Immediata azione della Quadruplice reclamata dalla stampa parigina

Immediata azione della Quadruplice reclamata dalla stampa parigina Immediata azione della Quadruplice reclamata dalla stampa parigina prestigio della Quadruplice deve affermarsi coli'intervento {Sii eil dli St) {Servizio speciale delia Stampa). Parigi, 25. notte. W Journal des Débats si congratula coi colleghi parigini, che sono giunti infine a riconoscere che nessun enigma reale sussisteva a Sofia. Esso scrive-, a Noi ci troviamo in Orimi? dinnanzi ad un doppio pericolo. L'attacco combinalo germano-bulgaro su due fronti sertii potrebbe avere conseguenze incalcolabili, ila la sola minaccia di un attacco è capace di produrre risultali ugualmente funesti. La diplomazia, sconcertala, potrebbe commettere ulti irreparabili. Dipende ancora da noi dì scongiurare il duplice pericolo».- Azione immediata Il giornale invoca esso pure un'azione immediata degli Alleati, la cui condotta è ormai indicala chiaramente dagli eventi. Bisogna prendere le disposizioni utili per il forzamento dei Dardanelli, prima che si giunga nel cuore dell'inverno, prima che lo stabilirsi di linee fortificale lungo U fronte orientale permetta agli austro-tedeschi di sguarnire momentaneamente quel fronte* Bisogna dichiarare a Sofia che qualunque impresa contro la Serbia 6 considerata come diretta contro la Quadruplice. Bisogna aver pronti i mezzi per confortare la dichiu-razione diplomatica con s.anzioni militari. Quando fosse in guerra con noi, la Bulgaria-sarebbe isolata da tutti i lati, salvo che Eolia Turchia, incapace di accorrere in suo aiuto. La Bulgaria è nell'impossibilità di sostenere una lunga lotta. Il colonnello Rousset, sulla Libertè, dichiara che forse non è male che gli Imperi centrali estendano smituratamente il loro .'fronte d'azione. Dopo essersi impegnati su tre teatri di operazioni, ora si impigliano in un quarto. Simile estensione sicuramente sarà un elemento di debolezza, che permetterà agli Alleati di scoprire presto o tardi H punto debole oggi cercato. Condizione indispensabile, però, è che occorre che gli austro-tedeschi trovino dappertutto una resistenza sufficientemente energica per impedire il successo delle loro diversioni. Par salvare la Russia da un nuovo pericolo L'azione degli alleati è ritenuta indispen sa'nle, oltreché per soccorrere la Serbia, per sottrarre la Russia a un nuovo pericu lo. Le comunicazioni russe sono minacciate nei Dardanelli ; è chiuso Arhangelo, perchè bloccato dai ghiacci; l'impero dello Zar resta oggi legalo agli alleali occidentali da un'unica ferrovia che parie da Salonicco, risale nella vallata del Vardar, attraversa Nisch, penetra nella Rumania in uno stretto angolo dove convergono le frontiere dei tre regni balcanici. Questa linea corre da sud a nord lungo la frontiera bulgara. A sud essa si trova sotto i cannoni di Strumilza ; a nord Widdin la minaccia. Lo stalo di cose già deplorevole con la Bulgaria incerta diviene insostenibile con la Bulgaria ostile. Gli interessi vitali della Russia e del blocco della Quadruplice sono impegnati da quella parte. Malgrado le assicurazioni autorevoli, qualche giornale crede ancora necessario incitare a una pronta azione militare. Le bandiere della Quadruplice sventolino in Macedonia Herbelie nell'Eolio do Paris insiste scrivendo che occorre che le bandiere degli alleali sventolino subilo in Macedonia. E' necessario sconcertare gli avversari e riconfortare gli amici. La Grecia mobilizzò per essere pronta a fronteggiare un colpo di mano della Bulgaria, se interviene a fianco dei serbi riceverà da questi certe concessioni territoriali. L'opinione pubblica ro' vicna sarà certamente contro gli aggressori. Ma le discussioni e le opinioni sono incentivi a, perdite di tempo. Intanto purtroppo il tempo passa. Il solo esempio trascinerà i dubitanti. Diamolo! Pichon nel Petit Journal si stupisce che la diplomazia tardi a comprendere la tendenza invincibile del Re di Bulgaria; era chiaro come il sole che re Ferdinando era sempre tentato di marciare con gli austrotedeschi: è naturale che lo sia oggi ancora di più. Ma l'ex-ministro degli esteri crede all'efficacia dell'intervento di una parte notevole dell'opposizione della Sobranje per impedire il cozzo