La situazione negli Stati balcanici secondo l'inviato del "Times"

La situazione negli Stati balcanici secondo l'inviato del "Times" La situazione negli Stati balcanici secondo l'inviato del "Times" cruaospecaledella Stampa). Londra, 6. notte. L'inviato speciale del Times nei Balcani manda da Sofia in data 31 agosto questo importante dispaccio: ii Sta velocemente approssimandosi il momento in cui la Rumania, allo stesso modo che la Bulgaria, si troverà costretta a prendere risolutive decisioni. La risposta della Serbia alla Nota dell'Intesa non è ancora conosciuta a Sofia e similmente qualche tem po dovrà intercorrere prima che Venizèlos definisca l'attitudine della Grecia. Un'esitazione prolungata è però incompatibile col programma delle Potenze dell'Intesa, le cui operazioni contro la Turchia influiranno necessariamente in larga misura sulle decisioni che saranno prese quaggiù. Le Potenze dell'Intesa si astennero dall'inviare a Bucarest una Nota simultaneamente con quelle presentate ad Atene e Nisch. Le relazioni fra Bulgaria e Rumania, benché amichevoli, sono, per sfortunn, impastoiate da mutue suspicioni «he in realtà mancano di fondamento inquantochè ninno dei due Stati ha la menoma intenzione di-aggredire l'altro. Qualora la Bulgaria, conformandosi ai desideri dello Potenze dell'Intesa partecipasse alla guerra, contro la Turchia, la Rumania manterrà una benevola neutralità. Qualora invece la Bulgaria, cedendo alle sollecitazioni degli Imperi centrali, attaccasse la Serbia, la Rumania disapproverebbe tale aggressione. Sembra peraltro inconcepibile che la Bulgaria, ammenoché non vi sia costretta da forza maggiore, possa lanciarsi in un'avventura phe non solo frustrerebbe tutti gli sforzi delle Potenze dell'Intesa per determinare la soluzione della questione macedone a favore dei bulgari, ma, senza scampo, condurrebbe a rinnovati conflitti balcanici. Nel caso di un intervento della Grecia, le note simpatie di Venizèlos verso le Potenze dell'Intesa la indurrebbero ad adottare la direttiva che aumenterebbe altresì la sua popolarità nel paese. Lo scoppio di un'altra guerra intestina nei baicani coinvolgerebbe probabilmente un intervento . straniero generale e riuscirebbe quindi fatale all'indipendenza dei giovani Stati della penisola ». Un secondo dispaccio del Times da Atene reca pure che è stato pubblicato colà un comunicato serbo nel senso che « La ma. dificasione da farsi nei confini tra la GreA eia e la Serbia non eserciterebbe alcuna influenza sulla alleanza la cui durata è garantita dalla comunanza degli interessi fra i due paesi e dal fatto che essi tentano di mantenere tra loro una linea di confine che permetta loro di adempiere alle proprie obbligazioni ». Da varie fonti si conferma frattanto che la risposta serba alia Quadruplice' fu presentata il primo settembre; ma nessun accenno vien fatto a Londra sul suo contenuto, Qui si prende atto con molto interesse dell'arrivo del nuovo Ministro inglese CBeirne a Sofia, dove si trova in questo momento anche il duca di Mecklenburgo. Il corrispondente ungherese della Morning Post, in una lettera datata 27 agosto, assicura che nessuna convenzione turcobulgara era stata non solo firmata ma neanche definitivamente concertata fino allora. Hakki Pascià, ambasciatore ottomano a Berlino, avrebbe invece dichiarato al corrispondente che «in linea di principio la convenzione era ormai cosa fatta». Circa poi l'arresto del transito delle munizioni per la Rumania Hakki si dichiarò fiducioso che la Turchia neutralizzerà l'inconveniente manifatturandosi tutte le munizioni che le occorrono per tirare innanzi.