I giudicati della Cassazione per i ricorsi di eleggibilità dei consiglieri socialisti di Milano

I giudicati della Cassazione per i ricorsi di eleggibilità dei consiglieri socialisti di Milano! Roma, 17, notte. - La Corte di Cassazione nella sua sentenza 87 ottobre-16 novembre 1915 sul ricorso Allevi ej altri, e Wimmont ed altri, circa la esigibilità dei consiglieri socialisti di. Milano, la i seguenti rilievi in [aito e in ilintio: La Corto d'Appello di Miilano con sentenza 17 marzo 1915 aveva ritenuto essere stato presentato fuori termine l'appello prodotto dal dotti consiglieri Allevi ed altri, e aveva altresì 'ritenuto che tosse inammissibile l'appello che, a sua volta, aveva prodotto per proprio conto l'elettore (Jlivieri contro la de Il drammatico racconto di un'americana mbarcata sull'"Ancona,,onra,, notte. Il Daily Mail ha da Diserta la seguente narrazione di Cecil.e Grelle, un'americana che viaggiava sul piroscafo Ancona: «La colazione era fìuìlu, era mezzogiorno. Era vaino riuniti cinq'ie passeggeri di primu classe, quuttro italiani ed io, oltre i due medici del piroscafo ; il capitano non assi I caduti per la Patria Alessandria, 17. L'Ufficio Notizie alle famiglie del militari di terra e di mare ci comunica che sono state avvisate a mezzo dei Sindaci, le famiglie che 1 seguenti loro concimiti sono caduti alla fronte combattendo valorosamente per la Patria: .Nebbia Fiorenzo di Paolo, di Annone, caporale maggiore di fanteria, trombettiere. Aglio del sindaco di Annone morto il 22 ottobre — Foglia Giuseppe, di rubine, soldato di fanteria, morto il 9 ottobre in seguito a ferite riportate in un romba itimento. Ne fu avvisato 11 parroco di Tubine — Genovese Francesco di Giuseppe, di r. «il.. «,.inwl^« ft-Uft1 ' mine — uewuvcbe r i-uiiucacu ui u*use|jjn-, u» •steva alla colazione. Stavamo per finire onent caporaK d| fanteria, morto il 25 il cariò, quando udimmo persone che par lavano dinunzi alla sala da pranzo ; le mac cisione dalla Giunta provinciale amministra-ì chine rallentavano il loro movimento. Uno Uva che escludeva dalia carica l'Allevi ed dei medici si precipitò sul' pente ; io lo sealtri eletti nel giugno 1914. Contro questa gujj subilo, ed udii il fischio di una granasentenza della Corte d'Appello ricorsero In | (a cne cadde con fracasso enorme sul ponte. Cassazione tanto i oonsiglien quanto l'elet- Guardando verso il mare, vidi un enonne toro Ulliweri. Contro la stessa semenza «i I sottomarino ad una distanza pericolosa o ■ggftfc*^^ OT\^%J^?i£':i distinsi una decina di marinai ; il sottomaconsigliere dei dott. 1-arioli e Veratti, ncor-i . „..„,.,, „,,„i, „„.,.,„,,; ,' „ aero in Cassazione per questa parte i signori ■ ' "P ^ ,quat,t,ro can"° uno Bìan£lì Wllraont ed altri. Le ragioni del socialisti s!mo sulla to,Tetta- un.Rltr° » P™* Non furono sostenute dall'aw Alcaste delia Seta ricevemmo alcun avvertimento di fermarsi, e degli altri dall'aw. Talla di Milano. I Ln P"ma granata colpi la prua della na« Quanto al ricorso Alien - nota la Corte I ve, spazzando il ponte e la passerella. Il piSuprema — esso deve ritenersi tempestiva-!'"«scafo intanto rallentò. Seguirono rapidamente presentato, poiché la legge coti chiara ; mente altri proiettili. L'Ancona si arrestò dizione dica che 11 ricorso contro la decislouje immediatamente. La prima persona che vidella Giunta provinciale ^ni ministrativa deve di uccisa fu un uomo che cadde in mare, essere presentato nel decimo giorno, solo neli Una dozzina di persone, fra morti e feriti, caso che lo stesso cittadino avesse prima ri- ; giacevano sul ponte. Discesi per cercare il corso dinanzi alla Giunta; ogni altro citta-: mj0 denaro, e trovai ovunque cadaveri di '*!^i*?,n2P_*5!^-J^i^J^s?