Il memorandum dell'opposizione bulgara

Il memorandum dell'opposizione bulgara Il memorandum dell'opposizione bulgara La Inimitata neutralità rumena IServiiio spedate della Stampai Londra, 20. notte. Il corrispondente balcanico del Times te legrafa da Sofia particolari sulla udienza ottenuta dai capi della opposizione bulgara, venerdì scorso, alla reggia, per esporre à Re Ferdinando le loro vedute stilla politi- ca estera della Bulgaria. « La prontezza con cui il sovrano accordò l'udienza — narra il corrispondente — produsse favorevole impressione. La Deputazione includeva Malinoff, Gueshoff, Dianeff, Tzanoff e Stampolisky, i due ultimi in rappresentanza del partito radicale e dell'agrario. I socialisti però si rifiutarono di associarsi alla Deputazione. L'udienza, alla quale assisteva anche il principe ereditario,' durò óltre due ore. Ogni delegato parlò per turno, ed il Re, poscia, conversò separatamente con essi. Tutti dissuasero energicamente il sovrano di adottare una, politica di consenso alle domande della Germania, dichiarandola contraria alle tradizioni, ai desideri ed agli interessi della Nazione. Uscita dalla reggia, la Deputazione redasse un memorandum sulla conversazione, proponendosi di renderlo pubblico ». Lo stesso corrispondente riporta come il giornale Dnevnik, frequentemente favorito di informazioni ufficiali, afferma come un fatto compiuto l'accordo turco-bulgaro, dicendo che esso assegna alla Bulgaria duemila chilometri quadrati di territorio, a compenso della neutralità sinora mantenuta, ma, soggiungendo, che esso non implica impegni politici verso la Turchia per il futuro. Si afferma oggi, a Sofia, che i piani dello Stato Maggiore tedesco hanno subito una certa modificazione. Quattro giorni addietro si era sparsa la voce in Rumania che le autorità ungheresi avevano deciso di riaprire la frontiera verso la Rumania, permettendo il rimpatrio dei viaggiatori rumeni che erano stati trattenuti in Ungheria. Sembra, ora, invece, che tale decisione non sia stata presa, perchè il corrispondente del Times da Bucarest, dopo averla data come un fatto compiuto, in un telegramma del 16, dichiara, in uno di ieri, che il Governo austriaco continua a tener chiuso il confine. « Se tale azione persisterà — soggiunge egli — il Governo rumeno probabilmente vieterà la partenza o il transito di sudditi austriaci che desiderino rimpatriare ». Quanto all'attitudine rumena, in genere, il medesimo corrispondente si dice autorevolmente informato che la Rumania resta assolutamente decisa ad opporre una risoluta resistenza à qualsiasi violazione del suo territorio, continuando a rifiutare categoricamente il passaggio alle munizioni per la Turchia. Le voci sulla progettata formazione di un nuovo Ministero sotto Marghiloman e Carp vengono attribuite dal corrispondente in parola ad emissari tedeschi ; ed egli afferma che seguirebbero disordini se si affidasse il potere a questi uomini politici. M. Prati.

Persone citate: Re Ferdinando

Luoghi citati: Bucarest, Bulgaria, Germania, Londra, Sofia, Turchia, Ungheria