Cerimonie inaugurali a Elena ed a Gaeta

Cerimonie inaugurali a Elena ed a Gaeta Cerimonie inaugurali a Elena ed a Gaeta Un Un nuovo acquedotto e un nuovo molo patriottico discorso dell'on. Salandra (Per telefono alla Stampa) « a r A o i a i a , o I n ì i o r i e o i o , n o ù i n «asta, 7. Afte 1-2 sono giunti in automobile, per inau- gurare i lavori del nuovo Molo, il presidente del Consiglio, on. Salandra,. il ministro della Marina on. ammiraglio Viale, il sottosegretario di Stato per i Lavori pubblici on. Visocchij il sottosegretario di Stato per le Finamae on. Baslioii, l'on. sen. cattolica, «ili onorevoli deputati Murialéi, Grassi, Frisoni, Fortunati, Valeczani, Guglielmi, Caltóse, Ruspoli, Luciani, SuiionceJlT, pudulli, Lucernari, Ariotta, Di Palma, Di Francia, MirabeUl-, Miari, Mazzarella, Monsani. si trovavano a riceverli gli onorevoli Tosti di Valminuta. e Santamaria, il sindaco, il sotto-prefetto e tutte le autoiità. La popolazione ha accolto gli ospiti con una vivissima dimostrazione di simpatia salutando il Presidente de; consiglio con applausi scroscianti e con ripetute grida di: Viva l'Italia! Viva Salandra! Elena e Gaota sono testanti: i muri delle case sono ricoperti di manifesti e scritti! inneggianti ai Re, al presidente del Consiglio, alla Marina, ed all'esercito. Il Presidente del Consiglio, H ministro Viale e i sottosegretari di Stato on. Visocchi e Basimi", t deputati e le autorità si recano sul piazzale di Montesecco, e cioè sull'istmo tra Casta ed Elena tra continue, vivissime acci ama zio™. A Montesesso ha luogo lu Dosa della, prima, pietra dell'acquedotto consortile eh» porta l'acqua a. Gaeta e a Elena da Capodacqua (Spigna Saturni), il vescovo monsignor Nula pronuncia un discorso ringraziando quanti hanno partecipato alla felice soluzione « del problema dell'acquedotto, ed esprimendo omaggio al Re. vivamente applaudito. Ecco il sunto del discorso pronunciato dall'on. Visocchi, sottosegretario di Stato per i Lavori Pubblici. L'on. Visocchi esordisce dicendosi lieto ed orgoglioso, come figlio della ragione, di porgere al cittadini di Elena, in nome del Presidente del Consiglio, il saluto del Governo .deli Re nel solenne inizio di un'opera che rimarra invidiabile titolo di onore per le pubbliche ani. mi lustrazioni che ne intesero la necessità e riuscirono ti metterla in esecuzione in mezzo ad infiniti ostacoli. Prosegue rilevando che la costruzione dell'acquedotto segnerà un memorabile fasto non solo civico, ma anche politico, perchè oltre a soddisfare imperiosi bisogni locali provvederti anche a tutelare gravi esigenze di alto interesse nazionale attinenti alla difesa militare, marittima e terrèstre. E nel tributare all'iniziativa locale la meritata parola di elogio l'on. Visocchi si dice lieto di constatare che il Governo ed il Parlamento, con provvide leggi, abbiano felicemente secondato tale iniziativa, "fornendo ai Comuni la possibilità ai nrovvedere all'esecuzione di opere-Ugieniche per il bene supremo della salute dei cittadini. Ricorda, a questo proposito, le benefiche disposizioni delle leggi 8 febbraio 1900, 13 luglio 1905 e 25 giugno 1911. ed illustra con eloquenti dati statistici i risultati veramente stupefacenti ottenuti speciaJmente nell'ultimo triennio, nel quale lo Stato autorizzò la concessione di circa. 