L'influenza della guerra sui consumi attraverso alle cifre del dazio

L'influenza della guerra sui consumi attraverso alle cifre del dazio L'influenza della guerra sui consumi attraverso alle cifre del dazio n dtsi consumo, tasse di fabbricazione, di mawBMlcwie e diritti accessort, nel 1914 liann» lr«so L. 17.145.613.' La guerra liu esercitato una ónaoenza vdaiUUe sul gettito deb dazi consu- %oonw> ti «©ava dalla relazione presentata , mwefcwe dei dazio«ero, tralasciando la tassa dt mocellazloino, i diritti di peso pubblico ed altre tasse toisort, <d& cut si parlerà In .appresso, e Umitatado la indagine ai soli dazi di introduziotìe trtfl OSfnuoe chiuso, compresi quatti sul g&s e »ulreii>eTjr!a elettrica e sui materiali da ;<oa«ruj!K»e tessati, a misura cubtea si ha che jlo «sezioni dal 1914 superano quelle del 191B OTT Mite 350.796,56; ma questi maggiori introiti <É reaiUgftarono stai primi «etile tue* ariteriorimeni» alla guerra per beni lire 907.932,23, porche lire 557.135.C5 vennero poi assorbite dalle minori esazioni del successivi cinque mesi. Quasta minora esazione è bensì dovuta, per ti» ltt.193,51 a diminuito introduzioni di uva dipendenza del raccolto irono abbondante verificatosi nel 1914, ma le rimanenti lire «5.942.14 rappresentano effettivamente lo con'(neguenze dovute alle vicende politiche, elio si iaoino attraversato dall'agosto in poi. Si può ;coei dedurrò che la guerra europea ha causaite una diinùnuzioito media dii introiti daziari ìrH lire 80.000 al mese, diminuzione ohe pur troppo va accomunandosi nel 1915, tantoché si ebbe già, una .minore esaziono di L- 176.817 in «ennaìo « di lire 80.346 in febbraio, in con(Ratto coi corrispondenti mesi del 1914. ■Le esposta diminuzioni in agosto-dicembre ■1914 sono tanto più gravi so si pon mente che Sin, quel frattempo, col diversi richiami alle orraj, Ha guarnigione locala è stata grandeirterrte aumentata, e quSmdi. ha portolo con sè iati iincre«nie.nto di consuini. cho non, si verifica nello condizioni normali della cica. i.Vo «i<mo qui l'importalito prospetto : > "•"loft RISCOSSIONI .«he . Bevande ed «fa 3.886.331.49 Carni 1.210.0)1,10 olio, burro, semi 168.507,0.". Zucchero 93l.iso.iM oommcstiblli 7u.voo.33 «Bevande soge. a . , tassa coro. 31.886,35 Combustibili li305.051 ;ForagBÌ 218.097,fi Materiali costr. . introdotti ■ Materiali coslr. i a misura cub Mobili Sspont ed oggetti dlvctsl •(•Sk-tkMtTt 1013 «.027 47*,52 1.911.258,36 205 026,11 273.273,81 778.515.11 «1.022,05 1.291.0J5.IH e',i>:jHi.i3 Pifferante — 341.243,03 — 11.212.28 — 38.510.08 — 42.083.8' — 63.Sl!,7i — 10.230,70 H- 14.855,81 — 28.281,20 101.100.57 176.987.01 — 15.877,4 «57.393,71 30.707,70 428,504,23 52.204,64 -1- 28.880.40 — 21.408,85 'Totali 81.797,78 111.910,51 — 30.112,73 557.135,65 8.307.418,66 8.851552.31 ì aSffiffltte dannose conseguenze della crisi si /•sono 'pure verificate per la grande' imaggioranjaa delle .priiiotpali- citta d'Italia, comie risulta ;doi dati avuti, ini via ufficiale dalle rispettiva L\mmtr>istflazion.i daziarie. Consta, infatti, che ;So Ancona, Bologna, Genova, Napoli, Roma, limona parte delie maggiori esazioni da gene :»iaio a luglio vennero poi diminuite dalle miinori riscossioni da agosto a dicembre: tuttaIvla, l'csccia'rt) 1914 si schiuse come a Torino «:oni un'eccedenza Un confronto coli 1913. Por ■ contro, in Firenze, Milano, Savona 1» Veneaia, le diminuzioni superarono le precedenti maggiori esazioni, cosicché il 1914 lui dato wii minore introito in confronto col 1913. Ancona a Bari sii trovarono invece in condizioni ■migliori:, essendo continuato per lutto l'amia Incremento dlegli introiti, sovratutto pei' maggior consumo di ^caroti e vino ad Ancona, e di vino a Bari. Mancamo per !e alftre città dati particolare sulle entità dei vati consuoni, ■.rria è oerto che HI disagio economico portato :dalSà guerra ha. dovunque avuto la funesta stia ripercussione. Venendo all'esame delle principali voci daziarie, che si riferiscono a consumi dell'uomo .o dell'animale, i confronti fra 1914 e 1913 sono ■i seguenti:) AGOSTO-11ICKMBRE 1814 1813 Vino El. 231:474 151. 