La tumultuosa assemblea del Banco di Roma

La tumultuosa assemblea del Banco di Roma Assemblee di Società bancarie e industriali La tumultuosa assemblea del Banco di Roma ( Per telefono alla "8TAMPA,,) Homi, 31, sera. Stamane, alla sede del Banco di Roma, si e Iniziata e fu poi rinviata al pomeriggio por la strettezza dal locale, l'assemblea, riuscita t>u- itiultuostkima, degli azionisi del Banco di BaHomi). Il grande salone di palazzo Venosa era '!cgremito di azionici. Le precedenti assemblee 'Jlneapceranofavoè gededicefacodeafMacocecolal'hramI mj la! I aItdsuchrisofogfa: la! ctereligiosamente, ma soppraffazioni non ne am- dmettiamo. Lo sappiano coloro che vengono qui ; qa rappresentare Interessi d'occasione. i p■ Un altro azionista propone che l'assemblea ssia rinviata al pomeriggio in altro locale. ali Presidente acceita quest'ultima proposta no 0 seguilo dell'assemblea è rinviato alle 14 nel nsatone del Teatro Costanzi. ! v!«<•i« h»niMM i cmiéiu »*rr»»c«»™ , dLa seconda parto dell'assemblea, svoltasi nel' tupomeriggio nella sala del teatro Costanzi, fu ctumultuosa come si prevedeva. Gli incidenti Lsono derivati dallo stato d'animo provocato dnell'assembleu dall'annunzio contenuto nel'a Rrelazione del Consiglio di Amministrazione, enella qualo è detto che il Banco ha subito a«mest'unno la perdita di un quarto del capi- Stale, cioè cinquantatre milioni di lire". dL'assemblea, numerosissima, viene aperta alle ore 14. Sparse nel salone vi sono molto rnotabilità, della politica, del foro, del coni- merclo. Quello ohe più impressiona è la mas- psa dei modesti portatori di azioni. , l'Presidente : — Essendo presenti 235 azionisti, con 691.000 azioni, l'assemblea è legalmente iocostituita. Prego l'assemblea di ratificare il pcambiamento di luogo, e di ora della riunione, gdel Banco di Roma riuscirono sempre molto affollate a cagione del piccolo taglio delle azioni ; ma questa le superò tutte per il numero dei presenti. Prendono posto al tavolo della presidenza, il presidente Ernesto Pacelli, il comm. Benucci, il deputato Sederini, ecc. Assiste il notaio comm. Capo. La saia è (roppe piccola! Appena questi comincia l'appello, l'assemblea principia a rumoreggiare perchè, dicono quelli che si trovano nei salone, non si odono i nomi degli azionisti. L'azionista on. Monti-Guarnieri prende la parola e dice: « Slamo qui per discutere del sacrotanti ditittl ed è desiderabile che questa discussione possa svolgersi in modo conveniente. Ora ciò non è possibile data la ri6trettezza dell'ambiente, ed è nel desiderio di tutti i presenti, sia di coloro che approveranno, sia di coloro che disapproveranno le proposte del Consiglio di Amministrazione, che le seduta aia tenuta lì una sala più conveniente. Prego per ciò il Presidente di voler disporre per il rinvio dell'assemblea ». Voci: — No! no! Niente rinvioI Monti Guarnieri : — Perchè la riunione possa tenersi Ih un locale più adatto. Vottii Mo, noi 'Monti 'Guarnieri: — La legge ci consente di chiedere il rinvjo di tre giorni, e noi lo chiediamo perchè vogliamo esaminar?, vagliare e discutere. Ora tutti si rendono conto che discutere non è possibile in queste condizioni. Voci : — E' vero ! Monti Guarniero: — Se l'assemblea si svolgerà tranquilla e serena, sari tanto di guadagnato per il Consiglio e per gli azionisti. Insisto per il rinvio della riunione a tre giorni. Voci: No, noi Vogliamo discutere subito! Da tutte le parti si odono grida e rumori diversi. Monti Guarnderi: — aliano disposti a sentire •Il cambiamento è approvato all'unanimità. Alcuni azionisti vorrebbero si leggesse la relazione dei sindaci sulla precedente assemblea. Su questa proposta sorgono i primi contrasti. lusIl notnio Capo dà lettura della relazione dei bsindaci