Ammirazione e rispetto sull'Italia in armi

Ammirazione e rispetto sull'Italia in armi Ammirazione e rispetto sull'Italia in armi L'indirizzo di 150 illustri inglesi Roma, 29, notte. (Vistato) Ecco il testo dell'indirizzo che gli inglesi illustri hanno inviato alla Nazione italiana. Lord Bryce, lord Balfour, lord Burleigh, lord Re'ay, lord Trevelyan e mister Robert Henry Benson ne furono gli autori. Cenlocinqittinta personaggi insigni della, politica., dell'arte e della scienza ne sono firmatari. L'indirizzo fu pubblicalo in un breve sunto, cosi concepito : « L'Italia c l'Inghilterra sono ora sorelle clarini e combattono luna a. fianco dell'altra per il trionfo di una eausa comune. Noi sentiamo il dovere di esprimere l'ammirazione e il rispetto che ci desta la condotta dell'Italia in questa crisi mondiale. Speciali circostanze condussero il nostro paese nel conflitto siri dall'inizio mentre appena ap nntnddhrerai si intravedevano gli orrori e l'immen- tasita dell'impresa. Pure nessuno di noi di-I monticherà la crisi di indecisione attraverso!6la quale dovemmo passare noi stessi nei j primi giorni dell'agosto 1911. L'Italia ebbeigli percorrere un più aspro cammino perchè non le toccò di svolgere un'azione jrnme-1 ditata ma dovette sostenere ló sforzo di nove mesi di ansiosa attesa prima che scoccasse l'ora della decisione. Durante questi nove mesi essa vide come tutte le convenzioni pia! stabilite per alleviare gli orrori della guerra'fossero violate da un nemico che ricorre a metodi sistematici di crudeltà verso i combattenti e usa procedimenti prima di ora sconoscili'i nella storia, moderna. Nonostante tutto ciò e quando sapeva di dovere affrontare nudando contro lo Potenze germaniche un nemico potente, l'Italia si preparò al cimento ben risoluta, affinchè le infàmie compiute nel Belgio e sui mari non avessero più a minacciare il mondo. Essa prese la decisione nel momento in cui la prospettiva della vittoria era ben remota e solo si vedevano le difficoltà e l'imperiosa necessità del dovere. Essa giunse a tale decisione in mezzo a complicate trattative diplomatiche he richiesero il più calmo giudizio e lia|massimo reciproca confidenza tra il Governo ■e. Ila Nazione. Infine l'indecisione cessò: Dalj23 innario 1015 l'Italia <' m armi, unita a noi: noi sentiamo che un'espressione di soli, dartetà d'a parte di alcuni pochi amici inglesi — diciamo pochi perchè tutti in questa isola siamo amici dell'Italia — sarà ad essa liene accetta, anche perchè spontanea. « Il popolo italiano — continua l'indirizzo — è in guerra per liberare, i suoi fratelli da una vecchia oppressione e per stornare dall'intern Europa la minaccia di una nuova dominazione militare. L'Italia rischia tutto j per gli stessi principi! 'li nazionalità, di-umanità, di diritto pubblico che ci ispirano in questa guerra. Con lutto cuore noi speriamo che le sue aspirazioni nazionali siano soddisfatte. Vogliamo che l'eroici Italia del 191T> apprenda dalle nostre labbra come noi nutriamo verso di essa gli stessi sentimenti che i nostri padri ebbero per la gloriosa Malia del risorgimento i>. «aa-

Persone citate: Balfour, Burleigh, Durante, Lord Bryce, Robert Henry Benson, Trevelyan