Il fortificato paese di Zagora espugna

Il fortificato paese di Zagora espugna Il fortificato paese di Zagora espugna • L'avanzata sul Carso e nolmolì progressi lungo le falde Il mirabile valore dei nostri soldati. Numerosi prigionieri austriaci del Monte San Michele I Il eomonieato Cadorna ' (Bollettino ri. 160) | Comando Supremo, 2 novembre 1915. : In valle di Ledro il nemico, impotente a rioacoiaroi dalia conca di Bezzeeoa, apri violento e intenso fuoco di artiglieria sul villaggio. Bezzeeoa e Locoa furono danneggiate; Menzume andò in fiamme. Le nostre truppe mantennero caldamente le posizioni conquistate. . Nell'Alto vallone Sexten (Orava), truppe nemiche avvistate ncll'Innlohriedel-Knoten furono fatte segno a tiri aggiustati delle nostre artiglierie. ■ In valle Fella, presso Ludera, a 6ud di Lusnltza, un riparto nemico fu assalito e disperso dai nostri. Abbandonò fucili e munizioni. Lungo la fronte dell'Isonzo, ieri, sotto pioggia incessante e dirotta, le nostre truppe rinnovarono con ostinato vigore gii attacchi. Nel settore di Piava fu espugnato il paese di Zagora, solidamente fortificato dal nemico. Ivi furono presi 374 prigionieri, dei quali 7 ufficiali, una mitragliatrice, numerosi fuchi e munizioni. Sulle alture di Podgora fu sfondata e superata una quarta fortissima linea dì trincee nemiche e presi 114 prigionieri, fra i quali 3 ufficiali. Un contrattacco nemico sul fianco, effettuato con truppe risalenti dal •ponti di Gorizia fu ributtato con gravi perdite per l'avversarlo. Sul Carso, i nostri, dopo avere, durante la notte, respinto violenti contrattacchi del nemico, infliggendogli forti perdite, nel corso della giornata, riuscirono a progredire lungo le falde settentrionali del monto San Michele e verso San Martino del Carso. Furano presi 75 prigionieri. Ovunque le nostre trup 'pe diedero prova ammirevole di resistenza, di valore e di abnegazione. Firmato: CADORNA. Il Re assiste alla nliu miiiiie dei idi in una città della frontiera Zona di guarra, a aovembre. II Re assistette og_gi a una solenne cerimonia in suffragio dei morti per la Patria, celebratasi in una città di frontiera. La chiesa era parata a latto ; il catafalco adorno del vessillo tricolore e circondato da armi e cannoni. Un alto prelato pronunciò alla presenza del Sovrano un vibrante discorso commemorativo. Uscendo dalla chiesa, il Re fu fatto segno a una entusiastica dimostrazione di popolo, {Ag. Stefani). , seguito alla vigorosa offensiva italiana nel Un cuneo nella linea di difesa austriaca L'inviato della Gazzetta di Losanna nota che la violenta lotta su tutta la fronte italiana è micidialissima per gli austriaci. In Trentino si vede sem.pre più chiaramente che le posizioni conquistate dagli italiani fra la valle Giudicaria, il Garda e la valle dell'Adige costituiscono un cuneo che sprofonda la linea di difesa del Trentino meridionale dominando i forti di Lardaro, Riva, Biaena e Rovereto. Le artiglierie pesanti italiane, trasportate sulle alture, permettono di tagliare le comunicazioni ferroviarie fra Riva, Rovereto ed il nord. Le batterie lanciano ora granate a tale distanza che molte opere fortificale sono minacciate oggi direttamente. Le comunicazioni fra Riva e Rovereto sono dominate dagli italiani. Sull'Isonzo la battaglia, continua: ì soldati'italiani si distinguono per il loro eroismo: esso si manifesta nuche nell'ardore col quale si offrono per far saltare i reticolali con tubi di gelatina, una, questa, fra le più. belle gesta dell'esercito italiano. I ribelli della Tripolitania cominciano a difettare di armi, viveri e munizioni Napoli. 2, notte. E' giunto da Tripoli il prof- Besur effendi Glicini, chiamato ili nostro Istituto orientale ciualc insegnante di arabo-tripolino. Un redattore del noma ha potuto avvicinare il professore, che fu educato in Italia e quindi parla perfettamente il nostro idioma. . « — La venuta del generale Ameglio .