Accanto alla guerra

Accanto alla guerra Accanto alla guerra I caduti per la Patria 5. E' caduto eroicamente combattendo il sottotenente dei bersaglieri, Ettore Arduin figlio del maggiore del Carabinieri di stanza" a Novara, cav. Silvio Arduin. Mori il 26 novembre u. s. non lungi da Gorizia. Partecipò a diversi coinbattiinenù e fu proposto per una ricompensa al valor militare. E' inorto.il sottotenente di complemento del... Alpini, Augusto «ostelli, della ellisse 1893, della finzione Botto, di Borgosesia. che compi i suoi studi professionali'a Biella ed a Casale, dove stava per diplomarsi perito meccanico. lì sottotenente Restelu cadde nelle vicinanze di Volarle il 2ó dello scarso novembre. Cassia Monfarrato, 5. Al fronte combattendo valorosamente sono caduti i nostri concittadini Gojo Marino, caporale di fanteria della classo 1895. della frazione yinlarda: Demicheiis Felice di Stefano, soldato eli fanteria: Pia Giovanni di Luigi soldato di fanteria di Serralunga dt crea e Baiardo Edoardo di Primo, soldato di fanteria del vicino comune di Castelletto Merli. In uno dei nostri ospedali militari di riserva in seguito £ ferite riportate in combRttimenlo morirono: il soldato del genio dittanti Giuseppe, di Apniiiflo (Como) e Serino Umberto, eli fanteria di c-an Giorgio da Montagna (Benevento). Vanesia, lini li' giuuta la notizia della morte del sottotenente Klio Gioppo. dt anni 57, nipote defila» vociato Gioppo. qui esercente. Era al fronte finn dall'inizio della guerra e prese parte a molti combat-I'menti -sul Carso. Per le sue doti militari era stato oromosso sottotenente. Cadde 111 novembre. Era un artista drammatico mollo apprezzato e promettente. Durnnte un violento combattimento cadde davanti ad un reticolato nemico il sottotenente di fanteria Aldo Padoa." di 20 anni. Era studente al Politecnico di Milano. „ Alessandria. 6. Il locale Ufficio Notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare ci comunica che sono state avvisate, a. mezzo dei sindaci le famiglie che j seguenti loro congiùnti sono caduti al fronte combattendo: Ferrerò Giovanni di Luigi. d«. Lu Monferrato, soldato di fanteria, morto il 23 ottobre: Rossi Stefano di Angelo, del Sobborgo Cristo (Alessandria), soldato dt fanteria, morto il T novembre in seguito a ferite riportate; Perfumo Ernesto di Stefano, da M*}sio, caporale maggiore di fanteria, morto il 25 ottobre. Modana, 5. Strenuamente pugnando è caduto da eroe il capitano di fanteria rag. Alfonso Taglini, di anni 26, nostro concittadino. E' caduto pure gloriosamente 11 sottotenente Bisi Tonino, di anni 20, nativo di Finale Emilia, mentre incitava e trascinava i suoi soldati alla conquista di una trincea nemica. E' giunta pure notizia della morte gloriosn, sull'Isonzo del sottotenente volontario di fanteria Arrigo Ferrari, di anni 19, da Mirandoli!, figlio di quell'ottimo capo stazione. Ohm*. 6. E' giunta la notizia che » caduto sul campo dell'onore il tenente di complemento Mario Papacoda. Era ragioniere di Prefettura e da duo anni ospite della nostra città. Partito per il fronte fin dall'inizio della guerra, prese parte a vari sanguinosi combattimenti guadagnandovi la promozione a tenente per merito rii guerra. Padova,5 Il io novembre è caduto il delegato di P. S. Vincenzo Eboli, di 21 anni, salernitano, addetto a questo Commissariato. Eia studente dol secondo anno di giurisprudenza nella nostra Università. Era uscito sottotenente dalla Scuola di Modena Io scorso ottobre. Ovate, 5. Un telegramma giunto alla famiglia annunzia la morte eroicamente incontrata dal sottotenente di fanteria aw. Giovanni Coltella, figlio dell'egregio medico condotto dottor Luigi. Sulla morte del geo. Trombi Rema, 5, notte , Videa Nazionale pubblica: « Da X 4 dicembre: In imo degli ultimi combattimenti cadde valorosamente dinanzi al nemico, mentre conduce» a 1 suoi soldati all'assalto, il inaggior-generale Ferruccio Trombi, comandante di una Brigala di fanteria. Nativo di Modena, il generale Trombi aveva durante la sua lunga carriera militare più e più volte dato mirabili prove di virtù e di valore. Nel terremoto di Calabria e Sicilia del 1908 egli si distinse moltissimo per atti di carità e di energiche iniziative, tanto che la sua opera fu di tutti segnalata e additata ad esempio nobilissimo. 