247.626 Carni bovine Ql. 00.96(1 Ql. 01.063 C»rnt sulne ■> 12.68S » 12.090 Came wacellata » 1.911 » 2.587 Ziiccfiero • » 27.064 ■ 32.21 li Oalfe • 4.D04 » 5.637 Conserve e content » 5.656 » 7.400 Formangl • 12.350 11.379 ipescl lreschl » 1.523 » 1.828 reset conserratt » 2.G25 » 2.073 ipollame • 7.955 • 7.433 Blade » 31.062 • 34.750 Fieno o paglia • 106.034 » 122,617 I ' In quanto al gas, nel 19M si consumarono metri cubi 41.810.841, con un aumento di metri cubi 477.553 ed un dazio corrispondente di lire 13.371,51 in confronto col 1913. Ma anche per questa voce negli ultimi mesi del 1914 il consumo e diminuito, come consta dai dati seguenti: 'Agosto Settembre Ottobre 'Novembre Dicembre 1814 MC. 2.511,286 » 2.913.053 * 3.806.614 » 4.185.256 » 3.025.040 310. 1813 2.411.001 2.083.509 3.063.428 4.315.015 4.191.655 ■'■ Sic. 17.341.240 MC. 17.896.408 - In meno di metri cubi 535.159 Spese di esercizio : La spese di esercizio per la riscossione dei 'dàzi, tassa dì macellazione c diritti di peso pubblico, furono le seguenti : 'Stipendi, soldi c salari L, 1.450.000 Materiali c ditersi » 333.000 Pensioni ad Impiegati, agenti . ed Inservienti • 348.000 I,. 2.131.000 Le riscossioni totali, al netto delle restituzioni, ammontano a lire 19.756.391,67, quindi, 'l'aliquota dello speso è del 10.78%; percentuale certamente non eccessiva so si pone a confronto con quella assai superiore i altre città {Annuario Slalistir.o della città ilaliane, anno V, 1913-1914), che nel 1911 era la seguente: conio Ancona Bologna Firenze oeoova Milano Napoli Palermo Savona Venezia 22.3 per ÌB.'J 10.8 15.8 11.7 I5.r. str. 11.2 15.9 orna risulta aver avuto nel 1911 una ali di spese del 7,4 % delle entrate, ma □abilmente trattasi di una 'inesattezza, dotta anche al fatto che a Roma il dazio e cito direttamente dallo Stato e la sorve.{Manza è affidata alla lt. Guardia di finanza. Torino nel 191,1 aveva una spesa nigguaIgliate all'8,3 %; nel 1914 la spesa stessa, coline si è detto, dà la percentuale del 10,78 quindi non si è verificato quel rilevante auunente di spesa che si temeva da taluno per : l'allargamento della cinta daziaria, inquantoche il leggero aumento è unicamente dovuto !a migliore di trattamento accordate al personale, migliorie che si sarebbero ugualmen te verificato indipendentemente dalla applicazione o meno del ricordalo provvedimento Occorre tener presente, a proposito di spese, un carico affatto speciale die incombe al dazio di Torino — in dipendenza degli assegni "per Opere pie — nella somma attuale di lire •118.500. che sono stati accollati al Comune DOT disposiziono dell'antico Governo piemonteae, allorché questo cedette al Comune i dazi od octrois. Tasse di fabbricazione Si riscossero L. 163.194 93 per tassi*, dt fabbricazione delle acque gazose e sovratassa di fabbricazione degli alcools e della birra, con un aumento di L. 5977 45 in confronto co! 1913. La tassa per le acque gazose continuò ad ea»We corrisposta in via di abbonamento dal fabbricanti riuniti in Consorzio col pagamento del canone di L 86.000. pari a quello delÌ91S. Dal l.o gennaio 1915 il canone è stato «nuotato e L. 90,000. . La tovntasa per «li alcool!, tisctKa a la¬ riffa, diade L. 834 55. con una diminuzione di .. li ni relazione all'anno precedente Infine a sovralassa per la birra diede L. 74.570 38con MJi aumento di L. S994 45 sul reddito de911. Delle quattro Ditte esercenti la fabbricazione della birra nel 1913, una chiuse la fabbrica; due pagarono la sovratassa di abbonamento col canone rispettivo di [,. 