Porter Charlton condannato a 6 anni e 8 mesi

Porter Charlton condannato a 6 anni e 8 mesi IL PROCESSO DI COMO Porter Charlton condannato a 6 anni e 8 mesi I giurati ammettono la semi-infermità e le attenuanti Quindici mesi amnistiati - Sarà scarcerato il 21 novembre p. v. { Dal nostro inviato speciale ) Como, 25, Bolle. E' l'ultima giornata. Quest'oggi avremo le arringhe ed il verdetto. Il pubblico è enorme, l'attenzione e l'interesso vivissimi. Porter è al suo banco nella sua solita attitudine: le braccia conserte, la testa chinata, c labbra mosse da una contrazione continua. Avete mai notato che è sulle labbra più ancora che negli occhi che si può leggere quello che b dentro ad un'anima? Gli occhi possono velarsi, possono tradire, lo labbra no. Meglio parlano qunndo credono di tacere. Su di esse infallantemente si disegna la parola che il pensiero o il sentimento naturalmente si foggiano per tradurre la loro espressione, la loro vita più secreta. Ci sono labbra che anche mute dicono « ti amo », « ti odio », che Implorano, che danno ordini, che intimano, che bestemmiano, che sprezzano. Le labbra -di Porter Charlton paiono disegnare una frase, quella in cui forse mette tutta l'anima, c. la frase 6 questa : « lasciatemi solo! », lasciatemi solo col mio rimorso, col mio dolore e coi miei ricordiI... A me la vita è male. Basta! ». La requisitoria del P. M. In questa attitudine, con questo contegno Porter Charlton ascolta la requisitoria che lo condanna: 11 Pubblico Ministero prende la parola, e comincia : « La Giustizia attende. Non appena si seppe che un grave delitto era stato commesso .i Moltrasio, un fremito d'orrore corse non solo per queste regioni, ma per tutto il mondo civile. Porter Charlton e quello che è; Mary Scott quella che è: lo vedremo. Nen esagereremo. E' da più di cinque anni che si attendeva il giorno della giustizia: ora il giorno della giustizia è giunto. E qui abbiamo dinanzi un Charlton Porter che ha ucciso la propria consorte! Siamo di fronte ad un mentecatto? Siamo di fronte ad un colpevole? Che importa? Ci troviamo di fronte ad un uomo che ha contratto colla giustizia un terribile debito ii. 11 P. M. passa quindi a studiare quale grado di responsabilità possa essere ammesso nell'imputato. 11" perito della difesa dichiara che il Porter è uno squilibrato, un epilettico, che non è più pericoloso, i periti d'ufficio sono di nitro parere. Per essi, Porter Charlton deve rispondere dei suoi atti. I difensori parleranno di un povero giovane inesperto, caduto negli artigli di una mala femmina. Vedremo fino a qua! punto le coso siano così. L'oratore della legge passa poscia a definire e a descrivere le due figure del dramma ; l'ac casato e la vittima. Porter Charlton è un uomo intelligente, molto intelligente. Egli scrive (;1 suo memoriale lo ha provato) come un artista, come un poeta. Ama la musica, frequenta i teatri, ha bisogno di libri, impara l'italiano *enza sussidio di maestri. E' evoluto, una utente superiore e cosciente. La sua.*ducazione è moderna. Impiegato di banca,. ft,.