L'Austria non prende atto della denuncia dell'Alleanza

L'Austria non prende atto della denuncia dell'Alleanza L'Austria non prende atto della denuncia dell'Alleanza Una Nota consegnata all'Ambasciatore D'Avarna (Servizio special© della STAMPA)' VIENNA. 22, ore 22. 1 giornali apprendono ohe il Ministero de. «Il Eeteri pubblicherà, fra giorni, un « Libro Roseo» sulla genesi del oonflitto fra l'Austria e l'Italia. Oggi essi pubblicano una lunga nota consegnata ieri all'amba* sciatore Duca d'Avarna, nella quale II Ministero degli Esteri dichiara di non voler prendere atto della denuncia del Trattato della Triplice Alleanza e declina ogni responsabilità per le conseguenze provocate 'dai modo arbitrarlo con cui l'Italia ei sottrae al suoi doveri di alleata. I giornali aggiungono commenti concitati contro l'Italia. La «Relohepost» pubblica ohe l'ambasciatore d'Italia Duoa d'Avarna, fece Ieri gli ultimi preparativi per la partenza. Il numeroso personale dell'Ambasciata attese all'Imballaggio degli arohivi e del mobilio, che stamane è stato trasportato 'tutto alla stazione dell'ovest. i L'ambasolatore erode imminente l'invito da parte del CDverno di Roma a ohiedere 1 passaporti. f II « Tageblatt » reca che anche lori il Duca d'Avarna si è recato al Ministero de¬ gli Esteri. LUIGI WIBERAL. iL'Aostpia inizia la guerra contro gli inermi! > Roma, 22, notte. LLa guerra è imminente. L'Austria tiene ei riguardi dell'Italia il contegno che porrebbe tenere solamente dopo una regolatire dichiarazione di guerra. Il Giornale d'Italia ricéve da Udine gravi notizie sullo violenze usate a tutti gli italiani in Austria. Il giornale dice che il servizio ferroviario e sospeso per due dei tre sbocchi ferroviari orientali. Duo treni italiani, giunti ieri sera 20 maggio rispettivamente a Cormons e teryignanp non sono stati restituiti; gli austriaci non li' hanno fatti ripartire. La notizia duella sopraffazione austriaca, giunta ad Udine questa mattina, ha suscitato oyunqùe un'onda di indignazione., Erano attedi da Cormons circa 800 rimputrianti che per S,1 Giovanni Mangana avrebbero dovuto brriv'are ad Udine stamane: questa mattina infatti una folla di parenti ed amici era in attesa dei reduci: invece è stata loro Comunicata la notizia dolorosa. Si assicura che le autorità italiane abbiano chiesto che quegli ottocento disgraziati fossero fatti proseguire a piedi fino a San Giovanni dove sarebbero stati mandati dei treni a prenderli. Ma la proposta non. 6 stata accettata dalle autorità della monarchia degli Asburgo. A Cormons si trovano anche numerosi funzionari italiani di Dogana, delle'Poste e delle Ferrovie di Sfato e sulla loro sorte si nutrono grandi apprensioni. I rimpatriati da Trieste, quattrocento cir[pa, che erano giunti ieri a Cervignano, più Sfortunati depili altri, hanno proseguito per iTorre di Duino a piedi. Essi sono stati injsultati dai gendarmi austriaci e sono stati [fatti segno alle più ignobili manifestazioni Sii:malvagità.: però sono arrivati in salvo. (Viceversa In lineu Pohtebbunà funziona ancora. Le autorità austriache aspettano che ti barone Macchio, Ambasciatore a Roma, sia partito per interromperla. Oggi il diretto di Vienna è arrivato con circa cinquecento italiani che sono passati di qui. Tre giornalisti irredenti, due di Trieste e uno di Pola, sono giunti in salvo ad Udine. Si sono avnlo proprio stornane notizie recate da un negoziante regnicolo di Polo, di scene inaudite di violenza e sopraffattone che si sono verificate a Pola dove lunedì, nel pomeriggio, è stato emanato l'ordino di evacuazione dell'intera cittadinantn!. Martedì mattina la città di Pola appariva niomhata nella desolazione. Velia nottata una quantità immensa di italiani regnicoli e di italiani di provata devozione erano stati arrestati. Giravano pattuglie armate mentre i negozi venivano