^tnÌf_JE.1!6.,^: i bambini, demne e uomini tra le granate prima dinanzi alla Giunta, Il loro ricorso e tempestivamente presentato, e devr» quindi accogliersi il primo mezzo del ricorso- neve parimenti accogliersi il secondo mezzo per gli stessi art. 47 e 87 succitati porcile l'azione popolare dà' ad ogni cittadino il diritto di ricorrere alla Corte d'Appello, abbia o non partecipato al precedente giudizio. E la lettera della legge è confortata dallo spirilo della medesima, essendo l'azione popolare istituita non per proteggere l'interesse individuale dei cittadini, ma par la difesa del di me il sibilo di una granata che passò ed uccise la mia domestica Ilaria. Una delle scialuppe si rovesciò: tutti coloro che vi orano saliti annegarono. Non si può descrivere la commozione che si provava vedendo le mani dei bambini tendersi cercando soccorso. Scorsi un canotto ; qualcuno mi gridò : « Saltate. » : saltai da una ventina di piedi; caddi fortunatamente nel centro del canotto Una giovane che rhfr se ?uiva bn.Up la testa contro il canotto cad! de in mare, la tirai su svenuta e con le pubblico interesse quale mezzo di «wurollo i i i ,m,"„,,„ „♦ ' • dalla sincerità e regolarità delle emioni .. f^0,!^:^0.!^ 1 A"e™a' atUm" rego Passando poscia al ricorso Wilmont ed altri che si erano doluti avere la Corte d'Appello ritenuto essenziale lo stipendio agli effetti dondo la morte ad ogni momento. « Nella nostra scialuppa si trovava un eortesissimo ufficiale, Carlo Lamberti, che della Ineleggibilità nei riguardi del Vérattl a prese il comando dei rematori e poso la npevr il Fanoli, invece l'assunzione all'impiego1 volitila al lato della bussola, dirigendosi per tempo indefinito,. la Corte di Cassazione ! verso Messina. Era mezzogiorno e mezzo, rileva che 11 ricorso si ravvisa fondato nei Vidi la scia del siluro che colpì l'Ancona, riguardi del dott. Fanoli. e non In quelli ci pi ! Dorso una terribile esplosione, V Ancora si dett Veratti, perchè il dòtti Fanoli presta i piegò, si rovesciò e scomparve in sette miservizio rimunerato dal Comune nell'ospizio miti'. Vidi un'imbarcazione che conteneva dei cronici al Pio Albergo Trivulzio. e, per-jgij ufficiali delVAncova lasciare la nave cependo stipendio dal Comune anche se non et considera l'impietro dell'istituto di benefl'cenza a copione della precarietà del suo ufficio, 6 sempre inelepcribile ai sensi dell'art 23 legge carminane e provinciale. .Invece il Veratti. direttore dell'ambulatorio per malattie celtiche nell'Ospedale Maggiore, non hn sMpendio. Viene quindi meno in suo confronto una delle caratteristiche piti Importanti del concetto di impiego: egli deve quindi ritenersi eleggibile. Come furono ripartiti li tre milioni ai ferrovieri ! * Roma, 17, sera. Il Giornale d'Italia pubblica in che modo furono ripartiti i tre milioni di gratificazioni concesse dal Governo ai ferrovieri per U maggior lavoro compiuto durante la mobilitazione dell'esercito, il numero dei gratificati è intorno a 55.000 e l'importo medio delle gratificazioni superò di poco la cinquantina di lire. i A proposito di alcune lagnanze per l'esclusione dalie gratificazioni di qualche categoria di ferrovieri e per un maggior compenso ai personali degli uffici, invece the a quelli delle stazioni, dei treuie delle linee, i Giornale d'Italia spiega che tali lagnanze sofeo del tutto infondate. Effettivamente le S-atìficazioni furono dato al personale dei eni e delle stazioni. Nel compartimento di Venezia, per esemplo, su 207 capi stazione. .198 ebbero la gratificazione; su 22-ì mano.vratori, 221 ebbero la gratificazione e 371 deviatori su 403 ebbero compensi; e tuu in media proporzionata al loro grado. 