Le Potenze dell'Intea d'accordo sul problema degli stretti e della Turchia

Le Potenze dell'Intea d'accordo sul problema degli stretti e della Turchia Le Potenze dell'Intea d'accordo sul problema degli stretti e della Turchia Gl'interessi italiani (Per telefono olla 9iampa). tenei uò aso la na gli arre; oc, opmii;aKche ttei roeo, 500 or ro) llo ma da Coorria ,26 gli 03 aixpopiù W snr fa; ata sia cooso di con eva o è nle, m. ello una o e osso nga osta ma di (21 di di ri rinupp una ahr da Con rda uil<rchè uiti rda aruali gna a la erso 1350 cco, sedia i a euettee e riva Roma, zi, notte, . L'attacco della flotta anglo-franceso ni Dardanelli coi suo contorno politico, "di cui ci giamo' già,' lungamente occupati i giomi scorsi, rappresetita imo dei putiti 'più vivi della oituuzione .internazionale" clic occupi oggi l'attenzione dei nosri circoli dirigenti. E veramente- al- tratta, di un problema che pei- le mie linee fondamentali ni impone immediatamente al nostro esame. Anello oggi si conferma che' tutti' gli indizi roccolii lasciano crederò che Fazione iniziata dalla aquadra a-nglo-trancesc non .fi ridurrà "a piccoli episodi dimostrativi, ma significa decisione energica d| risolvere cc-n un colpo di mano la panila turca. A questa decisione hanno portato, i.oltog tutte lo ragioni politicho balcaniche che abbiamo già esposto, anche altro ora urgenti e die hanno rlirctto rapporto con la guerra europea. Oggi la-Russia'si trova'compiolamento isolata e la ac» unica comunicazloiio che ancora le e rimasta, quella che parte dnl golfo di Aivungeio, rimarrà ancora per molto tempo interrotta per Jl gelo. Il Governo russo ha bisogno di importare molto materiale da guerra, mentre può fornire notevoli quantità di giano airJngtiiltérra ed alla Francia oltre che airitalia. La riattivazione di comunicazioni dirette e sicure fra i tre paesi della Triplice Inteso si risolverebbe quindi in un nuTnento della loro efficienza bellica. Oltre a. ciò, si pensa di liberare la Russila da naia guerra non dociaivn, ma in ogni caso imbarazzarne ih uno del suoi fronti, in modo da accrescere la sua forza combattiva sul campo uHir'ópeo. Net .{Circoli della Jjip.licc_ lntcwa si i_PjW"^ìV. flotta inhtuizi n■ Co*tantinr/p<ili .éegnerìi'tn'. (Ine della gncira turca, poiché già ogigi osi sto un partito a Costantinopoli che e contrario alla guerra e che avrebbe. inirnodiatnmente il sòpruvento quando la difesa-dei Dardanelli dovesse- capitolare. Ma cerne abbiamo già osservato, la fino della guerra turca può anche sollevare il problema della fino della Turchia-, ed in oprai cato -solleva due importanti questioni, die toccano vitali interessi degli Stati neutrali. Le questioni sono: la decisione sul vecchio dibattito della libertà degli stretti per la flotta ressa e la nuova sistemazione della Turchia per opera della Triplice Intesa. C'uanto alla prima si crede in molti circoli diplomatici di Roma che già sia intervenuto fra. {.Gabinetti della Triplice Intesa un accordo ' almeno di massima. Già parecchi mesi or sono, quando si delincavano nettamente le minacele dell'intervento turco, avevamo potuto raccogliere dalla conversazióne di qualche diplomatico-competente degli indizi cho la questione veniva discussa sovratutto.'fra Londra e Pietrogrado. Ma da altera, le trattative sono ceriitnente progredite, e l'Inghilterra, c la Francia non possono non. tener conto che l'intervento della Turchia nel conflitto, rappresenta un aggravio militare 'sovratutto per la Russia che ha dovuto sostenere e respingere una vara 'azione turca di masse. Ora, la soluzione della questione dello stretto nel senso russo interessa in eguale misura, proporzionalmente la Bulgaria e la Romania (come Siati che hanno un unico shocco ne! Mar Nero o debbono pensare a garantirsi libertà di sbocco commerciale nel Mediterraneo),.e l'Italia, paese mediterraneo a cui non può essere inditterente la comparsa di una nuova flotta russa da guèrra nel Mediterraneo, che porterebbe con sè nuove correnti di espansione russa ed aumenterebbe il complesso delle forze marinare del gruppo di Potenze di cui i'Ilalia attualmente non fa parte.: Secondo le notizie, che si liunno a Roma, la questione degli stretti viene discussa, sovratutto a Bucarest e s! sa che i circoli germanici ed austriaci lavorano ora attivamente per allarmare l'opinione pubblica c creare uno corrente contraria alla Rik>sia. presentando ' come definitivamente mi.Ve-|uacciati gli interessi rumeni per questa m*: i nuova situazione che sembra prepararsi per da]opera della Triplice Intesa. L'azione degii iun-1degli Imperi, centrali è però naua la iralizzaln dal più maturo esame che- lanno ias- e! P1'^10"1'1 molti uomini politici rumeni. ^JJ, Quanto all'Italia, si può dire che. essa e luStl'esisiddficoUpzonpvvifiè coìvetoddsocaInsogLdnn•'apgtgtrrtdsmfidectasdrgdmpmtptsbdarrtnedm co di rai ; upp oi te pè e paovo erie ririiu attS ., a guosai con pure ntestati e fa degli l>ur ' là erle ri e bat- usti. > I i il pae.