Gravissime rivelazioni sull'azione dell'Austria

Gravissime rivelazioni sull'azione dell'Austria Gravissime rivelazioni sull'azione dell'Austria Inflessibile ostilità ^ Costante pensiero di muover guerra Cinsi fiivì eti -_4fan<£iite^ ^ caappagpa^- % m*» i all'Italia - I minac- i cpgLa nobile eloquenza oeii on. Salandra contro la " rabbia nemica „ (Per telefono alla STAMPA ) ROMA, notte. e o n 06 i' eo,. na e, n te n'Ili ta aldi fie ta to ba. nti et i sionato artoLa riunione in Campidoglio del Comitato romano per la mobilitazione civile col discorso di Salandra in risposta al Cancelliere germanico ha dato luogo ad una importante manifestazione patriottica La, conoscenza del fatto che il capo del Governo ita. liano avrebbe ribadito le accuse di Bethman Hollweg all'Italia, aveva reso febbrile la ricerca dei biglietti; l'attesa era straordinaria e sino dalle ore 16 gli invitati hanno cominciato a giungere in Campidoglio. Vi erano parecchi membri e dame del Comitato, autorità, consiglieri comunali e provinciali, parlamentari. Il Consiglio comunale e la Giunta sono intervenuti al completo. Anche l'amministrazione provinciale è largamente rappresentata Una folla impaziente e rumorosa, malgrado la continua minaccia del cielo plumbeo, occupava la magnifica piazza michelangiolesca, la superba cordonata e piazza Ara Coeli. Era una folla varia, composta di.persone d'ogni condizione sociale, d'ogni. partito che animatamente discute e commenta l'arrivo di ogni personaggio un po' in vista. Il servizio di P. S. per il mantenimento dell'ordine è stato organizzato con molto tatto: si vedono pochi carabinieri' e pochissime guardie di città in borghese. Non era il caso in verità di temere che l'ordine potesse essere turbato; l'anima di Roma è l'anima d'Italia, retta da un unico palpito fervido di concordia, Òv*J5Ìom a. Salala e a Sod#oi> Alle 16,30 l'aula capitolina è quasi' gremita. Sono fra. gli intervenuti i deputati Suar. di, Solidati-Tiburzi, Molina, Pietravalle, Sacchi, Sodeilni, Manfredi, FinocctiiarqvVprile, Maury, Tàlamo,,; Fbi^uuata^tou^.| De Capitani, Bellétti; Schanzer, vàlenzani, Napoleone Colajanni, Ciappi, Danieli, Bernabei, Galli, Monti-Guarnieri. Gallino, Speranza (in uniforme di tenente del genio), Veroni, Giovanni e ^enceslaò Amici, De Viti De Marco, Pascolino Vassallo, Mia ri, Barzila], Vaccara. La Pegna, -Saintjust di Teùlada, Canepa, Camera, Cao Pinna,, Credaro, Camerini, Ma|iangi, Marchesono. Sono presenti i senatori Frascara, Giordano Apostoli, Monteverdc, Armandone. Di San Martino, Lanciani, <Murchiafava, Piaggio,- Tommasinì, Valli, Salvarezza; il Duca Lante 'della' Rovere, la marchesa Rasponi, la contessa Spalletti, la signora Berta Turin, il generale Amadigi, il comm. Pericoli, prefetto di Palermo, gii ex deputati Ciraolo, Caetani e Rienzi; inoltre moltissimo eleganti signore. Sono 'pure notati, oltre à molti funzionari delio Stato, due figli dell'on. Salandra in uniforme di ufficiali del noprcooveddigrndiriCinlol'dnsspdgdMctvcvgemo; Alle 16.55 giunge il ministro degli Esteri on. Sonnino Insieme col ministro della Mai-ina Viale. Appena l'on. Sonnino entra nella sala è accolto da un lungo o prolungato applauso, e grida di Viva Sonnino! Viva l'Italia! Subito dopo entra, il presidente del Consiglio on. Salandra, cori la famiglia. L'on. Salandra è accolto da una prolungata ova zione. Tdtti i presenti si alzano in piedi e le grida di Viva l'Italia! Viva Salandra! si ripetono altissime per qualche minuto. L'on, Salandra. mentre continua l'imponente ma sifestazione. prende subito posto avendo a sinistra il comm. Apolloni ed alla destra il sen. Wollemborg. Alle 17,5 il comm. Apolloni comunica una lettera di adesione in viata dall'on. comm. Luzzatti. Il comm. A polloni pronunzia quindi Ubuo discoreo. Subito dopo sorge a parlare il presidente del Consiglio on. Salandra. Tutti i presènti pcnri^dd^v^ > .