ribella alla deliberazione delle grairdi Potenze, bensì per Chio e Mitilene. Su questo terreno,, la Turchia resisterà tenacemente a tutte le Potenze. — Se lei permette, le faccio notare cho arreno ia Triplice Alleanza ha avuto una grande delusione sul conto della Turchia per il tentalo colpo di mano di Izzet pascià, albanese ma anche giovane turco, in Albania.- Era egli o no consapevole delta preparazione del colpo di mano? ^-rr La Turchia non è entrata affatto nel MQlaJaNcmmFpTiGNsfvstldrlTècl'Ealbanese, ina non colla complicità della ! eTurchia. E' opportuno notare che quando ' clo Potenze cominciarono ad occuparsi della istituzione dello Stato albanese, qualcuna di esse propose che lo Stato albanese. fosse posto, solfo la sovranità del Sultano. La Turchia allora non fece buon viso. allo zelo turco di quella Potenza ed il Sultano dccli- tentativo di Izzet pascià, il quale rasando[àalbanese,, aveva delle aspirazioni al trono|unclrnò recisamente ogni offerta dicendo che non fvotava andare incontro a una seconda edi-, zione dell'isola vesse avuto delle avremmo cercato tordo con l'Italia e con l'Austria-Ungheria, | e apri avremmo mai agito all'insaputa ed a durino di esse, dalle quali speravamo tanto! aiuto nella soluzione della questione delle isole. — Potrebbe avere favorito il colpo di mano di Izzet pascià per provocare un di- . veraivo e per impedire la sollecita soluzione della questione delle isole a suo danno? — No, la Turchia non può pensare a diversivi che le farebbero sciupare denari eeV uomini, mentre ha bisogno di denari e di uomini per il suo fine patriottico. La Tur- chia, ripeto, non fu complice nel colpo di ;mano al quale fu completamente estranea. — Completamente estranea? Ma Izzet pascià era pure il Ministro della Guerra ottemano mentre si preparava il colpo di muno. Come poteva questo essere ignorato dal Governo del quale Izzet pascià faceva parte? — SI, ma si può rispondere che egli fu costretto ad uscire dal Governo appunto perchè là Turchia non poteva approvare ciò che sj voleva fare. L'uscita di 1 zzet dal Governo Salvò la Turchia da ogni responsabilità. — Io capisco benissimo l'Insistenza del Governo turco ad escluderò qualsiasi sua complicità nel colpo di mano; ma intanto: non si può sostenere, e non l'ha neppure so gzstenuto lèi. cliir-anche Izzet pascià fosso sta,-'cto inconsapevole di lutto, conio egli affermò |dsubito dopo. Ella invece ha dctto; che Izzet1 pascià, essendo albanese, poteva aspirare al trono di Albania. Non si può nemmeno so-' stonerò che la Turchia fosse assolutamente; inconsapevole perché Ella mi ha detto cho Izzet fu costretto ad uscirò dal Governo perchè la '.Turchia non approvava ciò che s' voleva fare. Dunque? Aveva consapevole* a-di tutto. Ma c'è anche di piò: Knver bey, nominato Ministro della Guerra,, ad un suo amico berlinese, elio gli aveva telegrafato lo congratulazioni, ha risposto: •« 11 mio programma è di restituire alla Turchia ciò che le è stato tolto ». Non le pare che dentro questo programma dovesse e potesse entrare il colpo di mano sull'Albania, avvenuto proprio mentre egli telegrafava a Berlino? L'Albania è uno dei paesi tolti alla. Turchia, quindi... — Il telegramma dì Enyer. è generico e non devo essere interpretato alla lettera. La bocca della Turchia aveva dei denti guasti o dei denfi sani. 'La perdita del denti guasti, anziché nuocere, giova alla Turchia;' perciò il Governo turco non pensa più ad essi." L'Albania era un dente molto guasto, epperò Enver bey non-poteva avere alluso ad essa quando ha detto che il suo programma era di restituire alla Turchia ciò che le era stato tolto... Invece, sono denti sani tutte lo isole e Salonicco. La Turchia non si ras-; segnerà mai alla perdita delle Isole di Chio: a di Mitilene; e che essa sia risolata a fare gcmpd. tzrctrcslpdbLdKt*tto«iw*rpaenda»è^ la" circostanza ' che, Vuanf ur juo "a corto affquattrini, ha comperato senza esitare la dreadnought Hio.de Janeiro. — Si appresta dunque la Turchia alla guerra contro la Grecia? . — La Turchia si propone di riavere Chio o Mitilene ad ogni costo perchè entrambe queste isole sono vicinissime alla costa asiatica e perchè per la Turchia esse rappre- llano un cespite ^ cinqUe 0 xì milioni 1 alranno ossia un caplta]e di circa 150 milio|ni di franchi a, quattro per <!énta — Prima di tentare, la ripresa di Chio e Mitilene la Turchia deve avere una flotta. Quando avrà la Rio de Jarieirot — Fu detto che l'Inghilterra non avrebbe lasciato • uscire dalle sue acque la ìlio de Janeiro se la Turchia non avesse rinunziato al proposito di -riprendere Chio e Mitilene. Noi risponderemo in questo caso che la Turchia, non potendo esplicare il-suo programma marittimo, esplicherà quello terrestre marciando su Salonicco... Fu detto che la Francia non avrebbe fatto alla Turchia il prestito "del quale questa ha bisogno se la Turchia non si fòsse impegnata a lasciare in pace la Grecia. Noi risponderemo che il Governo degli Stati' Uniti dell'America del Nord .ci fa il prestito del quale abbiamo bisogno so faremo ad esso certe concessioni forestali. Domandiamo alla Francia: è nel vostro interesse che nell'Impero ottomano vi sostituisca la Repubblica, degli Stati Uniti dell'America del Nord? E domandiamo all'Europa: è nel vostro interèsse che nel Mediterraneo vi faccia la concorrenza l'America? Nè la Francia nò l'Inghilterra nò tutte le grandi Potenze possono impedire che la Turchia provveda alla sua flotta. La Turchia è risoluta ad aumentare la sua flotta ed a comperare navi in Inghilterra e nel Cile, iiv l'Europa, e in Anjerica, ovunque lo trovi, e. vi a ! entusiasmo e che darà otto milioni di fran ' chi til mese, cioè poco meno di cento milio a i o - o[à tauto risoluta che hu messo per la flottaio|una speciale tessa che il popolo paga con ni all'anno. — Non è possibile un accordo tra la Turchia e la Grecia? — C'è stato sussurrato all'orecchio che se la Turchia avrà un po' di pazienza potrà riavere le isole di Chio e di Mitilene paci- n floamente: attendere cioè che l'Italia abbia -, restituito alla Turchia le 12 isole da essa , | spendiamo con un reciso rifiuto. La Tur- a chia, non cederà mal dello isole alla o! Grecia e molto jneno Rodi. La Tur-e - e eV colloqui tra Venizelos e Di San Giuliano cTitaVcosi com'è ridotta, .^bisogno asso-lutamente di riavere ta suo isole e perciò la base def suo nuovo, programma è la costituzione di una flotta. Aggiunga che la Turchia non intende minimamente man- j^i., care ai riguardi dovuti ali Italia. La delu-sione che ci ha recato il supposto esito dei i è una piccola nube passeggera di fronte - ni grandi interessi che spingono la Turchia i ;ad avvicinarsi sempre più all'Italia. _ • j.. . . . ? Sin qui la prima parte del mio colloquio col personaggio turco. Della seconda parte, riguardante i rapporti tra l'Italia e la Turchia nel Dodecanncso, in Cirenaica e in Asia, dirò domani.