I progressi dell'avanzata nel basso Isonzo

I progressi dell'avanzata nel basso Isonzo I progressi dell'avanzata nel basso Isonzo Vasta estensione di terreno boschivo occupata Il Monte dei Sei Busi in gran parte espugnato Comando Supremo, 26 luglio 1915. Ieri sul basso Isonzo, dopo la consueta efficacissima preparazione fatta col fuoco di artiglieria, le nostre fanterie avanzarono risolutamente riuscendo a compiere sensibili progressi. All'ala [sinistra (ovest) venne conquistata una vasta estensione di terreno boschivo da noi designato col nome di Bosco del Cappuccio; al centro furono espugnati alcuni trinceramenti a difesa della Sella di San Martino del Carso; all'ala destra il Monte dei sei Busi fu più volte conquistato e perduto, restando infine in gran parte in nostro possesso. La lotta si svolse ovunque accanita, specialmente nei boschi, ove il nemico si era fortemente trincerato e donde dovette essere snidato alla baionetta. L'avversario fece anche uso di bombe e granate prodacenti gas asfissianti, dai quali le nostre truppe si protessero con maschere. Alla fine,della giornata circa 1600 prigionieri, dei quali 30 ufficiali, erano nelle nostre mani. Sul rimanente del fronte non sono segnalati avvenimenti di speciale importanza. Firmato: CADORNA. Il comunicato del 26 luglio è veramente il più descrittivo di quanti ne abbiamo avuti fino ad oggi e ci permette, per la prima volta, di seguire sulla carta topografica l'avanzata compiuta dalle nostre truppe nel Carso, dandoci i nomi delle località da esse occupate. L'intenso, prolungato ed efficace bombardamento eseguito dalle artiglierie ha preparato l'attacco alle fanterie, le quali avanzando risolutamente hanno compiuto sensibili progressi. L'ala sinistra si è impadronita di una zona boschiva, forse Monte S. Michele, il cui possesso probabilmente era necessario per sventare altri tentativi di avvolgimento della nostra posizione per parte degli Austriaci che, al coperto nel bosco, potevano -preparere nuovi attacchi. Perciò, l'importanza dell'occupazione risulta dal fatto che i preparativi austriaci per. attaccare da quel lato la nostra fronte nou potranno più essere fatti dietro la protezione del bos> o. La posizione della sella di S. Martino del Carso domina una strada mulattiera che attraversa il Carso da nord a sud e che ha servito probabilmente come strada di arroccamento agli Austriaci per spostare da nord a sud le loro truppe attraverso il difficile terreno a seconda dello svolgersi del- l'azione ; a quanto"riferisce il comunicato, tale strada non potrà più essere utilizzata dal nemico. Il Monte dei sei Busi costituiva un buon appoggio dell'ala sinistra austriaca per ili dominio che da esso si ha sul piano circo-: stante. L'altitudine di M. dei sei Busi.(118; m.) non è grande, ma sulla pianura del Carso rotta da valloni e da crepacci e doline, e> in complesso appena lievemente ondulata,,; esso rappresenta un'elevazione importante,' tanto più che dalla sua cima si domina la: borgata di Dohcrdò, centro importante della zona. La lotta accanita su tutta la fronte, ma< specialmente nei boschi di S. Michele èi terminata con una bella vittoria delle nostre truppe e con la cattura di un rag-: guardevole numero di prigionieri (1600 fra! cui 30 ufficiali).. Il comunicato accenna alle bombe e granate producenti gas asfissianti impiegate dagli Austriaci ; e alle maschere adoperate dallo nostre truppe per proteggersene. X< quando le nuvole di gaz asfissianti? Le proteste fatte in nome dell'umanità e del sen-i timento cavalleresco non hanno fatto» e non! potevano, far presa sui nostri nemici. Z.

Persone citate: Busi, Cadorna, Monte S. Michele

Luoghi citati: Carso