$fato valorosissimo. Da impiegato d'ordine^.salito ad impiegato di ' concetto. Per tutto questo ci vuol testa, perspicacia, equilibrio- Una banca .li Francoforte, una banca di Germania (e la Germania non è certo povera di gente di ban ca) lo vuole, lo'impiega- E' dunque un de generato, un irresponsabile un uomo di tale fatta? Anche fisicamente Porter Charlton è sano. Che cosa manca a Porter Charlton? il sènso morale! Mary Scott era un'artista di teatro, una scrittrice, una donna esperta. Che destino delle cose umane! Essa ha scritto un romanzo intitolato: « il potere dei deboli». Ella non poteva immaginare che proprio il :iotere di un debole -(la difesa lo chiama cosi) l'avrebbe fatta sua vittima, l'avrebbe atterrata a colpi di mazzuola, e piegata in un baule come si piega un, giornale. Mary Scott era una donna di carattere energico. Occorreva per domarla un polso fermo. Da lei un fascino emanava- Io non dirò mai che la Mary Scott rappresentasse l'ideale delle modi. Se avessi un figlio non sarebbe mal stata mia nuora! Ma Mary Scott, con tutti d suoi ili tetti, con tutte le sue malattie, con tutte le sue anormalità, aveva diritto alla vita- Ella era nata, era una creatura di Dio, nessuno poteva toglierle il dono supremo dell'esistenza! Porter Charlton, a questo punto, si nascon de la testa fra le mani, e cosi rimane a lungo Il P. M. continua: Era una isterica, e sta bene! ma se tutte le donne isteriche dovesse i-o fare questa'fine..., quale fortuna per j, fab brlcanti di bauli! Si diceva che bevesse! Por ter Charlton pur dichiara di non averla mai veduta ubbriaca. L'esame del cervello è stato fatto, quando si operò l'anatomia del cadavere .Nulla rivelò l'alcoolismo. L'oratore della legge a la. critica delle perizie dei periti d'America Erano perizie fatte per contrastare la pratica 'lell'estradizione. La giustizia americana, del resto, quando Mary Scott sparò contro l'av vocato Craig per difendere il suo onore, non •onrìannava, nemmeno procedeva. Se Porter volle avere Mary Scott, dovette sposarla. Senonchè. Mary Scott era un'artista, amava la libertà.-E Mary Scott sposò poi Porter Char fon per interesse? Figurarsi! Porter Charlton cruadagnava 900 dollari all'anno. Era. per l'America, come da noi un impiegatine a mille due! In ftuaita causa non c'è nulla (ti passio rude. Porter voleva quella donna, Mary Scott ma non l'amava. Mary Scott, inveca, non fa un matrimonio d'interesse, ma ama, realmente ■ima. Ella ha voluto "nozze modestissime, qua si clandestine: non era ambiziosa. Sposando Porter Chn.r««» ha inteso cominciare una vi•:i nuova. Con altri argomenti, studiando la vita passata dell'accusato, l'oratore tende a dimostrare che questi in ogni sua azione, può essere ri tenuto responsabile. Nelle sue parole una frasi insiste: .. l'azzimato. Il profumato, l'attillato, ii lurido da capo a piedi porter Charlton ». Quando additandolo, il ' P. M. imprende ad evocare il delitto, l'accusato, con un gestri rh« abbiamo già notato alza ed allarga la destra a coprirsi il volto poggiando il gomito sull'altra mano. Della sua testa, poggiata tra il pollice stesso ed il medio, non si scorge che lo fronte pallida sotto i folti capelli chiari, rilevati a spazzola, ed un ciglio abbassato. " E martella! martella! „ — E martella! e martella! — l'oratore tuona. — Il beccaio dà una» sola mazzata al bue chma faqucoVtue glIsSiprAcorimlaDprleinmriditesacosuercosubestTsuilsipbnpsaPtalusvmspdtLnrllDaiqpgnscgdrconmvCgCsrgs e t n a a i e a o ! r i o e e a a l n r ea n Ae o t a e o ise i , . d « a lil e ioe che scanna! Porter Charlton ne ha date di: molte mazzate! Si potrebbe dire-. « perdonato a Charlton perchè non sapeva quello che si facesse. Ma Porter Charlton sapeva benissimo quello che faceva. S'invoca l'amnesia, ma che cosa è questa amnesia? (Rivolto all'accusato). Voi Porter, dimonticate troppo! dimenticate tutto! Egli colpisce... e non ricordai Uccide... e non sa! Fa scomparire il cadavere. Come? gli si chiede : Voi avete scritto due lettore ad Ispolatoff ? Eccola sua risposta: « Non lo so ». Siete venuto da Moltrasio a Como... avete preso il diretto per Genova? — Non ricordo. — A 'Genova vi siete tenuto celato? — Non ri cordo. — Avete date false generalità? —• Non ricordo. — Eppure l'accusato sapeva benissimo quello che sì facesse. Si è imbarcato diffllato per Nuova York. Non è mica andato a Dunkerque od altrove. Quest'amnesia è una provvida amnesia. Ci sono contraddizioni. E le menzogne da lui dette provano che ha agito in istato di piena coscienza. Porter si addormenta dopo aver ucciso e si risveglia. E" il risveglio dell'epilettico quello? E' il risveglio di un ammalato? No. Se fosse stato un men: tecatto. un epilettico al suo risveglio non si sarebbe ricordato nulla di nulla: ma egli ha compreso al suo risveglio (lo ha scritto ne) suo memoriale) che qualch'e cosa di terribile era accaduto. Egli sapeva benissimo di aver commesso un reato, e provvedeva subito alla sua salvézza. Si dirà « ha ammazzato per liberarsi della moglie! ». E non sapeva, che esiste in AmflHca. nel suo paese, il divorzio? Tutto è contraddizione, tutto 6 paradosso. Nel suo memoriale Porter dice che ha rinchiuso il cadavere nel baule il giorno dopo l'uccisione. No. lo ha fatto la notte stesso. Nei suo primo Interrogatorio, avvenuto in America su btto dopo l'arresto. Porter lo ha ammesso. C'è noi documento letto ieri. E del resto, se fosse passato un giorno dall'uccisione, il cadavere sarebbe stato rigido. Non l'avrebbe potuto. Porter. ripiegare p rinchiudere nei baule fatale. Porter ha preso troppe precauzioni. Cosi segue il P. M.. lungamente — molto lungamente — a sostenere la tesi della responsabilità di Porter. Ad un certo punto esce a dire: — Se et fosse qui Victor Hugo... Il Presidente dà un'occhiata all'orologio e vede che sono le una. - Senta, dice il Presidente, avrà ancora molto a finire? Mi sembra che i giurati siano stanchi. Non conviene rimandare il seguito a più tardi ? L'udienza è rimandata alle due e mezza. Alla ripresa, l'oratore continua la trattazione della sua tesi: e conclude per la responsabilità dell'accusato. • L'arringa del difensore avv. Cattaneo Primo della difesa, parla l'avvocato Cattaneo. L'accusato, stanchissimo, chiede di ritirarsi e si ritira. A sua volta, l'oratore, si dà a fare la psico logia dell'imputato- Egli è intelligente, attivo, lavoratore. L'avvenire gli è dinanzi dischiusoDall'umile impiego di prima nomina, passa ad un altro molto superiore. Ed è allora che incontra Mary Scott, che subisco il fascino di questa donna. Il suo memoriale dice di qua.1 potenza sia stato quel fascino. Egli era soggiogato da lei e non parlava che di lei. Egli, nato per andare lontano, è spezzato dalla Insingatrice- Chi è Mary Scott? E" la donna che seduce e che rovina. Le sue gesta sono gesta di Messalina. Il suo carattere era indomabile, sfrenato- Lo ha detto il primo marito di lei. E' una sirena fatalo, una Circe che attira e perde gli amanti. Accolta in un ospedale, per i suoi isterismi, passionali, altro noti pensa che ad uccidere mi uomo — un marito e padre di parecchi figli — che non voleva saperne di lei. Ella gitta l'occhio su Craig — l'avvocato Craig è nnch'egli ammogliato. — Lo vuole. Egli resiste ed ella r-para. Conosce Potter. Si sposa. •■■ Quanti dolci pcnsier. quanto desio — menò costoro al doloroso passo » ■ Le citazioni dantesche di continuo lampeggiano nell'arringa. Al primo incontro del padre cominciano le dolenti note. Perchè il padre tocca 11 triste tasto del passato avviene una scena, scenata da spettacolo d'arena. L'oratore continua parafrasando e commentando le pagine del famóso memoriale di Charlton. Minutamente descrive la vita strana e clandestina della coppia americana a Moltrasio. Ella beveva e sempre più istraniva. Mentre l'oratore si concede una brevissima pausa mi guardo intorno. 