Omicidio in Borgo San Paolo

Omicidio in Borgo San Paolo Omicidio in Borgo San Paolo Un terrazziere ucciso a colpi di rivoltella L'arresto del supposto colpevole Un truce fatto di sangue, che sinora rimane avvolto noi mistero, è accaduto a. tard t ora di ieri sera, noi cuore di Borgo San ™» ^'angolo di *S Mon- ginevro e via Gambusea, di fronte ulla «Truttoria Pietro Micca ». Un terrazziere, certo Francesco Baudino. detto Clini, d'anni 27, noto alla Polizia, locale per l'abitudine di ubhriacarsi sovente e di ribellarsi alle guardie, è stato ucciso a colpi di rivoltella da un individuo col quale era venuto a questione. Mi ha messo le mani ih tasca Ecco come il fatto sarebbe avvenuto, secondo quanto riferi alle Autorità e a noi, recatici sul poino, un ragazzo, che casuaJmente si trovò presente alil'epilogo del tragico fatto. — Verso le 10,30, un vociare animato — ha dicliiarato il ragazzo — richiamò la mia attenzione verso la «Trattoria Pietro Micca». Due o tre persone osservavano uni individuo, che smaniava, lacerando con i dònt. un berretto da ciclista. Imprecava, bestemmiava. Tra l'altro udii che, tra due bestemmie, diceva: — Non voglio che mi si mettano le mani in tasca! Il ragazzo, preso da curiosità, si avvicinò e vide che l'indiividuo — era questi il Baudino, il morto, — dopo aver smaniato a suo agio, si precipitava nella trattoria, come se d'improvviso gli fosse venuto in mente di inseguire colui che, secondo quanto diceva, lo aveva offeso « mettendogli le moni in tasca». L'uscio della trattoria era aperto, e il ragazzo notò che il Baudino, assicuratosi che l'individuo che cercava non c'^ra, si fece servire un bicchiere di vino. Prima di entrare, il Baudino aveva scagliato il berretto lacerato centro dui» vosi posti alla porta dell'osteria. Quale fosse l'origine dette smanie e deMe imprecazioni del Baud'no, il ragazzo non lo sapeva Senti, però, mentre attendeva di vedere come la stirano. s<;ena si sarebbe conclusa, dr-Me norsone, che come lui si trovavano a curiosan-e. affermare che poco prima, dinanzi alla trattoria 11 Baudino si ora accapigliato con un altro individuo, che erano corsi pugni o che l'avversario dol Baudino si era allontanato, lasciando ti>a le mani di questi il berretto, un unto e bisunto berretto da ciclista. Qualcuno affermava anche di aveire sentito il Baud'no dire queste parole: — Se tu sei veneziano, io sono piemontese. " Non avvicinarti, o sparo Bevuto il bicchiere di vino, — sempre secondo il ragazzo, corto Giulio Gianuzzi, — •"' Baudino usci dalla trattoria. n™it2r,i!TÌ& Proprio ? Td v ±M™fT Pw-.til « nB>roA,e, ch0,« P10IM':° dl lanco a la trattoria Pietro Micca », il ra- Il Baudino non Io vide subito. Non si aspettava forse di vederlo ricomparire dn quello parte. Lo scono.-c.uto, uscito dal porrone, fece per avvicinarsi alla trattoria, come se .non avesse altro scopo che quello di cercare il suo berretto. " ercare il suo berretto. Pece poclr passi e poi si trovò a faccia a facciaci BaW Non finto, fece per arretra re, ma i! Bnuiino non glie ne lasciò il tempo. Balzò su >ito all'attacco con parole vivaci e fece pei per gli gridò lo scono- muovergli incontro. — Non fi.wicintarti editto, — o sparo. L'avvertimento non persuase il Baudino. N'ori solo contìnuo ad avanzare verso il suo avversario, ina riprese ad accusare lo sconosciuto di avero-li cacciato le mani in ta- ;ca e pei con maggiore violenza gli gridò: — Se tu sci un veneziano, io sono un pie- moirtese. Qu.mdo disse queste parole doveva es-sergll proprio vicino, poiché lo sconosciuto stratta la rivoltella cominciò a sparare o io colpi quasi a bruciapelo. II -ragazzo e le altre persone udirono di- -tintamente quattro colpi di rivoltella. In-'esero pei un grido e videro il Baudino piombare come corpo morto al suolo. L'às--uwino, scaricata In rivoltella, ricaccio" rsjia in tasca, poi, tranquillamente si av vió per via Monginevro. I presenti, sorpresi, sul primo momento ■ìo.n pensarono n<nnineno nd Intervenire. Sunerato però in breve lo sgomento, si posero • gridare. Udito il vociare, l'assassino ac•;'erò il pas.«o e scomparve in una delle (rade traversali di via Monginevro. 