sull'esercizio MM3. Poscia il presidente feinizia la lettura della relazione del Consiglio pdi Amministrazione. pLa relazione non reca liete notizie all'as- srombica, poiché essa, come abbiamo detto, aannunci.i una perdita di un quarto del capi- stale (53.tMO.ii00 lire) e tutto dà a credere che cl'assemblea l'ascolterà con calma e tranquil- slità. Alcune fugaci interruzioni non hanno veco, anzi rendono manifesto il desiderio ge- iterale che si discuta sì, ma col rispetto a tut- enti Viene accolto favorevolmente "1 brano re- citativo alla ferma fiducia espressa dal Consiglio l*nnell'lmpresa coloniale dell'Italia in Libia, che repure costò tante perdite all'Istituto, e la di- chiarazione seguente: „ Abbiamo avuto una:£fede forse soverchia, ma certo patriottica e esinr-rrn in mimi! ri enlnnovnnn uri mrirp e SB^taCaM&re di Snaliù jgrando Italia », è accolta da applausi. ; Presidente: - Non domando applausi. | Prosegue la lettura della relazione. Provoca pqualche, contrasto l'esposizione particolareg- tata di quello che fece il Banco in Libia, do- nve, afferma la relazione, l'istituto fu ritenuto runa provvidenza dall'esercito di occupazione, (Viene approvata con segni di consenso e con i dei «bravo» quella parte della relazione che] rt^À?n-D&S^^ a^ndfCOPTÓnÌeUl le^e^tófta rXdone u si nua lo iomeui ìetge poscia la relazione lnei sindaci. blcvv. Luccia vuole conoscere le firme ap- proste alla relazione dei sindaci. Tornelli le slegge, sono le seguenti: Augusto 1 omelh, nPio Santa ni. Edmondo Puccinelli. L avvocato Cuccia esprime l'augurio che il gindaco Puccinelli guarisca presto; « ma - ag- cgiunge - egli era anche ammalato l'anno scor- nso», c dice di avere constatato che il To- vnielli non ha chiamato alcun sindaco sup- vpiente a sostituirlo, come si era fatto negli unni precedenti. Tornelli: — Essendo il Puccinelli migliorato, gli i: stato portato il bilancio da esamina- ,re: egli mi ha autorizzato a firmarlo in suo 1nome^ dL'n azionista: — La sua llrma mancava sulla copia del bilancio depositato. La cosa non era regolare. Tonielli: — Prima è stato presentato il bilancio al comm. Puccinelli: quando egli mi autorizzò a firmarlo, presentammo la relazione. Il Puccinelli non era materialmente in grado di firmare. Un azionista: — Questo mi pare grave. Do- dtprdmando eh., la cosa inserita a verbale. Si dtratte di una illegalità: il Puccinelli non ha qveduto i libri. Quando si amministrano i quattrini della gente, non si agisce a conti- denzo. Bi.-.sano: — Per furo il sindaco non basta leggere 1 bilanci. Bisogna metterli a con- fronte coi iibri. Se questo non ha fatto, il comm. Puccinelli ha male operato. Credo non menu,'Sta '° 8 Oh azionista- - \on dico abbia resnonsabi- Ilt'l ilfi. 11 ^WednalR ■L^ino^SB^al*^i lite il colimi. Puccmeli. rie1 lmnno fcn atti hanno chiamato un sui- due S piente I/avvv che noti Fischi tra il tumulto ato C11cinie.H0, candidato per la no- mina u sindaca per il prossimo bilanoio, giù- stifica le aingole svalutazioni introdotte nel bi- lancio ói -ui legge la relazione. L'assemblea; rumoreggia. I Aw. Cuciniello: —E' evidente che quando la Rendita ha perduto il venticinque per cento ■ Queste-àffcnniizioiie, ti* prelude a un rat- Tronto, provoca un tumuito. Quando questo si ntteniin;T'a,vv. Cuciniello prosegue. Ma egli si spolmona Invano; grida diverse coprono la sua voce. - .—-Ma qu¥3ta non è una discussione. — grida;un azioniste. - è un tumulto. Vóciig&Wàsitù Basta! ! Vola per l'aria qualche sibilo acutissimo :L'aw. Cuciniello tenta di proseguire, rivol- gendosi nllfeònslgiio, ma alla fine siede, fra contr.