Il forzamento dei Dardanelli nelle sue conseguenze politiche e militari

Il forzamento dei Dardanelli nelle sue conseguenze politiche e militari Il forzamento dei Dardanelli nelle sue conseguenze politiche e militari Giudizi di deputati e di tecnici (Per telefono alla Stampa). I (Per telefono allaRamai 1, notte. Idi Quale è il pensiero desili uomini politici 'riuitaliani e <dei tecnici intomo all'azione guer- noni-esca che si svolse nei Dardanelli? Quale nonè la portata di essa rispetto air andamento ratdella cuerra? Quali conseguenze può avere ope.l'impresa dei Dardanelli rispetto all'atteg- Sangiamento dell'Italia nel conflitto europeo? se buiscanó una enorme importanza (anche buinoi ritardi dell'Italia) all'azione impe-1 a «nata,sàie potrà mutare il còrso della gucr- i l'ara. ÈceÓHnnanzi tutto i giudizi di carattere farerettamente politico; dopo di essi, quelli | turdi natura tecnica. Il parere di Wollemborg Ho aperto la mia inchiesta con una rapirlaintervista col senatore Wollemborg. L'ex Ministro "delle Finanze mi ha detto: — Ritengo clic l'impresa, alla quale la flotta franco-inglese si è accinta, per quanto ardua, si chiuderà con successo malgrado le dic■grandi difficolta .che essa presenta. .Da— Quali sono - domandai — lo ragioni ter:jdi questa- sua convinzione? I*»1 -L'obbiettivo franco-inglese sarà, a mio Aeaiudizio,-realizzato, perchè tu saggiamente prpreparato con forze formidabili ed note angdi Eciaanche .perchè l'azione navale sarà fiancheggiata dall'azione delle truppe sbarcati. — Quali sono, a suo avviso, le conseguenze politiche die. l'impresa può avere? Credo — soggiunse l'on. Wollemborg e D. tecche le conseguenze politiche saranno di fu portata • eccezionale determinando molto Caprobabilmente un atteggiamento di tutti gli st-rStati balcanici a favore della Triplice Intesa. ToMalgrado lo sforzo dei tedeschi, che si tro- l'ovano a Costantinopoli, a mio giudizio, non senè da escludere un improvviso mutamento pltlella situazione della Turchia, mutamento doohe porterebbe ad un più rapido raggimi- vedimenio, dello scopo che gli anglo-francesi tfasi propongono. Ad ogni modo, e da consi- codorare non lontana l'esclusione della Tur-; —chia'dall'attuale conflagrazione europea, giQuesto fatto sarebbe apportatore di grandi rìcrisultati non soltanto dal punto di vista po- nulitico ma anche dal punto di vista militare, drsia'per quanto riguarda le operazioni in m.. Egitto sia nei rispetti delle operazioni nel ril' Caucaso. Nuove forze militari notevoli ili- plglesi e russe "rimarrebbero in tal modo di- ilesponibili negli -altri settori della guerra. Io— Dal punto di vista economico, — do- damandai, come valuta ella le conseguenze li dell'azione franco-inglese? pe— Dal punto di vista economico — ha ri- msposto l'on. Wollemborg — le conseguenze cosarebbero'egualmente grandissime. Il gra- Vno. attualmente disponibile in Russia, po- quirebbe essere nuovamente esportato e già artale prospettiva viene scontata a Londra, antfdve^to-éperfizioni nei Dardanelli hanno laprodotto ..una diminuzione di .circa 50, cente- gesimt àT~quintaie nei prezzo del gl'ano. I- m■rioltre."