La questione dell'esportazione dei filati di seta

La questione dell'esportazione dei filati di seta Due bambini trovati semi-asfissiati nella culla L'arresto dei genitori Un grave fatto, sul quale non è ancor fatta completamente la luce, è accaduto ieri nella casa N. 43, di via Bava. In un modestissimo plano terreno abita colà la famiglia del venditore ambulante Luigi Ouadri Sala, fu Quintino, di anni 51, da Milano, col quale convivono certa Domenica Colombo, glornalaia, maritata Bellino, di anni 33. e i Agli Quadri Sala Ugo. di tre anni e mezzo, e Teresa, di un anno e mezzo. La culla tra le fiamme Tanto il Quadri Sala quanto la Colombo, per il loro mestiere rimangono sovente fuori di casa. Ieri essi uscirono al mattino e Ano a tarda ora del pomeriggio non furono più veduti. Nella stanzo terrena, durante la loro assenza, i bambini rimosoro soli. Ad un tratto, verso le ore 16, fu visto del fumo uscire dalle fessure della porta e dalla finestra. Un incendio doveva essersi sviluppato là dentro. Ma nessuna voce si udiva, la porta era chiusa, non si sapeva nemmeno se vi fosse qualcuno in casa. Tuttavia una vicina di casa, a nome Catarina Maineri, supponendo che vi fossero 1 bambini chiusi nell'Interno dell'alloggio, si affrettò a dare l'allarme. Altri inquilini occorsero, e altre persone che per caso si trovavano colà. Tra questi certa Maria Caraccioll, e certi Luigi Monteverdi e Battista Demicheiis, negoziante, abitante in via Goldoni, N. 3. Fu quest'ultimo che. coadiuvato da altri, appena appresa la notizia lanciata dalla Malneri, sfondò la porta prospiciente il cortile e si precipitò nell'alloggio. Uno spettacolo tragico si presentò a coloro che per primi entrarono nella stanza, dalla quale usciva un fumo denso e nerastro. In. un angolo una culla era in preda alle fiamme. Nella culla una piccola bambina giaceva mezzo asfissiata. Per terra, accanto alla culla, un bambino poco più grandicello era anch'esso avvolto dalle fiamme. Subito tutti si affrettarono a trasportare all'aperto i due infelici fanciulli, che, per quanto già in preda all'asfissia vivevano ancora. Evidentemente U bambino, maggiore d'età. Quando le fiamme si erano appiccate alla culla, aveva tentato di fuggire, di correre all'uscio per chiamare soccorso e Si era lasciato scivolare al suolo; ma 'l'asfissia gli aveva impedito di muoversi, di gridare, ed egli era rimasto disteso al suolo immobile, mentre le fiamme già gli lambivano le carni. Ma le sue scottature non erano gra^ vissime. La bambina più piccola, che non aveva saputo muoversi dalla culla, ora stata la principale vittima dell'incendio. Il fuoco l'aveva straziata, l'asfissia l'aveva ridotta In fin di vita, il suo corpo era coperto dai segni delle scottature. Ma viveva ancora. Vennero chiamate le guardie municipali della più vicina sezione che trasportarono insieme alle altre persone già nominate, per mezzo di una vettura, all'Ospedale di San Giovanni l due piccoli feriti. , Qui i dottori Quarella. Cucciola e Cirio si affrettarono a prestar loro le cure più urgenti. Essi riscontrarono al bambino Ugo scottature di l'.o e 2.o grado agli arti interiori, guaribili in trenta giorni, salvo complicazioni, e alla piccina scottature di terzo grado all'addome, all'arto superiore sinistro e alle gambe, giudicandola in pericolo di vita. Ugo e Teresa Quadri Sala vennero subito ricoverali. Mentre i bambini eran portati all'Ospedale, il piccolo incendio veniva spento rapidamente dagli inquilini. • Il padre e la madre Ci siamo recati sul posto per assumere ulteriori informazioni sul fatto, che tanti commenti ha destato nel popolare rione di Vanchiglia. Nella casa di via Bava, N. 48, abitano famiglie in gran parte di operai. Il Quadri-Sala, la sua donna ed ì loro bambini vi avevano preso