-isii vivacissimi. L'azionista Tozzi ricor- da i discéMi dell'anno scorso dello stesso a- zioaistu av.. Cuc.tuello. del prof. Cogliolo, 0 le risposte ile] Presidente. Xe cita alcuni bra- ni e n'.HfcWl'Assemb'.ea la protesta del pie- c»lo risparmio, che vede deluse le proprie speranze. slamata il proprio peculio. Parla iquindi, delle sper.uize fatu, uasoere itegli a-j■tonistt dei Banco di Roma, dei *wuU%& «t«al Ban(-o lii Roma non ebbe la più piccola parto '!cU6 Pratiche compiute per arrivare alla mo 'Jltlca del diritto di recesso. Tengo a diohi.i- ne potevano derivare all'Istituto, del progetto! approvato dal Parlamento per il diritto di r6-i cesso. ! Presidente: — Tengo a Dichiarare clie il in'ladrare ciò sui mio onore. Calunnie se ne dicono molte, ma non conviene raccoglierle noi fango flolle strade. L'azionista Tozzi conclude, proponendo un voto di sfiducia. Un altro abortista trova che il bilancio non è in regola, perciò si ha diritto di respingerlo. L'avv. Muratori, azionista, da non confon deret col senatore omonimo, crede che le perdite per la Libia risalgano agli esercizi procedenti. Lamenta che i contratti in Libia sl facessero come semplici lettere. Iiomandd conto delle dichiarazioni latte nella procedente Assemblea, sul buon avviamento degli affari in Libia. Vorrebbe sapore, perchè il Manco non abbia fatto valere le sue ragioni contro il Governo per farsi reintegrare. Accenna alla mancanza della firma di un sindaco nella Relazione del sindaci, e ritorna sulla svalutazione del capitale, sulle cause che l'hanno provocata, domandando cosa sia veramente costata al Banco la Libia. E si domanda: — Fatte queste svalutazioni, ci ferI mei omo'.' Oppine seguiteremo a scendere per j la china? ! Un ordine del giorno di sfiducia I L'azionista Potarclli rivolge aìlu Presidenza alcune domande sui depositi a risparmio in Italia e all'estero, t- sui criteri coi quali si fi determinato i! deprezzamento del capitale; sul servizio di navigazione nel Nord-Africa, che non si trova pili nel bilancio: sui titoli riportati e sullo anticipazioni; sugli affetti )r. sofferenza, sui debiti diversi, sull'impiego ilei fondi della Cassa di previdenza degli impiagati del Banco. L'azionista D'Asta domanda come ù siala fatta la svalutazione dei titoli, e desidera che : la risposta sìa data dai sindaci. 'L'azionista avvocato Granchi, di Lucca ! constata come si sia tenuto in Libia un contegno leggero; rileva altresì che l'andamento delle sedi estere & precisamente l'opposto di ; quello che si disse nella Relazione dell'anno i precedente, perchè cagionò perdite cosi co- spicue all'Istituto. Per la Libia si da la colpa al Governo. « Da noi, in Toscana, — conti nua, — si dice anche quando piove: «Gover no ladro! ». Ora. per nostro malanno, al Ga ! verno si è aggiunto l'Egitto ». Narra quella i clie 6 stato fatto a Lucca, dove si spese più , de] necessa,.io per costituire la sede dell'Isti' tufo in una casa, che valeva duemila lire, e che fu pagata ventimila. Se ciò fu fatto a Lucca, cosa si sarà, fatto in Egitto? Parla della penetrazione delle Azioni del Banco di Roma presso le famiglie, nei portafogli degli emigranti tornati dall'America. Cosa diremo a tutti costoro? Che faremo delle economie? Si dice che il Presidente di Amministrazione del Banco abbia centomila lire all'anno ». — Mille lire all'anno di indennità, mille !'