La nostra guerra e la situazione balcanica

La nostra guerra e la situazione balcanicaLa nostra guerra e la situazione balcanica li a» ili e nuovi successi delle fanterie italiane 212 austriaci prigionieri salCàrjio , (Bollettino «•* 165) Comando Supremo, 7 novembri 1915. Mentre continua in tutto il teatro delle operazioni la efficace azione delle nostre artiglierie, il contégno aggressivo delle nostre fanterie ci ha procurato qualche nuovo successo. In Valle Fella un reparto nemico che indossava pastrani bianchi avanzò il 6 verso le nostre posizioni di Forcella Cuci Tarando: fu attaccato e respinto con molte perdite. In Valle Seebach un nostro nucleo in esplorazione riuscì ad attrarre sotto le trincee di Sella Navea numerose fòrze avversarie che, fatte poi segno 4» numerosi fuochi efficaci dì artiglieria e fucileria, furono disperse. Sul Carso, ieri, ricacciato un at tacco nemico nella zona del Monte San Michele, le nostre fanterie passarono alla controffensiva disperdendo l'avversario e prendendogli 212 prigionieri. • Firmato: CADORNA. Due fatti, del bollettino di ieri n. 164, non reputiamo opportuno lasciar passare senza richiamarvi sopra l'attenzione dei noswlettori. • .. , , L'uno è l'indegno e barbaro bombardamento dei villaggi della conca di B.ezzeccadanneggiandoli gravemente, provocando rivendi, vittime innocenti, e rovinando nelle loro cosette e nei loro uuseri averi i povercontadini che con là' 'rapida evacuaziondei villaggi poterono ancora salvare la vitaQuesto sustcnia di bombardamenti delllocalità occupate da popolazioni non belligeranti è una riprova dello-stato d'animo del nemico. Quando le cose vanno -male per le truppe austriache, quando gli austriaci, ufficiali e gregari, perdono senza speranza di potere riafferrare, cannoneggiano e distruggono senza pietà gli abitati. L'altro fatto è la presa, di un forte trinceramento nemico con lói prigionieri, comateriale dai guerra e molte cassette di munizioni per mitragliatrici (cassette di na.p*»-i (,ftr.->j.vi.pjAÌxL'L-.l Tm.i .ijtniyjt..nvp,.vi1Tìg,tIla certamente un fronte di duecento e pimetri. Il vantaggio che si conseguisce è perciò sempre apprezzabile, anche date le notevoli masse' di uomini clic sono oggi dfronte. Il bollettino odierno, n. 165, ci porta notizia, di altri vantaggi conseguiti lungo:.inostro fronte d'operazioni. ; Intanto, l'avversario, sul Carfeo, avvalendosi di quegli ingenti rinforzi di cui il Supremo Comando ci diede .notizia nel bollettino li. 162, ha pronunciato un attacco nella ben nota, zona del Monto San Michele. K deve essere stato, tale' attacco, condottò con notevoli forze, perchè, le nostre fanterie dopo averlo respinto, produccndo perdite dnemici in morti o feriti, hanno Jine.ora preso ben 212 prigionieri. l'J Cosi anche in vaile Seebach, l'avversariattratto con abile stratagemma sotto le nostre trincee- 6 stato poi battuto. Anche qui svede che.il nemico oltre al possedere lo necessarie, trinine di guarnigione alle trinceedispone di unità per potere fare guerra attiva. In. valle Fella, un reparto nemico che indossava, pastrani bianchi per dissimularsmeglio nelle zone coperte di neve, fu attaccato dai nostri. Vogliamo appunto far notare a' lettori nostri il valore della parola «attaccato». Cioè, che,le nostre truppe, tuttle volte che hanno la possibilità di trovare il nemico in campo aperto si affrettano nd attaccarlo e provocare un combattimentoovo esse vincono per il valore proprio, personale ed intrinseco di ciascun soldato italiano in confronto al soldato austriaco, naualc meglio del nostro e più del-nostro soccorre e necessita il riparo e la. protezione della trincea. Il lettore avrà "notaio che le truppe austriache quando effettuano j Ipro attecchimeno casi rarissimi ed lina enórme loro prevalenza di forze, sono sempre respinteTI comunicato del nostro Supremo Comando rileva invece con giusta compiacenza che anche queste, volta, i vantaggi conseguiti sono dovuti " al contesilo aggressivo » delle nostre valorose fanterie. Piamo certi che si conseguiranno anche altri successi, perchè il carattere delle fanterie, che è il carattere della Nazione, non può cambiare. ■ ■ ■ V. Z, l'arrivo a Roma del gen. AmeglioRoma, 7. E' giunto a Roma il generalo Ameglio, governatore della Libia. fruizione internazionale particolarmente in r.'iprjorto agli interessi italiani. La situazio- La minaccia imi-liliiii In Albania e gli interessi dell'Italia noma, 7, notte. L'on. Salandra e ritornato a Roma. Uno dei suoi primi atti consistette nella comunicazione ufficialo che