Un colloquio col generale bulgaro a Nisch

Un colloquio col generale bulgaro a Nisch Un colloquio col generale bulgaro a Nisch nespccianoaeporte rumene {'«ono impegnati per iscritto di non Zurigo. 24, notte Il senoraSe bulgaro Boiad.i*,f fu in questi1 giorni a iN'isch. Vi citta, ha suHcrlo poco deltiviceniio guerresche, ma molto per il tifo ed altre epidemie che distrussero un teizo deliri i liopoiazione, tra cui 140 medici serti'. «ìggi Niseh e piena di rngiciaschi, di soldati serbi prigionieri. Gli ufficiali serbi per conto loro si i inai, o. nessuno costo, prendere viv ri sono ufficiati prigionieri, tranne dei feriti. | L'invinto del LokiU Anzetger con parecchi puoi eollppìii ha visitato di recente niella, cittii di iVisrh il generale BoindieiT. Lo ricevette in una rasa privata, od un piano, ove aveva abitato ii re di Serbia. •t DiU ginz;oso gabinetto di lavoro pendj;m i ritratti dello csar e della cs'arlns in grandezza naturale. .Sono questi, nella piccola stanza, amisi gli idoli die, incile ultime settimane, re Pietro Avrà invano invocato. Il generale Boiiidjell ha studiato alla Scuola di guerra di Turino. Aveva all'occhiello la Croce di ferro. I! generale, dopo avere esposi avvenimenti rhilitari ocmai noti, ci raccontò la scena dt-ll'incontro ira soldati tedesche e bulgari. Questi eserciti riuniti marciarono poi su Pristina. Due voile front* serbi- tentarono invai» di sfondare il i bùlgara verso Vrania. D'ultra parte, dacché le truppe austrìache giùnsero a Bazar, l'oseiv.iio serbo è stato respinto sul ter ii Iorio <|| Kosso.vopoiie. a nord dello storico Icanipo. Per la ritirata verso il Montenegro, i spì-Iiì invi banuo che raitivi passaggi montani :p puh cai rozzaliili. Ti generale disse che in Montenegro non potrebbe giungere se non un éSBicito «li soli ufficiali, un esercito senza sol dati. L'esercito serbo t lu j>ienà dissoluzione, inon lui più che pochi cannoni e le-.mih'agiiatrici come i lii<-*!i vengono.sotterrati o buttati j va. Nesii ultimi giomi non vi furono combnt tmeiiti clic di retroguuardia e non grandi bai- taglie, «.*.. Bmiando l'esercito sarà «lefinitivàmente | battuto, eccellénzaT... „ <m" volto energico del generale passò un sorriso- « Miora noi procederemo colte forze Verso la MacGdonla, contro i cafri c gli .Utri MÌ1 j ft.anPe8t sbarcano senza tregua m shlol.a sbarcarono «-entomiia nomini. Novi j : i ' ij '■ ; \ i Ci siamo sbarazzati di duecentomila serbi, ci sbarazzeremo anche presto di onesti francesi ». In attesa della battaglia decisiva ! li corrispondente da Sofia della Teleuiaphen. Union è stato ricevuto dal miiiistro bulgaro dei lavori pubblici, Dobri Petkoff. uno dei principati propugnatori dell'alleanza della Bulgaria colle Potenze centrali. Il ministro ripeie le solile ottimiste dichiarazioni sulla Grecia, aggiungendo che i greci sono stanchi delie mene anglo-francési nel loro paese c che gli anglefrancesi saranno inevitabilmente sconfitti. « Quanto ai rumeni, il Governo ed il popolo — disse il ministro — sono troppo ragionevoli ter impigliarsi in una avventura disgraziata. La Bulgaria, desidera •vìvete in amicizia sincera colla P.umenia, la cui unica nemica è la Russia ■'. Anche il capo albanese Nunedlu bey è staio intervistato. Egli ha dichiarato di non credere che i serbi possano riparar*- in, Albania. - Non ! civdo — egli disse — che l'Italia inviei fi truppe, i!1 Albania, per.hii Wt cosa non e fattibile. Il parto di Duriizzo e troppo stretto per sbarcare grandi reparti, nirnarrebbe quello di Val-Iona, li ia te strade che conducono e Monesttr sono difficili o non carrozzabili, Vi sono da. superare catene montane da 1SQQ a 1500 metri, g>a (■orerie di neve. La. strada migliore che «Min(ilice -a. -Menasti!", quella d'i. -Kl Bassui'i, e lunga 190 chilometri ed ««scorrerebbero parecchia settimane liei- giungervi. T.a via pili adatta i: quella di. Patiti Quaranta; ma. passa attraverso fterritorio greco ed il passeggio di truppe ita [liane susciterebbe le gelosie elleniche rosoni ma, la ritirata dei- serbi iti Albania è ritenuta inatiiiabiie per quanti conoscono il paese, perchè mancano le strade. Poi gli albanesi odinno i serbi. I serbi, ed j montenegrini dis.umarono gli albaiies;, ma gli albanesi non darebbero viveri aiia .Serhift ». Pertuiilo, J'csercito serbo non sarebbe ancora finito. .Si annunzia di nuovo come probabile una battaglia decisiva, già prevista tante volte. « Re Pietro -- telegrafa t'inviato della t'ossische '/.eitang — ha passato ili rassegna u fronte del suoi soldati sul Kossnvopollo, s-d ha tenutoloro discorsi incoraggianti. Lu decisione >: in;-mineilte ». Ed il Yilag di Budapest alferuia che sii alleati compieruuiKi un'offensiva contro : bnlgaro-.ledesclii nell'Inverno, campagna che sarà sostenuta dall'esercito serbo, che non èdisfatto, ma che si ritira gradatamente e . he potrebbe sostenere una talf aziono insième agli alleati, tori le spalle appoggiate al Montenegro.

Persone citate: Iorio, Petkoff, Pietro Avrà, Re Pietro, Turino