Il 1 maggio in Italia

Il 1 maggio in Italia Il 1 maggio in Italia e o d e a e a te t : o i s no u ri gi eia, m pe A. Roma Roma, 1. La giornata del primo maggio è trascorsa a Roma senza incidenti nel campo politico e .senza grandi manifestazioni. Il cattivo tempo venuto verso mezzogiorno a guastare le riunioni politiche e quelle campestri e a togliere ocui velleità di manifestazioni neutrallste o interventiste nelle vie. I.a città presentava stamane il.caratteristico spettacolo della giornata del primo maggio. Molta folla nelle vie, abbondanza di manifesti neutralisti e intervenisti, pubblicati dalle Organizzazioni per la rcostanza, sospensione completa del servizio tramviario e di omnibus su tutte le linee; poche vetture e poche automobili che percorrono la città; grandi misure di precauzione. La iuppa era consegnata. Gli edifici pubblici e le Ambasciate di Austria e di Germania erano custoditi dalla forza pubblica. Verso le undici un violento temporale si è scatenato su Ruma. L'acqua è caduta ad intervalli per tutta *a giornata. 'Nella mattinata la sola manifestazione si ebbe nel comizio indetto dalla Cantera del Lavoro nella propria sede in via della Croce Bianca. 11 labaro rosso della Camera dol Lavoro è stato issato lini da stamane allo finestre in segno di festa. Il comizio si aperto al canto dell'Intemazionale. Presiedeva Monici, segretario della Camera del Lavoro Aprendo il comizio, egli ha detto poche parole di circostanza per presentare l'oratore ufficiale in persona di Parpagnoli, il quale ha detto che l'odierna, manifestazione non può fare astrazione dal tragico momento storico. Il proletariato — ha detto l'oratore — in questa fase angosciosa che costituisco una. paentesi della sita, redenzione a differenza dei vari partiti politici, fia. saputo, pur attraverso qualche dissenso, garantire la sua compagine unitaria ». L'oratore è passato poi a parlare del care viveri e chiuse inneggiando all'intentar zioimle proletaria, che risorgerà più consapevole dopo l'orrore della guerra. Hanno parlato anche altri oratori e il comizio è terminalo senza la consueta votazione dell'ordine lei giorno. Gli intervenuti escono dalla Camera del Lavoro al canto dell'intemazionale e procedono per piazza delle Garrotte e per via Cavour, emettendo grida di « abbasso la guerra ». ■\ piccoli gruppi i dimostranti procedono seguiti da guardie in divisa. La Pubblica Sicurezza aveva preso per questo comizio misure considerevoli, i Ua discorso di Oestrèe o a e i he i a n mo h a ci ni n a r la n la e . . efro puni ne ali veva ucur fu sta tta co. lehi . dei pe aninlonto erteffiuf\ : pomeriggio sono avvenute le consuete riunioni campestri guastate iterò dal tempo orribile. L'acqua cadeva a torrenti accompagnata da lampi e tuoni. Un violento temporale primaverile, n concorso alle riunioni fuori porta fu quindi assai minore degli altri anni. La più importante.,vper il discorso pronunziato dal deputato belga on. Destrée, fu quella dei .socialisti riformisti alla trattoria della Villetta, fuori porta del Popolo. Vi intervennero qualche centinaio di riformisti, fra i quali l'on. Bissolati il quale presentò con vibrate parole ai presenti l'oratore della riunione, il deputato socialista di Charleroi, l'onorevole Destrée, il umile aveva dapprima offerto ai socialisti, ufficiali di assistere a una loro riunione. L'on. Turati aveva accettato l'offerta e aveva pregato l'on. Destrée di accompagnarlo* a Bologna dove l'on. Turati per il primo maggio doveva parlare: ma si dovette rinunziare a questo progetto, temendosi a Bologna dimostrazioni antagoniste fra neutralisti e interventisti. L'on. Destrée rimase, pertanto a Roma e accettò l'invito dell'on. Bissolati per la riunione dei riformisti. Il deputato belga, che è anche presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bruxelles, fu accolto da grandi applausi; dichiarò che avrebbe desiderato, come gli altri anni, in occasione del primo maggio, di parlare del socialismo Internazionale. Iuveee è costretto dalia dolorosa attualità a parlare della guerra. l/on. .Destrée ricorda che :il giorno del primo maggio era stato dapprima istituito come affermazione di una rivendicazione economica, cioè della giornata di otto ore di lavoro. Quest'anno la rivendicazione di carattere economico passa in seconda linea e le questioni politiche internazionali reclamano la discussione nei comizi del primo maggio. Non dimeno, gettando uno sguardo fuggevole sulle grandi questioni economiche dell'avvenire, si può affermare questo: coinè è certo che nessuna modificazione profonda nelle condizioni degli operai può farsi da una Nazione isolata a motivo della concorrenza, è