Un manifesto dei socialisti d'Austria per la pace

Un manifesto dei socialisti d'Austria per la pace Un manifesto dei socialisti d'Austria per la pace La grande battaglia dell'Isonzo e i successi italiani informazioni e nei commenti austro - tedeschi (Servizio speciale della " Stampa „)] . La Commissione del partito operaio socialista" -tedesco ih Austria o la presidenza del Klub dei deputati socialisti tedeschi nel Conteiglio dell'Impero austriaco hanno diramato un appello agli operai nel quale sii esprinne il profondo desiderio delle classi lavorattrici austriache per la prossima conclusione deila pace. Il manifesto pacifista austriaco dice : «La presidenza del partito socialista teMesco ha pubblicato il 23 giugno u-nmanifeteto che rappresenta u^serio e caldo avvertimento in lavoro della pace. L'Austria si è accordata in questa guerra militarmente e diplomaticamente coli'Impero tedesco e si capisce benissimo che il- sentimento, della coteaunanaa della sorte delle classi operaie deJV Austri a e della Germania sia ora più evidente e più vivo che mai. Tutte .le'possibilità di venire ad uria pace ci sono comuni etk appunto perciò noi salutiamo nel modo 'più epido quelle manifestazioni che vanno accélte colla màssima soddisfazione in tutta £Internazionale. Quasi da un anno i popoli ^Europa sono sotto il peso deHa guerra, na anno di infiniti sacrifici, durante il quale tutte le fdfoiiglie sono state colpite da indieibili dolori. Al lutto per i caduti, .al doloroso spettacolo degli sciancati si aggiunge la j preoccupazione per di sostentamento dei superstiti'e per l'avvenire econòmico del po- ZURIGO, 24, notte. fsInhlddzvuelrpolo, le cui basi sono scosse dalla profonda distruzione delle forze produttrici. Il prossimo; anniversario dello scoppio della guerra Hnvlta tutti i popoli, gli StaHi, i rappresentanti delle Sazioni, i Governi ad un serio eteame della situazione. Le masse sofferenti motfhanno nessun altro pensiero che la pace. ÌNesSuno dei belligeranti può oggi temere chic ora il pretesto che chi parla di pace traidisca la propria debolezza. In quest'anno itlelliè più sanguinose battaglie ognuno ha dimostrato che nessun popolo manca delila (più ferma decisione nel combattere per la jpropria esistenza. Questa decisione è anzi (aumentata dalla prova offerta, della potente supremazia militare nella difesa.' Anche il •recente intervento dell'Italia nella guerra con forze fresche contro.uno Stato già da Iniesi provato alle più gravi battaglie, ha soltanto'confermato questa esperienza.. « Cosi sicura è la forza della propria difesa, cosi ingannevole è l'azzardo della conbuista. Ciò hanno provato gli eserciti dello (Czar, l>a cui. invasione ormai è stata ricac Iciata, sicché sembra anzi confermarsi la speranza di potersi assicurare per sempre dai loro attacchi minacciosi e ridare finalmente Oa libertà al popolo polacco. Questa fermez- «a dei popoli a difendere la propria esistenza non sta affatto in contraddizione col desiderio, sempre più crescente, di tutte Je classi, di tutti i popoli belligeranti di avviarsi verso la pace. I «§' ora indispensabile ascoltare questo prido e cercare seriamente ia via che con (duce alla pace. Per t.utti i belligeranti è tempo di prepararsi alla pace; è tempo che Hi terribilo stato di odio dei popoli tra di loro (faccia posto a più umani rapporti di reciproca fiducia. Ed i Governi devono favorire questi sforzi, da qualunque parte essi vengano; tanto se essi vengono da paesi neutrali come * tale desiderio di pace èia espresso dàlie masse sofferènti di tutti i paesi belliigeranti. In quesl'annb di guerra si è capito chiaramente che i grandi problemi imposti iall'Europa, cioè assicurare l'indipendenza nazionale