27.000 e di L. 25,000: in totale L. 52,000, con un aumento di L. 6000 in confronto col precedente abbonamento. La quarta Ditta corrispose la sovratassa a tariffa, con una produzione pressoché ìiKiialo a quella dell'anno precedenti'La differenza fra l'aumento del canone delle ditte abbonato (L. 6000) c l'effettiva maggiore riscossione di L. 2994 71 è rappresentata, dalla assa pagata nel 1913 dalla Ditta, che ha pochiuso la sua fabbrica. Dazio di minuta Véndita nel forese Secondp j dati forniti dalla Società appalatrice del dazio forese, le riscossioni nel 1914 ammontarono a L, 122,901, con una diminuzione di v. 6907 in confronto col 1913. Dedotto l canone corrisposto al Comune in L. 98,000 e le spese di amministrazione in L. 20,524restarono L. 4280, rappresentanti gli utili dell'esercizio; gli stessi furono nel 1913 di lire 4031. Le spese di amministrazione rappresentano còsi il 15,89 degli Introiti lordi e segnano una sensibile diminuzione in confronto co1913, in cui si ebbe il 21 % di speso La minore macellazione Si riscossero !.. 321,7.12 10 di tassa di macellazione, con una differenza in rontronto col 1913 in meno di L. 1031 10. elio si eleva a L. -liuti 2o, l.eiwndo. conto dello maggiori, restituzioni fatte nel 1914 per animali respinti dalla macellazione o non ammessi al consumo-Si devo pero rilevare che se e stato pressoché raggiunto il pareggio finanziarlo della tassa fra i due esercizi, iion si ha il pareggio economico, inquantochè nell'anno 1914 la macellazione (e ih conseguenza il consumo dello carni) non si è svolto normalmente, avendo risentito notevolmente gli effetti della guerra europe». Infatti, nei primi 7 mes(cioè prima dell'apertura delle ostilità) si verillcù, tentendo conto solo delle principali categorie, di bostiiamte, un allineino nella macellazione in connotilo dell'eguale periodo 1913 di N. 794 sanati, N. 433 vitelli, N. 1144 fra tori, vacche e moggio c di N. 206 maiali, contro una diminuzione di y. 37 fra buoi e manzi. Nei susseguenti ultimi cinque mesi, in confronto di eguale periodo di tempo, si vcrillcó invece una diminuzione di N. 1764 sanati, e di N. 893» vitelli, contro un aumento di 187 fra tori, vacche e moggio, di ,N. 26suini e di N. 360 fia buoi e manzi. <IU effettdella guerra hanno prodotto una dimlnuziouiie nei consumo delle, carni, resa evidente dalle cifre sovra esposte. So il bilancio finanziario venne pareggiato lo si• dove unicamente alle eccedenze accumulate nei primette mesi normali ed all'aumento negli ululili Ire mesi nMla macellazione dei buoi, dovuta, per ipte.ro alla Impresa viveri militarper la fornitura della guarnigione, stata pressoché triplicata. La diminuzione nel consumo delle carni si deve attribuire all'unico fatto accennato, dovendosi escludere ch'ossa debba attribuirsi ad un aumento nel orezzo degli animali, il quale nei primi; undioi mesdel 1914 non ha subito variazioni notevoliSolo nel mese di dicembro si manifestò assasensibile la tendenza al rialzo dei prezzi, con previsione avvenire assai favorevole. Anche la macellazione nel contado ha datuna diminuzione di capi 132 fra il 1914 ed i1913. -Sono stati in aumento i sonati, i tori od suini; in diminuzione i vitelli, i manzi, buoi, eli ovini. Xcl mercato vennero introdotti 105,768 capi, con una diminuzione d2074 in ronfrollio i'nl 1913. Le diminuzioni sverificarono su tutte le qualità d1 bestiamefatta eccezione per i tori, i maiali e gli agnci li. •

Persone citate: Came