600 mutui per lo ammontare complessivo di oltre 63 milioni. L'on. Visocchi osserva poi che un altro importantissimo fattore dell'opera grandiosa che si inizia non va dimenticato in quest'ora solenne e cioè il popolo italiano tutto che con l'alacre quotidiano lavoro ha potentemente contribuito'all'incremento dell'economia nazionale e del bilancio dello Stato, fornendo quindi i mezzi necessari per ogni opera, di civile progresso. Rivolge poi "un cordiale ringraziamento agli 'illustri parlamentari i quali, con atto gentile, vollero intervenire a questa fe6ta del lavoro, esprimendo i sentimenti di viva gratitudine della intera regione Campana al Presidente del Consiglio che con la sua presenza volle rendere più solenne la lieta ce- rimonta. E neU'lnviare un commosso augurio al Capo u- te la acae li i, aa, zli a, à. a o oa! le no, el ri e ea a, a a a ti el ol i d rieli ra i. e zo a oo, ona el adi o, na ete le o uti te zlo mhe oon te onle an ta va al ee- | po del Governo che, con sicura visione, regge 1 destini dulia Patria in questa difficile oral'on. Visocchi chiude il suo discorso, tra glapplausi calorosi del presenti, al grido fatidico che alla gloria del passato congiungo la fede nell'avvenire, il grido ài:*Evviva l'ItaliaParla infine, pure applaudito, il sindaco dEtena. esprimendo all'on. Salandra la gratitudine dalla popolazione per la sua presenza e manilfesiaindo i sensi di devozione della cittadinanza pei' il Sovrano. Firmate le pergamene a ricordo della cerimonia, il primo tubo dell'acquedotto è collocato nel fosso predisposto, tra immenso entusiasmo o prolungate acclamazioni. Terminata la cerimonia della posa della prima pietra, il Presidente del Consiglio, onorevole Salandra, col ministro Viale e gli altrpresenti, entrano a Gaeta fatti segno ad incessanti acclamazioni e salutati con contìnue grida di : Viva Salandra I e si recano nei localdel panificio della Marina, ove avviene la cerimonia della posa del primo blocco del molo militare. Quivi sono erette alcune tribune artisticamente addobbate con drappi tricolorial centra è quella dei ministri. In un blocco di calcestrutto, del peso di circa 20 tonnellateviene jrurodotita una pei-garneaia contenente tuia .patriottica epigrafe dettata dai comandante marittimo di Gaeta capitano di fregata Campanile. Il ministro della Marina, on. Viale, ha pronunziato un applaudito discorso. Egli inizia11 suo dire notando che & giusto che, celebratoil rito che rappresenta la realizzazione di unodei più importanti problemi di Gaeta, altrose ne compia pel miglioramento della sua rada antichissima, che vide le stanche navi dEnea. E dal rifiorire del mito della nutrice Cajeta, rappresentata dalia limpida linfa chsgorga dal nuovo acquedotto, trae l'auspicio de» risorgere di quel porto « plenissimus navium > che allietò lo sguardo di cicerone negli ozi della sua villa. Osserva che dai lavormodesti dell'oggi e da altri da farsi nell'interesse di scopi militari, sorgeranno nuovi traffici e nuova necessità cui occorrerà- provvedere, e constata cosi che la data odierna, oltra sciogliere un voto lungamente accarezzatorappresenta il principio di quella ventura ascesa di cui Gaeta è degna. Temiilna il suo dire augurando che, come dalle mille antenndel passato, cosi dallo mille dell'avvenire fuochi di S. Elmo salutino lo stendardo deColonna che garrì al vento nella battaglia dLepanto e che ora Gaeta golosamente conservaSegue la benedizione di rito e poi, ad un segnale dato dall'on. Satondra, il blocco viene calato in mare, ailla radice del futuro moloDopo la posa dei primo blocco dea molo, l'onorevole Salandra e l'ammiraglio Viale, accompagnati dai comandante