Porter Charlton giudicato dai medici-psichiatri

Porter Charlton giudicato dai medici-psichiatri pollettino Militare ti linwiut al valer milite Roma'. 33, sera. Una dispensa del Bollettino Ufficiale del Hinistero della guerra contiene le seguenti ricompense al valore militare per la campagna di guerra del 1915. i Ricompense concesse di motu proprio «al Re: Medaglia d'argento-. Gaudi (Càltanissetta), capitano di fanterie). Ricompense concesse sul campo dalle sujmnie autorità mobilitate e sanzionate con decreto luogotenenziale: Medaglia di argento-. i Camera (Ciriè), sottotenente d'artiglieria ..da campagna — De Cesaris (Spoltore), sottotenente complemontato di fanteria — De Ramo (Rocca di Mezza), sergente di fanteita — Viola (Ciprino Veronese), caporale di fanteria — Viola (Petrella Salto), soldato di fanteria — Fantelli (Marrone del Sanalo), sottotenente di complemento di fanteria — Manissi (Spezia), sergente maggiore Idi fanteria — Vèllèi (Ascoli Piceno), sergente di fanteria — Golapinlo (Gioia del Colle), caporale di fanteria — Gherardi fó&tazema), sottotenente) di fanteria — Bollito Oliva (Avellino), tenente di fanteria — De Veechi (Livorno), capitano aiutante iVmggtore primo di fanteria — Di Furia jfMoiite Pagano), sottotenente di fanteria — Molinori (Rodi Garganico), sottotenente di Ifaiiteria — Cost.» (Napoli), capitano di fanteria — FlUpponi di Mowbello (Tormo), colonnello di fanteria — Papa (Vienivi), serjgente^i fanteria — Gabrielli (Giuliano Romano), tenente di fanteria — Bonsignori j(Broeoia), soldato di fanteria — Bertelli !(fcoi«no), sottotenente di fanteria — CJimiho (Palermo), sottotenente di complemento d'artiglieria da campagna. Medaglia di bronzo-. Sica (Giffoni Vallepiana), sottotenente di fanteria — Feletti (Col Umberto), sottotenente di complemento dei bersaglieri — Adamo (Castrogiovanhl), sottotenente del genio. Rama. SS, hm - .11 Bollettino Militare odierno pubblica, fra le altre, le seguenti disposizioni: Premozioni straordinaria cer merito di guerra Dona, sottotenente di complemento, distretto di Venezia, deposilo, nominato sottotenente in servizio attivo permanente, nei . . . fanterip. Sottufficiali nominati sottotenenti m servizio etflvo permanente: Carfagna, sergente maggiore alpini, destinato 6 alpini ; Scalia, sergente C bersaglieri, destinato 7 bersaglieri ; Baociola sottotenente di ioompleincuto, distretto di Massa, 32 artiglieria ttamp,, nonìlpato sottotenente in servizio attivo permsmerrt^ continuando nello stesso reggiKioqto; Canonica sottotenente di complemento, ■{distretto di Torino, 3 art. montagna, confermata nomina provvisoria srraoiAinarla sottotenente in servizio attivo permanente. Maresciallo promosso maresciallo-capo -. Gallo. Hi fanteria. ■Sergenti-maggiori promossi marescialli: Ce•cia, S faut.; Virgilli, 2 fint.; Gelassi, J4 fant-; ■Vellei, 17 fant.; Kossi, 70 id.; Ferrerò, '92 id.; Jftavatti, 7 bersaglieri; Corbelli, 2" squadrono Indigeni Tripolitania. ...Sergenti promossi sergenti-maggiori-. Ercolini, Lo Muzio, Piazzola, Benevento, tutti del 114 funi; Collacchia, Di Cliiro, Giordano, 18 fanteria; D'Amato, 134 fant.; Bosnarl,l3 art. camp.; lAzzari. ri art. mont.: Grandi, 8 art. fortezza. . Caporali-maga fori promossi sergenti: Lufflno, Lecciotti, 14 fanteria : Madema, Traseftì, Panetti, Giacomini, 1S fanteria ; Causi e Bro.glia, 10 bersaglieri : Creste, 25 art. camp. : Croyatto, Asóuini e Ceolln, 2 art montagna; Crab;bl, Cardunol Beneillei, 11 fant.; Supino, Legoeatti, Narottn. 14 fanteria.-. Caporali promossi sergenti,: Pozzi, 65 fant.; Chiesa, Macini e Renaglio, ili fant-; Beacco, 123 fant. ; Fatalo. 12.', id.; Pefruceo, 2 artiglieria montagna; Mantice, 1.0 genio. Caporali promossi caporali-maggiori: Potenza, Mugliano, Sigotolto, Palla e Bettcro. 14 janteria: Sr-ilri, Angelini, Maiocco, Bertolotti, ivicsntiu. 18 fanteria; Ducei. OC id.; Conti In«raéclotia, Norrlto e Zuccarelli, 10 bersaglieri Soldati promossi caporali : De Cinque, 2 fanteria; Petrilli. Conti. Di Fiore, Nardèlla, Rie 'cobene, 14 fanteria; Pelizza, 40 id ; Cenci, 48 id.; Cassini e De Santis, ttll fant.: Pagliuchl e Bardo, 130 fanteria; Bavreca e Rubetti, 10 ber'eaglleri. Corpo di Stato Maggiore ■Sono confermate le seguenti promozioni provvisorie al prudo superiore del Corpo di Stato waprciore effettuate dal Comando Supremo delU'Esereito : ■ Maggiori promossi tenenti colonnelli: De Luea, Pozolo, Goccia, Pavia, Barbarici], Assum, Movisi. , - Tenenti colonnelli promossi colonnelli : Bruno, Giovagnoì:_, Clerici. Danioni. j C.'.nABINIHtl REALI 1 Perrone, capitano, collocato a riposo — Antoalni, sottotenonte nella Legione di Milano, è àrasfarito al Corpo truppe coloniali Eritrea. Arma di Fanteria. I Tarlazzi, maggiore 7 alpini, e collocato a riposo — lìessono, capitano ffii ianteria, ìd. — felndoni, tenente in aspettativa, .id. — Delvigo, jsbttotenentc in aspettativa, è collocato in rifórma — Lupo, capitano in aspettativa, è collocato a riposo — Borditi, id. 43 fanteria, id. — Paglianl, colonnello in aspettativi', iti. — Cliib'fcaro, maestro direttore di Banda 34 fanteria id. ■I seguenti colonnelli a disposizione del Miniafero della Guerra cessano..daJale posizione: Baldassarl, Amendola, GliisolhT Sottotenenti <li fanteria promossi tenenti continuando nella stessa destinazione: Gologu, Manca 40 fant.; Paviola 7 alpini; Campanella 83 fant,; Mazzarella 7j id;; Sestilai 22 id.; Gallo 75 fant.; Del Guerra 22 id.; CasBulo 90 id.: Butazzi 83 id.; Consalvi 21 id.; Colanieri 3 id.; Cbiarini id. 10 bersaglieri. I. seguenti colonnelli dell'Arma di fanteria pono esonerati dal rispettivo comando o collocati a disposizione del Ministero della Guerra: Cangenu comandante 85 fanteria: Scota id. 9? id.; Vllardi id. 87 fanteria; Gambi id. 8 aljp'ini; Sala id. 5 fanteria; D-? Lama id. 21 id, ; Alberttni 25 id.; Ciarli id. 53 id. 1 Sono confermate le seguenti promozioni provvisorie al grado di colonnello nell'aafba di fanteria già effettuata dal Comando Supremo dell'Esercito, riguardante t segui'nti tenenti colonnelli che sono nominati comandanti dei reggimenti a fianco di ciascuno indicato: Bonehj 73 fant., nominato comandante 28 fanteria; Rigobello 8 fant., fd. 60 id.; Zamboni 0 alpini, al. 8 alpini; Maminucarl 83 fant iti. « ^s.Padwin 56 fant., su. .15 id.; Amato s id. 12 id.; Franchi 49 deposito id. 43 id ; Lodomez 80 id. 8 id.; Famea 03 id., 63 id.; Fedele 21 icl ; Busta1 id 87 id.; Ronlph id. 90 id.: Borra id. 80 iti.; Ili -Benedetti id. 85 id.; Romosna.ni 8.0 bere.: Caspli 7 fant.; Viola 6 alpini; Basso 78 faat. (dep.): Barbieri 7 alpini; Baldassarl 7 font; FeiTOtì 51 id.; Baldi li id. (dcp.); Pisani SA id. (id.