Le trattative dell'nghilterra

Le trattative dell'nghilterra Le trattative dell'nghilterra per la ricostituzione della Lega balcanica o ù i e e o e a e , « Notizie di fonte greca assicurano che lai Russia, quando fu discussa dagli Alleati la'rfim ' V Ir" . ".^ ^TkÌLa „„«„tt.»nfA dimpresa de. Dardnnel , dichiarò tche non vedeva volentieri 1 intervento greco nelle operazioni. Nessun passo ufficiale fu ™upwaiHMu. «e»uii piaaj rzete ne fu infornato Aconfidenzialmente dai ministri francesi ed einglesi e fu questo uno degli argomenti che fsfruttarono i neutralisti per combattere la ppropoeta di intervento sostenuta feU ex Pre- qdei ministri nel Consiglio della Co- sa diplomazia inglese, a mezzo dei oRoma, 27. notte. La « Tribuna » conferma le trattative dell'Inghilterra per ricostituire la Lega balcanica e completa e conferma le seguenti informazioni, che essa pubblica datate da Brindisi: , esuoi ministri e inviati speciali sta facendo unelle capitali balcaniche un intenso lavorio pmirante a ricostituire la Lega balcanica e mad evitare che questa non abbia la fine del-'„la precedente. I/Inghilterra ne vorrebbe de- afinire chiaramente prima di tutto, le condì- mzioni. La Grecia, la Serbia e la Bulgaria'vavrebbero già in massima aderito. Il Gover- <sno di Sofia chiede le maggiori concessioni !«possibili in Macedonia e questo costituisce! un punto difficilissimo dell'accordo fra la ; Bulgaria e la Serbia. Questa pare che con-i sento alila concessione di Istip, ma j bui- gari pretendono anche Monastir come pure] non vogliono rinunziare a Kavalla ». La «Tribuna» completa le informazioni con queste altre raccolte negli ambienti diplomatici della capitale : «E' realmente l'Ihsrhilwrra la Potenza della Triplice Intesa, la quale si è proposta di realizzare il nuovo accordo balcanico. Le difficoltà di fronte allo quali la sua diplomazia si trova, sono costituito principale mente e prevalentemente dalla questione ma- ncodone, questione la quale non interessa la!nBulgaria e la Serbia soltanto, bensì anche j |~. . , _. , . . _ . ue seriamente la Bulgaria e la Grecia. Noni vbisogna dimenticare che se la Bulgaria do- manda alla Serbia la cessione di Monastir, jncon non minore insistenza e con non minore I Sddbaccess passiono chiede alla Grecia per lo meno là restituzione di Kavalla. Ma così impostata, la questione, di un possibile accordo balcanico sembra assolutamente insolubile. Nò la Grecia, nè la Serbia, addiverrebbero a una intesa con la Bulgaria, sulla, base di precedenti sacrifizi territoriali da parte di quei due primi paesi. Trascurando questo punto essenziale, la diplomazia delle grandi Potenze e la Bulgaria stessa non possono sperare un risultato positivo. Le recenti trattative diplomatiche non muoverebbero più dal presupposto della rinunzia pura e semplice di territori serbi e greci a favore della Bulgaria, ma invece da una molto più complessa combinazione. A guerra finita, per mezzo di permute e di' -transazioni profittevoli, tutti i popoli balcanici potrebbero risolvere, conclude la « Tribuna ». in maniera amichevole e duratura il nodo dei risentimenti e delle avversioni formulatesi alla, conclusione della pace di Bucarest ». NeH'anniwsario della caduta di Adrianopoli la Bitta attesili! l'na delle necessarie riparazioni SoHa, 27. Oggi si è festeggiato l'anniversario della presa di Adrianopoli con l'assalto eroico delle truppe bulgare. Nella ricorrenza giornali pubblicano lunghi articoli, ricordando i gloriosi fatti d'arme della campagna bulgara, il valore pieno di abnegazione dell'esercito bulgaro, combattente per la libertà dei bulgari asse esprimono il voto che nella prossima ricorrenza dell'anniversario questo avvenimento dell'unità bulgara, per un momento intraveduta nel 1913 e così bruscamente respinta nell'ombra, sarà finalmente un fatto compiuto. Ieri e stata celebrata nella cattedrale una Messa di Requiem, seguita da un Te Dcvm. Vi assisteva uri pubblico enorme. Oggi la città è imbandierata; gli alunni delle scuole, vofetiti a festa, sfilano per le vie, cantando canzoni militari. L'ufficioso Eco di Bulgaria scrive: « L'anno scorso segnalammo il raccoglimento col quale la popolazione bulgara aveva celebrato questo grande anniversario. Quest'unno la