La Turchia ha ceduto alla Bulgaria un tratto della ferrovia di Dedeagac

La Turchia ha ceduto alla Bulgaria un tratto della ferrovia di Dedeagac La Turchia ha ceduto alla Bulgaria un tratto della ferrovia di Dedeagac (SarcUlo tstciale Sella Starno»). Londra, 26, notte. I cVna specie di fulmine a del sereno gettai una luce inattesa sopra una delle cqulisses della situazione balcanica. L'autorevole in violo speciale del Times nei Balcani telegrafa da Sofia, che venne firmata venerdì scorso a Costantinopoli una convenzione con cui la Porta cede alla Bulgaria la porzione turca della ferrovia di Dedeagatch. Si afferma a Sofia — prosegue il corrispondente testualmente — che tale cessione non implica alcun impegno di carattere politi, co da parte né dell'uno nè dell'altro paene. La Bulgaria non si obbliga nè a restare neutrale, nè a permettere il passaggio del contrabbando di guerra per la Turchia. In. virtù del MOVO assetto, la Bulgaria ottiene Vintiero-tronco della linea-che«traversava il territorio ottomano, incluse le stazioni Haragach, Demotica e Kuleli Bùrgas. La frontiera bulgara coinciderà col corso della Maritza e tutto il territorio ad ovest di esso passerà alla Bulgaria. Questa chiede poi uiw zona di circa -due miglia intorno aìXa stazione di Karagach presso Adrianopoli. Se la zona verrà concessa, la Turchia dovrà costruire una nuova linea che le permetta il libero accesso ad Adrianopoli. La risposta' dell'Intesa all'ultima .Vota Bulgara è ansiosamente attesa a Sofia. Vi è ragione di credere che se la Bulgaria venisse rassicurata riguardo al futuro della Macedonia e garantita coittro attacchi da parte_ degli Stali finitimi, ne seguirebbe un notevole mutamento nella orientazione pòlitica bulgara. Fin qui il corrispondente. Se le sue informazioni circa la cessione turca tono esatte, le attenuazioni con cui egli le attornia hanno un valore relativo. Il Times, dal canto suo, in una nota editoriale al dispaccio, scrive : « II significalo di questo telegramma è ben chiaro. La cessione alla Bulgaria della porzione turca della ferrovia di Dedeagatch insieme con lutto il territorio finora turco ad occidente della Maritza indica nettamente l'esistenza di un'intesa, almeno tacita, fra i Governi turco e Bulgaro. Malgrado l* asticurawUmi fornita a Sofie sulla man- canza di ogni reciproco impegno di carat tere politico, è improbabile che la Turchia - abbia fatto cosi ampie concessioni senza qualche certezza di un politico quid prò quo. Si rammenta che col trattato di Costantinopoli del 30 settembre 1913 la ferro via bulgara per Dedeagatch si manteneva in territorio ottomano da Kadikeni sull'alta Maritza) fino a Mandr'a sulla bassa Maritza, certi speciali diritti essendo assegnati al traffico bulgaro sopra questo tratto. La situazione restò quindi piuttosto anomala e si riapersero qualche mese dopo i negoziati per la cessione della porzióne turca della linea alla Bulgaria. Tali negoziati sono stati ora condotti a buon esito ». Un dispaccio della Bexiter da Amsterdam riporta che il barone von Wangenheim exAmbasciatore tedesco a Costantinopoli arrivo a Sofia e vi ebbe una conferenza col primo Ministro e un'udienza dal Be e partì ieri per Bucarest. Il corrispondente del Daily Mail telegrafa, da Ginevra: «Vengo informato che Nedjmeddin Effendi ex-guardasigilli turco, di cui si disse che fosse incaricato di una missione per la pace separata con gli alleati, arrivò a Losanna per sottoporsi a una operazione chirurgica. Il console turco a Ginevra afferma essere scevre di verità le voci che a Nedjmeddin sia stata affidata una missione diplomatica. Guglielmo Marconi, nella sua uniforme di tenente del genio, è tornalo a Londra breve visita per affari connessi alia guèrra. Intervistato, egli disse calde parole suWerdismo delle truppe italiane e sul l'eccellente progresso delle operazioni Quanto all'oggetto della sua gita a Londra, si limitò a dichiarare : — Mi trovo qui non solo per cose mie private ma altresì per importanti affari del mio Governo dai quali spero possano derivare larghi benefici, insieme col mio paese, all'Inghilterra, alla Francia e alla Russia ed altri alleati ». Marconi accennò -ancora come in vari combattimenti lungo i nostri confini la radiotelegrafia abbia servito per la rettifica dei tiri delle nostre artiglierie. H. P.

Persone citate: Bulgaro, Guglielmo Marconi, Marconi