— egli disse — ha molto migliorato la couidlzione della Tripolitania. L'energia 0 l'equità dell'egregio uomo hon rassicurato la popolazione sottomessa ed hanno messo in tacere, l'ardi; mento di numerosi ribelli. I nemici d'Italia si vanno sempre più assottigliando e fra i diversi capi non regna più la concordia. Di tanto in tanto fra gli stessi libelli avvengono fatti d'armi con perdite. Gli informatori riferiscono che u;i capo tribù era stato ucciso insieme a migliaia di uomini. Altri informatori assicurano che i libelli cominciano a difettare di armi munizioni e viveri. E' certo che essi hanno perduto l'antico ardimento e si sono ritirati a Tarhuna e Misurata, senza però poter comunicare col mare. Del resto, anche per mare è attivissima la sorveglianza contro il contrai); bando. I turchi sono impegnati con nemici possenti e non possono occuparsi dei ribelli Queste condizioni di fatto hanno demoralizzato gli arabi. Del resto non passa giorno senza che vt s;ano nuove sottomissioni di qualche tribù araba, mentre molti desiderano arruolarsi volontari Molti hanno richiesto protezione, accontentandosi di essere armati per Potter resistere ai predoni. Sono 55.000, cioè 20.000 quelli di Zavia 0 35.O0O di Zuara, che vogliono essere fraternamente uniti ai » boni italiani e queste tribù sano formate di gente sincera e fedele. Ma il governatore, è molto cauto c prima di accordare la protezione, vuole essere ben sicuro Ad ogni modo le domande dei kaimacan sono state trasmesse al Ministero delle Colonie per i provvedimenti del caso Il nuovo cimitero militare di Vallona Roma, 2, notte. La «Tribuna" ha da Vallona: «Stamane, con l'intervento dell'Autorità militare e ci vile, si è inaugurato H nuovo cimitero militare. Le tombe erano letteralmente coperte di fiori. Ha officiato il cappellano militare Folacchini, il quale, dopo la cerimonia religiosa, ha pronunciata una .patriottica orazione. Il capitano Priolo ha poi parlato, ascoltato con- commozione. Tra le tombe, molto ammirato spiccavano 1 monumenti del maresciallo Capobianco e del vice-brigadiere dei carabinieri Puddu, fatti erigere ad iniziativa affettuosa dei sotto-ufficiali del Corpo di occupazione ed ideati dallo scuiltore Laricohia». La gravissima confessione del Segretario del Partito socialista tedesco Parigi, 2, sera Da un teledramma da Copenaghen risulta che Winning, segretario del partito socialista tedesco, in un articolo la cui pubblicazione è stata vietata in Germania, ha dichiarato che la situazione alimentare è così grave in Germania, che se non saranno prese misure immediate, la catastrofe sarà imminente. (Stefani) Il gen. Maunoury nuovo governatore militare di Parigi '.Senilità speciale della Stampa) Parigi, 2, notte, li generale Maunoury è stato nominato' governatore militare di Parigi, in sostituzione del generale Gallieni. Ricorderete che il Maunoury fu richiamato in riserva al l'inizio della guerra ; comandando la se sta Armata, contrastò, dopo la battaglia di Charleroi, l'avanzata dell'esercito di Von Klnk su Parigi. Quando, il 4 settembre, i tedeschi si di ressero verso sud-est, il Maunoury, appoggiandosi al campo trincerato di Parigi lanciò il suo esercito contro l'invasore, i niziando così la battaglia della Marna, Ispezionando, nel mese di marzo, una trincea di prima linea, fu gravemente ferito e corse pericolo di perdere la vista Ora si trova in completa convalescenza. Maunoury era già stato governatore della capitala. 0. R. Energica riprosa politicgj ai "Quay d'Orsay,, (Servizio speciale delta Stampa). Parigi, 2, notte. Qualche giornate greco, commentando la situazione e l'assunzione di Briand alla Direttone del Quai d'Orsay, accennò agli sforzi che l nuovo premier ha fatto per facilitare I nego zlatl trala Grecia e la Quadruplice, utilizzando l'amicizia del principe Giorgio e del fratello Costantino. Il tatto risulta oggi esatto. Nel mese di gennaio Briand propugnava ardentemente nei Consigli del Governo una spedizione offensiva della Grecia contro l'Austria attraverso la Serbia. Dietro sua iniziativa nello scorso febbraio gli Alleati proposero a Venizelos larghe concessioni in Asia Minore, comprendenti anche Smirne. Venizelos rispose allora di potere offrire solo 15.000 uomini con la flotta. L'opposizione di Re Costantino si manifestò però subito. Caduto Vcneizelos, l'offerta fu rinnovata a Gounaris, che propose la collahorazione delle Grecia senza riserve non contro l'Austria, ma contro la Turchia: chiedeva inoltre compensi territoriali « che gli alleati garantissero la integrità territoriale della Grecia durante cinque antìi dopo la conclusione della pace. Disgraziatamente la diplomazia intera, illusa