alloggio da qualche tempo. La donna è torinese; si maritò legalmente parecchi anni or sono con certo Bellino, ma la '-oro unione durò appena 20 giorni. La Colombo conobbe poscia il Quadri-Sala, che, ci si disse, e un nobile decaduto, d'origine milanese. I due si piacquero e si unirono, appigliandosi à tutti i mezzi possibili ed immaginabili per campare la loro grama esistenza Tempo1 fa erano portinai della casa N. 17 di via Guastalla. Poscia trasferirono la loro abitazione in via Bava, 48, dove occupavano quella misera stanzuccia oscura al pian terreno, dal mobili vecchi e sgangherati, che fu teatro del disgraziato incidente. Dalla loro unione nacquero tre bambini: il maggiore. Ermenegildo, d'anni 5, è conosciuto a Torino. Veste sempre da soldatino e va a vendere i giornali nel principali ritrovi citta dini, come nei dintorni di Porta Nuova, e nei Più eleganti cinematograA, raccogliendo simpatie per un suo garbo speciale, per la sua testolina bionda, ricciuta. Gli altri due sono 'e vittime dell'incendio. Ld famiglia Quadri-Sala viveva, come.abbiamo detto, tra molte difficoltà; ma la professore6 liornalf dC"a C°PPia ara QUella dl ven Nella stagione bella, l'Ugo, che è un vispo fanciullo, assai benvoluto dai vicini, veniva lasciato libero; ma ora che il freddo è pungente veniva tenuto chiuso insieme alla Te resa nella stanzuccia. Come si sviluppò l'incendio Prima del mezzogiorno di ieri la Colombo ed il Luigi Quadro-Sala rinchiusero in casa i due piccini e se ne andarono pel loro affari Che cosa sia avvenuto in seguito là dentro non si sa con precisione. Tuttavia i particolari che abbiamo raccolto confermano quasi completamente la versione ufficiale pubblicata pnì sopra. La piccola Teresa se ne stava nella culla: una piccola culla a vimini; l'Ugo nel letto. Verso le 16 la stiratrice Mainerò, abitante in via Bava. 48. trovandosi nel cortile notti che un denso fumo usciva dall'abitazione del Quadri-Sala e avverti lo spazzaturaio che stava in quel momento raccogliendo lo Immondizie. ■Il cortile fu tosto messo in subbuglio; la porta sfondata con urloni.- Una ventata di fumo nero, densissimo, soffocante respinse indietro i presenti. Si avanzò primo il proprietario della casa, Brosio, che spalancò usci e finestre. Egli subito intrawlde una piccola fiammata che si era sviluppata fra il tetto e la culla. Non un grido, non un lamento. Il fuoco, che lentamente aveva roso parte del letto e della culla, venne subito domato. Prima fu rinvenuta la Teresa nelle condizioni che abbiamo détto. Tra la culla ed il letti bocconi, stava l'Ugo, assalito da un principio d'asfissia. Furono pollati pietosamente all'aperto e dopo una prima medicazione alla vicina farmacia di via Napione trasportati al San Giovanni. L'Autorità#sul posto Intanto fu avvertito, la vicina sezione di P. S., e si recarono sul posto per'le Indagini del caso il commissario Tabasso ed II brigadiere Fariello, i quali fecero immediatamente ricerche per rintracciare i genitori dei disgraziati piccini. 11 Quadri-Salu, avvertito evidentemente da un qualche suo coinquilino, verso sera faceva per rientrare nella sua abitazione, quandi fu fermato dagli agenti e tratto in arresto. La Colombo si era intanto recata presso una sua conoscente in corso Regio Parco. Ma verso le 21,30 il commissario Tabasso, coadiuvato dai brigadiere Fariello, dulia guardia scelta Scano, nonché dagli agenti Ambrosi e La Spina, riuscì a rintracciarla ed a trarla pure in, arresto. Ci fu detto che i genitori siano imputati dl lesioni colpose. Quanto alle cause dell'incendio, la versione più probabile è che l'Ugo, divertendosi colla sorellina, abbia acceso qualche zolfanello lasciandolo poi cadere sul letto e producendo eosi l'incendio^ ^ <B=

Luoghi citati: Bellino, Milano, Torino