| , , i . i ga i, ui, oeà lel noli, fanno una calorosa dimostrazione al presidente del Consiglio, il quale ringrazia con cenni del capo. Terminata la imponente ovazione, l'on. Salandra con voce ferma ed alta comincia a pronunziare il seguente discorso: Parla Salandra » Signori e signore! Ilo accettato di buon grado l'invito di intervenire a questa adunanza per mostrare tome il Governo reputi di primaria importanza l'opera di solidarietà nazionale, alla quale si è accinto il Comitato romano, e come esso speri che, in ogni comune del Regno, grande o piccolo, sorga e si mantenga colla fiamma dell'entusiasmo, ma anche colla pertinace e duratura costanza della organizzazione, una consimile benefica associazione di persone e di energie materiali e morali. Noi siamo entrati a tutela delle più antiche e pia alte aspirazioni, dei più. vitali interessi della patria nostra, in una guerra più grande ■ di qualunque altra la storia ricordi, là quale investe e trasporta nel suo turMne nonsoltanto i combattenti, ma tutti coloro che' restano: Nessuno se ne può sottrarre. Chi alla patria non dà il braccio deve dare là mente, i beni, il cuore, le rinuncie, i sacrifici (applausi). E' tutta una elevasione, è tutta una sublimazione di un po ri aa pann. a e si n, a a ra An A nte ti pol}faih&-&ev*è>e9sere voluta e compiuta. 'À coloro che restano tocca di fare che la vita nazionale si svolga ininterrotta, che le famiglie, le quali perdono i loro sdegni, siano in ogni forma sorrette, che i cuori si mantengano alti e forti, disposti àlie' gioie più, intense ed ai più atroci dolori: parati a tutto ma fidenti, nella vittoria finale, perchè giusta è la càusa che ci ha mossi e la nostra guerra è una guerra santa (bravo! applausi vivissimi). Occorre che della giustizia della nostra causa, della santità della nostra guerra, gli italiani di ogni ceto abbiano non solo, come meravigliosamente mostrano di avere, la sensazione spontanea istintiva profonda, ma anche la persuasio ne ragionata; occorre che ne sia persuaso il mondo' civile (benissimo). All'Italia ed al mondo civile io mi rivolgo per mostrare non con parole veementi (bravo, applausi) ma con fatti precisi e documentati, come la rabbia nemica abbia invano tentalo di sminuire Volta dignità morale e politica della eausa che le nostre armi faranno prevalere (Bravo! Applausi). Parlerò con serena compostezza, della quale ha datò nobilissimo esempio il Re d'Italia (applausi vivissimi. Viva il Re!) chiamando alle armi i suoi soldati di terra e' di mare. Parie rò come debbo, osservando il rispetto dovuto al mio grado e al luogo donde parlo applausi), *otr» non mare |, <n gpgdptdnedBbGn a i iurie scritte nei proclami imperiali,, reali arciducali. Poiché parlo dal Campidoglio rappresento, in quest'ora ■ solenne, il poolo e il Governo d'Italia, io. modesto borhese, mi sento di gran lunga più nobile del capo degli Asburgo-Lorena. (Bravo! applausi vivissimi). 1 mediocri uomini di Stao i quali, con temeraria leggerezza, errando in tutte le loro previsioni, appiccarono, nel luglio scorso, il fuoco all'Europa intera ed alle stesse loro case, accorgendosi ora del loro colossale errore, nei Parlamenti di Budapest e di Berlino si sono sfogati con. brutali parole contro l'Italia e contro il suo Governo, col fine evidente di farsi perdonare dai loro concittadini, ubbriacandoli di truci visioni di odio e di sangue (bravo). il Cancelliere dell'Impero tedesco disse ieri di essere compreso, se non di odio, di collera. Dovette dire il vero, poiché egli ragia nò male come si ragiona negli accessi di furore (Benissimo, si ride). Io non potrei, se anche volessi, imitare il loro linguaggio : il ritorno atavìstico af& barbarie primitiva è più difficile a noi che ne siamo di venti secoli più lontani (Bravissimo). Non badiamo alle parole; atteniamoci alle ra gioni ed. ai fatti. La tesi fondamentale degli uomini di Stato dell'Europa centrale si racchiude nelle due parole « tradimento e sorpresati ri 'vòlte all'Italia, tradimento e sorpresa verso i