1 capi conduttori, i conduttori, i guardafreni, i frenatori ebbero nello stesso compartimento un beneficio medio rispettivamente di L. 118, 88, 78 e 69 e cosi la quasi totalità del personale d, macchina. Negli aitri compartimenti In percentuale degli agenti che ottennero compensi fu minore ma, ad ogni modo, complessivamente il personale di stazione dei compartimeirii, partecipò alia distribuzione in ragione del 50 per cento circa con un compenso medio di lire 50 circa e con la spesa complessiva di L. 866.000; | quello dei treni vi partecipò in ragione de! 76 per cento con un compenso totale di lii e 435.000 circa; quello di macchina in ragione di oltre il 60 per cento con un compenso totale di L. 648000 circa ed i guardiani in ragione del 50 per cento con un compenso totale di L. 12S.000 circa. Al personale degli uffici, che pure aveva 'dovuto sostenere un lavoro non indifferente, fu corrisposta una parto del compenso, ma, contrariamente a quanto si asserisce, che cioè sia stata data a questi impiegati la massima parte della somma totaìe, fu data la somma totale di L. 248.000 con una me, dia dell'8 per cento. « In conclusione — scrive il Giornale d'Italia — può esservi stato quuJche caso isolato di sperequazione, che sarà n'ipsihilp i-i levare e correggere, ma, nella loro grande massa, i provvedimenti presi dalla direzione delle ferrovie, appaiono ispirati alla retta applicazione delle disposizioni governative e cioè di premiare soltanto il lavoro (veramente eccezionale in misura proporzio nata al lavoro stesso». solo qualche mimilo primo che affondasse. « Dopo quattro ote di navigazione, vedemmo una scialuppa che ci fece segno di avvicinarla, perchè stava per affondare. Il Lamberti ordinò agli uomini di aiutare le donne ed i feriti ad entrare nella nostra scialuppa. Uno donna, divenuta pazza, lasciò cadere un bambino in mare: lo salvai. Io coprii e lo curai tutta la giornata. Cadde la sera ; accendemmo una lanterna. Nel momento in cui il sole si coricava vedemmo una macchia nera all'orizzonte che si avanzava. La nostra letizia era mista allo nnura che si trattasse di una nave nemica. Ci dirigemmo verso la nave e ci accorgemmo rnn grande nostra gioia, essere un inorprtotore francese. Alle 7, assiderati' per il freddo, ed in, condizioni miserevoli, ma vivi, salimmo sull'Incrociatore, ove fummo accolti con le mnsgiori premure. II enriitnno mi offri la sua cabina, ove riposai fino a.l mattino ». Molti maroniti arrestati a Beyrouth Parigi, 17, mattino. i In seguito alla perquisizione operati' dalle Autorità turche negli archivi del Con solato generale di Francia a Beyrouth, sono stati arrestati numerosi maroniti, accusati di segrete intelligenze con la Francia 11 "Milano,, non fa affondato porche recava nna settantina di tedeschi Roma, 17. mattino. Nei circoli marinai in questi giorni esisteva una grande preoccupazione per la mancanza di notizie del piroscafo Milano, cernalo del Fircnie, che si sapeva partito dall'Egitto e che ritardava il suo arrivo in lutila. Le preoccupazioni svanirono tillor che si seppe che il Milano era giunto sano e sulvo. La sua salvezza si deve al fatto che a bordo aveva una settantina di pas seggeri gei-manici espulsi dall'Egitto. ■i Infatti — afferma il ìfessaygero — V piroscafo Milano fu fermato in alto mare ria un sottomarino nemico, il cui commidante si preparava ad affondarlo, ma con tremando l'ordine dopo che ebbe accertata la presenza dei passeggeri tedeschi. La nave potè proseguire senza noie ulteriori per l'Italia, ove giunse con pnreccWti lempo di ritardo». Il Consiglio della Società digli Agricoltori Italiani e le importazioni delle carni Roma, 17, mattino Preslequto dall'on.