Il congedo a Macchio

Il congedo a Macchio Il congedo a Macchio ROMA, 23 notte. Ieri sera, sabato, il Ministro degli esteri on. Sennino ha telegrafato al duca D'Avarna, nostro ambasciatore a Vienna, l'ordine di presentare a quel Ministero degli esteri la dichiarazione di guerra dell'Italia all'Impero austro-ungarico. Il testo fu concordato nel Consiglio dei Ministri tenuto ieri mattina. Fino a sfosserà non è giunta da Vienna la conferma della presentazione, sia perchè l'Austria da stamane ha interrotto le comunicazioni telegrafiche con l'Italia, sia perchè oggi, domenica, il Ministero della Ballplatz è chiuso, eia anche per la crisi ministeriale derivata a Vienna dalle dimissioni del ministro Burian. Per tanto il nostro Ministro degli esteri ha creduto', per puro obbligo di cortesia internazionale, di comunicare oggi al barone Macchio, ambasciatore d'Austria Ungheria, il documento di dichiarazione di guerra, sebbene il diritto internazionale positivo si limiti a richiedere, per l'apertura delle ostilità, un atto non equivoco di avvertimento. L'Italia ha spinto il rispettò della forma fino a fissare un respiro di 24 ore che scade domani 24 maggio. La consegna al barone Macchio del documento della dichiarazione di guerra è avvenuta oggi in un colloquio avvenuto alle ore 15,30 alla Consulta fra l'onorevole Sonnino ed il barone Macchio, L'on. Sonnino ha consegnato al barone Macchio altresì i passaporti per il personale diplomatico e consolare deÙlAustria e di conseguenza l'ambasciatore partire stassera o domani forse per la via della Svizzera, cioè per lm linea di Chiasso. Per la stessa mia probabilmente rientrerà anche il ducq D'Avarna col personale del¬ l'ambasciata italiana di Vienna e dei nostri consolati appena potrà loro pervenire la notizia del richiamo in Italia. j Il colloquio del pomeriggio fra l'on. Sonnino ed il barone Macchio è durato appena un quarto d'ora. Il barone Macchio recava all'uscita sotto il braccio una grossa busta di pelle nera contenente i passaporti. Da oggi soltanto, 23 maggio, può dirsi dichiarata la guerra all'Austria. Le ostilità potranno cominciare da domani 24 maggio cioè scadute le 24 ore di respiro accordate all'Austria. Naturalmente la dichiarazione di guerra all'Austria recherà come conseguenza là dichiarazione di guerra della Germania all'Italia, Da stamane il telegrafo internazionale con l'Austria e la Germania non risponde. Risulta che le autorità austro-ungariche e tedesche hanno interrotto le comunicazioni telegrafiche con Roma considerandosi da ieri sera in stato di guerra con 11talia. Il fatto è confermato da un avviso affisso negli uffici telegrafici di Roma, dove è detto che non si accettano più telegrammi per l'Austria.

Persone citate: Avarna, Burian, Sonnino