11 pubblico è enorme. C'è gente che s'accalca nel passaggio dietro i seggi dei magistrati e si pigia ed urta fin contro i cancelli dov'è il banco dell'accusato. Questi è rientrato- Braccia conserte; viso pallido; testa bassa- La rievocazione del delitto, fatta dall'avvocato, provoca ancora in Porter una grande emozione. La testa gli ricade sulla mano. Le s.ialle paiono scosse da singulti. L'avvocato, con gran copia di esempi, dimostra quanto il Porter fosse soggiogato dalla propria moglie. Ella ormai si è assorbita tutta la sua vita, tutti i suoi sensi, « e dopo ti pasto ha più fame di pria ». E' volubile ed c insaziabile. Ma una gocciola fa traboccale il vaso. E' l'insulto che ella — la sera fatale — ha fatto alla sua debolezza. Porter è un delinquente passionale e d'occasiono. Potter è degno di tutta la pietà. Depone il cadavere nel baule, è vero, ma colla cura, colla delicatezza con cui un marito depone il cadavere della sua compagna, che ha perduto, nella bara. Con lei mette le lettere che alla morta erano care, mette i fiori. Le azioni umane debbono etsere giudicate non colla mente, ma col cuore. Tutto dice : ' perdonate ! L'oratore passa in seguito ad esaminate se l'accusato sia responsabile o no, e sostiene la parziale sua infermità di mente- Nel momento del delitto, Porter non era cosciente. Uccise durante un accesso di follia, pur essendo stato sano di mente prima e pur ridlventar'rinlfi! dopo. Durante tali periodi di follia si rimane come accecati, ed il sonno è conseguenza di tali eccessi. Porter colpi, ma non per uccidere. Mary Scott cadde incosciente; visse parecchia ore in istato comatoso. Quello che Charlton fece dopo il delitto si spiega da sè, perchè è umano. Quello che egli fa non è quello c.He fai un uomo equilibrato e cosciente, ma i suoi ansingvmvcamEhchracsspcvfuppcfao••hve vbvlàtrectrrlegscsdgucbcriEldlMldhNtbtodtcdqE e a a o ! e a è i atti sono di un uomo accecato, che brancola nel buio. « Ma queste cause — dice l'oratore — si sentono, non si discutono! Per giudicare non si chiede che un semplice buon senso. I giurati diranno se Porter Charlton sia colpe vole. Autore materiale del fatto lo è; moralmente può essere scagionato. Porter non aveva l'anima dell'omicida. Charlton non ha cercato un'arma, ma solo ha posto mano ad una mazzuola che si trovava a caso presso di lui Egli aveva una .rivoltella. Della rivoltella non ha fatto uso. Il dubbio di perdere' la donna che adorava gli ha fatto perdere 11 lume della ragione. Lo si s.provocato ». l'orter, a cui l'oratore si volgo direttamente, congiunge le mani dita a dita in breve atto di scongiuro e si nasconde la tosta, singhiozzando. « E tu, Charlton, — perora l'avvocato, — che soffri da tanti anni le angoscie del carcere e piangi il flore dei tuoi gentili anni caduti- tu, clte nel silenzio pauroso delle notti insonni vedi, trepidando, l'imaglne della donna che fu tua, inginocchiati davanti a lei, chiedendole perdono. Il pensiero di averla uccisa strazierà per tutta la vita il tuo cuore e .sarà l'eterno castigo di un momento dì breve furore. So fallisti nc.ll:.' vita, per aver troppo amato, sei oggi redento e salvo dal dolore. Hai assistito ••Ila rovina di tutto il tuo mondo di speranze, hai piegato l'anima dinanzi al crollo dell'avvertire. Tu hai espiato!'Alza dunque la itonte e guarda sereno i tuoi giudici. Giurati, assolvete Charlton per pietà di lui ». Un subuito di approvazione corre tra il pubblico. 