11 generale Trombi prese parte attiva e valorosissima alla campagna libica, ove si distinse in varii combattimenti, specie a Tobruli, dove rimase anche ferito. Da Tobruk passò a tìodt. coi generale Ameglio, che grandemente ne apprezzava le doti mirabili di 6oldato. e prese parte al combattimento di Monte Ps'rto. Circa un anno fa era stato collocato in posizione ausiliaria: ma, scoppiata la guerra, fu pronto ad offrire l'opera .sua apprezzata, e assunse il comando di una Brigata di fanteria, che condusse con energia, con competenza e con ardimento, mai smentiti nella lotta contro ti nemico secolare. 11 81 agosto • scoiso, in un combattimento presso fi Monte San Michele, fu ferito ad una gamba, e terminò la sua cura nell'ospedale territoriale di Lucca. Ritornato ristabilito al fronte, in uno degli ultimi combattimenti, mentre animoso ed entusiasta infiammava i soldati combattenti in una. terribile mischia, cadeva da eroe, colpito da una granata. La notizia dolorosissima è stata comunicata al fratello Vittorio, tenente-generale. Sua Maestà il Re si 6 affrettato ad inviargli le sue condoglianze». Morte gloriosa di nn maggiore Firenze, 5. E' giunta ufficialmente notizia al Comune (e l'on. Sindaco si è affrettato a comunicarla alla famiglia), della morte avvenuta In un ospedale da campo, in seguito a gravi ferite riportate durante un brillante fatto d'armi delle nostre gloriose truppe, del maggiore cav. Luigi Cutri. li prode ufficiale abitava con la famiglia nella nostra città, in Piazza della Signoria. Egli era decorato della Croce di cavatore dell'Ordine militare di Savoia, della oro-, ce di cavaliere della Corona d'Italia e della croce d'oro per anzianità di servizio. Partecipò alla campagna d'Africa ed a quella libica ed era inoltre decorato della medaglia di bron zo al valor militare. I valorosi premiati Roma, 5, sera. Ecco la motivazione delle due medaglie di argento concesse di motti-proprio'dal Re: Chinotto cav. Antonio, da Arona (Novara), maggiore generale. 11 25 luglio 1915,' al margine occidentale dell'altipiano Carstco, nel momento in cui il combattimento si svolgeva più accanito, guidava egli slesso i rincalzi all'attacco- Avendo riportato due ferite, di cui una non lieve al braccio destro, continuava a té nere il comando delle truppe, e soltanto a sera, a combattimento ultimato, si recava a farsi medicare ritornando subito presso le truppe. Costa Guido, da Pielrasanfa (Lucca), soldato fanteria. Rimasto ferito l'ufficiale comandante del plotone e varii graduati, di sua iniziativa assumeva il comando del reparto e, sotto il fuoco intenso del nemico, trascinava con mirabile slancio i compagni alVassalto, riuscendo a conquistare un tratto di trincea nemica ed a catturare numerosi prigionieri. Nell'impeto dell'assalto rimaneva gravemente. ferito. — Presso Zagoro, 1 novembre 1915. Le medaglie concesso sul campo dalle supreme Autorità recano questa motivazione: Bvonohili cav. Dante, da Firenze, tenente colonnello fanteria. Nel difficile attacco delle posizioni nemiche di Cima Frugnoni.il 18 luglio 1915. dimostrava grande- calma, serenità ni ardire. Alla testa del suo battaglione, per due volte conduceva le suo truppe all'assalto; colpito a morte, perdeva la vita, ancora incitando i suoi soldati a marciare avanti. rnteecclii Enrico, da Cnlolzio (Bergamo), soldato fnuterla. Sempre primo fra tmti durante l'azione, si distinse, per eccezionale csempio, non solo combattendo, ma anche animando i suol compagni. — Monte Durer. 