}; RavanelU 68 id. (id.); Therrnes tid.: Spalwri 13 id. (dep.J; Boghetti 18 fant.Massa 13 id.; Pozzi 8 alpini: Russo IO fant.Angutssola 32 id.; Coni aro i alpini; Rosati 2fant, (dep.). E' confermata la promozione provvisoria afUl"1 di colonnello per il tenente colonnellaellol fant. Nessi che e nominato comandantil 92 fant. 1 seguenti tenenti' colonnelli nell'arma dfanteria sono promossi colonnelli nell'armstessa: Bucalo a disposizione comandato Corpo Stato Magiore; Pantano 3 bers.; Castellino 1 bers.: Calderara colonnello nominato comandante a bers.; Castagneti) colonnello a disposizione Ministero guerra cessa di essere a disposizione e nominato comandante 74 fant.; De Basso colonnello Stato Maggiore trasferito col suo grado ed anzianità nell'arma di fanteria e nominato comandante di reggimento bersaglieri. Sono confermate le promozioni provvisorie al grado di tenente colonnello nell'orma di fanteria: Vigorelli 3 faat.; Scoponi 13 fant.: Boinaglu 4 bers.; Forzoni Si fant.; V'inale 52 id.; Padda 76 iti.; Zirono 30 id.; Roriz 75 Id.; Costa, 79 id.; Robino, 4 bers-; Franchi, 10 fant.; Retiamo a alp.; Faccino 59 fant,; Rocca 5 bers.; Pozzoli 12 id.; Cliinaglia 5 fant:; Pagliarolo 9 id.; Bagusin 9 bers.; Martinengo Villagan 2 hi: Vieni 2« fant,; Viola Caselli 86 bers.; Di Nard* 13 fant,< Silvestri 94 id.: Maccarlo 50 td.; Boretti 75 id.; Pizz>5rno 25 fant.; Boncielli id.; Genina 4 bere.; Carila 10 bers.; Bianchi d fant; Lessi 60 id.; Anfossi 1 granatieri; Menzjnger 51 font.; Ferreri 93 id.; Stivatici 69 fant.; Oaiinasso 4 alp.; Zambelli 78 fant,; Barbieri 54 id.; Stigliano 60 id. 20 id.; Lombardi 2.7 td.; Tanzara 31 id.; Treboldl 3 alp.; Rianciardì 93 font.; Reghi.ni 4'» id.; Roveri 11 id.; Pellicano lfi id.; Monti 31 id.; Giove 9 bere.: Geiengi 4 fant.: Bellini 29 id.; Saccomani 82 id.; Minuti G id.: .Fara Forni 45 id.; Gastaldi comandato 40 fant.; Sangiorgl 61 font.: Califano comandato 31 id.: Ba.retH 71 id.; Turba 81 id.: Costa 43 id.; Garzone 2 id.; De Aingelis 4 id.: Roteili 88 id.; Chiodi fH id.; Bellohi 79 id.; Novelli 7 bere.; astemi comandato 46 fant.; Cora 38 id.; Campo 6 id.; Rossi in servizio Stato Maggiore comandato 24 id.; Miravalle 1 alp.; Arbarello 2 alp.: Resto 56 fant.; Zoppi 23 id.; Marezzarti Visconti 57 id.; Cesignani 17 id.: Cassola 11 bers.; Badini Tedeschi 16 font.; Catalano 3 id.; Zanetti 20 id.: Vanzetti 05 id.: Carlos 82 id.; Capra 93 i(}.; Fiori 21 id.; Bruno 3? id.; Valevo Papa c bere.; -Mazzucco 60 fant. Poggi 8 fant.; Mae-nza 03 fami; Serrao 17 id.: mossero 45 id.; ■Savli 85 id.; Clvallerl 35 fant,: Accettella 73 id.; Tissflni 3 id.: Borro 17 id.; Galanti 6 id.; Ronchi 7 alp.: Cirillo 84 fant.: Vivona 02 ;d.; Gabrielli C6 id.; N'ascimbene 36 id.: Dogliotti aiutante campo effettivo S. M. il Re: Fasolis 89 fant.: Grange 17 id. 1 seguenti maggiori nell'Arma di fanteria sono promossi tenenti-colonnelli nell'Alma stessa.- fiosso, 77 fant. — Rasadonna, 87 id. — Piano, 46 id. — Scotti, 89 id. — Eegazzano, 48 id. — Camlsa, 3 bers. — Ricci, 87 fant. — Ortelli Laurentì, 23 id. — Lace, Corpo truppe coloniali Eritrea — Dumi, 60 fant. — Perlini*| 48 id. — Gm/iTO, 73 id, — Fonte, 70 id. — Rossi, 34 id. — Aliaari, 39 id. — Luccheslni, id. — Amendolagine, Regio Corpo truppe coloniali SomagUa, a disposizione del Ministero delle Colonie — Gualtieri. 10 fant. — Rotondi Ricci, 42 id. — Balocco, 88 id. — FerraccioU, l.o bers. — Trionfi, 93 Jant- — Plerotti, 6 bers. — Tiby, 47 lant. — Donicelll, 43 id, — Gastaldi, 85 id. — Michele, 16 id. — Sardi, 45 id, — Tosta Fochi, Il bers. — Orso.. 7 td. Sottotenenti promossi tenenti: Frattinl, 81 fanteria — Gugllelminetti, 24 id. Piazzi, tenente nel Corpo aeronautico^ battaglione scuole aviatori, è trasferito nell'Arma di fanteria e destinato al 12 bersaglieri. I seguenti ufficiali eessano di essere collocati fuori quadro : Garcea, tenente-colonnello 48 fan teria — Gastaldi, maggiore 49. id- — Antoldi, capitano 36 ld. — Cario, id. Ti il -7 Bolis, id. 8 alpini. I sottonotati capitani cessano di appartenere al R. Corpo di truppe coloniali dell'Eritrea: Cherlini,. destinato al 12 fanteria — Credali id. 6 id. — VagUasindi, id. 12 id. Duprè, capitano, è nominalo aiutante di campo della Brigata Messina — Lemme, tenente, è trasferito nel R. Corpo truppe coloniali Eritrea — Marinaro, id., è comandato al battaglione aerostieri- Arma di Cavalleria. Asinata di S. Marzano. colonnello, cessa dal la carica di aiutante di campo effettivo del Re ed e nominato aiutante di campo onorario; — Selby, colonnello comandante dei cavalleggcri « Caserta », è esonerato dalla carica e comandato al 6 Corpo armata. Sono confermate le seguenti promozioni prov. visorie al grado di colonnello nell'arma di cavalleria, effettuate dal Comando supremo dell'esercito : Cbenal, tenente colonnello « Piemonte Reale cavalleria», comandante cavai leggeri Caserta — Tortesi, id- cavalleggeri Treviso id. id. Umberto I — Asinari di S. Marzano, ld. id. Padova. I seguenti sottotenenti di cavalleria 6ono promossi tenenti: Cattaneo, lancieri Vittorio Emanuele — Cottini, cavalleggeri Palermo — Cs'egri De Salvi, lancieri Firenze — D'Alessandro cavalleggeri Umberto !• AflMA di ARTIGLIERIA Pirandello, capitano Direzione artiglieria Messina, promosso maggiore — Zoldani, tenente Direzione artiglieria Verona, è promosso capitano e collocato a disposizione Ministero guerra e comandato Direzione artiglieria Verona — Posquetti, tenente 28 campagna, comandato corpo truppe coloniali Eritrea, promosso capitano — Montanari, 23 camp., ld. id. — N'iiif.hi 2 camp., id. — Infante. 2 pesante campale id. — Panazza, 10 camp. id. — Tedesco, maggiore, comandante 29 artiglieria montagna. Gucci, maggiore Accademia Militare, trasferito Direziono artigl- Torino, comandato Accademia Ministero Guerra — Testa, capitano l.o artigl. mont-. trasferito 3 montagna — Robaglino, capitano comandato 1 artigl. montagna, cessa essere comandato come contro e comandato 2 montagna. arma del Genio. Cini, sottotenente in aspettativa, è collocato a riposo. Personale permanente- dei Distretti Isastia, colonnello comandante dtatretto Aqttila. è nominato comandante del distretto di Nola — Apra, tenente colonnello distretto di Treviso, è nominato comandante del distretto di Aquila — Dai notti, primo capitano id- Pavia, e promosso maggiore- Personali delle rama. Galli, capitano, promosso maggiore. corpo di commissariato. I seguenti ufficiali sono nominati tenenti eommissari effettivi: Maltese, Direzione commissariato Roma — Ma micci, id. Bologna — Egldi, id. Ancona — Cimino, id. Roma — Boraanti-, id. Firenze — Dentala, id. Bologna — Artero, ld- Firenze — Fazi id. Verona — Nardi, id. Roma — De Pompcis. id- Roma — Paolctti, id. Roma — Barberi?, id- Torino — Angelino Napoli Alvergna, id, Milano — Straziota ld. Roma — Mangiameli, ld. Verona. II Bollettino Militare odiamo contiene la promozione di numerosi ufficiali subalterni di complemento e di milizia territoriale appartenenti alle varie armi 0 corpi attualmente a Parma per un breve corso di istruzione a tenenti-a uimissari effettivi. Bollettino Giudiziario Homi, 23, notte. Magiatmtnra: Del Bollo, uditore vice pretore dal mandamento di Biella, destinato quale vico §retore al 2.0 mandamento dt Napoli, a venali assi, giudice Tribunale di Torino, nominato presidente del Tribunale di Rovigo. Baldi, giudice Tribunale di Torino, destinato funzioni di presidente sezione del Tribunale di Catania. ti'Acunto. aggiunto dt cancelleria della l.a Pre.tura di Torino, è tramutato alla Pretura di ! Salerno. | I/etileri, archivista economato generale benefici vacanti di Torino, in aspettativa, b richiamato in servizio presso i] detto Economato. Jubtn sostituto segretario" del procuratore generale presso la Corto d'Appello di Casale ò nominato segretario parti colora del sottosegretario di Stato per gli affari interni. IL PROCESSO DI COMO Como, 23, notte. 