Charlton Porter rievoca la sua vita e il suo delitto

Charlton Porter rievoca la sua vita e il suo delittoIL PROCESSO DI COMO Charlton Porter rievoca la sua vita e il suo delitto (Dal nostro inviato «speciale) 18, nottai CBaziton Portar — l'americano uccisore di SSry Scott — è ricomparso questa mattlnf dinanzi «die Assise di Como. Questa volta avremo, Analmente, la soluzioni di Questo dramma giudiziario, che si trascina da anni per l'Italia, e per l'America travino 'andirivieni procedurali ed anche diplomatici i più vani ed i più intricati? Beco che si annunciano nuove complicazioni e al affacciano probabilità di nuovi indugi. L'avvocato Miceli-Picardi, il difensore del Portar, è ammalato. Fu ultimamente a Bracciano a trattare una causa o rimase ani colpito da bronchite. Un nuovo rinvio, dunque, è alla viste? Lo sapremo fra poco. Intanto oerchiamo di penetrare questo enigma d'animo «be il processo ci pone innanzi. In questo dramma, che ha avuto per scenario uno dei luoghi più ridenti e Più sereni che mai poeta idillico possa immaginare, tutto 6 ombra, pwjaonaggi e cose paiono da romanzo — da. fosco icomanzo. — C'è un yankee squilibrato e misantropo ; un'attrice divorziata, dal passato avventuroso, che ne è diventata la moglie ; c'è la vrta di questi due ossuta fuori del mondo 'e fatta ora di frenetica passione, ora di dispute, era di graffi e di insulti, ora di baci, ora di abbandoni, ora di gelosie ; c'è una villa taciturna e serrata, fatta per accogliere una luna di miele e che ha rinchiuso tempeste, ed c risuonata di singhiozzi e delle urla della gente che si sgozza : c'è un baule pieno di membra straziate e di sangue; un'acqua azzurra e pura che è «tata chiamata a diventare )a compìice di un delitto: o c'è l'ansia delle insonnia, le follie dell'alcool, l'angoscia della paura. Ogni capitolo potrebbe recare titoli disperati. Anime malate i Qualcuno riuscirà mai a ricostruire la vita che Chtarlton Porter e Mary Scott condussero fra loro? Il loro incontro fu l'incontro di due turbini carichi di alito di morbo. Ci sono esistenze felicj e calme che passano sulla terra corno brezze passano su giardini portando aromi da aiuola ad aiuola, ed altre che dalla terra non paiono poter sorbir altro che mali succhi ed altro non sanno diffondersi intorno che l'aridezza e la distruzione. E fatalmente esistenze slmili si ritrovano e si. incontrano e vicendevolmente per annientarsi. Queste ànime malate e tormentate, poi, era no ancora innestate sovra tempre d'amerlaani del nord, per sè stesse avventurose, facilissimamente eccitabili, e bisognose di eccitazione. Pax cha la vita non sappia" dar nulla che basti a queste tempre, e sempre le vediamo cercare qualche cosa di più e più in là. La parola che i yankee* hanno più soventi sulle labbra è excU.cme.nt. Essi adorano l'automobile perchè la velocità dà loro dell'esctóement. Una campagna elettorale ardente e bellicosa appassiona la folla la quale vi trova precisamente il suo excitement. Alla borsa, se un gruppo dì speculatori rischia tutte le sue fortune e tutti i soci crediti in un tentativo di accaparramento •per provocare il ribasso di un valore che compra a gran blocchi per rivenderlo carissimo, questa manovra desta tra i grandi finanzieri un bellissimo excitement. Tutto è excitement. Chiassosa, tumultuosa^ ardente, esagerata, febbrile, l'America lavora, si appassiona, discute, divora giornali, scommette, specula, osa, viaggia, fa vibrare notte e giorno il telefono o tempestare gli, apparecchi telegrafici, ha continuamente i sensi ed l nervi al più alto grado dì excitement. Excitement è lo stesso amore. E questo excitement che produce i prodigi, i miracoli di energia, le imprese e le opere colossali di cui noi del vecchio