- Ottavi (per la prima volili dopo la sua lunga assenza per malattia) ■•i ìt riunito 11 Consiglio della Società agricoltori italiani. L'on. Ottavi fu feste«riutissimo e ripetutamente acclamato. Erano, fra eli altri, iresenti i setmtori Clemente. Cefali. Engen:o Faina e Manassei : assisteva il segretario gene .ile Fossi- Vennero trattati e discussi importanti argomenti tecnici ed economici e venne ipprovato, a proposito dell'incetta del bovini, I seguente ordine del giorno: « La Societ.'i legll agricoltori italiani mentre plaude ni Governo che volle e seppe tenere conto nella In netta dei bovini dei voti espressi dalla Società ■■ degli altri enti ag'ari italiani, conciliando •osi i supremi bisogni dell'esercito con qucll' L'il'agricoltura Invoca che venga contlnnatd intensificate l'im.no'-taztene di carni cenge 'nto ed Ini'/intn ouel'.l di animali vivi da car ' ne, sia a scopo di diretto consumo, sta pure ! scopo di allevamento ». Il suicidio di un industriale Ovada, 17, mattino. Ieri nella cappella mortuaria del nostro Cimitero, si suicidava con' un colpo di rivoltella in. bocca, rimanendo all'issante cadavere, U signor Barisone Angelo, di anni 53. già proprirtario di una labbrica di birra a Uomo .lossola. Una lettera rinvenutagli addosso spiega che .1 motivo che lo indusse al triste passo, sonc ; poco floride condizioni finanziarie. minaìium immu*mmmm»*mmmt}}}m!^' ottobre in seguito a frattura del braccio dèstro o commozione. Flranza, 17. E' giunta notizia alla famiglia che è morto combattendo 11 sottotenente di fanteria Baldacci Alberto, fiorentino. Aglio del direttore tecnico dell'ufficio dei telegrafi, cav. Ettore. 11 sottotenente Baldaccl aveva fatto ben cinque domande per essere Inviato al fronte e avuto da Peppino Garbàldi l'ordine di condurre i suoi fuori "delle trincee contro il nemico tu colpito da uria fucilata méntre gridava • Avanti Savoia! » Aveva 21 anni ed era studente di ingegneria alla Università di Pisa. ,'_ Navi Maura, 17. E' giunta ufficialmente la notizia della eroica morte del concittadino sottotenente di fanteria fiino Lodi figlio del fu ing. Arnaldo, già capoufficio d'arte del nostro municipio e fratello del capitano d'artiglieria aviatore Ettore Lodi, La morte del giovane ufllclale è avvenuta " 22 scorso mese mentre, già ferito ad un piede, guidava con tslancio ammirevole 11 proprio plotone all'assalto oltre i reticolati nemici une Cave di Seltz. Livorno, 17. E' giunta notizia ufficiale alla famiglia dell'i morto del. sottotenente di fanteria Giorgio Bagiierini, caduto gloriosamente sul fronte. Combattendo valorosamente nella *reglone Carsica radeva pure il sottotenente Ernesto Scalesse, ventitreenne, studente universitario di medicina e Aglio del direttore delle scuole italiane a Sfax. l7_ 11 sindaco ha notificato alla famiglia la morte del sottotenente Casaro Attilio, di Concadirnm^, avvenuta sul campo di battaglia. 11 Casaro età studente del quarto anno di quesi'Istituto tecnico Dopo il corso accelerato alla Scuola d. Modena, aveva Indossato, solo un mese fa la divisa di ufficiale- 1 i Ovada, 17. Un telegramma al Sindaco di Casslnelle annunzia la morte eroicamente incontrata dal ■oldato del . . . fanteria Vtvianl Giovanni dì Vndrea cho aveva già fatto la campagna di Libia. ' _ , Travino, li. All'Ospedale del Seminario è morto, in seguilo alle ferite riportate combattendo. 11 sotto tenente del bersaglieri Antonio Sala, da Milano. —^k^. Il Re ringrazia per le cartoline inTiategli nel suo genetliaco Roma, 17, sera A S. M. il Re sono pervenute in questi giorni circa 150.000 cartoline di auguri pel suo genetliaco, provenienti da ogni parte d'Italia. Sua Maestà ha diretto al Presidente del Consiglio il seguente telegramma: • Mi è giunto in questi giorni un numero grandissimo di cartoline per tellcttazioni. Sono molto riconoscente dei buoni auguri che ho molto gradito. Neil'impossibilità dì tare pervenire al gentili mittenti l'espressione del min grato animo, rhi rivolgo alla sua cortesia con preghiera di voler essere mio interprete Grazie e cordiali saluti. Aff.mo cugino^t'ittorto Emanuele ». Macchine di piroscafi tedeschi sabotiate dai comandanti Roma. 17. notte. 