Il divorzio di Marco Praga al Manzoni di Milano

Il divorzio di Marco Praga al Manzoni di Milano Il divorzio di Marco Praga al Manzoni di Milano Milano, 7, notte. La sala del teatro Manzoni per la prima rappreseulazici.te dei nuovo lavoro in due atti di Marco PrAga, li Divorzio, era stipata di pubblico elevate. 11 teatro era già esaurito da ■'■■■) glorili. L'aspettativa non poteva essere iiiu anemia. Li', nuova commedia che Marco fatto rappresentare stasera al teatro Manzoni, è una commedia imperniata sulla tesi del di- vorzlo e precisamente una'commedia che• muove battaglia alla Istituzione del divorzio, nel caso di coniugi che hanno famiglia. Il primo atto si svolge in un salotto di lct- tura di un grande Hotel, in una grande sta-. . ., . . . .zinne termale. 11 barone appena arrivato dà Roma con un suo figlioAlfredo, un grazioso ragazzino di otto anni. Il piccolo Alfredo stringe subito amicizia con la piccola Olga, figlia di un signore alloggiato nella stesso Hotel, il principe russo A-Pia.-ii ini a in una crando sta-I Edmondo i. trentacinquenne, è,à con un suo fluitolessio Sobrinsky. I due padri non si conoscono' bambini si incaricano ben presto dellaina ì bambini si incaricano ben presto ueualoro presentazione mentre sopraggi.mge laprincipessa Sobrinsky. Appena si incontranoma loro Edmondo e la principessa hanno un sussultoe. si mostrano profondamente turbati. EminaSobrinsky altro non ò che la moglie divorziatadei barone Gennari-Pini. Questi, volendo evi-tare ogia situazioni* imbarazzante, si propone di abbandonare subito l'Hotel, ina Emilia nella decisione di lui scorge il desiderio che egli ha di allontanare da lei il piccolo ftlfredoverso cui ella si sente spinta da un profondo sentimento dì maternità. E allora ella com'essaal marito questo sincero risveglio del suoè venuta appositamente por vedereamore. Il, ella il figliuolo, ella è venuta per invocare dal marito là grazia di poterlo avere presso di sé, ma Edmondo Pini é irremovibile. Il marito non può dimenticare (pianto è passato coinè unatempesta nella pace della sua famiglia e ricorda alla moglie come ossa abbia accettato il divorzio alla precisa condizione che tra di loro ci dovesse essere una baritela insormontabile. Come Emilia insite Edmondo si fa più acre e minaccioso. Il pensiero di turbare la felicità dol figliolo lo atterrisce. Intanto ecco sopraggiungere il piccolo Alfredo. Egli viene a scrivere mia lettera per la nonna. La madre- lo segue con una profonda ansia e con uno sguardo intenso e mentre il bimbo è Intento nella sua affettuosa corrispondenza ella implora ancora con uno sguardo muto da Edmondo la grazia che prima gli ha chiesto. Ma Edmondo non si piega. Solo quando la povera madre, chinandosi sul fanciullo, gli chiede un bacio, Edmondo non osa opporsi ed Emilia cade in ginocchio stringendosi al petto il ligliolo. Il secondo atto si -svolge in un salolto delappai lamento che il principe Sobrinsky e sua moglie occupano noi Grami nòie!. Dopo la scena, nella quale ella incognita ha abbracciato il bimbo, da cui vogliono separarla per sempre, ella è rientrata all'Hotel tutta in lagrime. Ma nella sua disperazione una decisione improvvisa le si affaccia al pensiero: ella vuole ancora avere un ultimo colloquio col marito e glielo chiede in una lettera. E al principe che le domanda il motivo della sua commozione, confessa il segreto. La confessione è inattesa, poiché il principe non ha mai voluto conoscere il passato di chi scelse a sua sposa, ed ignora l'esistenze del figlio. Un senso di dolore e di disgusto insieme lo sorprendono, ma poi, come la moglie si», ghiozzando continua a' narrargli la «uà ter " istoria, egli pure comincia ad interessarsi ed a commuoversi. La storia di Emiìia è uno dei soliti tradimenti coniugali : un uomo l'incontrò un giorno e si innamorò pazzamente di lei. Per pietà, per conforto alla sua disperata passiono, mentre gli scriveva una leltera fu sorpresa dal rn..ri,,, ™tT"% ^ fn°,1("ai° t^L. matr,rn,°,nio per ^Z^,^" 1 ™^morato di cu, volle essere ncJ,n ». ^ « ^JS?