--'l« disponibilità monetaria russa ri- 1 sulterebbe ad un tratto'considerevolmente Baccresciuta. La Russia sarebbe da questo bifatto.grandemente avvantaggiata perchè ri- RBallerebbe largamente facilitata nei suoi rerilornìmenti di mìitsniali bèllici. tiv— Circa la questione del grano, quali ef- gifelli, à'.sùo avviso, produrrà l'apertura dei eliDardanelli? , . •. • pav-l('Sulla questione del grano — concluse fal!oà: Wollemborg — si deve osservare che chday^jad^wV" degli Slrett1 ne verrebbe no- RTe^tmtì^t'bencliciata anche l'Italia, perché, dpùre -amméttendo che le risorse granarie l'russé^vsiano già state accaparrale dall'In- blgfyi^teB&'-e. dalla Francia, non ò men vero, jtó^'xp^p, ,che la quantità di grano posta coa- disposizióne ilei paesi importatori, fra cui susi fcrovf. ritolto, verrebbe, nella sua quan- tifa complessiva, considerevolmente accre- Vscidte,--• " ■-■ ■ -•• qUn economista !toanch'egli una gL'on. Lgo Ancona assegna grande portata .all'avvenniFgl'i mi' ha dichiaralo: — M ima serio prepara/ione per condurre mer- rigicameiite fino va fondo l'azione derDarda- nCo«^ ^V««tn in . nvir. VShE ,K b» . 1 ardst, dr., l'inJhii ariBiin mtp SS' " chletobam. ar..i..J.!. , locpfcon la fiotta russa, è ' certo che le conseguenze saranno assai importanti e durature e tutte a loro vantaggio. Si sumere una intesa fra la Russi terra per la soluzione defìniiiv stione dei Dardanelli ed in genero della questiono d'Oriente. Come vedete, questioni gravissime nelle anali dobbiamo entrare anche noi .1-:' certo che lo guerra non finirebbe perchè la Germania 6 tutt'al-tt'o che. esaurita;. ma. .l'arrivo' delle flotte alleate a. Coìstamthtopoli cambierà la faccia al c ne ajrpvolerà la soluzione. Come contrae colpo immediato, e non secondario, avremo senza dubbia un ribasso immediato del prezzo del grano. L'ori, Roberto Galli Ho chiesto a bruciapelo all'on. Roberto ! jjGalli, uno specialista in materia di politica estera: - Che dovrebbe fare l'Italia di fron-, f/to al nuovo evento del conflitto? i^- Non è possibile dirlo in questo istante, "fpoiché non si conosce nei suoi elementi la tKtuaziono diplomatica. Mi compiaccio che *ogni giorno più le nostre forze militari au- dfimeritino. Certo pero al Governo nessun ino- .mento più grave si è presentato dianzi pe.riaà'd duesaSfléi Mediterraneo, in cui sta la vita .e lartorruna italiana. Ricordiamo che Bismarck ■eliceva questioni simili non doversi.guardaic da. qualsiasi punto d: vista sentiment'ale, ina sempre con austero studio delle ìoru ripercussioni sul diritto che ha un pcpoio'ili vivere cogli stessi diritti delle altre Potenze; e diceva Crispi: «Approfittiamo. de{.- tempo in cui gli altri hanno di .noi bisogno: sulla gratitudine di poi non si deve, mai contare ». Ho chiesto ali'ca. Galli, proseguendo la conversazione, qualche apprezzamento sulla situazione .attuale. L'uomo che fu collaboratore di Crispi, ini ha risposto indicandomi un fenomeno, a suo avvisò, significativo : la inazione franco-inglese contro l'Austria nell'Adriatico. Molti pensano, — aggiunse l'on. Galli, — che ^'Inghilterra e la Francia non vogliano 'indebolire troppo l'Austria sospettando della Russia e, dopo la guerra, temendo un'avida sua preponderanza. Sarà divèrsa, — continui') l'on. Galli, — la questione che solleva la cominciata opera conirb' a Dardanelli, mentre l'evidente couseiriienza"consisterebbe nell'aprire gli Stretti alla. Russia, che nel Mediterraneo graviterà con prepotente energia? Uno specialista di cose marinare L'on. Federico di Palma, che fu più volte relatore del biiùiicio della marina, una delle competenze delia Camera in materia navale, con molta modestia, mi ha soggiunto : — Non sono un ttcnico c non