L'allocuzione di Benedetto XV

L'allocuzione di Benedetto XV L'allocuzione di Benedetto XV Invocazioni e voti perchè cessi "la carneficina degna dei secoli più barbari ., - Proposte per uno scambio di idee tra i Governi belligeranti Proteste per le condizioni create al Vaticano dalla guerra - La nota del Governo sulla libertà delle rappresentanze diplomatiche presso il Papa. (Per telefono alla " STAMPA » ) ROMA, 6, sera. Questa mattina.il.Papa ha tenuto nei Palazzi Apostolici Vaticani il concistoro segreto pur la. provvista di inrmerose Uiiese o per la creazione e pubblicazione di sci nuovi cardinali di Santa Romana Chiesa. Alle 9,30, Benedetto XV, indossando la falda, la mozzetti! e la stola rossa, si è recato nell'aula concistoriale, dove si trovavano S'à riuniti i cardinali Sedutosi il Papa sul trono e detto lAasumas, dal Prefetto delle cerimonie pontifi- eie, veniva inimato l'extra omnes. Rimasto solo con i membri del Sacro Collegio, il Papa ha nominato il cardinale Cagiano de Azevedo Cancelliere di Santa Romana Chiesti; Lo stesso cardinale, dal titolo di diaconale di S. Cosma e Damiano, ha. optato per quello presbiterale di S. Lorenzo in Damaso.' Il cardinale Vàri Rossum, dal titolo di diaconale di S. Cesare a quello presbiterale di S. Croce in Gerusalemme. .11 card. Gasqirct ha dimesso il titojo di S. Giorgio in Valahro. Il card. Vincenzo Vanutclli ha ritenuto la sede di Palestrina, aggiungendo Ostia. Il card. Vico lia optato uì!a.-sede di Porto e Santa Rufina. Il card. Granito Pigliateli] di Bclmonte ha optato alla sede di Albano. Quindi il Papa ha pronunciato l'allocuzione seguente: L'allocuzione ce Venerabili fratelli! Vi sono tìnte senza dubbio le difficoltà che ci impedirono di convocare prima d'ora il Sacro Collegio. Se oggi ini e dato finalmente dì rivedervi nuinerosi in questa, nuova aula, non e perchè, le difficoltà siano venute meno ma perchè abbiamo temuto che da un ulteriore rilardo potesse soffrire danno il buon andamento di questa Curia romana. Imperocché, non vochi sono ì vuoti che sia nello scorso alt1w> sia *"' '/uesto, si sono successivamente -' e o o verificati, nel Sacro Collegio, e se. in ogni tempo al Homana'Ponteflce avrebbe recalo dolore la perdila di consiglieri sì illuminati e di così, fidi assistenti, tanto più abbiamo a dolercene Noi che assumemmo il governo della Chiesa in questo periodo storico gravissimo. Per [ermo, nonostante che 'twi.mense rovine. Si siano già accumulale nel eorso di ben sedici mesi; nonostante che cresca nei cuori il. desiderio della pace e alla pace anelino nel pianto sì numerose famiglie; nonostante che noi abbiamo adoperalo ogni mezzo che valesse, in. qualche modo ad affrettare, la pace ed a comporre le discordie, pure nondimeno questa guerra fatale, imperversa ancora per mare c per terra mentre d'altra parte sovrasta alla misera Armenia l'estrema rovina. Curila stessa lettera che, nell'anniversario dell'inizio della guerra, iudirizzjfmino ai popoli belligeranti ed ai loro Capi, quantunque avesse si reverente, accoglienze, non produsse tuttavia i benefici effetti che si attendevano « Vicario in terra di Colui che è il He. pacifico, il Principe della pace, non possiamo non commuoverci sempre più per la sventura di tanti nostri figli e pon levare di continuo le nostre braccia supplichevoli al Dio delle Misericordie, scongiurandolo, con lutto il cuore, che si degni di porre or mai un termine con la sua potenza a que sto sanguinoso conflitto. E mentre, procuriamo per quanto è da noi dì alleviare le dolorose conseguenze, con quegli opportuni provvedimenti che vi sono ben