21 ottobre 1915. Un ordine del giorno dei deputati di confine Roma, 5, sera. In una riunione tenuta dai deputati di confine è stato votato, su proposta dell'on. Torini, U seguente ordine del giorno: » 11 Convegno delega al presidente la nomina di una Commissione di deputati, la quale esponga al uoverno la necessità: « 1) Di assicurare l'applicazione dei bandi 15 e 19 luglio 1915 del Comando Supremo, particolarmente per la requisizione dei beni mobili ed immobili, accertamenti, liquidazioni, pagamenti d'indennità, ecc.; « 2) Di concedere uno speciale trattamento ai Comuni di confine e costieri militarmente sgombrati e danneggiati dall'artiglieria nemica o per ragioni di guerra privati dei proventi ordinari del loro bilancio ; « S) Di accordare un sussidio giornaliero alle popolazioni obbligato ad abbandonare le loro terre e le loro case ed a perdere i frutti agricoli dell'annata ; «*) Di provvedere ai pescatori de! Lago di Garda e dell'Adriatico ed agli'scaricatori di porto ih genere, alla genie di mare (pescivendoli, marinai di traffico, proprietari di barche) ed ai trasporti ferroviari in zona di guerra ; « 5) Di disporre per la revisione dei decreti d'internaniento e perchè si adoperi ogni altro mezzo alla soluzione delle questioni sol levate nel presente Convegno». A far parte della Commissione furono nomi nati i deputali onorevoli Credaro, Torini, Pansini. Galli, Ciccarone, Morpurgo, Teso, Bocconi. De Viti. Erano presenti od aderenti al Convegno gli onorevoli Credaro, Torini, Bocconi, Bertini, Di Caporiacco, Ciriani, Cicogna, Loero, Mar/otto, Montresor. Morpurgo, Pacettl .Pletribbni, Roberti, Rot, Sandrini, Teso, Ancona, Bonomi, Musatti, Rota, Gortani. Ceci. Cotugno. Hier schell, Cioffrese, Pansini, Ciccarono, Rubini, Brandolini. Speranza, Deviti. Bouaeossa. Fac- hinetti. Galli, Chiarada, Di Palma, Buonvino e Danieli. Presiedeva il Convegno l'on. Credaro. iI aostri prigionieri presso i Tharuna Mattana, 5, aera' In seguito ad interessamento del nostro' Ufficio notizie, al quale la famiglia si era rivolta, e giunta notizia elio il soldato ili fanteria Alfredo Rini, da Lecce, appartenente al corpo d'operazione in Libia, e del (piale da tempo non si avevano notizie, si trova prigioniero degli arabi a Thariina. Pura a Tliaruua si lrova prigioniero il spl■dato Settimio Bellettlni, da Pavullo (Modena), che da parecchio tempo era stalo dato coinè disperso. Ambedue si trovano in buone condizioni di salute e trattaiotnio. Francesco Giuseppe piange sulle sorti di Gonza t Stirino ineriate dilla stami»]. Zurigo, 5. L'imperatole Francesco Giuseppe piange sulla sorte di Gorizia a cui il. suo Governo persecutore strappo ogni diritto. Ed oggi il vecchio Imperatore che vede Gorizia in procinto di cadere trova delle lacrime per deplorare il- cannoneggiamento imposto agli italiani dai barbaro sistema di guerra ausuiaco. il giornale ufficiale viennese pubblica infatti un autografo- dell'Imperatore diretto al conto Sturgk, nel quale dopo avere ricordato che le truppe austriache ed ungariche respingono da sei mesi i rinnovati tisi e furiosi attacchi d<A nemico, prosegue: « Il litorale è gravemente provalo; sopratutto la sua capitale Gorizia, così particolarmente cara al mio cuore, può essere protetta dalla forza della spada contro la conquista da pare del nemico: ma non può essere difesa dall'opera di distruzione ingiustificabile. Con profondo dolore apprendo la ■sofferenza delle mie care popolazioni, apprezzo l'abnegazione coti cui esse sopportano la gravezza del tempi, piene p'érò di fiducia nella vittoria della causa giusta. Faccia sapere agli abitanti di quella regione i sensi della mia parteclpazióe al loro dolore: li assicuri che il mio cuore paterno trae dalla grazia' del Signore la certezza che sorgeranno per loro giorni migliori od io ed 11 mio Governo là, come altrove, avremo sempre cura di mitigare e sanare le ferite recate loro dalla guerra... ».