11 Giornale d'Italia pubblica: «Allo scoppio della guerra europea si rifugiarono ne! porto ili Siracusa 1 piroscafi tedeschi Hattenthurm, Barcellona, Sigmaringcn, Ampria e Mudros, l cui comandanti rimasero a Siracusa circa un anno indistiiitlàti. Scoppiata la guerra italoaustriaca, l comandanti dei piroscafi furono rimpatriati, mentre i piroscafi restavano nel porlo di Siracusa affidati alla custodia del soldati e marinai italiani Dovendo questi piroscafi essere ora requisiti dal Governo italiano, si è stamane provveduto alla verifica delle macchine e con stupore si è constatato che molti importanti pezzi delle macchine mancavano. Fatta una perquisizione, si è trovato che i pezzi mancanti erano stati nascosti abilmente qua e là sul piroscafi stessiQuesto esempio dimostra con quanta malafede avevano agito 1 comandanti del ptiiroscafl. E che a questi s1 debba attribuire 11 sabotage di cui ci occupiamo ce lo dimostra il fatto che a bordo AeWAmpria s: sono trovati in una dello stive dei gradini di cemento, entro 1 quali erano nascosti 1 pezzi mancanti delle macchine del piroscafo stesso. Ln ingegnere-macchinista, espressamente qui venuto, sta procedendo alla verifica delle mac. chine saboltate dall'attività criminale dei comandanti dei piroscafi ». Gravissimo incendio in un magazzino militare di Alessandria Alessandria, 17, notte Questa mattina è scoppiato un gravissimo Incendio in un fabbricato sulla via Alessandro HI che torma un angolo acuto collo stradale Lungo l aiiuio. di proprietà degli eredi di Luigi Mosso ed adibito attualmente a magazzino militare, essendo stato affittato da enea quadro mesi dalla .Direzione di Commissariato militare. L'uliarine lo diedero 1 soldati di guardia, di cui una parte corsero alle vicine caserme per domandare soccorso, e da queste venne telefonato ai carabinieri, ai pompieri, alle guardie di città, alle diverse autorità, ecc. .Nelle caserme vennero dati gli squilli d'alfarme e gli abitanti vicini, allarmati, si allacciarono alle finestre, domandandosi l'un l'altro che cosa poteva essere accaduto. Qualcuno, non curante della mattinata rigida, si vesti e segui le pattuglie di soldati i carabinieri ed i pompieri che si portavano in frèita sul posto dóve era scoppialo l'incendio. Infatti il fabbricato sa accennato è composto in parte ad uso abitazione e parte ad arcate, ed I cui muri provvisori di congiuratene fra luna e l'altra sono in parte di mattoni e nell'interno di tavole di legno. Internamente sono incominciate le scintille, che non tardarono a diventare fiamme altissime. Il- magazzeno conteneva ottanta e più vagoni di generi di maglieria tutte Impacchettata a dozzine o messe a secondo erano maglie, mutande, calze, ecc. La merce & di provenienza inglese e solo da poco tempo era arrivata ed ivi collocata. Nei locale abitava pure il sottotenente commissario Fasoli, eh occupava due camere al primo piano e che comandava 11 corpo di guardia istituito per la custodia. L'incendio, sulle cui cause corrono versioni diverse, non escluso 11 dolo, ma che sarebbe eliminato dalla circostanza che 11 fuoco si mani restò Internamente, sarebbe da attribuirsi ad un camino del fabbricato, che abb'a cioè con qualche scintillìi provocato l'incendio stesso, eie prese subito delle proporzioni allarmanti. Sul posto accorsero quasi subito 1 RR. Carabinieri, una compagnia del lU.o battaglione di milizia territoriale, reparti del 37.0 e del 38.0 fanteria, del 7.o da fortezza, dell'U.o da campagna. I pompieri civici e quelli dello stabilimento Borsnllno. guardie di P. S. che si diedero con attività e buon volere ni l'opera di estinzione, cercando nello stesso tempo di salvare quanta più merce potevano, che a mezzo di carri e camions militari veniva trasoe-rtàte nel locali dell'Educatorio Borsollno Giuseppe, che è pur esso adibito a magazzino militare. Poco dopo cho erano giunte le truppe, cominciarono ad arrivare le autorità e fra esse notiamo S. E. il tenente generale. Massoni.