noli, ci sentiamo mossi dall'apostolico ufficio di inculcare nuovamente l'unico mezzo che possa presto condurre alla estinzione dell'immane conflagrazione, per preparare la pace qua/e è ardentemente desiderata dn tutta intera l'umanità, cioè una pace giusta, duratura e non profittevole ad una soltanto delle parli belligeranti. La via che. può veramente con durre ad un [elice risultato è quella che fu già e.sperimentata e trovala, buona in simili circostanze e. che noi ricordammo nella me desima nostra Lederà, che cioè in uno scam biq di idee diretto ò indiretto, siano, con animo volenteroso e con serena coscienza esposte finalmente con chiarezza, e debita mente vagliale, le aspirazioni di ciascuno, eliminando le ingiuste e. impossibili e tenendo conto, con equi compensi e accordi se occorre, delle aspirazioni giuste e possibili. \aturalmcnte come in tulle le controversie umane che vogliono dirimersi per opera deicontendenti medesimi, è assolutamente necessario che dà una parte e. dall'ultra dei belligeranti, si ceda su qualche punto e si rinunci .e.qualcuno degli sperati vantaggi; ciascuno dovrebbe lare di buon grado tali concessioni anche se costassero qualche sacrificio per non assumere.,dinanzi a Dio ed agli uomini, Ve- epqrsgsdcqdslPdmMeflncpumsipslpPccpcmppv.lsni, ni norme responsabilità della continuazione di • una carne/teina di cui non vi ha esempio c i u i n , i e ii o i n - ette prolungata ancora potrebbe ben essere, per l'Europa, il principio delta decadenza da quel rimilo di prospera civiltà al quale la religione cristiana l'aveva innalzala. Questi i sentimenti dell'animo nostro riguardo alla guerra considerata in ordine ai popoli che vi si trovano disgraziatamente impigliati. Se poi consideriamo gli "inconvenienti che dal conflitto europeo sono derivati alla causa cattolica ed alla cattolica Sede, ognun vede quanto grandi, essi siano e quanto lesivi, della dignità del romano Pontefice- Già altre volte, seguendo le norme del nostri predecessori, lamentammo che. la condizione del romano Ponte/tee fosse tale da noti consentirgli l'uso di quella piena libertà che gli è assoluta-, mente necessaria pel governo della Chiesa. Ma chi non vede che ciò ci è reso tanto più evidente nelle attuali circostanze? Certo non fece difetto a coloro che governano l'Italia la buona intenzione, di eliminare gli inconvenienti, ma questo stesso dimostra chiaramente che la situazione del romano Pontefice dipende dui poteri civili e che col mutar, degli uomini e delle, circostanze può anche essa mutarsi ed anche aggravarsi. Xcssun uomo sensato potrà affermare, che una condizione si incerta e cosi sottoposta all'altrui arbitrio sia proprio' quella che convenga alla Sede. Apostolica. Del resta neppure si potè evitare per la forza stessa delle cose che si verificassero parecchi inconvenienti ili un'evidente. gravità. Per tacere d'altri, ci limitiamo ad osservare clic taluni degli ambasciatori e. ministri acreditati presso noi dui loro Sovrani, furono costretti a partire per tutelare la loro dignità personale c le prerogative, del, loro ufficio, il clic importa per la Santa Sede la menomatone ili un diritto proprio e nativo e la diminuzione, di una necessaria guranzia del pari che la privazione del mezzo ordinario e più di ogni altro acconcio, di cui suole servirsi per trattare gli affari col Governi esteri .1 questo proposito dobbiamo rilevare, con do, lare, come nell'altra parte belligerante sia persino potuto nascere il sospetto che noi, per necessità di cose nel Imitare gli affari che riguardano i popoli in guerra, ci lasciamo inumo regolare e