dei popoli, ordinare l'economia mondiale, rassodare la libertà di'commercio <e di traffico per tutti gli Stati dei mondo non possono essere risolti per mezzo delle armi Uria solo mercè un, accordo di tutti i popoli Civili nel senso di un accomodamento dei teciproci ' interessi ed un'uguale collaborazione a .tutti i compiti della civiltà a cui è bhiamatp l'Europa. E' sopratutto volontà e dovere dei partiti operai di tutti i paesi influire suKproprio Governo in questo senso calla più grande lealtà ed instancabile energia. • ." «I socialisti austriaci-hanno fatto tutto il possibile pei" evitare questa guerra. Durante la guerra hanno adémpiuto fedelmente' al ìoro dovere della difesa e non hanno mai cessato di annunziare solennemente che essi nome sempre, vogliono la pace e che non -esprimono nessuna • più • grande speranza; • nessun più sacrò desiderio di quello di. combattere al servizio della pace e di tutta -l'o*pera internazionale del proletariato, j ' « Noi invitiamo il proletariato austriaco n resistere. Le file della nostra organizzazione sono state assottigliate da,gravi per dite e dasucriflci di ogni sorta, ma nuovi grandi compiti si affacciano. Noi possiamo oggi affermare con soddisfazione che l'epergia dei nostri compagni si è dimostrata all'altezza del '.loro compito e noi abbiamo ferma fiducia che essi, anche in avvenire, non lascieronnò abbassare la riostra bandiera. La guerra non l'abbiamo voluta noi. •Le sorti dello Stato non giacevano nelle nostre inani ; noi aon- avevamo la forca di impedire laguerra e non l'abbiamo neppure oggi. Non rimane che resistere rimanendo fedeli alla nostra causa del proletariato 'e di sostenere le nostre organizzazioni sino tal momento, in. cui il proletariato sia in 'condizione di continuare la sua opera di [redenzione e di libertà. Il tempo e l'avve -aire è con noi ». Questo manifesto non è stato sinora riferito dai giornali viennesi, ma è ora pubbli .cato da un giornale socialista di Karlsbad te sopiàtutto riportato dalla stampa socialista svizzera. 11 giornale di Karlsbad nota soltanto che il manifesto esprìme sopratutto il sempre crescente bisogno di terminare questo grande conflitto. Vi ho nei giorni scorsi accennato all'avvertimento di fonte ufficiosa austriaca di non discutere, per ora, un'intesa economi ca tra Germania ed Austria. Nel pomeriggio di ieri si è radunata, a Berlino l'Unione economica dell'Europa centrale, ma, mentre i delegati ungheresi sono intervenuti al completo sotto la direzione dell'ex-ministro Wekerle, quelli austriaci sono tutti mancati. La ragiono si deve appunto cer care nell'ultima nota ufficioso del Frem denblatl. Il semi-ufficioso Lokal Avseiger. a scopo conciliativo, pubblica oggi una no ta dichiarante .che l'assenza dei rappresentanti austriaci è dovuta a motivi per Sonali. Infatti il presidente della sezione del Ministero 'del commerciò austriaco interverrebbe alle sedute. Si deve aggiungere tuttavia che egli v Interviene non. come delegato, ma in qua li fa di ospite. La direzione delle trattative è stata assunte «tal noto professore Wolff. ' Mudano poi * 9*rMa» «4» ir- ComiglioLamct federale ha deciso di fissare i prezzi massimi del grano per la prossima annata. I prezzi dei grani sono stati mantenuti nella misura attuale. Il Consiglio federale ha pure emanato una ordinanza contro l'aumento enorme dei prezzi nel commercio delle cose di uso giornaliero e sopratutto degli alimenti e del materiale di illuminazione e di riscaldamento. Un'ordinanza prevede pure il caso di espropriazione quando un commerciante chiede prezzi esorbitanti e quando trattenga o distrugga merci coll'intenzione di trarne più tardi un maggioré profitto. r. r.

Persone citate: Uria, Wolff