• re, lavorando come un facchino! Avv. Granchi: — E le cinquantamila lire di partecipazione agli utili, che avete divisi , l'anno passato 7 L'azionista Muratori vorrebbe, a questo pun io, prima di presentare un ordine del giorno proporre il rinvio, perchè rAs6emblea sia me glio illuminata irccu3teOd1 dDpflefznsèbcupbUslcdTozzi, invece, crede che sia abbastanza illuminata, e presenta un ordino del giorno 'li sfiducia nel Consiglio. L'azionista avvocato Paolo Sindici, sente il bisogno di dichiarare che non parla per di fendere il Consiglio di Amministrazione, mi per difendere gli interessi dell'Istituto 0. so pratutto degli azionisti. Parla delle perdite subite dal Bnnc» in Libia c afferma che gli azionisti hanno il diritto di pretendere di es sere risarciti. Lamento, con vibrate parole, che gli Amministratori siano stati deboli nel sostenere i diritti degli azionisti contro il Go verno. « Se essi — dire — si fossero condotti con energia, oggi non saremmo qui a svalutale cinquanta milioni dei nostro capitale. Si disso l*ne l'impresa di .Libia era stata fatta per da- re vantaggio ni Banco di Roma. Signori a/.io .voi vedete che vantaggi abbiamo avuto :£*sl,è jrfaf^ ereditare nei corridoi della Camera» L'ttVV. iSindiCi Conclude dicendo Che, allo jgg*8»- n°» sl »»° *™ ™ voto di ; y0ei-' —■ No' No' | Si grida:"..'Basta! Casta!». I rumori cca pl.ono Ja vocc dell'oratore, il quale grida- _ Domando di accordare un bill di inden- nità. E' interesse di tutti gli azionisti difendeo re il Banco, perchè difendendolo tutelano l'in, (eresse proprio. n i e] Una proposta dì rinvio L'azionista Sacerdoti lamenta che gii avvo- e cno nnora nftnno P*rlat0 n0D sia»° en-!e lrati nello spirit0 del bilancio. Dichiara che il bilancio, cosi com'è, non è da appro vai-si, non - pei. SfidUCitt verso il Consiglio, ma percliè e si impedisce al Banco una sistemazione deh- , nitiva. —Domandai ai sindaci — dice — il detta- dsrCss1lmacrtalddsbol glio delle cifre della svalutazione, dettaglio - che è necessario per riconquistare la fiducia r- nel Banco. Impostate il bilancio in modo di-- verso, egregi signori, se volete meritare un agiorni ai rinvio c die i'assem- - voto di plauso i aa- , o 1> ca acconsentisse alla Commissione di stu- dire come il bilancio possa essere riformato. a a . o o- ìlirifin chP rislnhillscn la rnni-nrriin fra irli zìonisti ehn Sfa^vMl^che^CoMig?, ecordasse tre giorni di rinvio c che I'assem- L"azfonTs!ta di rinvio. Jl presidente dichiara che il Consiglio è contrario. L'on. .Monti Guarnieri si preoccupa delle ripercussioni che fuori dell'assemblea può avere la discussione. Noi ora non mettiamo in discussione dice l'on. Monti-Guarnieri — la responsabilità del_Consiglio, ma abbiamo bene il dirithj di i domandare agli amministratori e ai sindaci a quale uso abbiano l'atto del mandato loro con- i ferito. i- \on vuole pronunciare un atto di accusa, ma dice che non è lecito chiedere un voto di a liducia sopra una svalutazione di 50 milioni, n- Dice di. aver saputo che i nuovi consiglieri il proposti sono gente modesta, ma che verrà. n anzi mu " - è ' s chiedeB una° riduzione patrimonin, i- le. Queste riduzione si fa. Vi saranno delle ^i vecchie, ma esse vengono sanate coltai ^ nja (li rnaferia nU0VB, vitale, la quale- può dare DU01][ fnltti_ Xoi non daremo unachiede una riduzione patrimonin, saranno delle può dare buoni mini, cvoi non aaremo una.sanatoria al Consiglio; la partita non è chedifferita. Ai nuovi uomini chiamati oggi comeamministnitori e sindaci diciamo : Fate il vo-o- st.ro dovere. Se mancherete a questo compito,ù- noi ci ritroveremo non qui, ma dove parlano ili- Codice e la legge. a; — Bene! Bravo! Chiusura! Chiusura! I L'azionista Sacerdoti insiste sulla propostao di rinvio e sulla nomina di una Commissione,r non essendo questa una assemblea in cui SI possa giudicare a colpi di maggioranza. t- L'avv. Cuccia vuole interrogare 1 assembleasi s"1Ia proposta di rinvio di tre C'orni, in con-si formila dell'art. 162 del Codice di commeiun.la L'onorevole Monti Guarnientro\a tnoppor- .-'ino prolungare questo stato di marasma pei da;al1'' Quattro giorni _ "n azionista: - Si i- discusso abbastanza: ! dobbiamo emetterci alla logica. Discuteremo : un altro anno ; ora voliamo. ol- 11 Presidente dichiara che 0 Consiglio 0 con- ra 'ratio al rinvio e chiede la votazione sulla or- proposta. Si vota per persona e non per nu- a- mef°Ddi .