mondo rimaniamo stupefatti, aiuta d'altra parte a corrodere, a rovinare le fibre e le menti già naturalmente indebolite e wruilibrate ; dall'eccitazione è facile Il passo «Ila sovreccitazione. In un paese ove tutto è iperbole, la passione che è già iperbole per sè stessa, diventa delirio, si fa parossismo. Per penetrare addentro là psicologia dei due protagonisti del dramma di Moltrasio. questi elementi non sono fra i meno necessari. Il processo ci rivelerà il resto. • Per me, e per ora, il dramma, ridotto ai suoi •ermini essenziali, si può definire cosi : un •omo.ed una donna per nulla fatti ad inten•Jersi, ma ravvicinati per le affinità di una stessa psiche morbosa, si incontrano e si lanciano travolgere da una medesima furia di sensi. Cessata questa — almeno nella donna, che l'uomo ne sarà ancora posseduto — la coppia pure insieme ribadita da mille vincoli, si trova a dibattersi, senza più illusioni, nella cruda realtà del suo diverso egoismo. Quindi è un continuo disperato ricercarsi e respingersi. E l'uomo non saprà uscire dall'avvilimento in cui lo ha. pittato la sua stessa passione, e del quale avvilimento fisico e morale, la sua compagna che lo sa fatto schiavo non ha ritesmo di beffarsi: l'uomo, dico, non saprà uscire che con un supremo scatto cieco e fatale, e rompendo la malia che lo tiene dando la morie. Nell'esasperazione ha la debolezza di queste ribellioni terribili. Il villino tragico . Ieri (poiché s'aspetta l'entrata della Corte, ho il tempo di ricordarlo) ho voluto visitaro 'a Moltrasio jl vi.Ui.no dove sì evolse la tragedia Tutto intorno era il silenzio e il pallore dorato dell'ottobre. Nell'aria errava diffusa la duplice vaga malinconia della domenica e dell'antanno. Dalla vìa maestra solo risuonava, a tratti, qualche sternutarla .affrettata, di motocicletta. Ni un luogo come questo par fatto per la pace e per il riposo. Il villino, modesto, ad un centinaio di 'passi dal Iago, verso cui sì scende per ima stradìcciuola, listato da un gorgosliare d'acqua fra sassi è inerpicato su una breve balza ed affacciato ad un terazzo quasi sepolto antro intrico purpureo di vite vergine. Lo si penserebbe l'asilo di um Fogazzaro, il quale vi stia scrivendo un Piccolo Mondo VLntico. Le persiane sono chiuse, 11 cancello serrato, l'abilaziono muto. Un rustico' tavolo verde, rovc-sciato sul terrazzo, ed infracidilo da antiche pioggia, ó 11 solo supeUettUe elio si scorge. - E' qui ohe Charlton Porter e Mary Scott vissero le loro tragiche giornate, qui, dove una sceca che può ricordare quella ultima della Carmen (finiscila 1 e lasciami passare!), che l'americano si faceva addosso con un martello sulla sua sciagurata compagina e la stendeva al suolo colla testa spaccata; qui che l'uxoricida inebetito, immemore, dormi a fianco del cadavere che 11 giorno dopo poi faceva a brani e rinchiudeva in un baule; ed è per questa étradiccluola che egli, a notte, scese verso il lago col suo carico macabro. Una frotta di bimbi ot.-1. passa di ritoltilo dai vespri, ed una polvere di tramonto fatta d'oro e di violetto ed in. cui e una pace immensa, cala dalla conca serena dei monti. e dCchtetanHvravliaLal'asbgTetavcgpplrpttfdiftvdntrtcicctsncsSaglddsses i e e è a o e o i o a e e o a i i n a i , a , a i nise, n à ao di o a a to ce nti, a. ce nde ave to si le Le bic-he sna la alo va da a e ta il di na to la Un appello d'usciere, un muovere di bauchi e di teste: la scena muta, siamo alla Corte d'Assise. L'udienza L'aula è discretamente affollata, non troppo. Ce ancora dello spazio. Non si può affermare che la causa desti a Como un grandissimo interesse. Ormai si tratta dì avvedimenti già lontani, la curiosità si è attutita. Signore quasi non ce j»'è. Anche l'insistenza