1 L'udienza si aper tardi, molto tardi. Quan-| do il presidente slede al suo scanno « dichiara; aperla la seduta sono le undici ben suonate. il Presidente annuncia che imprende a dar1 lettura delle perizie, ma il P, M. si alza a fare una comunicazione. Un documento che si cercava da tre anni P. M. — Il Porter Charlton, al momento del suo arresto ad Hoboken è atuto interrogato da 1 un magistrato americano. Da tre anni abbia-1 mo richiesto il vorbale di questo interrogato-: rio e solo ora lo si è potuto avere. E' in ini glese. Ne abbiamo fatto fare la traduzione a Milano. Presidente (all'accusato). — Siete stato interrogato ad liòboken al momento del vostro arresto, non è vero? Porter. — SI. Presidente. — E il verbale l'avete Armato? Porter. — SI. Presidente. — Bene, vedete qui il testo inglese. Leggete e vedute se lo scritto oorrisponae alle dichiarazioni da voi fatte. Viene recato il documento all'accusato. Questi è oggi assai pallido e pare estenuato. Tossisce. Dietro di lui è stato posto un carabiniere quasi per sorreggerlo. Quando Porter ha finito di leggere accenna che ha qualche osservazione da fare. — Dite puro, dice il presidente. — Ecco, osserva l'accusato, vedo notate qui circostanze che non mi ricordo di aver detto. — E quali? — OueUo che so è soltanto di avere confessato il fatto e di avere scagionato Ispolatoff dii qualsiasi accusa. — Qui nel verbale, continua il presidente, fi notato che voi avete detto di avere trovato la mazzuola che vi servi a colpire ai piedi del Ietto. Vi ricordate di avere determinato questo particolare? — No. risponde l'accusato, i particolari mi sfuggono. Due parole vivaci P. M. — Non ricorda che quello che vuole I... Se rammenta pedino il prezzo pagato pel biglietto... \vy. Miceli-Picardi. — Eh! quella è altra cosa!... Qualche botta e risposta vivace corre tra P. M. «I avvocato, n Presidente scampanella impaziente. — Andiamo — egli dice bruschetto — io sono qui che aspetto che le loro signorie flni-scano per continuare. P. M. — Ma, Eccellenza, io ho pure il diritto.., pon facevo altro che rispondere... Presidente. — Niente, niente, ho detto di finirla. P.' M. — Ma... se.. Presidente (troncando netto ogni protesta ed o?nì spiegazione"!.-— ito detto basta e deve bastare. Dunque bastai Il Presidente dà lettura del verbale. E' una confessano pura e semplice. Porter parla de! éaratteraei'io ^' sun moclie ed ammettp di avere anch'egli un'indole tutl'altro che focile. Parla dei bisticci, delle gelosie, degli alterchi che condussero al dramma e racconta questo nel modo già saputo. Le perizie Letto il verbale dei magistrato il Presidente imprende la lettura delle perizie. Egli avverte perù eh.: siccome le perizie sono piuttosto vo luminose, si limiterà a leggere i punti essenziali. I periti sono tre, i dottori Falciola e Maggiotto (psichiatri d'accusa) ed il dottor Valtorta., scelto dall'imputato. II dottore Ferdinando Moggiotto è direttore del manicomio di Como ed il dottor Mario Falciola primario del manicomio stesso. Il problema che a dottori Falciola e Maggiotto avevano avuto dal giudice Istruttore per la soluzione a questo: Era Porter ChnrltoU al momento del reato, pienamente responsabile delle sue azioni? E fino a qnal punto, data l'irresponsabilità, egli può essere dichiarato irresponsabile. Dopo un ' minutissimo esame fisiologico 0 psicologico dell'imputato, dopo aver studiato tino a qual punto i fenomeni dell'ered'tarietà possono aver agito su di lui, dono aver analizzato quanto vi è di caratteristico e di speciale nei suoi precedenti, i periti riassumono : «esportabile sì, ma non del tutto Noi rileniamo che il Porter abbia agito in un momento di ira determinata dalle ultime circostanze che immeuiaiounsivio precedettero il i-euto. Noi però, per la costituzione del soggetto, per gii .stimoli coiiiaiui die su di eo*'-> hanno unito, doubiumo ritenere elio al momento Uvi delitto si trovava in uno stato ili diminuita responsabilità, dimiuuzione però che a nostro avviso non raggiunge quei grado ai « grandemente diminuita » richiesta dall'articolo 47 del C. P. iConchifletido quindi, ed in risposta al quesito appostoci dal giudice istruttore, noi dichiariamo: Porter Charlton, nei momento in cui compiva il debito del quale c imputato era responsabile del propri atti: considerata però la sua costituzione neuropatica e degenerata gli si deve riconoscere una diminuzione di responsabilità, ma non tale quale la richiede l'art dove è contemplato un vizio, sehbene parziale, di mente. Noi, pure rispettando le opinioni che hanno condotto I penti Hamilton, Fischer, Arlnz, u trarre le loro conclusioni, dobbiamo assolutamente dissentire da loro perchè l'esame cri¬ tico ili quanto ha presentato il Charlton 0 la osservazione praticata su di lui per circa sci mesi nei manicomio, conducono a considerare il caso da un punto di vista sostanzialmente iliyerso. I periti dicono che so non possono Hcórìo'scere che n Charlton nel momento in cui rompi il delitto si trovasse in istato di internata mentale, debbono però riconoscere che esli sia una costituzione degenerata e nevropatica. Noi non possiamo dimenticare la figura morale di Mary Scott risultante da testimonianze eho comprovano in pran parte i fatti narrati dal Charlton nelln stia autobiografia. Questo aumento di siimeli e. gì emozioni non può essere trascurato dal giudice. 11 perito deve occuparsi esclusivamente a stabilire il vizio totale 0 parziale di mente richiesti dagli orticoli 4« e 47 del C. P. La perìzia della Difesa Immediata mente, segue la lettura della perizia fatta dal dott. V'attorta per incarico della difasa. ' Porter Charlton — scrive il perito Valtorta — ha incisa, stampata., nell'organtsmo e nell'anima quella ■'debolezza irritabile », cioè quel u-inperamento nervoso che è frutto della dege..viaztone etnica e famigliare. Egli ne ha scaglionati i scimi via via lungo tutto il sistema cerebro-spinale, Uulndi la finezza dell'organizzazione fisica, ia subdola guerriglia, tubercolare, la mitezza del ricambio nutritivo più facile a leggersi nell'organismo complessivo che a descriversi, e Che ha d'altra parto l'esponente più otiiaro a picciso nella curva della temperatura ordinaria; quindi la condizione eretistica della riflettlvità. che fa di lui un seml-tetanizzafs, c la squisita sensibilità organica, che ha per suo corrispondente naturale, nella sfera psichica, la vivezza emotiva che si accompagna all'idea, S clic si traduce, qualunque ne sia il contenuto, in pronti ed esuberanti fenomeni esteriori, da chicchessia rilevabili. L'amore di Porter Charlton per Mary Scott, svolgendosi su tale costituzione, si annuncia corno schietta anomalia affettiva. C'è fascino fulmineo, trasformazione della sua personalità, paralisi della propria volontà. Egli non sente aè il giusto diritto nò il naturala Impulso dt spingere lo sguardo nella vita di lui; i foschi lati del suo carattere che avevano messo capo al divorzio, ed il di lei folle tentativo omicida, epilogo di un'inutile pusstone amorosa, egli vede 0 crede attraverso il prisma dell'illusione e dell'inganno; che anzi In di lei condizióne di divorziata, e la creduta pericolante, onestà-, gli sugu'erisce e gli impone un programma di redenzione e di difnsa. E per ossa-Porter Char,!fon rapidamente si perverte anche nell'intimità degli affetti famigliari, prima assai vivaci. A bordo del «Duca, d'Aosta», a Genova, a Como, a Moltrasio, dall'aprile del 1910 al giugno fatale — l'organizzazione fisica e psichica di Porter Cltarlton è messa a duro cimento da una folla di stimoli, che minano e sfaldano le resistenze. Ed in tutto lo svolgimento del dramma è un crescendo progressivo dt ombre, o di tempeste, a scapito delle luci e delle calme. "Foglia mulinata dal vento,, La moglie lo trae con sè. come foglia mulinata dal vento; con la sua insaziabilità lo strema di ogni forza; l'avvelena col fermento di mia gelosia pazzesca. E' una gelosia che erompe di fronte ad ogni stimolo, e