certo che gli operai, come in passato, dovranno organizzarsi Ili associazioni nazionali e internazionali. Su questo punto la giornata dei ì.o moggio conserva anche oggi, mentre l'Iiuropa è in guerra. Intatto tutto il suo significato Ma; — osserva l'oratore, — si era estesa la portata della celebrazione di questa, data, includendovi l'affermazione della fraternità popolare \ questo riguardo lo sforzo dei socialisti è disgraziatamente fallito. Bisogna riconoscere, però, che là Chiesa cattolica, clip voleva, pure la pace e che-è una organizzazione più antica e più potente di quella socialista, non ha saputo, nò potuto impedii-p la guerra. L'ideale socialista resta dunque salvo: ma taluni itegli uomini, che dovevano applicarlo, si sono mostrati ad esso inferiori. E' intesto il caso dei socialisti germanici. L'on. Destrée a questo punto ha ricordato che il Congresso di Stutgardt faceva ai socialisti il dovere: primo: di impedire la .guerra; secondo: reclamare la pace appena possibile. Si può ritenore che tutti i partiti socialisti dei vari Paesi hanno compiuto il loro dovere per ciò che riguarda 1 primo punto. Quanto al secondo punto, cioè invocare la pace, non si può parlare di questa nel momento attuale, poiché ciò costituì rebbe. la consacrazione della ingiustizia e del la brutalità. Una pace di tal natura non potrebbe durare. Coloro, i quali desiderano sinceramente la pa ce. devono dunque 'sebbene ciò possa sembrare paradossale), continuare lino alla fine La guerra L'on. Destrée ha concluso, dicendo : quelli che parlano di pace nel momento attuale fanno gli interessi della Germania. Non vi può essere discussione di pace fino a quando vi sarii un solo tedesco nel Belgio. Si potrà parlare di pace soltanto quando il militarismo sarà vinto. Allora i socialisti dovranno essere i priuii a reclamare una nuova liuropa, basala sul diritto e sulla libertà. 11 discorso. Veramente eloquente, dell'olio revole Destrée, fu continuamente interrotto da applausi e salutato alla fine da una ovazione •L'on. Bissolati ha quindi illustrato e coni montato il discorso del deputato belga, inneggiando al Belgio eroico ed al prossimo in fervente dell'Italia nel conflitto europeo. An che l'on. Bissolati fu molto applaudito. Quin di si procedette all'inaugurazione della ban diera della Sezione romana del Partito socialisia-riformista, ■ dauoviniimla seli lasespguvoli«isiBdicoropumi lmnadppemleicAQtPmtstpadocatIl prilli' tranquillità. .A Milano Milano, 2. sera. maggio è trascorso nella maggioro I negozi, irt gran parte chiusi u a a a o r i o r , i i e e ri e a e i si a i i o n — a ne è e, e ia e eo o edi : a e o a oè eì l e. a me li e vi o rà o re a o a e i gn n n n lidavano aJla eillà l'aspetto nomiate di an «ioni uo di festa. La sospensione dei servizio tramviario era l'unico senno esteriore della solennità dei proletariato. SI ebbero dna cornisi, imo dei socialisti, della Camera, del Lavoro alla Casa del Popolo, l'altro dei sindacalisti alla sede dell Unione Sindacale. In via S«n Rocco, li comizio socialista riuscì affollatissimo. Parlarono Ahigaille. Zanella o Franco Maritami,, segretario della Camera del Lavoro, che espressero sentimenti di avversione per la, guerra. L'assessore comunale avv. G-ino B> i,. portò ai socialisti il saluto detl'amnilnw •iicùa comunale. Parlo poi anche l'onorevole' Mazzoni, .naturalmente in senso neutralista, il comizio si stìolse senza incidenti. Non «i ebbero a deplorare disordini, n comizio sindacalista fu pure assai affollato- Parlarono, Bachi e Corri doni. Quest'ultimo pronunciò un discorso in senso Imtorventiisfei-, seguito' dal consenso dejiVaiditorio. I sindacalisti; si recarono quindi in gita a Pavia, dove si recarono pure. 500 tramv.ieri. A Pavia ebbe luogo ai» comizio nel quale parlò Corrido.ii>. IVel Veneto Vantila. 3, sen. Il primo maggio trascorse calmo. Allo ore 9 i socialisti attraversarono ìa città recandosi alla Casa del Popolo, dove erano convenute un migliaio ili persone. Per l'occasione erano venuti a Venezia l'on. Bernini e Serrati, direttore aelVAvailU!, elio parlarono svolgendo il tema della neutralità assoluta in omaggio al princi» pio dell'internazionalità. Indi i convenuti al comizio fecero una scampagnata noi dintorni di Mestre. Nella giornata, eccetto i tipografi, gli altri operai in grande maggioranza si recarono aL lavoro. Dovunque, nelle altre provincia del veneto, la giornata passò tranquilla. A Fejtro le «suole e gli uffici municipali furono chiusi. A Rovigo in quasi tutte le scuole gli alunni fecero vacanza. Nel pomeriggio si chiusero i negozi. A Vicenza chiusero t negozi soltanto i.fornai.. Qualche neutralista appiccicò manifestini