della, voce che H processo sarà rinviato per l'assènza delllavvocato Miceli-Picardi ha certo contribuito a diradare la folla. L'udienza è aperta alle 10. Presiedo il cavaliere Sciacca. Procuratore del Re è il cavaliere Mellorio. Dei difensori e presente ti solo avy. Cattaneo. Assistono i "oriti dott. ValterLa (a difesa), il dott. Maggioltn (di accusa) e l'interprete rag. Vitale. Parecchi testimoni fono assenti o irreperibili. Sì introduce l'accusato Charlton Porter, sbarbato, pallido, esile, vestito con corretta eleganza di « blcu » scuro; si siede tranquillo. Tra le marni ha un libro che ha tutta l'aria di essere qualche dizionario o qualche manuale tascabile di conversazione, italiano-inglese. Al vederlo con aria cosi composta, cogli occhi chiari sema lampi, calmi, colla bocca atteggiala ti profonda malinconia, si rimane stupefatti clie «gli abbia potuto essere II triste protagonista di una cosi fosca tragedia. Ha l'aspetto <H uno studente serio e taciturno. Il presidente avverte: l'Accusato parla correntemente, l'italiano tuttavia per scrupolo ha provveduto che fosse presente anche un interprete. Si 6 sul punto di Intraprendere l'interrottatorio, ma l'avvocato Enrico Cattaneo, della Difesa annunzia che il suo collega Miceli-Picardi, è ammalato e non potrà essere a Como die il 25 ottobre. Egli perciò chiede un rinvio facendo anche notare che dal breve ritardo il trattamento della ca.usa non potrà avere che vantaggio perche questo darà modo al periti di meglio completare la loro opera. II Porter, iJiterrosralo, dichiara di avere piena fiducia ne! patrocinio dell'avvocato presente, epperò il rinvio non è accordato. E l'Interroga torio comincia. L'interrogatorio Porter parla abbastanza corrèntemente l'italiano in quanto a linguaggio, ma la pronuncia e stentata. Parla a inani conserte, con voce ito po' monotxjna, con un leggiero dondolio di c Jtta la persona, con pause in cui sembra richiamarsi alla memoria, qualche cosa di lontano e che gli sfugge. Egli fa il racconto della sua vita e del suo incontro con Mary Scott. — Era nel gennaio del 1908. Lavoravo alla i National City Bank » di Nuova York. Conobbi Mary Scott una sera a cena in casa di conoscenti. Subito ho 'provato per lei una viva simpatia. Ella pure pareva averne per me. Stabilimmo di incontrarsi ancora e ci demmo' appuntamenti. Mary Scott doveva anzi leggermi un suo lavoro teatrale. Una sera fui da lei. Le dichiarai l'animo mio. Poco dopo chiedevo la sua mano. Presidente: •— Sapevate che la signora fosse divorziata? Accusato: — Si. Presidente: — E perchè si fosse separata dal suo primo marito conoscevate? Accusato: — Del suo passato allora non' sapevo nulla. Presidente: — Ed era d'età maggiore di *oi, ella? Accusato: — SI. Presidente; — Di molto? Accusato : — Non so. Presidente: :" — E ciual era allora la vostra situazione economica? Accusai : — Abbastanza buona. Presidente : — E la signora Scott aveva mezzi?^ che una volta vi obbligò a restituire a vostro padre una somma che questi vi aveva inviala. Ella voleva che voi foste indipendente dalla vostra famiglia. Accusato: — Si. Ella aveva mezzi. ' Presidente: — Non avevate avuto malattìe fino allora? Accusato: — Nessuna. Il Porter continua il suo racconto, la storia del suo matrimonio, fatto corno una scappata di scolari, a Wilmlngton, (dove le leggi sono assai facili ai fidanzati) dei giorni felici della sua luna di miele e. dell'incontro col padre nel quale prima si rivelò il «empej'amento eccitabile e strano della sicnora. Avendole il signor Porter padre, chiesto del motivo per cui aveva divorziato dal suo primo marito, Mary ebbe uno scatto violentissimo o negò che si avesse alcun diritto di inquisire sul suo passato. E veniamo al viaggio in