scoppia improvvisa in piena calma dd In pieno idillio- Quindi una tormenta.di ripetuti, litigi. Poi vengono le luci: ed entrambi sono travolti in opposti eccitamenti. Seguono le calme: manitestazioni di vita famigliare, servizi e svaghi casalinghi, letture, conversazioni serene, programmi sulla futura vita a Francoforte, isolate gite in cui Porter ha per la moglie trattamento signorile, pranzi idilliaci a Moltrasio. Ma sono periodi di calma effimera; una parola, un gesto acuisce nella moglie parossismi 1stericii, che ne rivelano l'originaria amoralità dello spirito: quindi alla debolezza del marito od i confronti oltraggiosi- Oinl'è eh" 'a distruzione fisiopsichica di Por ter r*.b!vHoi viene operandosi sernpro più disperata sotto influsso di una triplice serie di cause esaurienti : l'erosione della vita psl-» chica. e sopratutto emotiva; il surmenage erotico e l'esaurimento nervoso che l'uso anche moderato di alcoolici doveva necessariamente acuire; la tossiemia tubercolare, tanto più grave, quanto più latente e senza vie eliminatorie si manteneva il focolaio fistogeiio- Cause tutte che misco capo a Quel deprimente organico, nvvortito da chicchessia che costituì sco la trama in cui ogni risorsa dello spirito si esaurisce, mentre nasce, si rafforza* 0 assume fisionomia, epilettica, l'impulso omicida, determinalo, nell'ultima scenala fatale, da un cumulo di clementi psicologici solo in via suplrhcialo riducibili ad uno stato di ira cieca, la quale non 'n nessuna affinità con quella contemplata dal Codice nell'art. 51, rna realizza per la sua genesi psicopatologica le condizioni di cui. all'art. 4r>, definendo in se e per sé sola hi piena irresponsabilità di Porter Charlton. Nò criminale, nè criminaloide; Delinquente epilettico L'integrità flo'ln vita precedente, e gli) elementi delia sua personalità morale — come o;4gi si osservano — allontanano assai Portar Charlton dal criminale e dal criminaloide. L'erosione della vita affettiva. In gravissima provocazione, la fulmineità dell'impulso lo avvicinano al delinquente pasionale d'Impeto- La convulsione sensoriale e psichica, l'amnesia, il sapore lo avvicinano al delinquente epilettico. Giuridicamente parlando al momento del fatto, Porter Charlton ci appare al confine fra il deInquente d'impeto assillato da un fondo ep> lettoide, in cui l'impulso è tendenza originaria In germe, che elementi assidui fecondano, sviluppano ed esteriorizzano, ed il delinquente epilettico volgare, in cui l'impulso non è che un numero di croniche e continuate manifestazioni pazzesche, che per essere riconosciuto come tali non hanno neppur bisogno di essere studiate da alienisti, èssendo evidenti a chicchessìa. I fenomeni osservati da cinque psichiatri americani, durante la degenza di Porter Charlton nelle carceri di New York, confermano questo conclusioniDefinita nei suoi elementi psicologici la prima e vera fase del delitto, sono a priori definite anche ja seconda e la terza. Sarebbe infatti assurdo ravvisare il delinquente raffinato nell'immersione del cadavere nel lago e nella fuga. SI urterebbe contro due paradossi psicologici; perchè 0 si dovrebbe ammettere un pervertiménto fulmineo dui carattere, o si dovrebbe escludere il reato d'impeto. Le due fasi ulteriori dèlia tragedia sono, sotto il punto di vista psicologico, assai complesse, ed 11 perito QOttor Valtorta le analizza dilTtrsamente net loro particolari, per concludere che : • Gli stati di coincidenza da cui derivò l'impulso all'immersione del cadavere ed atrìmmedlato ritorno a New York vennero svolgendosi sotto il dominio di una duplice forza estranea.di tèrroro e di disorientamento « mitico ° d'ambiente, che impedi il normale meccanismo di. vita psicoi lògica, che equivale nello spirito del"!egislatore alla coscienza ed alla libertà deglt atti. Azioni ordinate e consecutive dirette ad.uno .scopo non escludono affatto condizioni pazzesche e tanto meno genericamente passionali : è questa un'osservazione quotidiana anche tra 1 folli più inveterati. Porter Charlton non è più pericoloso n perito Valtorta si domanda infine se Porter Charlton oggi debba considerarsi pericoloso. E conclude: < Nei cinque anni che sono seguiti al delitto tutte le influenzo degenerative_ac,qiilsite sono andate man mano attenuandosi, sino a dileguarsi, essendo venuti meno gli stimoli che lé avevano provocate. La personalità fisiopsichica di Porter Charlton, come si presenta all'esame attuale, ha i tratti caratteristici descritti nel primi capitoli: la tendenza all'impulso si è irrigidita nella sua originaria wpres. alone di « nervosismo », in sè e per sè_scevro da qualsiasi pericolo sociale. Sopratutto l'animo di Porter Charlton appare oggi reintegrato — come avviene di osservare negli intossicati alcoolici lungi dallo stimolo. — Poiché non rintracciamo nessun strascico di quella « morbosa deficienza di sentimenti morali » osservata nel periodo acuto dagli allenisti d'America, sotto una forma cosi grave da essere interpretata come segno di » inferiorità costituzionale », favorevole all'Insorgere di accessi di violenza impulsiva. Quindi : Porter Charlton attualmente non si può ritenere pericoloso ». Un'osservazione che fa piangere Porter Nella perizia del dottor Valtorta è dotto — in un puntò — che, durante la sua permanenza in manicomio il Porter accusò malesseri con conati di vomito, cefalee, ecc. Mentre siava scrivendo la sua autobiografia, giunto alla descrizione del delitto fu colto da malore e parve deciso a non scrivere più una parola. II perito d'accusa, dott. Falciola, interrompe : — Infatti, infatti ricordo anch'io qualche cosa di simile... Il Porter ima mattina mi disse di non voler più continuare la compilazione del suo memoriale per non dire cose dolorose e spiacevoli per la povera morta. Io, allora, gli feci osservare che questo scrupolo era tardivo ed Inutile. Egli aveva già ucciso e gettato nel lago la povera donna. Peggio di cosìt... L'accusato si nasconde il volto fra le mani. Pare che pianga. Quando si scopre ha il volto contratto da una espressione quasi spasmodica. Si scambiano assicurazioni e rettifiche fra 1 periti Falciola e Valtorta; indi l'udienza è rimandata al pomeriggio. Un'udienza pomeridiana - di un quarto d'ora L'udienza pomeridiana è per le 14.30, ma anche questa volta abbiamo un ritardo. Alte tre meno'cinque gli scanni dei magistrati sono ancora vuoti, non si vedono avvocati, 1 periti mancano, l'Imputato non è al 6uó banco. Che cosa avvenga dietro le quinte non si sa. L'aula fiatiamo é gremita, più che gremita. Si era detto che quest'oggi sarebbero cominciate le arringhe e mal ci fu folla quanto questo pomeriggio. Nei posti riservati non c'è p»ù... un posto, e vi si veggono numerose ed eleganti signore. Nello spazio riservato al pubblico et si pigia.. Avviene anche qualche parapiglia. SI sente lo scricchiolio di qualche porta che si vorrebbe mandare anche più' in là del muro per passare, e si intendono proteste di calli pestati e di costole premute un po' troppo insistentemente. Un frastuono di cicaleccio empio l'aula, ma ad un tratto si fa silenzio ed aspettazione. Nè i calli pestati, nè le costole premute si dolgono più... almeno ad alta voce. La Corte e gli avvocati irrompono frettolosi ; Porter Charlton, colla sua solita scorta, ricompare al suo banco. Manca un minuto alle tre. I! Presidente apre la seduta, e dal tono della sua voce e dal suo gesto si capisce che le coso andranno per le spiccie. Egli premette che si avrà la spiegazione del ritardo: « Ciò contenterà — aggiunge — gli impazienti, j quali al postutto, non hanno nessun diritto ad essere impazienti ». ~ Poi si rivolge ai periti dell'accusa ed a quel. Il della difesa: — Nessuno di essi ha quel ohe oo&a da aggiungere? Nessuna spiegazione da chiedala « da dare? 11 signor Procuratore generate, i signori avvocati, i signori giurati desiderano nuove olucidazioni, hanno domande a farà? Nè periti, ne procuratore generala, aé avvocati, nè giurati hanno bisogno di fare dòinumle o di chiedere spiegazioni. — I periti possono, dunque, essera licenziati T L'assenso c generale ed i periti si riUrano. 