guidare dai soli suggerimenti di coloro che ci possono fare sentire la loro voce. Che dire poi. delle, cresciute difficoltà per te comunicazioni, tra noi ed il mondo cattolico per le quali ci è. reso così arduo il poterci formare quel, completo ed esatto giudizio sugli unvenimenii. clic pure ci sarebbe slato cosi utile' Ci sembra. „ venerabili, fratelli, che quonto abbinino detto fin qui basti a mostrarvi quanto cresca, di giorno in giorno, il nostro dolore, sia perché, cresce spaventosamente questa carneficina di uomini appena ilegna di secoli più. barbari, sia perchè peggiora nel. tempo stesso le condizioni della Sede Apostolica. Abbiamo la. certezza che voi. come partecipate alle cure e sollecitudini che vi impone l'apostolico ufficio, cosi condividiate questa nostra duplice afflizione: crediamo, anzi, che lutto il popolo cristiano faccia eco al nostro dolore. Sia perchè dovremmo sgomentarci Quando il Principe dei pastori Cristo Ge.^ù. promise che non avrebbe fallo mancare mai la sua assistenza, alta Chiesa e molto meno nei mo. menti più ardui e iiroccllosi? All'Amatissimo Redentore del genero, umano salgano, dunque, le nostre fiduciose preghiere accompagnale da opere di carila e di penitenza perchè. Egli, ricco in misericordia, voglia affrettare il termine delle sofferenze tra le quali oggi la umanità si dibatte. Ma ritornando all'argomento donde, prendemmo le mosse, per colmare I vuoti fallisi nel Sacro Collegio abbiamo stabilito di darvi, oggi a colleghi uomini di emi. nentl virtù, l.i abbiamo scelti pi cguul numero dall'uno e dall'altro riero : li abbiamo scelti tra coloro che con plauso c con successo o hanno governato le Chiese loro attuiate ad taluno rappresentato all'estero tu Santa Sede, o si dedicarono alla cristiana educazione della gioventù, o, finalmente, si affaticarono ncliestendere il regno di Cristo, i quali tutti teniamo per iermo che. ci saranno di giovamento con la loro solerzia e col loro senno per il maggiore bene della causa cattolica, Il Pontefice tn a questo punto l'elencò dei nomi dei nuovi porpora::. Pertanto con l'autorità dell'Onnipotente Iddio, dei Ss.-Apostoli Pietro e paolo e con la nostra, li creiamo e promulghiamo cardinali preti di S. Romana Chiesa, con le dispense, deroghe e clausole necessarie ed opporlun. Nel nome, del Padre, del Figli", dello Spirilo Santo, cosi sìa. i I nnovi Vescovi e Arcivescovi • Il Papa quindi ha nominato i cardinali eletti coi loro titoli e cioè monsignor Giulio Tonti, arcivescovo titolare di AnciraNunzio Apostolico in Portogallo; monsAlfonso Maria Mistrangelo, arcivescovo dFirenze; mons. Giovanni Cagliero, arcive r e o a e . e e o o e a . o è. l a I a. o i o d , a eo l i a i e, l scovo titolare di Sebasto, Delegalo Apostolico ed inviato straordinario nella Repubblica di Costarica, Nicaragua ed Honduras; mons. Andrea Frahwirth, arcivescovo titolare di Eraclea, Nunzio Apostolico in Baviera; mons. Raffaele Scapinelli, di Leguigno, arcivescovo titolare di Laodicea, Nunzio Apostolico in Austria-Ungheria; mons. Giorgio Gusmini, arcivescovo di Bologna. Il Papa ha quindi proposto le seguenti chiese : Mons. La Fontaiue, Patriarca di Venezia; mons. Patrio Roche, arcivescovo di S: Giovanni in Terranova; mons. Gregorio Gras-. so, arcivescovo di Salerno; mons. Domenico Castellali, già vescovo di Digne, nominato arcivescovo di Chambery; mons. Giuseppe Petrelli, • delegato apostolico nelle Filippine, da vescovo titolare di Lipà promosso arcivescovo titolare di Nisibi; mons. Edoardo Hema, promosso dalla Chiesa vescovato titolare di Tinopoli ad arciv. di SFrancisco; mons. L. Arpaol