Europa. Lasciata, per ragioni di salute, la Banca dove era impiegato, Porter ottieno un posto a Pranc.oforte, ma il posto f> per settembre ed è l'aprile. CI sono dei mesi disponibili o si pensa di venire in Italia. L'accusato continua: — Partimmo da. Nuova York. Eravamo annena in mare che il carattere di mia moglie imnrovvisamente apparve mutato. Era diventata bisbetica, irritabile, isterica. Presidente: — E vi faceva .anche scene di gelosia? Accusato: — Sovente. Mary mi accusava di far la corte ad un'altra signora. Erano continue tempeste, laerime, singhiozzi, proteste. Fu un viaggio impossibile. Tutti i nostri compagni di bordo erano impressionati. Presidente: — La signora Scott però era sofferente, molto sofferente? L'accusato si passa una mano sulla fronte con un gesto penoso. Appare stanco. Con voce rotta, dice: — Ah. sircnor presidente... sono avvenute cose a bordo... La oreeherei di intendermi in seduta segreta.., Il presidente, il auale interroga molto umanamente, acconsente? — Sta bene, quando sarà il momento. Verso la sera fatale Porter accenna a seguire il suo racconto, ma la stanchezza lo vince. E' pallidissimo, e chiede di ritirarsi. L'interrogatorio è sospeso Quando si riprende, Porter non si è ancora riavuto rial suo abbattimento. La sua voce si fa fievole, ed il presidente lo invita ad alzare la voce. Talvolta la parola italiana gli sfuggee si volge vei-so l'interprete, a cui mormora la parola in inglese. Porter continua, raccontando le sue peregri-nazioni, le vicende, di calma e di tempesta tra lui e la sua compagna, il suo arrivo a Comoil suo ritiro a Moltrasio. A mano a mano che si avvicina alla sera fatale, l'accusato si fa inquieto, nervoso, impaziento. Una catastrofe, tra due temperamenti siffatti, era inevitabile, e noi la vediamo, traverso il racconto di Porter, avvicinarsi, avvicinarsi. La narrazione di quella vita di inferno fattadvmebsvfsNapaidP ' e e a a o a e o l r , ò l a. e è i a te di di ie. ma e e te n ao, e o a si re e, ra i-' ra o, he fa i, il a di insonnie, di ingiurie, di busse, mette i brividi. Mai un momento di pace, mal un momento <jj quiete, ma balzi- continui, ìmpeti di ebbrezzo ed impeti di odio. Una notte, un albergo di Como — YHólcl Metropoli: — S messo sassopra da una chiassata atroce dei due, che vengono perciò costretti ad andarsene ipso facto. Mary assale Porter, anche in pubblico, a percosse ed a colpi di spillone. Con uno spintone, una volta, rischiò di gittarlo nel lago. Non esita a proclamare, anche in faccia ad altri, che ne ha (abbastanza. La crisi è al suo massimo, non può durare più... Giunto al fatto materiale del 5 giugno, l'imputato dichiara che dovendo intrattenersi di argomenti d'indole delicata, chiede, mei suo interassei elio gli sia consentito di fare le sue dichiarazioni a porte chiuse. Il Presidente fa prendere atto, e la sala viene sgombrata. La seduta segreta Ut seduta segreta è durata oltre un'ora. Porter Charlton ha narrato come egli fu trascinato, quella notte dal 5 al « giugno 1910 a*' sopprimerò l'esistenza di Mary Scott. Mentre attendiamo nell'atrio, vediamo trasportare nell'aula il famoso baule. E' un « truuk » amar rìcano di media grandezza, fortissimo, biffi'! dato, assicurato da grosse cinghie, miiftìto j agli antfoli di placche di metallo gialljip Ri-i sente dell'ussero stato trabalzalo da confluente'! a continente o di aver subito l'aziono del-'l I acqua..'11 passaggio di questo baule-bara c di' effetto sinistroImpossibile, su quanto si. svolge nella seduta a porte chiuse, faro la menoma indiscrezione Solo si sa che Porter Charlton facendo il racconto di quell'ultima notte di orrore e di sangue, è preso da intensa commozione. Egli dà i particolari della sua vita intima con ."Mary