Gli austriaci costretti ad abbandonare le posizioni di valle Strino

Gli austriaci costretti ad abbandonare le posizioni di valle Strino Gli austriaci costretti ad abbandonare le posizioni di valle Strino Il vano bombardamento del nemico su Borgo disabitata - L'ospedale di Capi ile danneggiato dalV artiglieria austriaca - Attacchi notturni sul Carso respinti con fuoco bene aggiustato. (Per telegrafo e per- tele fon o alla, «STAMPA») f- Il comunicato ufficiale . (Bollettino n.. 98) Celando Sipremt, V settembre 1915. Nell'alto Noce le nostre artiglierie aprirono il fuoco contro trinceramenti nemici costruiti di fronte alle posizioni da noi recentemente con[quietate alla tastata di valle Strino. Ili tiro, assai efficace, danneggiò i 'trinceramenti stessi e costrinse i difensori ad abbandonarne una parte. L'artiglieria nemica dal monte Panarotta in Val Sugano rinnovò il bombardamento su Borgo ormai deserto : e dalle adiacenze di Cerz in Val Cordevole aprì il fuoco su Caprile, danneggiandone l'ospedale. ; Nella conca di Plesso l'avversario lanciò numerose granate incendiarie leu quell'abitato, provocandovi nuovi ■incendi. Nella notte sul 31 accennò anche ad un attacco contro le nostre posizioni sulle pendici del Rombon, limitandosi però a dirigere eu di esse intenso fuoco di artiglieria e fucileria. j Sul Carso, a tarda sera del 30 agosto, mentre imperversava un violento temporale, l'avversario pronunciò due attacchi che accompagnò con abbondante lancio di razzi luminosi. Ma le nostre truppe poterono, con fuoco ben aggiustato, respingere entrambi gli attacchi. Ardite ricognizioni, da noi qui spinte verso le linee del nemico, hanno accertato che esso va sostituendo con truppe fresche, giunte in questi ultimi giorni sulla nostra fronte, i presidi delle trincee. L'insolita attività, che l'avversario va ora manifestando con fuochi di artiglieria, di fucileria e lancio di bombe, pare appunto destinata a mascherare i movimenti delle truppe. Firmato: CADORNA. Caratteristica comune delle azioni se1 gnalate dal comunicato del. Comundo Supremo del l.o settembre ò il tiro a distanza delle artiglierie avversarie, non seguito da attacchi di fanteria; però con questa differenza : che in parecchi settori del fronde le artiglierie austriache eseguirono dei tiri di demolizione contro villaggi e borghi ormai in nostro possesso, non risparmiando neppure gli ospedali, mentre le nostre urtigliene rivòlsero i loro colpi contro le trincee nemiche e contro fabbricati di carattere militare. Nessuna azione offensiva fu svolta, dalle nostre fanterie ; gli austriaci tentarono inutilmente duo attacchi notturni contro le nostre posizioni sul Carso, ed uno contro Monte Rombon. Alla testuta della vallo di Strino le nostro truppo hanno recentemente occupato lima posizione che fa sistema con le posizioni di Monte Ercavallo e di Forcellina di 'Montozzo, già da parecchie settimane in nostro possesso. Gli austriaci, respinti dalla testata di Valle Sirino, si erano follemente trincerati più ad est sulle pendici di Monte Re di Vallo, e di là disturbavano le nostre posizioni. Perciò ottennero ottimi risultati le nostre artiglierie dell'alto Noce, cowringendo il nemico ad abbandonare parte delle trincee, e preparando cosi una prossima avanzala in quella di razione. Le artiglierie austriache da Monte PanajTotta, in Val Sugami, hanno rinnovato il bombardamento dell'abitato di Borgo, orintai abbandonato dalla popolazione ; e in IVal Condevole aprirono il fuoco da Gerz contro l'abitato di Caprile, danneggiandogli anche l'ospedale. : Nella conca di Plezzo il nemico ripetè i suoi tiri di demolizione 'dell'abitato, impiegando granate incendiarie e provocandovi nuovi Incendi. Per fortuna delle popolazioni italiane an. cora soggetto all'Austria, la ritirata austriaca non si compie finora con moto accelerato, perchè altrimenti si può fondatamente ritenere,ch'essa lascerebbe dietro di sè l'incendio e la distruzione dei villaggi o dei boschi nelle belle vallate alpine. Ancora nella conca di PIczzo, gli austriaci accennarono- nella notte del 31 agosto un attacco contro le nostre posizioni sulle pendici di Monte Rombon ; ma si limitarono ad un intenso fuoco di artiglieria e di fucileriu senza far seguire l'assalto delle fanterie. Due attacchi furono pronunciati contro la nostra fronte sul Carso, nella sera del 30 agosto, durante-l'infuriurc di un violento temporale; ma furono entrambi respinti. Le nostro ricognizioni, spinte arditamente verso le linee nemiche sul Curso, hanno accertato elio gli austriaci vanno effettuando il cambio delle truppe sulle loro linee con altre truppe fresche giunte recentemente sul loro fronte, e per nascondere questi movimenti di truppe manifestano un'insolita, attività con fuochi d'artiglieria, di fucileria e con lancio di bombe "a mano Z.

Persone citate: Cadorna, Strino

Luoghi citati: Austria, Caprile