L'on. Barzilai sarà ministro senza portafoglio

L'on. Barzilai sarà ministro senza portafoglio L'on. Barzilai sarà ministro senza portafoglio La bandiera triestina offertagli dai giornalisti alla Stampa). (Per teletono Rema, 12, sera. Sono in grado di assicurarvi essere prossima la nomina dell'on. Salvatore Barzilai a ministro senza portafoglio. Lo stesso on. Barzilai durante la cerimonia di oggdella consegna fattagli della bandiera di Trieste non smentiva la notizia ma si limitava a dichiararla prematura. Uno spiegabile riserbo induce 1 on. Barzilai a questa affermazione; ma per sicure informazioni avute posso dirvi che la nomina è già decisa. Da qualche tempo era stata offerta alI'on. Barzilai la partecipazione al Governo. Il deputato romano aveva chiesto tempo por rispondere. Egli si preoccupava sopratutto della circostanza di essere chiamato solo come ministro senza portafoglio; avrebbe voluto che ultri, specialmente l'on. Bissolati, fossero in ogni caso chiamati al Governo come rappresentanti di alcuni partiti. Le trattative languirono. Furono riprese in questi ultimi giorni, quando il Governo decise di offrire all'onBarzilai la carica di Ministro senza portafoglio con motivazione e significazione speciale: cioè per includere nel Ministero irappresentante di Trieste onde dare alla Nazione un pegno d'onore che le aspira zioni nazionali saranno realizzate. Con questa speciale significazione l'on. Barzilaaccettò di entrare anche solo. Non saran no nominati rappresentanti di altri partitiperchè l'accettazione di tale criterio avrebbe richiesto la nomina di un certo numero di Ministri senza portafoglio, perchè, oltre ad un rappresentante dei socialisti riformisti e dei radicali, non si sarebbe potuto tare a meuo di nominare anche un rappresentante del gruppo parlamentare cattolico ed anche, dicono i ministeriali, un rappresentante dei giolittiani. Eliminando ognostacolo, si nominerà pertanto il solo rappresentante di Trieste cioè l'on. BarzilaiS. La simpatica Nota dell' Associazione della Stampa Roma. 12, sera. Questa mattina, alle 11,30, nel salone dell'Associazione della Stampa periodica italiana, si è- svolta una simpatica cerimonia. I membri dell'Ufficio di presidenza della Cassa pia e dei probiviri dell'Associazione stessa hanno offerto al presidente dell'Associazione, on. Barzilai, una bandiera della città di Trieste. Gl'intervenuti e le adesioni Nel salone dell'Associazione della Stampa facevano corona intorno all'on. Barzilai il pro-sindaco di doma, comm. Apolloni, in divisa di capitano dei granatieri, tutti i componenti il Consiglio di presidenza dell'Associazione, con a capo il vice-presidente Gobbi Belcredi, una larga rappresentanza di triestini, tra cui l'ex deputato di Trieste, on. Pitacco, Teodoro Mayer, Mario Ravaslni, Riccardo Milla, Attilio Tamaro e. per gli irredenti dalmati, il signor Cippico prof. Antonio ed altri. Erano presenti quasi tutti i rappresentanti della stampa cittadina, il presidente del Sindacato dei corrispondenti,, cav. ulf. Pemzy, l'on. Oliva, molti corrispondenti di giornali francesi ed inglesi. In un divano di rimpetto al tavolo centrale c'erano le figlie e le nipoti dell'on. Barzilai. In un lato del salone era issata la bandiera di Trieste in seta rossa con l'alabarda ricamata in argento e l'asta in metallo nichelato, terminante in un'artistica alabarda gettata sulla cera e modellata da un noto artista romano. L'ing. Biadette, segretario della Federazione delle Associazioni giornalistiche italiane, dopo aver presentato i colleglli giornalisti Papero, dell'Associazione della stampa siciliana, e Cristofanini, dell'Associazione della stampa livornese, venuti appositamente per presenziare la cerimonia, ha letto le adesioni dell'Associazione (iella slampa Subalpina, deWVninnc giornalisti napoletani e del Sindacato dei corrispondenti di Napoli, del senatore Luigi Albertini, dell'.