la Camera, -in seguito ad accordi presi coll'on. Marcerà, sarà riaperta il primo dicembre. Nei prossimi giorni verrà convocato il Consiglio dei Ministri, che discuterà le varie questdoni riferevtisi alla, ripresa dei lavori parlamentari e all'andamento della, nostra guerra. In questa non lontana riunione di Ministri verranno inoltre indicate dal Ministro guardasitflli on. Orlando le linee generali del discorso che egli pvouuncierà a Palermo il 21 novembre. In line, verrà esaminata la si- 1 n -j ù i l K i pe europea viene giudicata oggi di poco mutate in confronto agli scorsi giorni. Il profilo della situazione balcanica, che forma il punto più interessante dell'attuale periodo Hi guerra, non prorjiette, per ora, mutaineriti essenziali in confronto delle previsioni. 11 piano iiustró-btilgaro-tedesco proce. de inesorabilmente verso la propria fatale realizzazione. L'eroica resistenza serba, l'in tervento isolato degli anglo-francesi potranno ritardare, non impedire, salvo casi imprevisti, lo svolgimento del piano austrobulgaro-tedesco. I Bulgari sono a Nisch, i tedeschi hanno occupato Krailjevo. I serbi prolungano la resistenza procurando di mantenere quanto più intatto possibile l'esercito, nella speranza- d'un aiuto degli Al leati. In queste tragiche condizioni di cose M verifica un fatto nuovo, della più alta importanza per l'Italia- Esso, consiste nei grandi movimenti di truppe austro-tedesche e bulgare verso la frontiera, montene ^'rina, onde impedire ai serbi la ritirata ne Montenegro. Una sola via'di acampo ri marra fra poco aperta agli eroici soldati di re Pietro. Essa consisto nel trovare rifugio su' territorio .montenegrino onde sfuggici alla tenaglia ;austro-tedesca c bulgara. Or bene, i movimenti di-truppe in corso'.tendo no a precludere ai serbi la. sola via possi bile per la ritirata. Lo'svolgimento di questo piano reca conte conseguenza l'avanzata dei bnlga,i verso l'Adriatico. E' questo il pericolo che può minacciare l'Italia La piega degli avvenimenti in Grecia la scia ritenere possibile l'esistenza di accordi greco-bulgari circa l'Albania. Tali accord sono assolutamente inconciliabili con gli in teressi italiani. Per questo il nostro tìo verno si propone di vigilare e di non Iti sciarsi cogliere alla sprovvista dagli even ti. Vari sintomi concorrono a ,tar...rit$fle,y nTOvo'^fimstero greco ha impronta nettamente tedescofila e significa il completo abbandono di ogni tendenza venizelista- La lotta finora dissimuljitu fra il Re « Ven zelos si fa da oggi lotta, aperta. La perni nenza nel nuovo Gabinetto del ministro del la guerra accusato da Venizelos, costituisce una sfida'lanciata dalRe all'cx-Presidente del Consiglio. Gli accordi greco-bulgari di ventano,. perlanio,. data In. fisionomia denuovo : Ministero, perfettamente verosimili 1 sintomi bulgari concordano alla loro volt coi sintomi greci.'La-stampa bulgara accarezza la Grecia. Le aspirazioni bulgare suporto di Kavala vengono abbandonate per non urtare l'opinione pubblica greca. Po soiMiliià' politiche bulgare; albanesi e gr. che. hanno intrapreso un movimento popò lare in Bulgaria sulla piattaforma-: di' accordo greco-bulgaro, per la spartizione dell'Albania o della Macedonia. La mare, bulgara «verso l'Adriatico si presta uisoin ma ad accreditare l'esistenza., sia pure ettibriotialó, di un accordo nel senso indicatoOrbene, la. presenza, dei bulgari sulla spoi da adriatica sìgnilicliercbbe. una minacci alla sicurezza di Vallona, minaccia inloll rabile per l'Italia che rimarrebbe soffocai a Vallona coi nemici alle spalle,» priva dei l'hinterland. Per questo motivo il doppjo movimento di truppe austro-tedesche e bulgare verso l'Adriatico viene attentamente sorvegliato dal nostro Governo. La minaccia bulgaro-greca potrebbe" infatti modificare la linea, di condotta dell'Italia. In questi, circoli, si afferma che.il Governo itriliano non può ammettere che il possesso di Vallona sia reso inutile e che i'AJbnnin diventi preda degli appetiti greco-bulgari o anche soltanto degli appetiti bulgari. Ogni questione riguardante gli sbocchi sull'Adriatico deve essere discussa e' risolta col consenso dell'Italia. Non manca conseguentemente chi suggerisce all'Italia di prendere le proprie precauzioni, dando inoltre, per la via più breve, la mano ai serbi. Certo l'avanzata buj-gara verso l'Adriatico viene considerata con estrema diffidenza. nelle sfere ufficiali italiane, dove non si rifuggirà dalla decisione di intervenire, se sarà necessario. 8.

Persone citate: Ameglio, Cadorna, Fella, Salandra