1 primi accorsi e le prime voci Gli spari erano rintronati sinistramente nella via, ed erano stati uditi dall'interno della Trattoria Pietro Micca, e dalla botti-rlieria che ò di fronte a questa. Tutti gli avventori che si trovavano nei due esercizi si precipitarono nella strada, mentre altre persone accorrevano. In brève intorno ni caduto si formò un assembramento numeroso. La voce di un omicidio corse rapida di bocca in bocca, e giunse alla locale caserma dei carabinieri ed a quella delle guardie di pubblica sicurezza. Subito si recarono sul posto il maresciallo dei carabinieri Valsanin, con parerchi suoi dipendenti e le guardie In borghese della sezione. Fu constatato che l'individuo ere morto «ni colpo. Tré" ri « 11 e rivoltellate sparate dall'omicida lo avevano colpito alla regione toracica ; ed una, al torace sinistro, aveva leso la regione del cuore. Questa era ntata forse la rivoltellata mortale. Vane furono le interrogozioni rivolte al Dresenti dai carabinieri e delle guardie. Nessuno ne sapeva nulla. Tutti rispondevano che, attratti dalle detonazioni, erano accorsi, ma troppo tarOI, quando cioè del due rissanti uno era caduto e l'altro Umfglva. L'unico «a» Man» Mg»*Si » iota qualcosa era quel ragazzo, dalla* deposi* zione del quale abbiamo noi stessi tratto il racconto riprodotto qui sopra. Esso venne a lungo interrogato ed i primi particolari vennero così in luce. Intanto fu telefonato alla Croce Verde, e una squadra di militi sopraggiunta con barella trasportò il cadavere al vicino Ospedale Martini. Il berretto del feritore venne raccolto e sequestrato dal carabinieri. Al Martini il dottor Clrachlan constatò a morte, dichiarandola avvenuta In seguito a tre colpi d'arma da fuoco. All'Ospedale sopraggiunsero pure il dele* gnto Canavotto, di servizio alla Questura Centrale, con agenti della squadra mobile, e le guardie municipali della sezione di San Paolo. Chi era l'ucciso Il morto, che nessuno aveva ancora saputo dire chi fosse, venne perquisito, ma nelle tasche non gli si trovò che la sommai di quaranta centesimi, e un libretto da operaio, su cui però non era segnato nessun nome. Era un uomo alto di statura, robusto, dalle larghe spalle quadrato, dallo capigliatura bionda con baffetti pure biondi. Vestiva da operaio: indossava una ma* glia scura n disegni verdastri, grossolani pantaloni di panno grigio, tutti sporchi di terriccio, ed aveva un paio di scarponi coi chiodi, completamente coperti di fango. Chi era? Il primo a identificarlo fu 11 maresciallo dei carabinieri, che lo riconobbe per un manovale addetto ai lavori delle fognature, giù da lui arrestato altre voi* te. Ne disse perciò le generalità, che noi più sopra abbinino scritto. A quanto risulta, ai carabinieri, il Baudino non era uno stinco di santo. Si abbrincava sovente, lo si vedeva in compagnia di figuri sospetti, non aveva sempre* fìssa dimora. Per un certo periodo di tempo aveva scelto cume dormitorio la cascino Mo; 'ultimamente, aveva preso allòggio in via Monginevro, N. 93. Come operaio, era di quelli che lavorano si o no... secondo il cnpriccio. Era molto diligente invece nel « fare il lunedi ». I carabinieri di Sun Paolo ricordano di averlo arrestato tompo fa insieme ad un altro compare del suo medesimo stampo, durunte ricerche ch'essi facevano per rin« tracciare gli autori di una rapina. Le Indagini I carabinieri si posero perciò immediatamente alla ricerca di questo compare, il qua.? sarebbe certo stato in grado di darò maggiori ragguagli sulle abitudini e sullo lemloro conoscono del Baudino. Nello stesso ter» PO g» agenti di P. S. iniziarono lo loro indagini, interrogando sull'accaduto quante più persone poterono q spari, dicono di aver veduto due in^vidui intenti n rissare spingersi fin si_.,'uscio dell'esercizio, come per entrare, ma di averli subito respinti affermando di non voler questioni nel locale. Essi negano pure che uno dei litiganti abbia attraversato , V . ""8'r" J «"traversalo Li al portone, e dichiarano di non aver veduto l'altro individuo — come sostiene invece il ragazzo — avvicinarsi al banco e bore un bicchiere di vinoCosi le indagini si iniziarono tra l'intrico di queste testimonianze vaghe e contrad» (littorie. Tuttavia continuarono febbrili. Il presunto omicida arrestato dai carabinieri I carabinieri di San Paolo le condussero a termine questa notte stessa. Infatti, so condo informazioni pervenuteci all'ultimaiorn, dopo attivissimo ricerche, guidate dai maresciallo Vnlsnnia, quei carabinieri sor presero ed arrestarono un individuo conUro il quale si accumulava una quantità di indizi tale da farlo ritenere colpevole dej l'assassinio. Trovatolo in un luogo solita rio, appena fuori del borgo, poco dopo il tocco, e visto che i connotati corrispondevono, i carabinieri lo affrontarono, gli mtsero le manette e lo condussero in caserma, dove venne sottoposto ad un lungo interrogatorio, che continua mentre scriviamo. L'arrestato è certo Tito Lorenzini, 'di isnoti, d'anni 35, nato a Pontedera, venditore di enstaannrei. Sul posto si e anche recato questa notte stessa il giudice istruttore.

Luoghi citati: Borgo San, Pontedera, San Paolo