*f"»n*- 0 11 Presidente .proclama il risultato della vea- tozione. Votarono no, cioè contro il rinvio «13 e- "tentati; votarono st eioe a favore del rinvio ie « tr« 8»0™1 «° «'onlsti La domanda di rìna iW l£S5Ìf nPT1 as3endo r-igglunto un terzo a-j^1 Praeeirti. «al 11 Presidente si difenda ., Il Presidente risponde categoricamente e ra- indamente allo obiezioni mosse o dice: 1. Circa la Libia domanda di poter mantenere un po' di riserbo ; ma egli può assicurare che non in giorno è stato trascurato perchè gii interessi dei signori azionisti abbiano quel risarcimento che hanno diritto di «vere. Ritiene che con up certo riserbo si possa arrivare ad una conclusione favorevole f 8. 1 depositi ai 31 di-cenVorc ascendevano a 35 milioni all'in- terno e 21 all'estero ; 3. La navigazione del . Outsto acquisto fu approvato nell'assemblea del 1* agosto 1899 e sanzionato dal Tribunale. 1 prezzi di acquisto furono diversi a seconda del giorno in cui le azioni vennero acquistate. Del resto coi mercati chiusi non ò tempo di parlare di prezzi ; 5. Non c'è contradditorietà fra la reazione 1913 e quella del 1914 circa l'espansione in Egitto. E' sitala appunto questa espansione che allo scoppio della guerra ha fatto sentire i maggiori danni alla sede egiziana. C! furono momenti rii tale ressa che non si fece, a tempo a trasmettere .'.'oro ; G. Le svalutazioni risalgono a lutto il 191-1. La crisi è stata così violenta che ha colpito tutti. Abbiamo forse avuto torto ad essere Iroppo sinceri, ma ciò si vedrà in seguito se non è stato un bene. Il Presidente cosi coaolude: « Non è supponibile che. tutto quello che si è fatto iu Libia, con tanfo entusiasmo, sia lettera morta. Un distintissimo generale ci scriveva: « Se non ci fosse stato il Banco di Roma, bisognava crearlo '. l'n altro generale esalta l'ausilio prestato dal Banco di Roma all'esercito nella Libia. «Fummo allora trascinati dui sentimento patriottico il quale ha fatto dire che erano nati italiani che prima non eslstevano. Saremmo stati ingenui, ma qua-' lunque buon italiano deve aver fiducia nel suo Governo ». li Banco contre il OoTerno nriIl Presidente legge poscia i vari ordini del giorno presentati e mette in votazione il se- guente presentato dall'aw. Cogliolo: « L'as- semblea straordinaria degli azionisti del Ban- co dì Roma, preso atto delle deliberazioni del I Consiglio, della sua relazione e specialmente li_ ....... ...... In ... ^ „a*,I4«,1a nMI. Consiglio. che l'assemblea fa propria, di voler, giustamente pretendere dal Governo il rimborso e il risarcimento dei danni e delle spese sostenute per l'attività in Oriente del Banco; approva la proposta riduzione del capitale in lire 150 milioni e conseguentemente modifica il testo dell'art. 8' dello statuto ». L'on. Monti-Guarnieri dichiara di approvare1 l'ordine del giorno Cogliolo alla condizione che il Consiglio si mostri energico.nel soste- nereil diritti degli azionisti per il marcimeli- lo dei danni subiti in Libia. Il Presidente ri- pote che il Consiglio non è stato inerte a: questo proposito e che sono pronte le citazioni da spiccarsi contro il Governo. L'ordine del, giorno Cogliolo viene approvato a Brandissi-jina maggioranza per alzata e seduta II pro-Ifessorci Cogliolo ricorda però che le riduzioni cii capitele devono essere fatte con la assolti- te maggioranza di capitale Ci vuole perciò, 1 appello nominale. Lon. Monti-Guarnieri si|asf?^-r,a * , „, r „ , .. I l. ordine del giorno Cogliolo risulta appro- ! vato a grande maggioranza anche con la votazione nominale. L'assemblea è finita a larda ora con la nomina dei nuovi consiglieri di Amministrazione.