Campanile, si recano a bordo del sommergibile Giacinto prilino; quindi rientrano al panificio o ne visitano i forni. Alle 1C.15 ha principio il banchetto d'onorofferto dai cittadini di Gaeta ed Elena nell'ampia saia del Consiglio comunale, riccamente addobbata. Al banchetto d'onore partecipano 140 invitati. Al levar delle mense hanno parlato, vivamente applauditi, il sindaco di Gaeta cav. Migianu, il deputato del collegio, on. Tosti di Valminuta. Ha preso poi la parola a nome del presidie degli ufficiali dell'Esercito e della Marina di generale Morra, le cui pai-ole sono statsalutate-alla vfine da caloroso acclamazioni dal grido di: Viva l'esercito, viva l'Italia! IPresidente dei Consiglio, fra indescrivibile entusiasmo, ha abbracciato il generale Morra. Si è quindi levato, accolto da un'immensovazione e da prolungate grida di: Viva salandra! Viva l'Italia!, il Presidente del Consiglio, il quale ha detto: a Veramente io non mi attendevo, per quanto nota mi fosse la gentilezza di questa cittàuna si calda, nobile dimostrazione di affettoL'on. Tosti di Valminuta lo sa, io mi soninvitato da me (benìssimo) perchè mi parevavere una lacuna nella mia coltura, non cojmoeoendo Gaeta, questa città ricca di glori! celebrate nei due poemi sacri alla gente ita|lica: spero • però ritornarvi [applausi Iragv\ro»i) in un momento più calmo, e senza chi l'animo sia turbalo ila cure né gravi, nè liev1 perchè solo alloro, si potrà godere l'incarno dJ questo cielo e ai questu mare. ' Oggi, pur troppo, il discorso deve volgeral serto, e al sindaco di Gaeta e al mio amicon> Tosti; che promuovono il benessere dOnesto contrade, io posso, non senza impegnopromettere di rari' tutto quello che si potràman tre mi è e1»'" e gradito di farlo per simpatia verso questa città. Quando tornerò semplice deputato [tiitli esclamano-, no', no, prolungatamente), il collega Tosti mi avrà oom■pegno nel patrocinare gli interessi di Gaeta« Tutti gli oratori, oltre alle questioni locali, hanno accennato a più alte cose; poco dro, non perchè tema compromettermi, avendin 30 anni di vita parlamentare imparato non dire quello che non voglio e dire quello che voglio, ma perchè, profondamente commosso dalle parole del genrale Morra, seilto che non saprei esprimercon altrettanta efficacia l'animo mio. Rilevrò queste sue parole: egli lia detto: « Come lbrigata « Savona » sarà fidente, calma, discplinata, e pronta, così deve essere il Paese, csi tutta l'Italia deve essere come la brigatuSavona», e cioè: calma, disciplinata, fidente e pronta». (Vivissimi applausi prolungatiEssere pronti senza calma, senza disciplinnon è preparare la grandezza del Paese. .!/plausi fragorosissimi ripetuti). Io mi trovaal mio posto in condizioni impreviste supriori alle mie forze (tutti,esclamano.: No, novi resto e farò con profonda fede e coscienztutto quello si dovrà fare affinchè il Paesesca dalle presenti contingenze più grande più fotte. Tutti faremo il nostro dovere, cornha concluso il generale Mona, con l'aiuto dDio, agli ordini del Re e per la gloria,-dellpatria. UPPluust fragorosi; unda di: Viva Re! viva l'Italia! viva *ilaiidia!>. AUe 16.15 il presidente del Consiglio, il mdistro della Manina, i sottosegretari di Statoi deputati o le autorità si sono grecati a vderò lo stendardo della battaglia di Lepantoctrstoditio nella cattedrale, indi, alle 1C.30. sono partiti in automobile per Forinia, salutadata acclamazioni della folla fin fuori. dell

Luoghi citati: Gaeta, Italia, Montesesso, Savona