del successo de negoziati allora avviati a Sofia, rifiutò le garanzie chieste dalla Grecia. Il nuovo errore poco dopo doveva aggravare la situazione. La Serbia, perfettamente al corrente dell'accordo già concluso tra Turchia e Bulgaria, informò gli alleati della sua intenzione di muovere subito su Sofia. La Quadruplice pose il veto. La Bulgaria ebbe così tempo di compiere i preparativi di guerra, mentre i reggimenti di Makensen si mettevano in marcia. Queste rivelazioni coincidono oggi coll'inizio di una nuova attività confortante al Quai d'Orsay. Il Temps e 'altri giornali della sera segnalino che 11 programma di Briand troverà la base negli accordi che Joffre concluse a Londra. 11 redattore diplomatico del Tcvlps scrive, anzi, che il nuovo Governo della Repubblica comincia affermando il contatto stretto tra gli alleati. Questo contatto è destinato a facilitare le iniziative di ciascuno accordandole e spronandole. La vastità delle fronti, dice Jl giornalista impone una elaborazione di piani tra i quattro Stati maggiori in una unità concertata aftinché l'opera di ciascuno concorra più direttamente allo scopo comune. Bisogna lasciare ora ai personaggi competenti la cura di realizzare una più stretta e permanente armonia. L'armonia diplomatica si sovrapporrà all'armonia militare. La nuova direzione del Quai d'Orsay organizzerà in un funzionamento più concordante tutte le forze della Quadruplice e la iustizia degli scopi faciliterà l'arduo compito ». Altrove lo stesso giornale precisa la natura degli accordi conclusi da Joffre a Londra. Le conferenze del generalissimo furono dedicate a determinare i provvedimenti che riusciranno ad Impedire in Oriente la realizzazione dell'obbiettivo geografico del Kaiser. I turchi, i bulgari, come gli austriaci — dice il giornale — traggono la loro principale forza dalla Germania, 1 colpi- che gli Alleati preparano contro loro colpiranno direttamente il nemico principale. Il Temus assicura infine che i risultati ottenuti da Joffre a Londra confermano quelli ottenuti dalla sua visita al Quartier Generale italiano. Intanto da varie fonti si segnala il moltipllcarsi de gli sforzi tedeschi per la pace. Telegrammi da Madrid avvertono che l'annunzio della venuta in Spagna di Bulow è vivacemente commentato nei contri politici. Si 'riferisce che il principe di Ratibor, ambasciatore di Germania Madrid, fu notato uscire dal palazzo dell'Ambasciata a braccetto dell'ex-mtnlstro Lacierva, luogotenente di Maura. Bulow è atteso a bordo della nave olandese Turbantia- Carrèere- telegrafa da Roma: «Un personaggio russo mi dichiarò che prossimamente si avrà la prova evidente che la Germania desidera la pace, particolarmente con la Russia, mentre la Russia vuole la vittoria e si dispone a cercarla proprio là dove i tedeschi non credono di trovare le. baionette russe •• Dall'Aja mandano: « L'associazione neerlandese per la pace pubblica una lista delle associazioni di vari paesi aderenti al suo programma di agitazione. Il Tìjd, giornale cattolico di Amsterdam, pubblica una lettera Il monsignor Greiwem, deputato al parlamento ungherese, il quale dichiara sublime, divina l'idea emessa dai giornali nell'anniversario della guerra, di chiedere al Governo olandese l'iniziativa delle conferenze di pace. D. R- Tra Briand e Sonnino Parigi, 2, sera. Il Presidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri francese, Briund, ha diretto al Ministro italiano degli affari esteri, on. barone Sonnino, il telegramma seguente: Nel momento in cui assumo la direzione del Ministero degli affari esteri, prego V. E. di accogliere l'espressione dei miei sentimenti personali. Tengo a dichiararle che il Governo della Repubblica intende di continuare con io stesso spirito di fiduciosa collaborazione la politica che associa oggi così felicemente net proseguimento di uno scopo comune l'Italia e la Francia. * F.to: Briand. Il barone Sennino ha cosi risposto: Tengo a ringraziarla per il telegramma che V. E. ha voluto dirigermi nel momento in cui ha assunto la direzione del Ministero degli affari esteri. L'Italia e la Francia proseguono uno stesso scopo ideale colla forza delle loro armi e con l'intima collaborazione dell'azione politica. Prego V. E. di credere ai miei sentimenti personali. F.to: sonnino.