II barbaro bombardamento di Roncegno

II barbaro bombardamento di Roncegno La nostra guèrra II barbaro bombardamento di Roncegno ecalunnie del nemico (Per teletono alla Stampa). Roma, 9, notte. Se non possedessimo già troppi elementi per giudicare la condotta di guerra degli austriaci, basterebbe il trattamento barbarico da essi fatto a Roncegno, rea soltanto di non aver rinnegato il sentimento di italianità. Ad una delle più ridenti cittadine alpine, gli austriaci irritali per averla perduta, hanno inflitto deliberatamente la distruzione, come risulta, dal seguente rop1 porto ufficiale del comandante di una delle nostre divisioni operanti in quella zona. « Verso le tredici di ieri il nemico dal Panerotta lanciava sopra Roncegno tre granate incendiarie; due di esse colpivano il quartiere nord-est dell'abitato producendovi un vivissimo incendio che durò fino a questa mattina e distrusse una diecina di fab bricali. Furono immediatamente inviate forze di fanteria e carabinieri per portare aiuto alla popolazione e proteggere coloro che intendevano riparare in Italia. Il nemico, accortosi dell'esodo della popolazione verso le nostre linee e dell'opera delle nostre truppe, apriva verso le 19 sopra di esse un fuoco intenso con artiglieria dal Panaretta, non riuscendo però a produrci alcun danno. ~u Sembra che causa principale della di struzione di Roncegno siano i sentimenti iialofili della popolazione e specialmente dei maggiorenti delle autorità comunali, che in questi ultimi giorni resisterono energicamente alle imposizioni di taglie in danaro, in oggetti di metallo ed, in tessuti, ed all'invilo di riparare in Austria. « Nella giornata di oggi è continuato l'esodo della popolazione, verso le. nostre linee, malgrado le calunnie che il nemico ha inventato e divulgato sul nostro conto. Principali fra esse sono: l'internamento di gran parte della popolazione, sevizie agli abitanti e specialmente alle donne, saccheggio degli abitati, imposizione agli uomini di lavorare nelle trincee- «71 Panarotta fece pure segno ieri nella mattinala e nel pomeriggio al fuoco delle sue artiglierie Borgo, la linea del Naso, Garzano e specialmente il Telve. Malgrado i moltissimi colpi non si ebbe a deplorare alcuna perdita. (Stefani), vsndgpCzscLFdMacmucortpdpsoU2oslpatcmrtmbbr

Persone citate: Garzano

Luoghi citati: Austria, Italia, Roma, Roncegno