chiusi. Il terrore era ovunque. Da Trieste giungono notizie egualmente dolorose. Arresti e deportazioni avvengono ad ogni minuto. Giornalisti irredenti giunti ad Udine hanno detto che a Trieste al Piccolo sono rimasti vari giornalisti che non hanno voluto lasciare il loro posto di combattimento. Essi sono Alberto Gentili cognato deU'on. Barzilai. Silvio Benco, Niccolò Bacic'chich,,il dottor Polidoro Polidori, Giulio Cesari, Frnilio Marciteci. Essi narrarono ai colleghi peripezie, avventure dei loro compagni e fughe inaudite. ijevi per tutta hi notte regnò una viva emózione a Udine per il mancato arrivo del treno che avrebbe dovuto giungere in quella stazione alle 1G;21- Centinaia di persone attendevano l'arrivo di parenti ed amici e rimasero lungamente in attesa. Intanto si sparse molta preoccupazione nei pubblici ritrovi por le dicerie fantastiche che non muncano mai in simili occasioni. Un nuovo aroniento doloroso s'agg giungeva a quelli dai quali era derivato il seguente telegramma spedito poche ore prima da questo Comitato per l'emigrazione bella Venezia Giulia, al Ministero deeli fisteri : « Migliaia di cittadini compresi i regnicoli uomini e donne vengono arrestati alle stazioni orientali e internati in Boemia, mentre girano indisturbati qui tedeschi ed austriaci. Crediamo nostro dovere di insistere perchè vengano presi provvedimenti di- rappresaglia onde salvaguardare l'incokrmita personale dei nostri connazionali e abnsenzienti ». I particolari sulle vessazioni austriache «ano enormi. L'altra sera, 20 maggio, allorché un treno composto di carri e macerine delle .ferrovie statali italiane, guidato dja personale italiano si accinse a rivarcare fe .frontièra, i funzionari di polizia austriaca hanno ingiunto ai nostri macchinisti di fertn&ns « di darsi in arresto insieme' all'altro feenénele del' treno, impedendo che il convoglio procedesse. Per meglio garantire la esecuzione di questo ordine vennero divolte le votale della linea che mena al confine. ' 'e duemila persone che dovevano ràBaaa-ft a. <tarm.ana Qè si oro permettere di varcare il confine a piedi. n seguito a questo fatto le comunicazioni erroviarie verso Cormons sono state sospese. 0 Ieri oltre dumila irredenti sono giunti a Verona provenienti da Trento, Riva di Treno, Rovereto e Pola. Sono gli ultimi che hanno potuto fuggire poiché da stamane tutti treni provenienti dal Trentino sono statisoppressi. Ieri l'autorità militare austriaca ha cominciato a minare e quindi far saltare in aria utte le case in prossimità dei forti di Treno. Insomma le violenze e le illegalità sono n tutto 'il Trentino all'ordine del giorno. Ieri a Rovereto dopo essere stata minata da ignoti è saltata in aria da caserma di polizia. E' stata presa l'occasione per accusare di ciò i membri della « Lega nazionale » che vennero tratti in arresto. Ma il sospetto realmente cade sui saldati stessi, soldati di altra nazionalità costretti a servire, contro a loro volontà, l'Austria. L'« Idea Nazionale » ha da Trieste per espresso dal confine : « Coni un'ordinanza luogotenenziale in data odierna venne stabilito quanto segue: l.o Tutti i possessori e detenori di anni sono obbligati a farne consegna presso -la I. R. Luogotenenza nello spazio di ventiquattro ore. Cosi dicasi per le -maerie esplosive. 2.o E' vietato uscire dalla città o entrarvi senza permesso vistato dal Commissariato o dalia Direzione di polizia. 3.o E' vietato tenere aperti al pubblico esercizi é iuoglii di ritrovo oltre l'Ave Maria (ore 8,30 di sera), i.o L'ordine pubblico in città come pure gli uffici pubblici comunali e (provinciali, la posta e il telegrafo, le stazioni ferroviarie e tranviarie, la capitaneria del porto, sono affidate all'autorità militare. I contravvntori a détte disposizioni saranno giudicati ai termini delia procedura stataria vigente nell'Impero».