11 Presidente chiede poscia 'alle partì, quali suino i quesiti che Intendono sottoporre al giurati. 11 P. M. rispondo: — L'atto d'aocusa puro e semplice (omicidio volontario). La difesa chiede, a sua volta, l'applicazione degli articoli 46, 47, 51 del Codice penate rei» tivi alla completa e parziale» infermità di mento, nonché la circostanza della provocazione gravo. Il Presidente enumera tutti questi quesiti 0 completa il questionario con quello relativo all'omicidio preterintenzionale: ferimento .varile da morte. — Ed ora — continua il Presidente — dò la parola al signor Procuratore generale. — Io penso — dico 11 Procuratore generale — che sarebbe meglio raccogliere tutte le arringhe in una sola giornata, in una sola giornate —• quella di lunedi — si può sbrigare tutto In ne avrò per un palo d'ore al più. fi Presidente si volge alla difesa:' — | signori avvocati della difesa credono che una sola giornata potrà loro bastare, tenuto conto anche del tempo che dovrà impiegare II P. M. per fa sua arringa? Gli avvocati Miceli-Picardi e Cattaneo a»lcurano che basterà. — Allora — soggiunge il Presidente — rimando l'udienza a lunedi. Ecco quello che si stava combinando dietro le quinte e che spiega il ritardo E il Presidente toglie la seduta, ehe è durata un quarto d'ora al più, tra. 1 mormorii del pubblico che se ne va deluso. I calli pestati e le costole premute troppo insistèntemente si ritirano disperati. ERNESTO RAGAZZONI. DNA SIGNORA DI SETTANT' ANNI CON DN VISO SIMILE A QUELLO DI DNA FANCIULLA Sagrato di famiglia preserrato por lungo ionia rivelato da ma Signora di Pniinola 0 'Da madre a figlia, di .generazione in generazione », scrive una signora ora di 70 anni di età, « slamo stati notati per tutta la piccola citta di provincia in cui viriamo per la bellezza della nostra carnagione, preservata tino alla nostra vecchia eia. In questi ultimi tempi, sono state tante lu nostre umiche che sembrano essere state ingannate c disilluse da rimedtl nocivi per la pelle, che abbiamo creduto non. essere giusto che noi avessimo ritenuto pen noi esclusivamente la ri cetta che è stata sem* Tire considerata come un nostro segreto di Js> miglia, ed alla quale dobbiamo la "nostra n'eterna giovinezza ». Perciò prendiamo questa, occasione- per comunicarla alte nostre sorella lettrici. Si prendano 60 grammi dt acqua di rose, 3 grammi e mezzo di tintura di bencolno e 60 granimi di fiori di ozoino e si mischino in casa propria. Qualsiasi farmacista può for» nini quanto 6 necessario. 31 agiti bene Ja' bottiglia prima di usare lii lozione, e si applichi con un pezzo di bambagia pulita o con una spugna regolarmente sera c mattino. In meno di una settimana vi domanderanno certamente quale fc stata la cagione del meravl» glioso mtgltoramento de! vostro aspetto. La freschezza della vostra carnagione sarà abbagliante. Conosciamo ciò perchè ne abbiamo fatto spesso esperimento fra le nostie amiche, ed essa 6 appunto la sola cosa che abbiamo usato noi stesse continuamente. E' il nostro rimedio di famiglia per tujteje malattie della pelle, e non ha mai fallito di~dar_e la massima soddisfazione. Di fatto lo consideriamo un mezzo ideale per conservare la .salubrità"naturale della pelle. La ricetta è vecchia, semplice e di noto costo, ma sempre efficace. Saremmo ben lieti didarvene altre, ma questa è la sola che possediamo, di cui conosciamo i benefizi perla nostra personale esperienza »• Importante. — Delle ricerche fatte recentemente dn un ben conosciuto dermatologlsta hanno provato definitivamente che la suddetta lozione i impareggiabile per Voggetto per cut è raccomandala, e può perciò essere con' stdcrala del lutto efficace. "NON PURGATEVI,, -Gli .-mliquatt sistemi a base di purganti hanno ceduto ti campo nd un Metodo che. secondo l'illustre pi-ulos-oro Hechel, ha la vlr'ù dt combatterò le cause originarie dell'imperfetta funzione dello stomaco c dell'Intestino ... Chiedere la RIVISTA SCIENTIFICA N. G et», verrà Inviata gratuitamente. CLINICA MEDICA i-PKCMMZZATA Sex. I. — Ila Cappuccini, » - Milano - visite 0-13 STABILIMENTO CUTTRICO di SARTE Da GIUOCO l TAROCCHI io un pezzo, speciali di lunga durata. JONA — Dtpoalt» ri» Faiuio Città, l, Titta» piti»» Cattali* — Istituto Moderno 4 —:— |f Afe sto apertura corri dt ripartitoli» —:— CONVITTO - ISTITUTO — LICEO — TECNICA — GUWAHTO some mi unni L'UNIONE MILITARE avverte i Signor» Ufficiali che tutte le Sedi della Società sono abbondantemente fornite dt Sciabole. I prezzi sono sempre invariati, e cioè: SCIABOLE cavalleria abbrunata, ossidate o nlohelata L. 31.— » bersaglieri a 30.-" » altra armi » 27,- Tipo speciale ossidato per armi a piedi » 29,78 La vendita è fatta a tutti indistlntemente gli Ufficiali, senza eccezione, siano essi o no, soci o clienti della Società.. Le Sedi della Società sono nelle seguenti lo» calltà : Anoona — Asmara — Belluno — ■«rigati — Bologna — Oervignano — Firenze — Canova — Milano — Modena — Napoli — Parma — Palermo — Roma -- Spezia — Taranto — Tarino — Treviso — Tripoli — Udine — Verona. Le sciabole si spediscono anche cestro aaaegno pei pacco postale, aggiungendo per Imballaggio e portai Lire S. ltvli Porter Charlton giudicato dai medici-psichiatri Appendiee della Stampa (122 Romanzo di j |fflICH£UE ZÈVACO -r- E' vero — disse Bruscailie. *- Se vi entrassimo?... A questa domanda segui un lunghissimo sl. lenzio, durante il quale restarono impalati, per cosi dire, davanli alla grande porta del Palazzo scossi dai brividi cagionati dalle raffiche dj vento gelido e dalla neve, onde erano ammantati, del capo ai piedi. V Ruppe 11 silenzio Brusraille, che digrignò: — Questa notte moriremo assiderati dal freddo... Non .sarebbe meglio Ih ria subito fimia.... e per sempre? — Ebbene? — ruggì Bracatile imbronciato. _ Sono pronto u seguirti. Preferisco essere imPoeatol HtaacaiJtep ti&m&i ...