\ comandante .11 Corpo fl'ammta rìelli} milizia territoriale. 11 tenente generale Vinai comandante la Divisione, il maggior generale Del Mastro, i colonnelli Bonamico del genio. Bianchi di fante>-i<i. Beril del Commissariato e molti ufficiali delle varie armi, il Prefetto comm. Facciolatl col suo capo gabinetto cav. Portolupi, il questore comm. May. il commissario di P. S. avv. Soldi ed altri. All'ora in ciiì scrivo, l'incendio è definitivamente domnto e dello stabile tre arcate vennero distrutte, il tetto in parte crollato ed li rimanente gravemente danneggiato. I danni alla merce che vi era .depositate, si calcolano che quella che andò completamente perduta è in ragione d<a 15 per cento e quella ancora utilizzabile mediante opportune riparazioni al^O per cento. Una truffa di 3500 l're Milano, 17, mattino. Reati e Pene UNlbiNE MILITARE ìli Datila in aula {Corte d'Assise — Tribunale penale) Assolutoria alle Assise per legittima difesa - Condanne di contumaci in Tribunale. Tito Lorenzlni era un venditore di castagnacci alle dipendenze, qui in Torino, di tale Heuuto iNein, il yuaie uene il suo ionio in via Monginevro 8, quasi dirimpetto a;lK osteria Pietro Micca ». Nella sera del 20 aprile scorso Il Lorcnztni aveva visto sdraiato sul marciapiede, all'angolo di via Gambara. il carrettiere Francesco Baudino. amico suo, che pareva avvinazzato, ed egli, per toglierlo d'impaccio al passanti in quel luogo, prese a scuoterlo alquanto. 11 Uaudino accolse malamente tale gesto ed anzi credendo che l'amico avesse altre mire delittuose .e cioè quella di porgli 1? mani in tasca, si alzò d'un tratto, afferrò il Lorenzim e gettatolo a terra lo percosse e gl1 tolse 11 berretto ponendoselo poi tra i uniti per farlo a brandelli e imprecando contro di lui minacciosamente. Il Lorenzini intanto, già un po' malconcio, pensò di ritirarsi nell'osteria vicina. Colà stette un poco e quindi fu fatto uscire dalla porta del cortile perchè non si Incontrasse con l'av versarlo, che stava per rincorrerlo. Sfortuna volle cho i due si imbattessero pochi istanti dopo nella via. Il Bauilino. sempre adi.ato, si volse contro il Lorenzlni in modo minaccioso me affatto inerme; questi, vedendosi allora avvicinare l'assniitoro tracco improvvisamente di lasca una rivoltella e da.pieno d> un metro di distanza sparò quattro colpi contro il Baudino. riuscendo a colpirlo con due di essi. Purtroppo le lesioni furono gravissime e l'infelice cessò .quasi subito di vivere. Il Lorenzlni venne arrotato e contro di lui si istmi procedimento penale che fini col suo rinvio alle Assise. Il processo durò due giorni e l'imputato cercò con ogni mezzo di far ocmnrendere ai giurati d'^sersi trovato nella triste necessità di far uso dell'arma, la quale gli era siate consegnata poco prima.dal suo padrone r*rchè la riponesse nell'alloggio da quegli abitato. 1 eludici ponolarl hanno accolto la tesi de"» legittima difesa, dich'arando non colpevole l'Inimitato dei delitto commesso. Al presidente non rimase nnind! ebe assolverli. PrslhnTine ripv'sh: P M. comm. Pola; difensore avv. Emilio Mollard: cancelliere V»tonano: ufficiale giudiziario Riccio. ««• Alla V Sezione del Tribunale nell'udienza j,, . -f , „ _, „ _ „ antimeridiana si sono sbrigai! tutti 1 processi. Ul 1-OpiaSllCO 111 A ti L liU j> Francesco B.eonda, orologiaio in n.yaroto Ca-, comoressore cellulnro snin p union navese. era accusato di appropriazione Inde- a compressore cellulare solo e unico blta di varii orolog. consegnatigli perette ri- m<™> di cura, che Imirnbiltzxn tmnT-rtlntnmonie parasse da certi Antonia Bertotti. Giorgio Lot- l'Krnin sin di giorno che di notte, senza dolore. tV. rVnoinìn r^nrS f-.iiiKPmw Muriiuetlo e Giù — 1 nnmurosl cerllrcatl medi'- confermano a sua &&*rMH§ 11 r?"