Fatti e uomini dellla nostra guerra

Fatti e uomini dellla nostra guerra Fatti e uomini dellla nostra guerra le visite iel Principe ereditario '-:.' nel Veneto -'- Venosta, 18. mattino. Proveniente da Treviso, accompagnato dai precettore comandante Bonaldi, è arrivato ieri a Venezia il principe Umberto. Con una gondola dalla Cosa Reale il Principe, che vestiva la divisa di marinaio, si è recato al Palazzo Reale, dovo furono a visitarlo le Autorità, cittadine. Nel pomeriggio il Principe, uscito in gondola pei canali interni, ha visitato le località più interessanti- e caratteristiche, illustrategli dal Bonaldi, il Quale è un perfetto conosritore di .Venezia, dove lungamente ha vissuto. Alle-18, mentre in piazza San Marco dava Concerto la Banda cittadina, il Principe si, t affacciato ad una finestra del Palazzo Reale. Riconosciuto dalla folla che gremiva la piazza, venne fatto segno ad una lunga ed entusiastica dimostrazione. Oggi il Principe visiterà altre località di Venezia e le Isole dell'estuario. Il Prìncipe, che ritorna da una visita al fronte, è passato ieri l'altro in automobile a Piovo di Cadore. In piazza di Pieve furiceneeciuto óTall'on. Loeró, che si recò a salutarlo. ,iut 'ojjuoouuisp isr+iooon 'euo]z«ipdod 'r,i peavvlsò una simpatica calorosa dimostrazione. O Principe rispose salutando cordialmente. 'L'altro ieri fu di passaggio ..a Belluno, so" stando in piazza del Caihpitello, dove dalla ' automobile distribuì cartoline col suo ritratto h soldati e popolani che l'avevano avvicinato. Ai saltiti (Iella popolazione rispose sorridendo ed agitando il berretto. ' Si avviò quindi ad Agordo, e di ritorno parUva diretto a Traviso, prendendo posto in una • .vettura-salon speciale. bilie [oipiii alti Ha da on piccolo reparto di alpini Traviso, 18, mattino. 1 II caporale Ugo Dalla Stella, da Soligo, Idei... alpini, scrive al maestro Mussato di Vidor : « n 26 agosto un piccolo gruppo di alpini ardi di dare l'assalto a un monte tut- ìtò scoperto, fortemente occupato dal nemico: Comandava il gruppo il tenente Armando Frescura, che saliva a destra del monte mentre il sergente Bernardo Meri In saliva ; a sinistra. Nel mezzo salivano 'il caporal maggiore Bruno Torre e sette soldati; proteggeva l'avanzata il tenente De Mezzan con "pochi soldati. Malgrado le nutrite scariche di fucileria del nemico 1 nostri, al grido di s « Savoia! », che infonde coraggio al soldato Italiano e paura all'avversario, si slanciarono alla baionetta "mettendo in fuga i nemici, che abbandonarono sul pósto munigiòhi e oggetti di corredo. L'opera nazionale por gli ertali dei soldati contadini Roma, 13. sarà. L'Opera nazionale per gli orfani dei contaalni morti in guerre, testé costituitasi, ha senz'altro iniziato i suoi lavori. Alla prole minorenne orfana di padre e di madre è dovuta par légge una pensione qualora il padre sia morto in guerra; ciò che varrà a ridurre i disagi dei fanciulli rimasti improvvisamente privi '"«■ ogni: Sostegno: L'Opera nazionale per gli orfani"gei' contadina mòrti in guerra sta attivamente .àppresténdo il- materiale occórrente per ■ la creartene di colonie agricole {una sta sorgendo in Città di Castello merce il caloroso appoggio dell'on. Patrizi) e va cercando di trovare 1 mezzi necessari per agire. Ba deliberato intesto di aprirono Ufficio gratuito d'ihformasiora. Ad esso (via Offici dèi Vicariò, 15) si t potranno rivolgere, quanti desiderano di avere schiarimenti ed essere aiutati nella più rapida • liquidazione delle pensioni spettanti agli ' orfani. L'Ssprefflta fiarlfleie d'un soldato 1*41. 18, "' A questo ospedale di riserva si trova il soldato -Lioneiti Michele, di Andria, rimasto ferito in uno scontro alla gamba destra. Per effetto di una granata scoppiata vicinissima, -'«gli perdeva pure completamente la favella, "la conoscenza e la sensibilità. ' Negli Scorai giorni gli si avvicinò un ufficiale, mosso da curiosità. Il Lionetti al venderlo 'fu;'preso da fori* tremito, -dimostrando di averlo riconosciuto. Il capitano era, infatti; di Andria. Nella notte successiva il soldato ritornò perfettamente nei sensi. I medici attribuiscono come ad un forte shok la perdita ideila coscienza, cosi il riacquisto della stessa all'emozione provata nel rivedére un conterraneo che aveva pure assistito al grave scoppio.- Il Din iliani e l'ai, lesali al front© *. ' • Roma, 13, mattino. n Messaggero riceve dalla zona di guerra, in 'data 18 notte: '« Ieri, nel pomeriggio, è giunto S. E. 11 duca d'Avaroa, che per. molti, anni <: diresse la nostra politica a Vienna. Alla stagione erano ad attendere l'illustre diplomatico , due ufficiali del seguito reale, che in automobile io guidarono alla villa ove risiede il Re, {che tosto lo ricevette in udienza.- Stamane il ['duca. d'Avaroa parti pel. frónte, óve.ebbe un colloquio col generale Cadorna. « Ieri séra è pure .giunto.il sottosegretario «ila Pubblica Istruzione, oh. tìosadl, ricevuto ' alla stazione dal prefetto. Scopo della visita è quello d'iniziare e coordinare gli studi e le memorie storiche di Aquileia e delle altre località conquistate, óve cosi vive sono le memorie' della civiltà romana.». Due cadati in Libia Milana, 18, mattino. Si ha da Legnano: Da un po' di tempo mancavano notizie di due sodati legnauesi che si trovavano in Libia, ed. in questi giorni è giunta . ila notizia ufficiale della loro morte. Essi sono i soldati Borroni Beniamino e Sainaghi Luigi, di - anni 19, volontario. Essi caddero il £6 giugno in uno scontro coi ribelli al Canai». mtnEncs