- Bruscaille resto meditaliorido per qualche altro po' di tempo, poi scattto : • — Ascoltatemi bene, amici miei.... Forse... chi lo sa? Mi balena un'idea alla mente... un'idea non del tutto spregevole.... Entnamo.... Vedremo il Duco,... Quando saremo al suo cospetto, voi resterete silenziosi ed immobili... ,N0 una parola, ne un gesto.... Parlerò io.... e forse... Poi bruscamente aggiunse: — O impiccati, o salvi!... Entriamo! La grande porta era chiusa, benché il ponte levatoio fosse abbassato. Brancaillou era in punto di lanciare un grido, quando... due nato-' vi personaggi entrarono in Iscena. Erano due monaci, che giungevano a passi frettolosi, tutticoperti di ik»yp. Giunti davanti alla grande p>rta dell'Hotel lanciarono alte grida. La porla fu aperta. I due monaci penetrarono nel cortile. Bruscaille, Bragaille e BrancaiUon li seguirono, e si trovarono al cospetto dei capitano delle guardie. Lo stupore, che provò questi, non si descrive. Alto stupore seguì ben presto una profonda indignazione. Aggrottando le ciglia, egli gridò: — Cornei non siete morti?... E avete anche la impudenza di presentarvi qui? — Ma! — disse Bruscaille — Poiché Monsignori- ha dichiarato che siamo i tre viventi. — E' verol... Ma tre viventi che a quest'ora toreboew aiate sotterrati U, Vili tacripftaiij — Poiché non siamo morti — balbettò Bruscaille, sprofondandosi in inchini — abbiamo creduto doveroso presentarci qui, e offrirò nuovamente 1 nostri servigi ai Duca. — E come può egli riammettervi al lavoro, se vi ritiene come morti?... Del resto, penserà lui a sgrovigliare il bandolo di questa orrtiffatissima matassa... Io vi dichiaro candidamente che non riesco a raccapezzarmi... — Neppure'io — disse BrancaiUon. — Del resto — brontolò il capitano -- poiché in questo momento, 11 Duca è In colloquio con dui persane, è necessario che attendiate la fine del colloquio... Ciò che il capitano asseriva, era vero. In quel momento Giovanni senza Paura era in colloquio con due monaci, uno dei quali era Pietro Tosant, 0 l'altro. Martino Lancelot. Erano i due eremiti, ai quali era sfeito affidato il compito di guarire il re, esorcizzandolo. I due eremiti, stando in piedi, raccontavano al Duca il risultato, che avevano fino allora ottenuto con le loro cure. — La nostra missione è terminata — diceva Tosant. — A Dio non piaccia, che io accusi il re di essere stato indocile ai nostri moniti. Tutl'altro! Egli si è mostrato molto ossequente alle nostre prescrizioni. — Non ha rifiutato di prendere 11 farmaco. Db* ili abbiamo propinato — esclamò, odo ac¬ cento desolato, Manilio t.ancelot. — E avrebbo bevuto quella miscela, se... — L'avrebbe bevuta? — interruppe con impelo Giovanni fi«iza Pania. I due eremiti sì scambiarono imo sguardo desolato. v —i Siamo stali allertati <■ malmenati benché nulla.., avesse potuto giustificare un atto di violenza, esercitato contro due inviati dr! duca di Borgogna. Le guardie.di Sao Maestà, nel momento in cui si tentava il supremo esorcismo, ci hanno cacciati dall'Hotel St. Poi, e il loro diabolico capitano, ha gridato coti voce stentorea: andate al diavoloI E non ritornate qui, altrimenti vi faccio impiccare! -- Ditemi come si sono svolti i falli... ma siate concisi — ruggì Giovanni senza Paura. Tosant fece allora cadere il cappuccio; e apparve la sua sparuta faccia di eremita, abituato ai digiuni ed alle macerazioni. — Allorché il vostro inviato venne a trovarci, e fece appello alla nostra scienza dell'esorcismo — disse — noi accogliemmo, con sacro entusiasmo, la missione che et era stata affidata. Avevamo già esorcizzato con successo parecchi uomini e donne, invasati da spiriti maligni... Per maggiore sicurezza, accettammo quella liala, il.cui contenuta doveva, essere bevuto dal le. Slamo venuti a piedi, a Earigl, e abbiamo ammirato l'Hotel fit, Poi, una magnifica fortezza, nella quale fummo accolti con rispetto. Giovanni « senza Paura » fremeva d'impazienza. Ma conosceva a. fondo il tempsramento di Tosant, e serbò un pfudente^silenzio. Tosant continuò: — Fummo condotti alla prosenza del Ke. Noi dovevamo, per otto giorni, recitare le preghiere e farà i gesti rituali, per cacciare 1 demoni. All'ottavo giorno dovevamo coronare la nostra opera, laceudo bere al nostro Sire quel liquore che, come ci- disse il vostro invilito, proveniva direttamente da Roma. Ora, badate bene a ciò che vi dico- Fino a questa mattina tutto andava per il meglio, n re era colmo, sorridente. Sembrava felice. E calmo e sorridente era stato pure nei giorni scorsi, se se ne eccettui un Incidente strano avvenuto |n un» notte durante la quale echeggiarono 1 ruggiti di una belva, che si era smarrita, non si sa come, e il Re, sovreccitato, accorse con tutti i suoi gentiluomini nell'appartamento di una nobile damigella, che si chiama Odetta di Charopdivers. Giovanni senza paura allibi. — Procedete oltre — mormoro egli. — Sicché — continuò Tosant — l nostri e sorcisml ebbero la più felice ripercussione sulle condizioni di salute di Sua Maestà... Questa matto» la ed U tato eonfratoUa un- I celot ci accingemmo all'ultima parte della nostra missione. E?li. con animo fidente, tirò dalla cassetta la piccola fiala, ne versò 11 con< tenuto In una coppa d'oro e io dissi ai Re: « Sire, questo liquore viene da noma ». E Lancelot aggiunse: « torse, Viene da Gerusalemme". Il re, lietissimo di queste indicazioni, esclamò: fin tal caso, bisogna dire, che questo liquore ba fatto lunghi viaggi. Viene da quei luoghi santi che io anelo vedere. Lancelot rincalzò: «Sire, bevete il liquore, e guarirete »... — E poi ? — interruppe, fremente, il duca tlf Borgogna. — Il re — continuò Tosant — era in punto di bere il contenuto di quella fiala quando, quando, d'un tratto, Irruppe nella sala la fb glia di Satana... — Che dite? —'urlò il duca di Borgogna. Chi è la figlia di Satana? — Odetta di Champdivers ! celot. • got-n-i - Malndlzlon»! biascicò Latv bsclamò Giovanni di Ber- ■ • -- - - s Como, 23, notte. 1L'udienza si aper tardi, molto tardi. Quan-| do il presidente slede al suo scanno « dichiara; aperla la seduta sono le undici ben suonate. il Presidente annuncia che imprende a dar1 lettura delle perizie, ma il P, M. si alza a fare una comunicazione. Un documento che si cercava da tre anni P. M. — Il Porter Charlton, al momento del suo arresto ad Hoboken è atuto interrogato da 1 un magistrato americano. Da tre anni abbia-1 mo richiesto il vorbale di questo interrogato-: rio e solo ora lo si è potuto avere. E' in ini glese. Ne abbiamo fatto fare la traduzione a Milano. Presidente (all'accusato). — Siete stato interrogato ad liòboken al momento del vostro arresto, non è vero? Porter. — SI. Presidente. — E il verbale l'avete Armato? Porter. — SI. Presidente. — Bene, vedete qui il testo inglese. Leggete e vedute se lo scritto oorrisponae alle dichiarazioni da voi fatte. Viene recato il documento all'accusato. Questi è oggi assai pallido e pare estenuato. Tossisce. Dietro di lui è stato posto un carabiniere quasi per sorreggerlo. Quando Porter ha finito di leggere accenna che ha qualche osservazione da fare. — Dite puro, dice il presidente. — Ecco, osserva l'accusato, vedo notate qui circostanze che non mi ricordo di aver detto. — E quali? — OueUo che so è soltanto di avere confessato il fatto e di avere scagionato Ispolatoff dii qualsiasi accusa. — Qui nel verbale, continua il presidente, fi notato che voi avete detto di avere trovato la mazzuola che vi servi a colpire ai piedi del Ietto. Vi ricordate di avere determinato questo particolare? — No. risponde l'accusato, i particolari mi sfuggono. Due parole vivaci P. M. — Non ricorda che quello che vuole I... Se rammenta pedino il prezzo pagato pel biglietto... \vy. Miceli-Picardi. — Eh! quella è altra cosa!... Qualche botta e risposta vivace corre tra P. M. «I avvocato, n Presidente scampanella impaziente. — Andiamo — egli dice bruschetto — io sono qui che aspetto che le loro signorie flni-scano per continuare. P. M. — Ma, Eccellenza, io ho pure il diritto.., pon facevo altro che rispondere... Presidente. — Niente, niente, ho detto di finirla. P.' M. — Ma... se.. Presidente (troncando netto ogni protesta ed o?nì spiegazione"!.