formulo giu■tìizi, ma anche ai non tecnici si rivela evidente perfettamente la preparazione dell'impresa studiata in tutti [ più minuti particolari-« organizzato seriamente in tutte te Avene parti. SI fuo prevedere che la fatto JranoftJnglrtW, «adusata, da ' Jà csdndqptnpzbsicccclpg i sbarco e dall'azione dei sommergibili, iuscirà, nell'impresa, la quale non potrànon costare delle perdite. Ma eimiil) imprese on possono pensarsi senza essere prepaati a sacrifizi anche gTavi. Fra le diverse perazioni militali compiute su lutti 1 veranti della guerra, questa dei Dardanelli, e coronata da successo, come e a preveder- uire a rendere meno lunga e spaventosa a durala di questa guerra. In ogni modo, 'attuale impresa dei Dardanelli lascia penare al primo periodo delta guerra italo, urca : la nostra flotta, se ragioni politiche dichiarato^ - —- - -----. ■ - . Dardanelli.metta talmentei m evidenza 1 vateresse dell Italia a collaborare alia, vitto*» della Intesa da risolversi rn uno dei più Aeri colpi al neutralismo, che scuoterà profondamente i propugnatori di buonafede non lo avessero impedito, sarebbe certomen e riuscita a fare quello che oggi la flotta anglo-francese sta compiendo con severità di preparazione ed efficienza. Un socialista Ecco infine il giudizio politico di un socialista, l'on. Angelo Cabrini. Egli mi ha — Panni che l'avvenimento dei e di cuore italiano. Un collaboratore di Leonardi-Cattolica Dal campo politico passiamo al campo tecnico. Ecco il giudizio di un deputato, che fu collaboratore dell'ammiraglio LeonardiCattolica nel tempo in cui questi fu minist-ro della Marina. 11 comandante contTosti di Valminuta, capo di Gabinetto dell'on. Leonardi-Cattolica, mi ha esposto, nosenza qualche riluttanza, un quadro completo delle ooerazioni che si stanno svolgendo e di quelle che seguiranno. Ecco l'intevessante intervista:'— Quale è, —domatitfai _ H suo giudizio sulle operazioni franco-inglesi nei Dardanelli? — Certamente l'impresa in coreo di svolgimento nei Dardanelli e una delle più difrìcili affidate ad una forza navale, sia pure numerosa e potente. Cimentare una squadra contro una piazza-forte marittima ben munita e difesa è senza dubbio impresa di rilevante importanza, ma affrontare la tri plico linea di forti, che difendono i tre passi ilei Dardanelli, è opera quanto mai ardua, Io ritengo, se sono esatte le informazioni date dar comunicati ufficiali e dai g ornali, che tali difficoltà siano state pienamente vagliate, perchè la flotta degli A'ileati è composta in modo da prevedere e provvedere alle dirlicolta gravi che certamente si presenteranno, Vediamo infatti una super-dre,adnought, qual è la «Queen Elisabeth», nuovissima, armata con cannoni da 381, a fianco di navi antiquate e di scarso valore militare quali la «Bonnet», la «Gaulois». Niente omo geneità quindi di armamento e di velocità, ma compiti ben definiti alle differenti unità, 1 grossi calibri dei forti del passo, di Kilid Balir, sembra di 355, avranno come p robabili avversari i 381 della « Queen Elisabeth ». Ripeto, impresa, difficile ma, a mio giudizio, realizzabile ed anche in un tempo non rela tivaineute lungo, sovratutto se, come' già si dice, concorreranno notevoli reparti eli truppa all'azione delle navi. La prima parie dell'impresa, senza dubbio, la più facile, è ormài compiuta. I gruppi di forti che difendono Capo Hellas e la punta di Rum Kalessi sono ornai distrutti c