gioia legittima della nazione non sarà, meno profonda. Il velo di lutto che si stolide, sulla popolazione ■'iella Macedonia! è altrettanto fìtto e gli echi delle valli del Vardar e delle rive del lago di Okrida ripetono sempre gli stessi gemiti e gli stessi lamenti. Quale tragedia tV avvenuta dopo lo splendido fatto d'arme, si comprende agevolmente dallo stato d'animo che regna in Bulgaria, quando si ricorda l'impressione prodotta nel mondo intero dalla brillante vittoria dell'esercito bulgaro pensa nel tempo stesso all'immensa i ti-! di distanza l'Oriente sta per divenire an si,; cora una volta una sanguinosa arena ove e si delusione che la seguì. Mentre il popolo bulgaro rende il giusto omaggio al suo valoroso esercito, che si è coperto di gloria prendendo d'assalto Adrianopoli, mentre esso prega per l'eterno riposo dei valorosi caduti nei piani della Tracia, ecco che il rombo del cannone sveglia di nuovo gli echi del vecchio continente, ecco che questa tremenda voce rimbomba presso Bulair, ove si svolsero ultre gloriose gestn dell'esercito bulgaro e fa giungere il suo rombo fino alle stesse mura di Adrianopoli. « Tutta la penisola balcanica 6 scossa ad ogni colpo dei formidabili conpegni delln guerra moderna ed i popoli di questa parte d'Europa, come del resto quelli che la gronde fornace lambisce con le sue terribili fiamme, stanno all'erta. A due anni glscglsqtlnsdrvdaitd.i. I g-ionialijo ia o si deciderà l'avvenire di molti popoli. Tutti gli occhi si volgono verso la Bulgaria. Che farà essa in quest'ora decisiva? I più impazienti l'accusano di doppio gioco, soltanto i Dia perspicaci comprendono lo stato enii spirito in cu', si trova questa Nazione ingiuriata dopo essere, stata spogliata e ili sanno che la sua attuale attitudine i> sugHj gerita dawecentissim^ ricordi^ della sua l-' " la ei e ultima campagne. Malgrado lo insinuazioni malevoli e le invenzioni di vicini interessati, la Bulgaria attende fiduciosa con la coscienza dei suoi diritti e della sua fona l'est» dette nautir-rie riparazioni ». Von dei* Goltz a Sofia .ci . . . _ -„ „*„__,, .y,. tr„_ n'rf^B ' i#-ff i t • Sf, ^ Z J°? B dcr Goltz' c,,« Costantinopoli, direi- a t0 a B„u in missionc spcciaìe< H /cr. g . „,,.,,h„ „,._,„ .,_„„ „__jì_.1 .„.' _ ™r°i w ? .? ». # ! < 9T s ra. Per intanto attorno all'atteggiamento C AeRa Bulgaria giungono lc più tendenziose e con(raddiltoric 1l0tìzic Sembra 0 con. ferrnat0 che la sua inclinaziovc la faccia propendere verso la TripUce lnlesa. Per quanto rigvarda ,a Rumania n suo nini. stro qui a LoM f f a oggi da Bukttntt dove fu a conferire con e Pau da re Ferdinando (Servizio speciale della Stampa). Londra. 27, ere 3,25. u suo Govern0i ed ha informato un presentanie deìla Reut gcMndo un ' municat0 di questa Agenzia chf Xa m. '„la„,a C01,tinna e continuerà a conservare a suo contegno attuale e che è ben deter minata a comvierc oncstamerìte t suoi Ao. 'veri ed a saivaguardare t suoi dÌTÌlti ed <stloi intere$si nazionali. E tutti, i partiti !«,„„ concordi su questo punto di vista ! ; ' p* i T, „ . . . Sella, 27. Re ha ncevut0 ie« sera 11 onerai ] ' r e nimenti, i lievi segni, debbono essere di !nu?vo attentamente ravvisati per poter se j |"™*a«cmo o svolgersi della attuario- ue e poter con un po di fondamento nre- i vedere gli avvenimenti futuri Il centro della situazione balcanica, co jnie abbiamo già osservato, sta ora in Bul I Saria. Persistono le voci nei circoli bui- I segni della metamorfosi bulgara Roma, 27. notte. Si entra decisamente in un nuovo periodo internazionale della grave situazione balcanica: per questo tutti i piccoli awe- zaqlg1afnddti a o aar io e n e e ni e ia aadi a li e emo a o o a n ve o aa e si il li a r, eo a la e rni gari di un prossimo rimpasto ministeria le. Apprendiamo intanto che ieri il Ministro presidente, signor Kadoslawoff, ha convocalo in una speciale riunione i maggiorenti di tutti i partiti bulgari per udire le loro diverse opinioni sul momento presente e sulle prospettive della Bulgaria. In questa discussione, che assume un carattere nazionale, si sono manifestato al solito le due tendenze che hanno i loro esponenti estremi nei gruppi decisamente russofìli che fanno capo a Daneff ed ai gruppi decisamente austrofili. Sembra