-tv soctaziorie della stamjia padovana e di quella veneta, del Sindacato dei corrispondenti di Genova e deH't'nio/je del aiornalisti cattolici. 11 telegramma dell'Associazione della Stampa Subalpina diceva: « L'Associazione della Stampa Subalpina partecipa spiritualmente al vostro omaggio all'on. Barzilai, recando nella piega più fonda della bandiera triestina che gli offrite tutto il cuore del giornalismo piemontese per la grande guerra, redentrice ».- L'offerta della bandiera Quindi il vice-presidente Gabbi Belcredi lia detto, rivolto all'on. Barzilai : • Il collegio del probiviri dell'Associazione della Stampa ed il Consiglio di amministrazione della Cassa Pia. hanno deciso, a testimonianza dei sentimenti di gratitudine e di ammirazione per l'opera prestata come presidente dell'Associazione della Stampa, come pubblicista e come deputato dalla tribuna parlamentare, di dedicarti un dono estremamente gradito; il dono della bandiera della tua città natale. Come vice-presidente spetta a me offrire questo dono che attesta l'amieisia, l'ammirazione e la gratitudine dei colleghi tutti. A spiegare questi sentimenti ed il significato dalla offerta occorrerebbe un discorso, ma il discorso non è fattibile hi questo momento in cui si impongono fatti gloriosi. Poi per me, per tutti parla la bandiera, la bandiera che ti ricorda i primi passi del tuo apostolato, che ti ricorda la tua cara città, che ti ricorda il carcere, l'esilio che hai dovuto per essa soffrire, che ti ricorda anche la tua città straziata da mille martini, e quanto tu hai fatto per lei con chiaroveggenza piena del glorioso avvenire cui ora siamo giunti. Essa ti ricorda il fuoco tenuto sempre vivo da te e ravvivato quando pareva morisse, il fuoco d'amore per le nostre terra irredente, quel fuoco che altri volevano spento: Con davanti questi ricordi che sono stati lo scopo della tua esistenza, io ti dico: Accetta, caro presidene. la bandiera che noi ti abbiamo decretata: falla sventolare sulla tua casa il prossimo giorno che Trieste, la città nostra, sarà ricongiunta all'Italia. [Vivi, prolungati applausi), in quel giorno tutti gli Italiani dell'una e dell'altra sponda avranno un palpito per i nostri soldati caduti per conquistarla, ma il palpito sarà anche per te, o Salvatore Oarzilat. che hai voluto e saputo essere il precursore di questo glorioso avvenire ». I presenti hanno vivamente applaudito. Accolto da applausi, con voce rotta dall'emozione, l'on. Darzllal ha cominciato a parure. Il discorso di Barzilai SI dice onorato di essere da più di quindici anni più che il Presidente dell'Associazione della Stampa, l'amico dei giornalisti romani. SI dichiara orgoglioso di avere esercitato il giornalismo come prima manifestazione della sua attività intellettuale. E' lieto dì aevr provocato la sua lunga propaganda per la redenzione di Trieste dal giogo austriaco. Dichiara però che ciò. non costituisco un merito: era naturale che lui, triestino, facesse ciò per la liberazione della sua città. Ricorda la cecitàe l'ostinazione della politica austriaca, là quale contrastò sempre le sacre aspirazioni di Trieste. L'oratore evoca 1 lunghi anni nel quali Trieste subì silenziosamente le persecuzioni austriache attendendo in silenzio e sperando sempre la realizzazione ili ideali che nella madre patria erano