'Si intendono dei « bravo! ». L'udienza vieno sospesa por alcuni minuti. Quando l'udienza si riprende il presidente dà là parola all'aw. Miceli-Picardi. L'avvocato Miceli-Picardi L'avv. Miceli-Picardi prende la parola mentre s'alza dall'aula un mormorio di simpatia e d'attenzione. Perchè — egli sì cliiede — perchè un giovane come il Porter Charlton è stato trascinato nei vortice di una tale tragedia? L'oratore parla con voce aonora, squillante, alte le mani, eretto nella toga severa, volto verso i giurati. Qui. in questo dolce paese d'Italia, egli prò segue, non si e avuto un. triste fattaccio; si è concluso uno dei più dolorosi romanzi che mai siano stati vissuti dall'umanità. I personaggi della tragedia di Moltrasio non sono peirsonaggi volgari. Il dramma è fuori della realtà. C'è un altro dramma, da considerarsi, un' dramma clie non è nelle carte processuali un combattimento d'anima. E l'oratore con parola acuta si tfcciuge a delineare, questo dramma, e rifa la psicologia di Porter. L'accusato evidentemente non ne può più E 'accasciato. Sugli occhi si preme il fnzzo letto bianco. .Nel più vivo dell'arringa —- la descrizione della vita giovanile di Porter a New York — l'oratore si interrompe. Conio si sa. l'avvocato Miceli-Picardi ,è ancora sofferente della malattia che lo ha colpito a iMoma. Ha bisogno di qualche corroborante. — Eccellenza — egli dice.ron voce, diversa ho mandato a chiedere del latte e del cognac. Non vedo arrivare nè l'uno nè l'altro. — Saranno qui subito — risponde una voce. Tazza e bicchiere vengono recati all'avvocato. E questi continua. . Atmosfera di dramma Sono le cinaue. L'aula è avvolta uell'onv bru. Si'accendono le'lampade elettriche. In torno si ò fmta veramente un'atmosfera di dramma. — Porter — dice l'avv. Miceli-Picardi — Porter uccise a 'Moltrasio il 5 luglio, ma Mari' Scott uccideva lui, giorno per giorno. Porter, colle sue pazzie, colla sua avidità, col suo ve leno. Mary .Scott era una devastatrice, una dorma che ovunque passa fa rovina. Ridurre questa donna? impossibile. Tornando a Charl lori, questi non fece mai la propria sua difesa Egli è il cronista del suo etto. Ne parla come di cosà che «petti ad altri. Il matrimonio die era stato un folle sogno della vita di Porter, ò di ventato il suo incubo, la sua tortura. Ella sua moglie — tutto dissolveva intorno a sè e dissolse l'anima di Porter notte per notte ove per ora, a goccia a goccia. Era una depravata. L'amore sano non. era in lei. Far sof frire, annientare, diventava la sna gioia E Porter le diede tutta la sua giovinezza, e questa bella giovinezza ne è rimasta Infralita.Guardo l'accusato. Piange silenziosamente, ma dirottamente. Si passa il fazzoletto sugli occhi e ve lo tiene. Sempre era parso che Porter avesse il pudore di dimostrare la sua commozione. Questa volta uon si trattiene più e si abbandona tutto al suo dolore. Rido l'attenzione all'oratore. Questi continua: Chi era Porter Charlton il cinque giugno ? F.ra lo stesso uomo che si era sposato qualche mese prima? No, era un uomo affatto mutatoroso dalle insonnie, minato dogli eccessi, infiacchito, avvilito. Era un cencio! E quali intenzioni aveva quella donna — la sera tragica — di allontanare suo marito da sè? Non h detto precisamente, ma si capisce. Quando Portor Charlton ritorna, dopo la passeggiata che gli era stata imposta, trova sua moglie in abito da viaggio, presta a partire. Ella dunque voleva