-nnrUn nnn si ii^semò ail'U- •ffl<ll"',n- P("" "> Precisione con cui agisce evita l'ope. seppe Delta. 11 R<eonaa non Mii1^6"'0*' " razione, ed ha dato numeroso guarigioni provate da dienza, e venne quindi condannato In cotitu- attestiti. imer mac\ a U mesi di reclusione, alla multa di |//sj(e. sperimento gratuito . Pretto l'inventore L. 233. col beneficio del condono.di un aniiOj m.wiJiiAv di pena e della multa. Ll ni X'/.V I? 11V L'Unione Militare avverte i signori Ufficiali che i suol prezzi di vendita dei principali articoli di divisa militare sono sempre invariati Essi sono ancora quelli di parecchi anni fa, quando venne istituita l'uniforme grigioverde. Le stoffe diagonali sono le più fine e le più adatte per fatiche militari; la confezione 6 accuratissima e fatta da abili tagliatori e da una maestranza specializzata- in lavori -ner Ufficiali. PREZZI DELL'UNIFORME PER SOTTOTENENTE DI FANTERIA: Divisa diagonale grigio-verde . . . L. gt — Barrerò completo di panno g,25 Mollettiere , ..,..» 4.25 Sciabola • 27 — Pendaglio cuoio d'ordinanza (35x45) > 3 50 Dragona ouoio ■ 1,20 Totale L. 135,20 L'Unione Militare confeziona anche divise di panno di apparenza uguale a quello della truppa, ma garantito dì tutta lana spedale; consiglia pero di attenersi al diagonale pettinato grigio-verde che ha una resistenza ed una durata due e tre volte maggiore e che tiene ugualmente riparati dal freddo. Ai.thi Airricoi.1 -invernali : Mantella tutta può. ta di loden grigio-verde L. 52,50 — Cappotto speciale parano truppa L. 70 — Cappotto di castoro pesantissimo L 120 — Mantellina di castorino fino L. 94. Impermeabili grigio-verde t. 60, 65, 75, 90. Le Sedi della Società sano nelle seguenti località: Ancona — Asinara — Belluno — Bengasi — Bologna — Cervlgnano — Firenzo — Canova — Milano — Modena — Napoli — Parma — Palermo — Roma — Spezia — Taranto — Torino — Treviso — Tripoli — Of'lne — Verona. 16115 e la nuova Invenzione Il giorno 7 corrente si presentò àll'àlberga-,1 J^J&V^^ toro Clemente Stoppani, dimorante a Fonte ' canceiueie. uassara. Altro contumace, che è colpito dà mandato di cattura, fu il negoziante Giovatimi Scftnavino. Costui nel primi mesi dell'anno scorso, presentatosi a casa di certo Secondo Vacchina, suo cugino gli richiedeva/insistentemente due ftinne sopra due distinte cambiali. Alla risposta negativa, lo Scnnavino se ne andò; ma pas. saio qualche tempo, il Vacchina veniva avvertito che due cambiali, una di 747 lire, l'a tra di 455, portanti la sua Arma, giacevano In protesto Risultò dall'istruttoria che io Scnnav.no aveva compiuto l due.falsi. appropriandosi le somme a danno e all'Insaputa del cugino. Due anni e undici mesi di reclusione, di cui un anno gli venne condonato. Difensore: avv. Pavosio. Monti; P M. : avv. Bruni; Lo scandalo dei fornitori Fuga di nn sindaco Roma, 17, notte. Il Giornale d'Italia pubblica da Firenze, 17: « Quando avvaline l'arresto del banchiere Enrico Levi sj affermò che una delle causali del suo arresto fosse quelle, di aver fornito capitali ad una Ditta fornitrice di scarpe al Governo, alla direzione dei-la quale si trovava il sindaco del Comune di Campi, signor Cioppi. insulta adesso che il doppi da qualche giorno ha lasciato il suo Comune, mentre iia paese si pana di una vera e propria fuga. A conferua di ciò, del resto, l'assessore anziano del Comune di Campi, e facente funzioni di sìn■laco, ha ricevuto-dal Ciopp! una lettera, nella iiuale egli lo prega di assumere temporamoamente la direzione della cosa pubblica, avverandolo che egli crede opportuno di «llontauarsi per sfuggire alte, noia di un probabile carcere