incompresi, trascurati e spesso dispregiati. Trieste, che l'Imperatore d'Austria chiamava la sua fedelissima città, sapeva invece di mantenersi la città ribelle tanto che essa che avrebbe potuto essere la prima città dell'Impero, volle essere invece la cenerentola. [Acclamazioni). Ringrazia dell'evocazione che è stata fatta del suo' passato, ma dichiara che di tutti gli elogi che gli sono stati fatti, uno solo egli ne accetta: quello cioè di essere stato un tenace, sostenitore, a costo della impopolarità, delle spese militari. Ricorda i suoi voti dati in Parlamento in questo senso, sapendo che soltanto mediante il presidio dello armi si poteva sostenere urna politica estera che conducesse alla liberazione di Trento e Trieste. ., ,, , * ' ;L'on. Barzilai ricorda aneli egli gli episodi di eroismo delle truppe, ed inneggia al Re, che è primo ad affrontare il pericolo del fuoco. Finisce esortando la stampa italiana a mantenersi nello stesso altissimo livello monile al quale si è mantenuto, specialmente in questo primo periodo di guerra. Inneggia a Trieste redenta per sempre dalla schiavitù austriaca. Invita la-stampa italiana ad astenersi da ogni polemica,, da ogni attacco, perchè devono aver tregua tutti i dissensi del parliti politici. A guerra finita, ogni responsabilità sarà giudicata. Attualmente non vi deve essere che. un solo pensiero: « Contribuire ognuno per la grandezza d'Italia •. Grandi applausi e grida di « Evviva l'Italia, evviva il Re, evviva l'on. -Barzilai! ». La bandiera è portata da un inserviente, vicino al tavolo dì dove parlava l'on. Barzilai. Dopo che ha terminato di parlare, tra i vivi ed insistenti applausi dell'uditorio l'on. Barzilai. Beicredi manda un saluto ai soldati combattenti e gli applausi si rinnovcllano lunghi e calorosi.Quindi il cav. uff. Dario Peruzy, presidente del Sindacato dei corrispondenti, porge anche egli un saluto all'on. Barzilai a nome del sodalizio da lui rappresentato; gli augura presto di divenire Ministro e dire die questa sarfb)>e la più lieta e giusta ricompensa per l'opera da lui svolta. Quindi offre un mazzo di fiori legato con i nastri tricolori, mazzo composto con fiori romani da un fioraio triestino. II cav. Peruzv termina augurando che tra breve siano intrecciate corone di fiori profumati per ringere tutta Trieste liberata «1 italiana. I fiori sono stati consegnati alla figlia maggiore dell'on. Barzilai. L'abbraccio di Roma Il prosindaco Apolloni ha detto nuindi brevi parolo portando all'on. Barzilai 11 saluto di Roma che si gloria di averlo rappresentante politico da un venticinquennio, ed ha aggiunto: - _ , t Permetti che a nome di Roma madre, io ti abbracci! E' l'abbraccio di Roma per una sua figlia non ancora a lei allacciata. Riguardando 1.7 bandiera che ti è stata offerta, io vedo il rosso simbolo del vermiglio e puro sangue italiano di ctii sarà hajfnata ogni zolla della strada di Trieste». Fra applausi i convenuti si sono dispersi per le sale della Associazione. Nella biblioteca è stato ouindl offerto un ricco buffet e poi sono stati eseguiti due gruppi fotografici. In uno sono stati ripresi accanto alla bandiera di Trieste l'on. Barzilai ed i triestini Teodoro Maver, direttore del « Piccolo » di Trieste l'on. Pltacco, deputato di Trieste. Attilio Tamaro. Riccardo Milla e Rovaslnl per il Comitato di emigrazione triestina, j In un altro gruppo sono stati rijpresi accanto alla bandiera di Trieste, le due JgHe dell'on. Barzilai, la maggiore delle quali aveva in mano i mezzo offerto dal Sindacano dei corrispondenti. All'uscita dell'on. Barellai, 1 presenti hanno applaudito.