lasciarlo. Fu allora che la ragione di Porter si annebbiò. Trovò la mazzuola e colpì. Ma aveva l'intenzione di' uccìdere? NoTanto è vero che non si riscontrò sulla scatola cranica di Mary Scott alcuna seria lesione. Mary Scott peri in seguito a commozione cerebrale, ma la scatola cranica non le fu rotta. Charlton non ne avrebbe nemmeno avuto la forza. -Per tre decimi, la morte è dovuta a.i colpi, ma pei sette decimi rimanenti lille' condizioni preesistenti «Iella Mary Scott: debolezza fìsica dovuta al disordine di vita, all'abuso dell'alcool. Fa poi, l'avvocato, la critica delle perizie. Egli ritiene che per giudicare un uomo non occorre un perito. iLa psichiatria ha troppo invaso le Assise! Il Presidente fa cenni col capo. L'Avvocalo _ Non siamo d'accordo, signor Presidente? Il Presidente — Anzi. La seguo col massimo interesse. Penso anch'io lo stesso, perfettamente. — Quando noi avremo detto : niente sana in corpo sano e viceversa — continua l'avvocato — avremo detto tutto, riassunto tutto quanto può almanaccare in dieci volumi uno psichiatra. Ritorna in campo la rejiponsnbiilità o meno di Porter. Charlton, nel momento in cui- ha commesso il fatto, non era in istato di coscienza. Secondo l'articolo 46 del Codice e e à e Penale, la sua colpevolezza è d'aisa.1 menomata- li giorno del fatto, Porter era abbattw tiaelmo; non era In sè- in un momento d'ir», in un momento di ri&eHion*. del basso del Me avvilimento. Porter Charlton .insorte e coìrli sce. n delitto di Porter è un delitto passionale, un delitto d'impeto. Ora Porter appare tranquillo, normale. Ma quanti anni sonq passati dalla data fatele 1 Quel 5 giugn»; egli si trovava assolutamente nelle condizioni contemplate dal Codice, nell'articolo citato. i giura» non hanno che la scolta: o 1 assoluzione o venUquattrennU Che cosa decideranno? Io peneo piuttosto che i giurati diranno «libero», ma 1 ventiquattfenni, noi Portar non ebbe intenzione di uccidere e fu grave mente provocato. I giurati sce«»i*r«-n'i0J'^ la provocazione ed il vizio -parziale <« Porter. signori giurati, era completamente irresponsabilel Fate giustizie. Sarà tarda glutlzia, ma giustizia. , ,-. „„„ L'avvocato Miceli-Picardi che termina la sua rringa alle sei e venti, ha destato una grande impressione. La sentenza Ora lo cose volgono alla spiccia. Il Presidente formula i quesiti ; l'aula e sgombrata, i giurati si ritirano. La folla si è sempre accresciuta. Gli atrii, i corridoi sono gremiti. La strada di fuori è nera di gente. Le porte del palazzo debbono essere chiuse e vigila» da sentinelle. I giurati stanno nella sala delie deliberazioni venti minuti. Il pubblico irrompe nuovamente nell'aula ira mule clamori.. Porter Charlton, in piedi, pallidissimo, ascolta il verdetto. . . „ . , Al quesito infermità completa di mente, i giurati hanno rispoeto no; fine di uccidere: no '; per recate danno al corpo e alla saluter no; sul coniuge: si; eemi-intermità: si; attenuanti: sì. In base a questo verdetto il P. M. chiede anni 7 e mesi 6, deduzione fatta di 15 mesi, per l'amnistia. L'avvocato Miceli-Picardi si rimette al giudizio del Presidente, il Presidente a sua volta si pronuncia: Porter Charlton 6 condannato alla pena della reclusione per anni 6 e mesi 8 colla deduzione di 15 mesi per l'amnistia. Il processo è finito alle 7.15 e la folla si disperde cemmentando. La sentenzi», soddisfa.. Adunque, Porter Charlton, il quale è stato arrestato il 24 giugno 1910 verrà rimesso in libertà il SI novembre prossimo. Porter si recherà a Roma, .poi tornerà in America. ERNESTO RAGAZZONI,