Verady arciv.di Colooza o Ba«s; mons. Severiano Sainz," vescovo di Patanzac; mons. Arnoldo Francesco Drephen, ^vescovo titolare di Danaba, coadiutore a Bois le Due; mons. Perez Giovanni B., vescovo titolare di Doriieo ad,ausiliare al card, arcivescovo di Toledo; mons.. Antonio Monestel, vescovo titolare di Sova e coadiutore con' sue cessioni al vescovo di. Comayagua; mons. Emanuele Vital,V Boullot, amminist.Tatore apostolico di Città Prodrigo, nominato vescovo titolare di Bir-ta; mons. Tommaso Francesco Doran, vescovo titolare di Alicarnasso. e. ausiliare di Provvidenza; mbns. Giuseppe Lang, vescovo titolare di Alabnnda ed ausiliare di Zagrabia; mons. Quintino Rodriguez Oliveiro o Silva, vescovo di Vrato; mons. Emanuele Antonio de Paiva, vescovo di Ilheos; mons.i Luigi Galibert, vescovo di S. Luigi de Cnceres; mons. Carmine Cesarano, vescovo di Ozieri; mons. Francesco di Paula Mas y: Oliver, vescovo di Gerona; mons. Albino Pejla, già vescovo di Calvi e Teano, vescovi» di Casale; mons. Angelo Sinibaldi, già vescovo titolare di Europa e suflraganeo di Velletri, nominato vescovo di Segni; mons* Giuseppe Ernest, véscovo di Hildeskein; mons. Angelo Reguerac y Lopez, vescovo) di Plasenciar mons. Felice Guerra, vescovo titolare di Amata, amministratore apostolico di S. Giacomo di Cuba; mons- Onorato Carca.terra, traslato dalla sede di Ariano1 di Puglia alla chiesa titolare vescovile di Ipso; mons. Maurizio Reviere, vescovo dj Perigneux; mons. Desiderato Berthoun, vescovo di Artun; mons. Eugenio Stanislao Le Peuue, vescovo di Beau va is; mons. Leone Adolfo Lenfant, vescovo di Digne; mons. Andrea Dubois de là Villerchel, vescovo di Amiens; mons. Antonio Lippolis, vescovo di Lari nò; mons. Cosino Agostino, traslato ila' vescovo di Lacodonia a vescovo di Ariano; mons. Roberto Brindlo, già vescovo di Nottingham, nominato vescovo titolare di- To-copt<; inoiis. Giuseppe Glass, vescovo di Salt Loko; mons. Giuseppe Bush,' vescovo di S. Claudo. Nuovi preconizzati: Mons. Placido CoIJ Hard, vescovo di Losanna e Ginevra; mons.Maurizio Landricnx, vescovo di bigione; mons. Cristoforo Ludovico Legasse, prete!.-" to apostolico di S. Pietro e Miquelon, no; minato vescovo di Orano; mons- Amedeo |rfJroqii, vescovo di Tournai; mons. Emanuele Gouzales Garda Chiesa, titolare di Olimpo (vescovo titolare); mona Dalmazio Midr retti, vescovo di Crema; mons. (fio va imi Pegina già vescovo) di Nicastro, arcivescovo di Trani e Barletta: mons. Bernardo Pizzorno, già vescovo di Crema, nominato vescovo titolare di Flavipoli; mons. Gabrie-v le Vettori, da Tivoli a Prato e Pistoia; mons. Luigi Zaffurani, già vescovo titolare di Satima, nominato vescovo di Todi; monsignor Giuseppe Bush, già vescovo di Lead, nominato vescovo di S. Claudio. TeiTirinaia In allocuzione, il Papa siè recato nella sala del Trono, dove, circondato dalla sua nobile Corte,- riponeva ilrocchetto agli arcivescovi e- vescovi presenti in Curia, preconizzati nell'odierno Concistoro. La nota del Governo ili r a, s. di e- ROMA, 6, notte. L' Agenzia Stelani » comunica in data 6:« Le parole dei pontefice relative agli ambasciatori o ministri accreditati presso la Santa Sede, i quali sarebbero stati co. stretti a partire per tutelare la loro dignità personali, devono derivare da inesatte informazioni date a Sua Santità. Sta invece infatti erte i rappresentanti degli imperi cer* trai', malgrado le più esplicite e preelee assicurazioni del Governo per lo tutela della loro sicurezza personale e del diritti e privilegi loro spettanti giusta la legge, vollero/ di loro spontanea volontà, allontanarsi daRoma ti.