suoi fedeli alleati. u Sarebbe facile domandare se abbia ti diritto di. parlare di alleanza e di rispetto ai-trattati chi, rappresentando con tanta minore genialità di mente, ma con uguale indifferenza maiale, la tradizione di Ve-terico il Grande e di Ottone di Bismarck, ha proclamato che necessità non ha legge, ed ha consentito che il suo paese calpestasse bruciasse, seppellisse in fondo all'oceano tutti i documenti e tutte le civili consuetu dini del diritto pubblico internazionale (ap plausi). „ « Ma sarebbe troppo facile e soltanto pre giudiziale argomento. Esaminiamo invece positivamente e pacatamente se gli alleatabbiano il diritto di dirsi traditi e sorpresda noi. Note da gran tempo erano le nostre aspirazioni e noto il nostro giudizio sopra l'atto dt follia criminale pel quale essi scompigliarono il mondo, e tolsero all'alleanza stessa la sua intima ragione dessere. Il Libro Verde, preparato da Syd ney Sonnino, al guale è vanto della mia Dita essere legato con piena solidarietà dopo (rent'anni di amicizia, in quest'ora, solenne (applausi vivissimi, grida di vivSonnino), ti Libro Verde, che più di qualunque altro mai fascicolo di documenti dplomatici è penetrato nella vita, nella coscienza del popolo, da dicembre, a maggtsnn i i o e i d a ooa aiog: gio dimostra le lunghissime, penose, inutili trattative. Ma non è vero, come artificio^' samente si tenta di far credere che il Ministero, ricostituitosi nel novembre, mu:y tasse l'indirizzo della nostra politica internazionale. Il Governo italiano, la cui lincatt di condótta non ha mai mutato e mi piace} dirlo in onore della memoria dell'illustre .a*j mico e collega, il cui solo rimpianto inndn^ zi alla mòrte fu di non aver veduto il giofj no, da lui ardentemente auspicato, delle rivendicazioni nazionali, il Governo italiani no giudicò severamente, al momento stesso-, che ne.ebbe conoscenza, la pressione del'Austria alla Serbia e ne previde le conseguenze non prevedute da coloro che con tanta incoscienza avevano premeditato il colpo. « Eccone la prova. Leggerò, perchè si tràt-:. la di documenti. Il 25 luglio' il marchese: Di San Giuliano telegrafava al Duca d'aì vanta come segue-. — Oggi abbiamo avufàf " una lunga conversazione a tre: ilpresiden* te del Consiglio, il signor Flotow ed io,j che riassuma per informazione- personale, di V. E. e per eventuale norma di lin^ guaggio; Abbiamo, Salandra ed io, fatiti, notare anzitutto all'ambasciatore che l'Austria non avrebbe avuto il diritto, secondo . 10 spirito del trattato della Triplice Alleanti, di fare;.un passo come quello chf ha] fdiìó a'Belgrado senza previo accordo coisuoi alleati. L'Austria infatti, pel mglo coi me la Nota è concepita e per le cose che do-ì manda, le quali, mentre sono pòco efficaci contro il pericolo panserbo, sono profonda* mente offensive per la Serbia ed indiretta mente per la- Russia, ha chiaramente dtmJMJ strato che vuole provocare una guerra. A'&|. biamo perciò detto ai signor Flotow efeej per tal modo di procedere dell'Austria e per, 11 carattere difensivo e conservatore deli trattata della Triplice ^Alleanza, Cltaliai non ha obbligo di venire in aiuto dell'Austria in caso che, per effetto di questo suo, passo, essa si trovi poi in guerra colla Rua* sia, poiché qualsiasi guerra europea è ìtt questo caso conseguenza di un atto di prò-, vocazione e di aggressione dell'Austria. Po* co dopo, il 27 e 28 luglio, noi ponemmo « chiare note, a Berlino e a Vienna, la questione della cessione delle Provincie italiane dell'Austria, e dichiarammo che, se non ei ottenessero adeguati compenti (legga; testuali parole) la Triplice Alleatila b.e stata irreparabilmente spezzata (i si vivissimi). La storia imparziale #rA{: l'Austria, avendo trovato l'Italia ottlit luglio 1913 e nell'ottobre dello stesso • ai suoi propositi di aggressione- alla, bia, tentò, l'estate scorta, d'a«i Germania, la via àella sorpresa e éei compiuto. '. . « L'eiecrando dilètto » S*f«*»