preventivo. Aggiunge che spera di far presto rifulgere la sua innocenza ìm rutto quello che di scorrettezza potrebbe venire accusato ». chiasso, e che é anche rappreseniante di una Casa svizzera di cacao e ctoccolauo, un individuo che diase di chiamarsi Aronne Ferrari, da Milano, fornitore militale, per uaitare lo acquisto di 15 quintali di cacao destinati al nostro esercito. All'atto del pagamento della commissione del valore di 35U0 lire. 11 Tizio si scusò di non ave* denaro bastante, ed offerse in deposito allo Stoppani 35 azioni della Società Gadda e C. che, secondo le sue affermazioni, avrebbero coperto il valore della merce acquistata. — Il giorno 13 verrò a pagare — disse II Ferrari — ed allora mi restituirete le azioni. Senoncbà pochi giorni dopo lo Stoppani si vide recapitare una lettera con la quale il compratore lo avvertiva che il cacao spedito al fronte, era stato rifiutato dalle autorità mi .itari perchè trovato di qualità scadente. Proprio in quel giorno lo Stoppani si era recato a Como e dal dirigente del Banco Sala o Conti aveva appreso che le azioni che gli erano state consegnate non volevano complessivamente che un centinaio di lire. Convinto di essere stato abilmente truffato, lo Stoppani venne a Milano e si mise sulle traccie del sedicente fornitore. Hintracciatolo ùe ebbe assicurazioni formali sulla sicurezza del pagamento: ma dovette concedere delle dilazioni. Intanto il cacao, che era stato portato a Milano, era in attesa di acquirenti che il '■'errali si affannava ancora ieri a cercare. Lo Stoppani pazientò ancora per qualche giorno, ma ieri ritornò nella nostra città. All'appuntamento fissato il Ferrari mancò avvertendo però lo Stoppani che si sarebbe trovato alle 9 di Ieri sera al Campato. Ed infatti vi andò. Ad attenderlo lo Stoppani non era solo : gli facevano compagnia due guardie di questura. Appena il Ferrari si presentò fu dichiarato in arresto. Perquisito fu trovato in possesso di un biglietto da 500 franchi di dubbio stampo, e uno chèques su una Banca americana di 1000 dollari. Intestato a certo signor Brock, al quale però mancava la girata. Sulle due banconote 11 sedicente fornitore fini anche per confessare di chiamarsi realmente Ciro Fagnanl, e di abitare in via Commenda 21. Non seppe o non volle dare spiegazioni. Naturalmente è stato tenuto In arresto. Le prime nevicate ■«Ioana, 17. Durante la giornate di ieri si è avuta la prima nevicata, seguita da un notevole repentino abbassamento dj temperatura Anche a Faenza ieri è caduta abbondante la neve. 11 tempo è pessimo e intenso il freddo. Moiìana, 17. E' caduta la neve per tutta la giornata di ieri. Cosi è avvenuto a Pavullo, Sestola e in altre-località del Frignano. La temperatura è rigidissima. . Ferrara, 17. Un improvviso sbalzo della temperatura ha precipitato la città in pieno inverno e la neve anticipando di un mese la sua comparsa è caduta tutto 11 pomeriggio di ieri. È BREVE IL HUTTO TRA !l.Ul 01 SCHIENA EI GRAVI DIS0H0IIII RENALI t Ogni figura tatto ». J. MAZEROX - Spedaiista Urinario Diplomai» R CnlTerslls di Tonno ' 3B. Vis XX ;emiabr>. V plano nobile • TORINO Aperto tutti I giorni dulie 10 alle 18 (festivi sino 15) Cura ver corrlsponaena — opuscolo grati» LA CELEBRE Stufa SANITAS IBWIHIlt SEI» IHE è ormai conosciuta ed apprezzata In tutta Italia. Iti anni di continuo succoase r* i" mila elianti di ogni regione d'Italia che l'hanno) adottata possono at'cstnre le p rllco-i tufi qnnllt/k di oomodl'à e caloria che dlstliifjiiono qupsla stufa geniale ' UNICA AL mondo nel suo genere. (Chiedere listino o visitare) V. DE ROSSI Corso Dante; 42, TORINO. - Telef. 20-99 Deposito delle miglior) stufe n gaz, petrolio.. alcool Fl'ltrlfhe e delle ■ BELFAST » americane al fuoco continuo. 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