-— ito detto basta e deve bastare. Dunque bastai Il Presidente dà lettura del verbale. E' una confessano pura e semplice. Porter parla de! éaratteraei'io ^' sun moclie ed ammettp di avere anch'egli un'indole tutl'altro che focile. Parla dei bisticci, delle gelosie, degli alterchi che condussero al dramma e racconta questo nel modo già saputo. Le perizie Letto il verbale dei magistrato il Presidente imprende la lettura delle perizie. Egli avverte perù eh.: siccome le perizie sono piuttosto vo luminose, si limiterà a leggere i punti essenziali. I periti sono tre, i dottori Falciola e Maggiotto (psichiatri d'accusa) ed il dottor Valtorta., scelto dall'imputato. II dottore Ferdinando Moggiotto è direttore del manicomio di Como ed il dottor Mario Falciola primario del manicomio stesso. Il problema che a dottori Falciola e Maggiotto avevano avuto dal giudice Istruttore per la soluzione a questo: Era Porter ChnrltoU al momento del reato, pienamente responsabile delle sue azioni? E fino a qnal punto, data l'irresponsabilità, egli può essere dichiarato irresponsabile. Dopo un ' minutissimo esame fisiologico 0 psicologico dell'imputato, dopo aver studiato tino a qual punto i fenomeni dell'ered'tarietà possono aver agito su di lui, dono aver analizzato quanto vi è di caratteristico e di speciale nei suoi precedenti, i periti riassumono : «esportabile sì, ma non del tutto Noi rileniamo che il Porter abbia agito in un momento di ira determinata dalle ultime circostanze che immeuiaiounsivio precedettero il i-euto. Noi però, per la costituzione del soggetto, per gii .stimoli coiiiaiui die su di eo*'-> hanno unito, doubiumo ritenere elio al momento Uvi delitto si trovava in uno stato ili diminuita responsabilità, dimiuuzione però che a nostro avviso non raggiunge quei grado ai « grandemente diminuita » richiesta dall'articolo 47 del C. P. iConchifletido quindi, ed in risposta al quesito appostoci dal giudice istruttore, noi dichiariamo: Porter Charlton, nei momento in cui compiva il debito del quale c imputato era responsabile del propri atti: considerata però la sua costituzione neuropatica e degenerata gli si deve riconoscere una diminuzione di responsabilità, ma non tale quale la richiede l'art dove è contemplato un vizio, sehbene parziale, di mente. Noi, pure rispettando le opinioni che hanno condotto I penti Hamilton, Fischer, Arlnz, u trarre le loro conclusioni, dobbiamo assolutamente dissentire da loro perchè l'esame cri¬ tico ili quanto ha presentato il Charlton 0 la osservazione praticata su di lui per circa sci mesi nei manicomio, conducono a considerare il caso da un punto di vista sostanzialmente iliyerso. I periti dicono che so non possono Hcórìo'scere che n Charlton nel momento in cui rompi il delitto si trovasse in istato di internata mentale, debbono però riconoscere che esli sia una costituzione degenerata e nevropatica. Noi non possiamo dimenticare la figura morale di Mary Scott risultante da testimonianze eho comprovano in pran parte i fatti narrati dal Charlton nelln stia autobiografia. Questo aumento di siimeli e. gì emozioni non può essere trascurato dal giudice. 11 perito deve occuparsi esclusivamente a stabilire il vizio totale 0 parziale di mente richiesti dagli orticoli 4« e 47 del C. P. La perìzia della Difesa Immediata mente, segue la lettura della perizia fatta dal dott. V'attorta per incarico della difasa. ' Porter Charlton — scrive il perito Valtorta — ha incisa, stampata., nell'organtsmo e nell'anima quella ■'debolezza irritabile », cioè quel u-inperamento nervoso che è frutto della dege..viaztone etnica e famigliare. Egli ne ha scaglionati i scimi via via lungo tutto il sistema cerebro-spinale, Uulndi la finezza dell'organizzazione fisica, ia subdola guerriglia, tubercolare, la mitezza del ricambio nutritivo più facile a leggersi nell'organismo complessivo che a descriversi, e Che ha d'altra parto l'esponente più otiiaro a picciso nella curva della temperatura ordinaria; quindi la condizione eretistica della riflettlvità. che fa di lui un seml-tetanizzafs, c la squisita sensibilità organica, che ha per suo corrispondente naturale, nella sfera psichica, la vivezza emotiva che si accompagna all'idea, S clic si traduce, qualunque ne sia il contenuto, in pronti ed esuberanti fenomeni esteriori, da chicchessia rilevabili. L'amore di Porter Charlton per Mary Scott, svolgendosi su tale costituzione, si annuncia corno schietta anomalia affettiva. C'è fascino fulmineo, trasformazione della sua personalità, paralisi della propria volontà. Egli non sente aè il giusto diritto nò il naturala Impulso dt spingere lo sguardo nella vita di lui; i foschi lati del suo carattere che avevano messo capo al divorzio, ed il di lei folle tentativo omicida, epilogo di un'inutile pusstone amorosa, egli vede 0 crede attraverso il prisma dell'illusione e dell'inganno; che anzi In di lei condizióne di divorziata, e la creduta pericolante, onestà-, gli sugu'erisce e gli impone un programma di redenzione e di difnsa. E per ossa-Porter Char,!fon rapidamente si perverte anche nell'intimità degli affetti famigliari, prima assai vivaci. A bordo del «Duca, d'Aosta», a Genova, a Como, a Moltrasio, dall'aprile del 1910 al giugno fatale — l'organizzazione fisica e psichica di Porter Cltarlton è messa a duro cimento da una folla di stimoli, che minano e sfaldano le resistenze. Ed in tutto lo svolgimento del dramma è un crescendo progressivo dt ombre, o di tempeste, a scapito delle luci e delle calme. "Foglia mulinata dal vento,, La moglie lo trae con sè. come foglia mulinata dal vento; con la sua insaziabilità lo strema di ogni forza; l'avvelena col fermento di mia gelosia pazzesca. E' una gelosia che erompe di fronte ad ogni stimolo, e scoppia improvvisa in piena calma dd In pieno idillio- Quindi una tormenta.di ripetuti, litigi. Poi vengono le luci: ed entrambi sono travolti in opposti eccitamenti. Seguono le calme: manitestazioni di vita famigliare, servizi e svaghi casalinghi, letture, conversazioni serene, programmi sulla futura vita a Francoforte, isolate gite in cui Porter ha per la moglie trattamento signorile, pranzi idilliaci a Moltrasio. Ma sono periodi di calma effimera; una parola, un gesto acuisce nella moglie parossismi 1stericii, che ne rivelano l'originaria amoralità dello spirito: quindi alla debolezza del marito od i confronti oltraggiosi- Oinl'è eh" 'a distruzione fisiopsichica di Por ter r*.b!vHoi viene operandosi sernpro più disperata sotto influsso di una triplice serie di cause esaurienti : l'erosione della vita psl-» chica. e sopratutto emotiva; il surmenage erotico e l'esaurimento nervoso che l'uso anche moderato di alcoolici doveva necessariamente acuire; la tossiemia tubercolare, tanto più grave, quanto più latente e senza vie eliminatorie si manteneva il focolaio fistogeiio- Cause tutte che misco capo a Quel deprimente organico, nvvortito da chicchessia che costituì sco la trama in cui ogni risorsa dello spirito si esaurisce, mentre nasce, si rafforza* 0 assume fisionomia, epilettica, l'impulso omicida, determinalo, nell'ultima scenala fatale, da un cumulo di clementi psicologici solo in via suplrhcialo riducibili ad uno stato di ira cieca, la quale non 'n nessuna affinità con quella contemplata dal Codice nell'art. 51, rna realizza per la sua genesi psicopatologica le condizioni di cui. all'art. 4r>, definendo in se e per sé sola hi piena irresponsabilità di Porter Charlton. Nò criminale, nè criminaloide; Delinquente epilettico L'integrità flo'ln vita precedente, e gli) elementi delia sua personalità morale — come o;4gi si osservano — allontanano assai Portar Charlton dal criminale e dal criminaloide. L'erosione della vita affettiva. In gravissima provocazione, la fulmineità dell'impulso lo avvicinano al delinquente pasionale d'Impeto- La convulsione sensoriale e psichica, l'amnesia, il