Il nuovo dramma balcanico

Il nuovo dramma balcanico Il nuovo dramma balcanico i'attacn tedesco aib tato rileviti dalla slama paia k Londra perdura il pessimismo sulla situazione dei Russi (Servizio speciale della STAMPA) Commenti e speranze tedesche per la nuova azione (Servizio speciale della Stampa). ZURIGO, 21. notte. «L'offensiva tedésca contro i serbi» è il titolo che domina oggi siti giornali tedeschi. : ti Dopo parecchio tempo il duello di artiglieria è stato ripreso energicamente sul 'fronte serbo ed è stalo ripreso per opera delle batterie germaniche. E' il preludio del nuovo dramma che si inizia nei Balcani. 1 primi colpi dell'artiglieria tedesca sulle sponde del Danubio — prosegue il Berliner Tn.geblatt — echegyieranno molto lontano nei Balcani. Le Potenze dell'Intesa non possono non intendere il tuonante annunzio. Ed è da supporre che i primi colpi dei cannoni tedeschi desteranno lieta attenzioni: in Turchia, fedele nostra alleata. Sono essi infalli un saluto al popolo ed al valoroso esercito turco ». La Gerninnia dice: » E' la volta dei serbi a cominciare a sentire il pugno tedesco. Di quei serbi che, nella loro megalomania poco scrupolosa, non si vergognarono di ricorrere all'assassinio, diventando la Causa . esteriore del axande incendio mondiale ». « L'esercito dello Czar — scrive alla sua volta la Vossische Zcitnng — è tanto debellato": eKé, per usare le parole del cancelliere, noi abbiamo pronti eserciti per nuovi colpi. La Serbia, che nell'agosto del 19H, quando ancora piena di fiducia nella sorella, russa, ruppe le relazioni diplomatiche coll'Impero tedesco, avrà oggi la comune offensiva delle truppe austriache e tedesche ». TJn omaggio al valore serbo 71 Berliner Tageblntt aggiunge: «Solo coloro che hanno la mente offuscata di preconcetti, non possono negare che il popolo serbo si è battuto valorosamente ed ha. dato prova di patriottismo appassionato c di forza tenace- Era raffigurato con facile scherno come un popolo di operetta ed invece sì è dimostrato, purtroppo per lui, un popolo maturo per la tragedia. Da tre anni è in lotta incessante.' Non sappiamo come la Serbia ha sopportato % sacrifìci a cui è soggetta, ma le sue ferite devono doppia mente dolorare, perchè sono sopravvenute l'aspra delusione e l'amarezza. Lo Czar ha mantenuto la parola data ai terbi, ma i suoi eserciti sono staff battuti e l'avvenire sembra oggi più oscuro che mai. Pochi di sidcrano che la Serbia sia cancellala dal libro dei popoli, ma noi abbiamo oggi hi sogno nei Balcani d'una comunicazione libera, adesso come nell'avvenire, coll'impe ró turco e di un'unione che, garantisca la pace e sopratutto sia ottenuta mercè l'an nessiane della Macedonia alla BulgariaQuanto al resto, è desiderio di ognuno ddare a tutti i popoli la possibilità di vìvereIl popolo serbo potrà comprendere da sè destini che attendono la Serbia ». Le Leipzinger Neusten Nachrichten seri vano stasera che il nuovo colpo tedesco a vrà un effetto fulminante-. u Le'arliglierié tedésche hanno impegnalo la lolla — contìnua il giornale — contro le posizioni serbe al sud del Danubio, presso Semendria. Vi è qualcosa di simbolico nefallo che. i cannoni germani tuonano suDanubio proprio nel trentesimo anniversario della formazione della Nuova BulgariaDurante trent'anni la Bulgaria fu in eterna lotta colla Serbia, e da ultimo, con il tradimento, la Serbia prese la Macedonia all'alleala. Adesso, per la Bulgaria è suonata l'ora delta vendetta, l'ora di formare la grande Bulgaria ». Non si crede all'intervento rumeno Mentre cosi la campagna diplomatica neBalcani incomincia a trasformarsi in campagna guerresca, i giornali rilevano le avvisaglie del probabile intervento degli Stati balcanici. Il Berliner Tngeblatt ha da Sofia: «Durante In feste patriottiche svoltesi nell'anniversario dell'unione della Bumelia orientale colla Bulgaria, a cui partecipò tutta la ■popolazione, avvennero grandi manifestazioni serbofobe. In tulli i discorsi pronunciati 1u manifestata l'opinione che era scoccata l'ora di punire l'antica alleata traditrice. L'ispettore dell'esercito bulgaro, gè nerale Savoff, Ita dichiarato ehi: i bulgari'dopo concluso l'accordo colla Turchia, non possono più continuare i negoziati collQuadruplice ». La VossÌ6che Zeitung Zia da Sofia che i4 tagias è attaabmtut» serve a i a i i e n i e è e a i e l a . di e. i o e o l l . a ila a i vua ncglialo dai. soldati. Lunedì i rumeni incominciarono a costruire trincee, bocche di lupo e stendere reticolali nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria. La popolazione continua però la sua vita pacifica e normale. Non vi e a Bucarest od a Sofia, diplomatico che. creda che la Bumenia voglia ricorrere alle. armi. La posta, il telegrafo, le ferrovie continuano in Bumenia a funzionare regolarmente. Lo Czar Ferdinando ed il 2>residevte. dei ministri Ilarioslavoff hanno già avuto il solito compenso di decorazioni per l'opera compiuta. Infatti, secondo il Nenes \Vlener Journal, il'duca Giovanni di Mcklcmimrgo consegnò loro in una recente visita insegne di altissimo ordine tedesche ed austriache. L'Az Est reca che il Gabinetto di Pietrogrado ha comunicato al Ministero degli esteri rumeni che le domande della Bumenia saranno appagate Le nari da guerra russe saranno richiamale dalle acque rumene. La flotta russa non. fermerà più i piroscafi rumeni. Lo slesso, giornale informa che l'inviato serbo a Borita è giunto a Bucarest in missione speciale. Si dice che egli debba attingere degli schiarimenti sull'atteggiamento della Bumenia di fronte a\la Serbia. Il ministro serbo a Poma è mollo allo a ciò per le ampie relazioni che egli ha a Bucarest, ove risiedette pàrccchi'anni.' L'c.c-sotlosegretario dì Stalo ungherese.Ozlezcnyi, in un articolo sulla Neue Froie Presse, dice che, mercè l'accordo bulgaro,' Costantinopoli potrà volgersi a dedicare le. sue cure ai suoi territori asiatici, prospettiva questa che i nemici della nuova triplice non si erano figurata. L'accordo riuscirà a dare tranquillità ai Balcani, ad eliminare i disordini suscitati dalla Serbia. La Bulgaria e la Turchia sono alleale naturali, come, sono alleate naturali VAustriaUngheria e la Germania. La Bulgaria dovrà lottare su un solo fronte Il corrispondente da Bucarest della Vos sischc Zcitnng telegrafa che l'inviato austro ungarico a Bucarest ha avuto col primo ■ministro Brattami uno scambio di dichiarazioni tranquillanti, sugli avvenimenti militari al confine. L'inviato austro-ungarico ha colto l'occasione per fare alcune offerte già presentate altra volta, lì. Congresso degli studenti rumeni a Galatz decise di tenere il. prossimo Congresso in Transilrania. La Grecia, è stata assicurata — prosegue il giornale — a proposito degìi avvenimenti futu ri che la Bulgaria non muoverà alcun at tacco contro la Grecia. Dipenderà però dalla Grecia giudicare in che modo deve esse re interpretalo il trattato di alleanza esistente tra essa e la Serbia. Probabilmente, la Grecia, si manterrà passiva. A tale proposito, il corrispondente ricorda le recenti dì chiarazioni di Badoslavoff, che la Bulgaria dovrà lottare su un solo fronte. L'opposizione bulgara, peraltro, non avrebbe smessa la sua campagna contro lìadoslavoff. Se conda le Muenchoner Neusten Nachrichten, il Governo fece sequestrare un manifesto, in cui si invitava la popolazione di Sofia ad una violenta agitazione per la nomina di un Gabinetto di coalizione. Con grandi attenzione si segue a Sofia lo svolgimento delle relazioni, rumene culle Potenze ceri frali. Si afferma che il Gabinetto rumeno si. dimetterebbe cedendo il posto ad un Mi nistero con Caro e Marghilomann. La Frankfurter Zeitung afferma che lìadoslavoff comunicò ai capi-politici che il confine ■sud-est della Bulgaria sarà costituito in avvenire della linea Tungia-Karagiec, e proseguirà lungo la Maritza sino ad Enos. Il trattato relativo è stalo firmato il 3 corrente. pBvratecogatubridmalcolaÀrJicLddUepvttgsfnstfzrnvqdnuegcbgtSvAherenthal e l'Italia Un ricordo di Take-Jonesco Parigi, 21, notte. L'ex-ministro rumeno Take-Jonesco pubblica attualmente sul giornale Roumanle i suoi ricordi. L'ultimo capitolo 6 consacrato ai rapporti avuti col conte Aherenthal con cui Jonesco era intimo sin da quando il futuro cancelliere rappresentava l'Austria a Bucarest. Lo scritto, re racconta che un certo giorno trovo Aherenthal oltremodo inasprito contro l'arciduca Francesco Ferdinando e il suo protetto Conrad von Hoetzendorff. Aherenthal non gli disse lo cose apertamente, ina gliele lasciò comprendere. « Vi ho gente — disse — che crede che io abbia torto a impedire la guerra con l'Italia, pretendendo che in nessun caso l'Italia marce, rebbo con noi. perciò è megli" liquidare ora i conti. Credo aver finito per vincerla. Anche se l'Italia non dovesse mal battersi a nostro fianco, avremmo avuto torto attaccando la nostra alleata (piando era Impegnata altrove ». Naturalmente, conclude lonesco, gli diedi ragione ». D. R.

Persone citate: D. R., Francesco Ferdinando, Jonesco, Poma