la ban di-era di San Giorgio sventola ormai nel l'Ellesponto - accanto a quella deìda repub blica alleata. — Quali sono le -difticoìlà dell'azione an cora da svolgersi in confronto a quelle già superate? — Ho detto, — rispose il conte Tosti di Valminuta, — essere la parte più facile quella finora realizzata perchè, come è no- to, i forti abbattuti erano armati con arti- gIiei'ie ^ calibl'° inferiore e le navi potè lidnsAcmlaIcssgctdcdnfrndqbrtssdvsipv riardane^, il vantaggio della mobilità vie ne pressoché a cessar!, perchè angusto è lo ^Chi° f-equa..praticabile, tenuto conto V£mo Isterie avvalendosi della grande mo bllHà che mide Viù dimcile » bersaglio agii artiglieri turchi; ma ora, entrate le navi nei pdei bassi fondi nella parte più chiusa dello stretto. Le 18 miglia, che separano il passo di entrata dello stretto dal passo di Cianak, ar:clle quando le acque siano completamente SS0511*"'6 dalle mine fisse, saranno uno spec chio d'acqua eccezionalmente pericoloso pelle navi alleate, che si trovano per buonti'aU to di esse sotto il fuoco delle potentissime batterie turche del passo di Cianak. E c'è anche da tener conto della possibilità che mine galleggianti siano gettate dai turchi affidandole alla corrente che scende con ve, locitù. non indifferente. — Attraverso a quali vicende ella ritiene che la flotta degl'i alleati raggiungerà il proprio obbiettivo? — Come marinaio, auguro la massima fortuna alle audaci navi franco-inglesi, ma ! jj™*? «^^^tvS^?^44 ?^.^óuha csm p„sSa ramane» danneggiata in que, f/* ^I5,ao,It Avuta,. r^"€ i^L«f°°d^.f.°™'*>bile gruppo di fortifi- "fazioni di KiJjs Bahr e di Cianak e doB'al tro gruppo presso Maitos e poi alia punta * Nagara, vi sarà sempre una terza fase di d'mcoJ,(" Jf1 ^"o che da Nagara giunge fino all'altezza di Gallipoli e fino ai forti ... . iael l!i:..0 gruppo à e e a Ella adunque ritiene l'operazione dlffi clic ma non improbabile? Crede ella che sarà di lunga durata? — E' ben .difficile fare prognostici, i quali dovrebbero essere basati, oltreché sulla conoscenza perfetta, cho non ho, dei mezzi di offesa e di difesa in gioco, anche su una quantità di elementi imponderabili, quali i possibili effetti delle mine, la precisione dei tiri, ecc. Ma credo dì non errare di molto nel supporre, che se non vi saranno fattori politici, che possano affrettare la realizzazione dell'obbietto degli alleati (sembrerebbe che un fermento di rivolta vi sia a Costantinopoli), la fiotta franco-inglese possa in questo marzo presentarsi innanzi alla capitale ottomana. — Superato Gallipoli, nessun'altro ostacolo si presenta alla flotta alleata? Non vi sarebbero che le recenti fortifi. cazioni dell'Isola di Prinkip, di cui non; .ricordo, in questo istante, l'armamento, ma la cui posizione, ad ogni modo, non può pregiudicare la rotta dell'animiragUo in glese, — Quale è, a suo avviso, la portata, della azione iniziata? — Le marine alleate, riuscendo nell'intento, cosa di cui, a parer mio, non vi dubbio, scrìveranno pagine gloriose nella storia navale, come, a prescindere dalle diverse proporzioni dell'avvenimento glorioso, il forzamento del passo dì Mobile eoe, nella guerra di secessione in America, rese immortale il nome dell'ammiraglio Faragut. Quanto alla portata politica — concluse l'on. Torti, — ei tratta di una partita di tale importanza da segnare una ripercussione ootevollAsima nella linea di co od otta dalle PfltauM Sa 9»