sapore lo avvicinano al delinquente epilettico. Giuridicamente parlando al momento del fatto, Porter Charlton ci appare al confine fra il deInquente d'impeto assillato da un fondo ep> lettoide, in cui l'impulso è tendenza originaria In germe, che elementi assidui fecondano, sviluppano ed esteriorizzano, ed il delinquente epilettico volgare, in cui l'impulso non è che un numero di croniche e continuate manifestazioni pazzesche, che per essere riconosciuto come tali non hanno neppur bisogno di essere studiate da alienisti, èssendo evidenti a chicchessìa. I fenomeni osservati da cinque psichiatri americani, durante la degenza di Porter Charlton nelle carceri di New York, confermano questo conclusioniDefinita nei suoi elementi psicologici la prima e vera fase del delitto, sono a priori definite anche ja seconda e la terza. Sarebbe infatti assurdo ravvisare il delinquente raffinato nell'immersione del cadavere nel lago e nella fuga. SI urterebbe contro due paradossi psicologici; perchè 0 si dovrebbe ammettere un pervertiménto fulmineo dui carattere, o si dovrebbe escludere il reato d'impeto. Le due fasi ulteriori dèlia tragedia sono, sotto il punto di vista psicologico, assai complesse, ed 11 perito QOttor Valtorta le analizza dilTtrsamente net loro particolari, per concludere che : • Gli stati di coincidenza da cui derivò l'impulso all'immersione del cadavere ed atrìmmedlato ritorno a New York vennero svolgendosi sotto il dominio di una duplice forza estranea.di tèrroro e di disorientamento « mitico ° d'ambiente, che impedi il normale meccanismo di. vita psicoi lògica, che equivale nello spirito del"!egislatore alla coscienza ed alla libertà deglt atti. Azioni ordinate e consecutive dirette ad.uno .scopo non escludono affatto condizioni pazzesche e tanto meno genericamente passionali : è questa un'osservazione quotidiana anche tra 1 folli più inveterati. Porter Charlton non è più pericoloso n perito Valtorta si domanda infine se Porter Charlton oggi debba considerarsi pericoloso. E conclude: < Nei cinque anni che sono seguiti al delitto tutte le influenzo degenerative_ac,qiilsite sono andate man mano attenuandosi, sino a dileguarsi, essendo venuti meno gli stimoli che lé avevano provocate. La personalità fisiopsichica di Porter Charlton, come si presenta all'esame attuale, ha i tratti caratteristici descritti nel primi capitoli: la tendenza all'impulso si è irrigidita nella sua originaria wpres. alone di « nervosismo », in sè e per sè_scevro da qualsiasi pericolo sociale. Sopratutto l'animo di Porter Charlton appare oggi reintegrato — come avviene di osservare negli intossicati alcoolici lungi dallo stimolo. — Poiché non rintracciamo nessun strascico di quella « morbosa deficienza di sentimenti morali » osservata nel periodo acuto dagli allenisti d'America, sotto una forma cosi grave da essere interpretata come segno di » inferiorità costituzionale », favorevole all'Insorgere di accessi di violenza impulsiva. Quindi : Porter Charlton attualmente non si può ritenere pericoloso ». Un'osservazione che fa piangere Porter Nella perizia del dottor Valtorta è dotto — in un puntò — che, durante la sua permanenza in manicomio il Porter accusò malesseri con conati di vomito, cefalee, ecc. Mentre siava scrivendo la sua autobiografia, giunto alla descrizione del delitto fu colto da malore e parve deciso a non scrivere più una parola. II perito d'accusa, dott. Falciola, interrompe : — Infatti, infatti ricordo anch'io qualche cosa di simile... Il Porter ima mattina mi disse di non voler più continuare la compilazione del suo memoriale per non dire cose dolorose e spiacevoli per la povera morta. Io, allora, gli feci osservare che questo scrupolo era tardivo ed Inutile. Egli aveva già ucciso e gettato nel lago la povera donna. Peggio di cosìt... L'accusato si nasconde il volto fra le mani. Pare che pianga. Quando si scopre ha il volto contratto da una espressione quasi spasmodica. Si scambiano assicurazioni e rettifiche fra 1 periti Falciola e Valtorta; indi l'udienza è rimandata al pomeriggio. Un'udienza pomeridiana - di un quarto d'ora L'udienza pomeridiana è per le 14.30, ma anche questa volta abbiamo un ritardo. Alte tre meno'cinque gli scanni dei magistrati sono ancora vuoti, non si vedono avvocati, 1 periti mancano, l'Imputato non è al 6uó banco. Che cosa avvenga dietro le quinte non si sa. L'aula fiatiamo é gremita, più che gremita. Si era detto che quest'oggi sarebbero cominciate le arringhe e mal ci fu folla quanto questo pomeriggio. Nei posti riservati non c'è p»ù... un posto, e vi si veggono numerose ed eleganti signore. Nello spazio riservato al pubblico et si pigia.. Avviene anche qualche parapiglia. SI sente lo scricchiolio di qualche porta che si vorrebbe mandare anche più' in là del muro per passare, e si intendono proteste di calli pestati e di costole premute un po' troppo insistentemente. Un frastuono di cicaleccio empio l'aula, ma ad un tratto si fa silenzio ed aspettazione. Nè i calli pestati, nè le costole premute si dolgono più... almeno ad alta voce. La Corte e gli avvocati irrompono frettolosi ; Porter Charlton, colla sua solita scorta, ricompare al suo banco. Manca un minuto alle tre. I! Presidente apre la seduta, e dal tono della sua voce e dal suo gesto si capisce che le coso andranno per le spiccie. Egli premette che si avrà la spiegazione del ritardo: « Ciò contenterà — aggiunge — gli impazienti, j quali al postutto, non hanno nessun diritto ad essere impazienti ». ~ Poi si rivolge ai periti dell'accusa ed a quel. Il della difesa: — Nessuno di essi ha quel ohe oo&a da aggiungere? Nessuna spiegazione da chiedala « da dare? 11 signor Procuratore generate, i signori avvocati, i signori giurati desiderano nuove olucidazioni, hanno domande a farà? Nè periti, ne procuratore generala, aé avvocati, nè giurati hanno bisogno di fare dòinumle o di chiedere spiegazioni. — I periti possono, dunque, essera licenziati T L'assenso c generale ed i periti si riUrano. 11 Presidente chiede poscia 'alle partì, quali suino i quesiti che Intendono sottoporre al giurati. 11 P. M. rispondo: — L'atto d'aocusa puro e semplice (omicidio volontario). La difesa chiede, a sua volta, l'applicazione degli articoli 46, 47, 51 del Codice penate rei» tivi alla completa e parziale» infermità di mento, nonché la circostanza della provocazione gravo. Il Presidente enumera tutti questi quesiti 0 completa il questionario con quello relativo all'omicidio preterintenzionale: ferimento .varile da morte. — Ed ora — continua il Presidente — dò la parola al signor Procuratore generale. — Io penso — dico 11 Procuratore generale — che sarebbe meglio raccogliere tutte le arringhe in una sola giornata, in una sola giornate —• quella di lunedi — si può sbrigare tutto In ne avrò per un palo d'ore al più. fi Presidente si volge alla difesa:' — | signori avvocati della difesa credono che una sola giornata potrà loro bastare, tenuto conto anche del tempo che dovrà impiegare II P. M. per fa sua arringa? Gli avvocati Miceli-Picardi e Cattaneo a»lcurano che basterà. — Allora — soggiunge il Presidente — rimando l'udienza a lunedi. Ecco quello che si stava combinando dietro le quinte e che spiega il ritardo E il Presidente toglie la seduta, ehe è durata un quarto d'ora al più, tra. 1 mormorii del pubblico che se ne va deluso. I calli pestati e le costole premute troppo insistèntemente si ritirano disperati. ERNESTO RAGAZZONI. Porter Charlton giudicato dai medici-psichiatri IL PROCESSO DI COMO