contro la guerra, che furono subito stracciati. A Padova, nel salone della Gran Guardia, gre«' mito di operai, presenti numerosi profughi triestini, tenne una conferenza l'on. Dugoni. Uno studente, certo Marinaro, volle parlare i contraddittorio por sostenere idee interventiste, ma- fu interrotto da un suo collega. L'in'terruzione suscitò una baraonda. Intervenne ìa polizia, ed il Marinaro fu allontanato. All'uscli non avvennero incidenti, ma all'Università, appena corse voce del fatto sorsero fra gli studenti vivacissimi, commenti. Si indisse per le ore li un comizio allo scopo di chiarire il modo coti cui «i erano comportati gli studenti al comizio socialista, ma grazie all'intervento del Bettore magnifico, si poterono rappaciare gli avversari. Il comizio non ebbe luogo mentre alcune parole dpi prof. Tumassta. infiammate di patriottismo, furono applaudite freneticamente. ro si Un discorso dell'on. Treves a Firenze Firenza-, 2, mattino.' La. giornata ili itili è passata tranquilla. A prevenire, disordini, le Autorità avevano preso tutte le prec.iuzioni: vi era un grande apparato di forza pùbblica, e numerose truppe sono state consegnate per tutta la giornata, lu tutti gli stabilimenti il lavoro è stato abbandonato e nel pomeriggio tutti i negozi sono limasti chiusi. Sembrava un giorno di festa. E' stato tenuto mi comizio dai socialisti a cui hanno partecipato oltre un migliaio di persone. Dopò poche parole del segretario della Camera del lavoro, Piglioli, ha parlato applauditissimo l'on. Treves, che si è. soffermato soeciahnente al significato eccezionale di questo l.o maggio, significato di protesta del proletariato e dell'umanità contro gli errori dellaguerra, L'on. Treves ha affermato clie il prò* letario non deve abbandonarsi né a scioperi, né ; a tumulti, perchè la responsabilità di urtai guerra spetta tutta alla borghesia e al Governo. Dopo l'on.. Treves hanno parlato l'on. Pei scotti e l'avvocato Terzagbi, entrambi socia» listi. Ha preso pure la parola il professore Cor- • so, repubblicano : avendo incominciato a. *aré ' sentirà: la nota interventista é stato fischiato. \ mezzogiorno il comizio si è sciolto senza che si verificassero incidenti. I Portiti repubblicano, riformista, democratico ^d il fascio hlerveritlsfa non hanno partecipato ad alcuna manifestazione. Nel pomeriggio i lavoratori si sono recali nelle campagne circostanti. *"» Notizie da Genova, Pinerolo, Bologna, Carrara, Casale Monferrato, ecc., recano che il i maggio è stato colà festeggiato senza incidenti. Le manifestazioni del 1° maggio Roma, 8, notte. Le 'manifestazioni neutrallste progettate pe-'r il primo maggio non hanno avuto -alcuna importanza. Un convegno, a cui si vorrebbe attribuire una speciale pollata, è annunziato per oggi a l'orli. A quanto ci risulta, u quésto convegno, parteciperebbero i più noti agitatori e i caporioni del pallilo socialista italiano. E' prevedibile, data là zona scelta per il convegno, una adunarne movimentata, per quanto anche questa maiiiféstazine, da segnilio-n dubbi, sia. destinata ad influire poco sulla pubblica opinione, e, si, dice nelle sfere ufficiali, a noti destare alcuna preoccupazione nelle sfere governative. • '. Il Giornale d'Italia, scrive: «Il ì.o maggio è passato tranquillamente sotto tutto* il cielo d'Italia. Nessun incidente, nessun scatto nessuna aberrazione, nessuna leggerezza, nessu-, na violenza di espansioni,o di manifestazio-; ni. nessun eccesso <li atteggiamento, come quello clic più o meno ha sempre dato un tono di vivacità, qualche volta anche molesto e deplorevole, alln medesima ricorrenza deglianni precedenti. Ma. dappertutto una calma1 volonterosa e decoroso, diremo quasi solenne,: da che vi è sempre della solennità nella quiete volontaria e cosciente della gmnde massiO Volontaria e cosciente: perchè la giornata di Ieri si è svolta non come una espressione di. inerte torpidità, ina come una espressione di onesti!, di intelligente sensibilità morale e spirituale per il popolo. Sà il popolo d'Italia che è questo un grande momento-della sua vita, della vita della sua Patria, le cui pagine conoscono il sangue generoso degli avi. Il pò-; polo sa di essere ad uno svolto della sua sto'-' ria, e questa sua scienza ha tradotto ini una grave e dignitosa calma di azione e di pensiero, il linguaggio verboso e nettorico di occasione, ha ceduto ieri il passo alle più generali e severe compostezze di atti. Noi questo abbiamo il dovere di rilevare, come la migliore prova, la più' confortante certezza clic l'animo di tutta la Nazione intende la grande vigilia dei suoi destini e vi presta tutto il decoro e tutta l'austerità di cui è capace».