Scott, ed i ricordi che lo assalgono lo fanno ancora sussultare. Che cosa avvenne la noi le tragica, del resto a noto. Eia la sera dopo pranzo. I due erano stati insieme ad una piccola trattoria presso il lago, <> Mary Scott era uscita a far* una delle sue solite scenale di gelosia. Al ritorno, al momento di entrare in casa Mary pare placarsi, gitta le braccia al collo di Poi-ter, gii chiede perdono, e lo consiglia, per poter meglio prender sonno, di fare una piccola passeggiata un giro di; mezz'ora. Porter protesta, e. sfinito, ha bisogno di riposo, vorrebbe rientrare coti Mary, ma Mary ha comandato ed egli obbedisce. Parte, erra per le strade come un sonnambulo. Al suo ritorno, nella camera da letto trova sua moglie, vestita assettata da. viaggio. Esterrefatto egli interroga, vuol sapere. Dunque Mary intende partire? Mary pensa lasciarlo? Dove vuol dunque ella andare? Che cosa pensa di fare? La donna pare eccitatissima. Ella vuol andarsene non importa dove, ma vuol partirei Di Porter è stanca. Della sua gioventù non sa più che fare; p poi. edulcora gioventù quella di Porter? Si avventa alla porta, vuol passare. II marito le - sbarra il passo. L'uno supplica, poi minaccia: l'altra insulta.-Ella si vanta diconoscere carezze più forti o più robuste, e sogghigna. Allora, che cosa passa per la mente di Porter? La coscienza gli, fallisce, gli occhi gli si annebbiano, l'esasperazione è al suo parossismo. Un martello si trova a portata della sua mano ed egli lo afferra e colpisce. Quando si riebbe, erano già passate parecchie ore: fu allora che Porter si accorse di avere ucciso. Come gli venne l'idea del baule, non sa. Solo ricorda che nel pomeriggio di quel tragico giorno vi rinchiuse la salma. Più tar rapaancenelitcovaligferchnebostaricvi (sisipefrDcosuinmHfrcodeidchddgdingumgpvptulaptiGetatiavppCdrspìa' » iT16' C?? 61 Wa iniwai rtla, scendeva al Ugo- L'acqua coperse tutto- V TLa seduta antimeridiana, a cui non è più*)| ' ammesso il pubblico, termina con qualche con festazione del presidente, alle 12,30. Seduta pomeridiana La seduta pomeridiana comincia colla lettura del verbale di rinvenimento del cadavere di Mary Scott e dell'esame necroscopico di questo. La lettura è lunga, -minuziosissima. L'accusato ascolta a testa bassa colle mani conserte e pare trattenga la sua commozioneNon ha più il pallore di stamane, ma il suo volto è più animato e colorito- Le martellate' li perito dottor De Domlnìcis dà spiegazioni intorno alla natura delle lesioni riscontrate sul cadavere- e sopratutto riguardo al constatato spappolamento del cervello. Se la morte sia stala istantanea, non è possibile precisare. Le ipotesi sulle cause dirette della morte non valgono che come presunzioni. Ha sopravvissuto Mary Scott, sia pure in istalo incosciente e comatoso alle martellate di Porter? Chi lo sa? Certo è che quando il cadavere venne ripiegato nel baule esso non aveva ancora la rigidità cadaverica, segno che la morte doveva essere ancora recente. Altro perito, il dottor Pedralli, pensa che il fatto dello spappolamento possa avere due1 cause: prima il trauma in seguito alle mar-, teliate, seconda-la decomposizione cadaverica/ Dottor Valtorta (perito a difesa) : — Può direi il perito se i colpi furono dati con una inten-\ sissima forza? I periti ammettono cho deve essere stata fin piegata una forza abbastanza considerevole Notevolissima, no- Dottor Valtorta: - Possono i periti escludere cha il martello abbia colpito, oltre che la testa, anche altre parti del corpo? Dottor De Dominici : — • . . Nel verbale sono state segnalate « parecchie echimosi ». Ciò riguarda la testa quanto il resto del corpo. SI vorrebbe insomma sapere se Portar ha colpito per uccidere oppure se la morte è