però che l'orientamento verso la Triplice Intesa, e sovratutto verso la Russia, vada acquistando decisamente terreno e sia oggi già in assoluta prevalenza. Occorre naturalmente1 insistere, per conservare sempre una esatta visione del momento, che finora non c'è nulla, di definitivo, di preciso; che si tratta solo di tendenza, la quale però tende irrimediabilmente a cristallizzarsi in prossime risoluzioni concrete. Un seguo del rialzo delle azioni dello Triplice Intesa ò rappresentato dalle nuove accoglienze che sono fatte ni generale francese Pau, il aunle si. trova attualmente a Sofia. II generalo era passato già alcune settimane fa a Sofìa in occasione del suo viaggio a Pietrogrado, ma vi era stato accolto piuttosto freddamente e non era neppuro stato invitato ad uua udienza del Be. Ora, invece, secondo quanto si racconta nei circoli bulgari bene informati, tutti i circoli ufficiali di Sofia gli hanno fatto dimostrativamente omaggio e si annuncia che anche il Re lo riceverà a giorni in udienza speciale. Le accoglienze al generale francese seguono a pochi giorni di distanza quelle già fatte al generale inglese Paget. Per controbattere questo movimento ascendente della Triplice Intesa, il generale Von Ber Golt.z si è recato a Bucarest dove tenta di crearsi un terreno favorevole. Ma è generale l'impressione in Rumania che la causa del partito austro-tedesco in Rumania è ormai perduta. E' curioso intanto notare che In. diplo ijnvazia austriaca, sovratutto, va insistendo in quel gioco che abbiamo già avuto occasione di deplorare qualche giorno fa. affermando che l'accordo con l'Italia è ormai definitivamente concluso, cosi che qualsiasi intervento degli Stati balcanici neutrali contro gli Imperi centrali sarebbe in definitiva diretto contro l'Italia. L'opinione pubblica fiero sembra non lrseiirsi influenzare da questa manovro. E' interessante pure seguire il linguaggio dei giornali bulgari, i quali delincano con pa mie sempre più chiare il problema della Bulgaria. Nel numero del Bulgarie. -Minto oggi o Roma, si legge per esempio un tipico articolo sotto il titolo: «Il principio della line». In esso l'autorevole piornale di Sofia esamina quali possano essere le conseguenze dell'imminente caduta di Costantinopoli e si domanda se è ancora possibile che l'Italia. la Bulgaria, la Rumania e la Grecia possano' continuare a mantenere la loro neutralità. Continuando nella loro inazione, conclude il giornale, questi paesi andrebbero incontro ad una irrime di-abile iattura. In un altro articolo, lo siesso giornale rileva quanta pri'atitudiiKla Bulgaria debba alla Russia ed affetine che la Bulgaria non potrà inni muover* un passo ostile contro là Russia : « Una ulteriore neutralità della Bulgaria coste rebbo al paese gravissimi danni. E' giunta l'ora che la Bulgaria entri in campo schierandosi a fianco della Triplice Intesa». I due punti fondamentali dell'attualo prò blema dell'attitudine bulgara (accordo con l'Italia e gli altri Paesi balcanici neutrali e intervento a favore delln Russia) sono in questi articoli accentuali senza equivovo. Conviene seguire attentamente questi segni poiché, ripetiamo, anche da essi si possono trarre buoni elementi di giudizio sulla complessa situazione dell'Italia. V. G. PgKdrdrHnacd«lDbsitìgdpgl<sdniitPdti e mlo e e ga ann ua ». la riii del lavoro Rema, 37, mattino. Il Comitato permanente del lavoro, nella -iunioue di ieri ha iniziato la discussione in merito olla istituzione di un collegio di probiviri per il porto di Genova. La discussione fu vivissima e si ò quindi conclusa con la determinazione di alcuni' criteri fondamentali fra cui la esecutorietà delle sentenze, l'obbligo del ricorso, la divisione de! collegio In tre rami, le modalità per la nomina del prò sidente. la designazione dei probiviri in caso di mancata nomina da parte del Consorzio del porto e 1 limiti di competenza, fisldini lamenta che il Ministero abbia con il recente decreto sul pane unico consentita la deroga alla legge sulla abolizione del lavoro notturno, senza interpellare il Comitato. La discussione alla quale parteciparono tutti t commissari si chiuse con la approveatom» di un analogo ardue dei «iato*.

Persone citate: Eco, Minto, Paget, Von Ber Golt