*1* ,\,a '"T1 plctcsa ; 'i " £°™ ""alatila. Ali uomo, per ° ' «,la, J^eya sacri ficaio la sua parte ed fi S^SS'SSftJEJ non ?B"rte,M mal . \t?rniMCniF" Cile enn rl'.imm:! n nnì /..irtwn I n /. t... " marit0 «he. credendola colpevole, volle divor zlure da lei. Così ella abbandonò la casa, il uu u"u . c01"1'»*^. ossa non appartenne mai cuore. La con- ffS" °"nif m, "1?,glle ;mP!eto,s\sce « Principe. *l, , Pdl? chc >' contegno del primo marnò l»ia stato ingiusto e crudele, specialmente por .il divieto imposto alla moglie di non vedere . mai più il piccino. 1 II Gennari Pini non può negare il colloquio 'coniuclXnnovo ,ir r«mt« li , di nuo\o di troute. La madre ritorna lld lulpiomit! ea a ,)regare"cheTic sia cóiiccVsu dj vetleje ,1Uiilchl. 'volS, n figliuolo'mi dfri" . llut0 di Edmondo ò più che mai reciso Che : importa àl"banmiUno d'r ritornare c( lei non ha mai chiesto? Perchè spiegare ad un fanciullo ciò elio non si spiega c si giusti'fica cosi difficilmente con gli adulti? I ■ La verità è — le grida Edmondo — che < questa obbrobriosa invenzione del divorzio, Muto che esso possa attuarsi, ha il dirltt* di j esserlo in uu solo caso, quando di mezzo 110:1 i ci siano dei figlioli. Allorché Alfredo nou sa ira più un fanciullo gli si diri la verità; allora | egli potrà col suo criterio, col suo sentimento. ! ludicare e decidere, e, se vorrà vedere allora sua madre, andrà n cercarla; ma fino a quel giorno egli deve ignorare il p..ssa' > e non avere nel suo giovanile spirito alcun turbamento >. Cosi la sentenza appare definitiva, irrevocabile. Intanto dal giardino la voce di Alfredo chiama il babbo. Emilia vorrebbe invitare il piccino a salire, ma Edmondo glielo impedisce. Essa allora si accontenta di guardarlo ancora lungamente, con passione intensa, mentre gli getta una collanina con una crocetta, che si toglie dal collo, e gli grida: » Dirai al babbo che è un dono della mamma della piccola Olga ». Poi la voce sua si spegne, mentre ella mormora fra le lagrime ed i singulti: « Sono la mamma tua! ». 11 primo atto è ascoltato con viva attenzione. La conversazione fra il barone Edmondo e il figlio provoca i primi applausi, specialmente rivolti agli interpreti. Al colar del velario si hanno quattro chiamate calorose. Diversa sorte è riservata al secondo atto. La confessione di Emilia allo sposo non desta molto interesse nell'uditorio che si abbandona a mormorii sommessi, mormorii che si fanno rumorosi durante 11 colloquio fra i due divorziati. La scena finale passa anch'essa senza applausi e il pubblico sfolla rapidamente. L'interpretazione di Irma Gramatica, SabaUni, Pilotto e degli altri è stata ottima. La messa in scena signorile come sempre. All'usciata, nel foyer, vi furono vivacissime discussioni intorno al nuovo lavoro. Un gruppo di autori drammatici, fra i più noti, investono qualcuno del pubblico che aveva rumoreggiato durante lo svolgersi del lavoro. La scena piccante, che viene giudicate in vario senso, si protrae piuttosto a lungo.

Persone citate: Edmondo Pini, Gennari, Gennari-pini, Irma Gramatica, Manzoni, Marco Praga, Muto, Pilotto

Luoghi citati: Cile, Emilia, Milano, Roma