sopravvenuta in seguito a ferite, ma la cosa non viene delucidata. La lettura dei verbali continua e si passa a quello del sopraluogo fatto nella villa di Moltrasio. non appena scoperto il delitto. Il, verbale nota come pareti e scala portino in più punti traccie di sangue- II presidente chiede all'accusato: — Come spiegate tutto questo sangue ondo sono spruzzolate la camera e la scala? C'è stata colluttazione tra voi e vostra moglie? Porter: — Non ricordo, non so tnGtpcCllttgtgmnnpicrevglcsePresidente: — E dei vòstri abiti insozzati di(! ) sangue, che "ne avete fatto? Porter: — 14 ho bruciati P. M. : — Questa mattina, avevate detto clteJ limolaste solo la camicia! L'avv. Cattaneo, della Difesa, vorrebbe a nuc-! sin punto che si rimandasse l'udiènza a domani. . , - L'imputato è stanco — egli dice — e lei rammenta i dolorosi episodi di onesta mane. Ma il presidente mon vuole che il processo vada alle colende greche. Concede dieci mimiti «li riposo, poi si continuerà. La prima deposizione del Porter Tre anni fa, Porter Charlton' votine interrogato, al suo arrivo ti Como, dal giudice istrutore. 11 presidente dà lettura di quella deposizione. Essa contiene, anche una volta, la stona delle relazioni tra Porter Charlton e Mary Scott, e del loro matrimonio. La deposizione.è chiara, con qua e là acuti appunti di autoanalisi. Durante' questa lettura il volto dell'imputato si contrae,, rome a nascondere un profondo spasimo. Là sua fremite si corruga. Sugli occhi, a tratti, si passa la mano. Il presidente fa notare che, per quanto riguarda le epoche, precedenti al fatto, Porter racconta le cose con un lusso grandissimo di particolari, lusso che poi viene a mancare, anzi, ti farsi addirittura aridità quando concerne il fatto in se etesso. Nella sua deposizio ne. infatti, Porter mostra che, commesso il de itio, si 6 fatto nella sua .mento' come un buio completo. i Bicordo solo — egli disse — di essermi trovato un mattino su una strada, con due valigie in manie. Bicordo di essenni un Istante fermato ti oonlemplare 11 levar del sole, poi che le cose sono diventale intorno a ine tutto nere. Poi ricordo di essermi trovato, cosi ,dbotto, su un grande piroscafo... ». Presidente: — Potter, come va ohe in questa prima deposizWBie voi mostravate di non ricordare rvulla^ir stamane invoco molte cose vi sono ritornale alla mente? Portar: — Di carte cose, ai, mi ricordavo, ma non osavo non ardivo allora parlare. Risulta però che Jl Porter" non abbia perso, compiuto il delitto, completamente il suo san-, gue freddo. Infatti, prima di abbandonare Moltrasio, scrisse due lettere al suo conoscente, il russo Ypolatoff (due, per essere sicuro che l'Ypolatoff avesse sue notizie), e nelle quali lettere informava che la moglie e lui. un po .sofferenti, partivano per la Siviera, dove sarebbero rimasti parecchie settimane. Baccomàndava pertanto che nessun estraneo potesse entrare in casa sua, e che all'ufficio postale si trattenessero le sue lettere A malgrado di tutto, l'Istinto della sua' sicurezza gli faceva prendere delle precauzioni. Eppure, che volete, il Porter non ricordava più di. avere scritto queste lettere, o almeno pensava di averne scritta una sola. Con questo la prima giornata è terminata. 11 presidente vorrebbe .ancora sapere perchè il Porter. quantunque avesse dichiarato che 11 verbale riproduceva esattamente il suo pensiero, non lo ha. inai voluto firmare. Porter si impaccia in lunghe spiegazioni, e rivolto ai giurati chiede: — Supponete, signori giurati, di essere, nei miei panni e di trovarvi in America, senza saper l'Inglese... • L'accusato però non riesce a spiegarsi. Il presidente trova, del resto, inutile lasciarlo continuare, e toglie la seduta alle 17,45. ERNESTO RAGAZZONI.