con la Quadruplice. Questa opinione ottimista si fonda sulla promessa di Re Ferdinando di interrogare la Sobranje prima di prendere decisioni supreme. Le ultime informazioni però diradano queste previsioni ancore rosee. Il Governa bvigaro pensa di porre la Sobranje di fronte al fallo compiuto. E' indubbio in tal caso che, se sarà chiamalo a deliberare, il Parlamento darà la maggioranza al Governo, sanzionando ogni cosu. Le difficoltà del nuovo piano austro-tedesco Qualche critico militare traila delle difficoltà per l'esecuzione del nuovo piano ausi ro-lcdesco. Il generati: Cherflls Scroclie, nel Gaulois dice fili: attualmente i rinforzi tedeschi che marciano contro i russi non sono ancora alla vigilia di divenire disponibili. Quel che i tedeschi sono ora impossibilitali a fare gli alleati lo possono fare in senso inverso eseguendo con l'eroico esercito serbo le operazioni di. sicuro successo. Il problema dei Balcani sarà risolto dalla affrettala liberazione di Costantinopoli. Non bisogna ripetere però l'errore commesso nel passalo, bisogna pigliare subito, l'iniziativa per le- operazloni liberatrici. Però non mancano nemmeno le critiche. Parla Clemenceau Clcmenccau non perde l'occasione per la critica. Con un tono più aspro di quello di Pichon egli rileva il candore eccessivo della diplomazia. Tra l'altro, scrive: « A che possono servire i diplomatici se non sanno scovrire i segni di quello che si prepara o se, dopo averli scoperti, concentrano il loro sforzo politico per chiudere gli occhi? 1? troppo evidente che le nostre tardive offerte solo servirono ad incoraggiare il ricallo bulgaro fornendogli j mezzi per provocare gli aumenti delle offerte tedesche alle spese dell'imbecille Turchia ». Con identiche note grida nella Guerre Sociale llervé- Egli afferma che per neutralizzare le vittorie di Hindenburg alili occhi balcanici occorrevano le vittorie sul nostro fronte occidentale, ovvero un decisivo successo liei-Dardanelli. 1 turchi erano agli estremi, scarseggiavano di munizioni e un grosso sforzo militare navale contro di loro poteva atterrarli. •Fedele all'ottimismo antico, Capus crede che le recriminazioni sono inutili e ingiuste, u Checché sia — scrive — Il brutale intervento bulgaro ci frutterà la fine della ossessione balcanica, perchè era una vera ossessione. Perdevamo il lume dell'intelletto seguendo le operazioni e facendo uri calcolo infinitesimale sulle intenzioni della Romania, della Bulgaria e della Grecia. Sembrava che nessuno osasse più alzare la faccia esaminando gli affari d'Oriente. Perciò l'audacia dei gesto bulgaro può avere liete conseguenze. Chissà se non ci costringerà a semplificare la situazione i cui clementi sono divenuti talmente ingarbugliati e cotrir plessi che nessuna soluzione appariva più possibile'/ » La crisi giudicata a Pietrogrado e a Atene • li corrispondente da Pietrogrado del Teinps telegrafa che l'atteggiamento adottato apertamente dai dirigenti bulgari, produce colà la più viva indignazione. L'opinione pubblica ne dà la colpa solo a Re Ferdinando e al suo Governo. 7 circoli ufficiali russi conservano un atteggiamento di aspettativa, in attesa che la nazione bulgara, prendendo a sua volta posizione, si dichiari prò o contro l'avventura di Re Ferdinando. Un telegramma da Atene allo stesso giornale segnala che l'opinione ellenica si mostra soddisfatta per la misura adottata dal Governo ordinando la mobilitazione. 1 circoli germanafili si sforzano di ridurne la portata a una semplice misura di precauzione,'che non implica altra intenzione tranne quella di proteggere il territorio contro un'eventuale aggressione. Questi circoli vorrebbero vedere la loro tesi condivisa dalle sfere dirigenti e nel pubblico. Tuttavia si constata che il sentimento popolare desidera che il paese sia in condizione di soccorrere i serbi, ed esprime apertamente la speranza che gli Alleati mandino a Salonicco un corpo di spedizione, a cui potrebbero unirsi le forze, elleniche. Si fanno anche voti perchè questo corpo possa essere abbastanza forte per ristabilire l'equilibrio delle truppe serbe, ripartite su due frontiLa cifra di 150.000 «omini è quella che si ode ripetere più, di frequente.

Persone citate: Clemenceau Clcmenccau, Petit, Re Ferdinando, Rousset