^c più intere!--5ato al prob'ema- per una raaggioi'e somma di ragioni. Iirs'cjne al significato della comparsa "della fiotta russa nel Mediterraneo, si affaccia uli'Italia un aliro grave problema che già abbiamo enunciato :• il pericolo che le Potenze della Triplice Intesa decretino la spartizione della Turchia o si assicurino una definitiva totale divisione deli* loro zone di influenza lasciando da parte'l'Italia come paese chtnon può vantare oggi alcun titolo di presenza in questa decisione. Occoire subito dire che oggi, secondo le informazioni che si possono raccogliere eie impressioni che vengono espresse da molti uomini autorevoli, un (ale problema non si fonda più solo su delle ipotesi teoriche,'ma si prospetta giù cou elementi positivi ùj t,ignitlcante attualità: Alcuni giorni sono ira articolo molto sintomatico 'e preciso del Time*- avvertiva. che- rotta-'della spartiz:one di-II'Itii|»er'o oltonmii.vera suonóta e questo annuncio--troverebbe conferma, ne'le 'nfiitmft^ioni di 'div.erV-ordine |e quali•.pvtjvè-: reliberb che il problema turco « «io ttato tra Rato a fondo fra' i Gabinetti dello "Trìnjì. ce Inteso c cl»e l'azione ora iniziata dalla, squadra a'nglo-frances'j contro i Dardanelli! è in prima espressione pratica dei litultu-; ti di queste trattative. Bisogna adunque] tt.l conoscere e penfcari; siiiie riuói"è pbìsihilftltf lo1 Ora-, è evnaMe che l'Italia uoa può àia- ! llaùwdslm-< . o e o ,. . , .. ilutumcrrte--«1sijiteress»r« di,.«ta .m>ov». w- Stcmazlonc delln Turchia che distribuisse,l'eredita del territorio ottomano fra & v0.\si uri posto por essere parte integrante del sistema politico-economico d«i nostri vicnli d'Oriente. Non rifaremo certo ora la storili della "nostra politica."è della.nostra eziorio fino alla piccola conquista di Adulia.. Ricorderemo solo .che per molto-tempo l'Ita-. Ubi rimase assenta mentroi tutte le grandi potenze :-i .assicuravano delle inrglùssinici zono di: influenza, sovratutto nell'Asia Alinore,; a Uiì punto assente ciie rifiutammo persino un'Invito cho Iti Germanio ci'faceva di partecipare all'impreca delia, ferrovia d| nàgdód. La s'm». nostra azione si 6 finora ridotta allo siato di esplorazione ed è dovuta tutta àll'lnfeintivri privata, l-.-n piccola zona di Adnlia, che. nbliitmio potuto ìsseguarci negli ultimi tempi, non può avere un valore, come già abbiamo osservato, che solo allo stato attuale, cioè csisten-i do ancora la Turchia. Se.invece la Turchia dovesse smembrarci, o comunque essere sottoposta a' nuova sistemazióne più radicale delle zone di influenza della Triplice Intesa, essa, con gli angusti limiti che le sono stati assegnati dal! accordo con l'Inghilterra, nei'qerehbc ogni valore j fatico. L'Italia ho.'quindi' ragione di prcoscupmRidi non .rimasero SDasiùiitolo-diprasenza nelle decisioni che dovessero .jtnbilire il nuovo asse^q.fd^Hn costa^oricnttrto-^dfcl Mo- •'^F^i^lHnn dt^y^^T»pr avev» almeno cOii .l'Inghilteira'è'|a Ffaiicin ufi patto, diciamo.vepsl negativo.:' ì<e'l 'i^roblenia genei-alei del .bài-ino ilei, Mediterraneo, orientalo non ha. invece alcun ;acàord» clttr/poèso g*arnatlro che i suoi in éi«s.-5iwf>ni;aiwio tutelati nel- caso' di •imiuunonto e cho una vu riazione di posizione delie-«iltre Potenze sarà aocompjigwaia da compensi.pei- uoi»tUn tale isolameiitc., una tale' assenza dell'Italia dalla questiono d'Oriente nel momento deci sivo in cui si traila di stabilire definitiva mente il nuovo sistema di possesso, signi ficherebbe la.rovina di molti.interessi fon damentalt dell'Italia.- Non sarebbe solo una esuberante''..egemonia' politiivi. dell'Intesa, cho si verrebbe a stabilire-nel, bacino orientalo a danno dèlia posizione. italiana, ma automaticamente- lo correnti stesse: dei nostri traffici privati, tanta patte .della rita del nostro capitalo e del, nostro-lavoro, sarehbero.eliirìinaU j>oicba. il possesso dei. maggiori mercati turchi da liano dello Potenze della Triplico Intesa escludereblie ' naturai mente il commercio dei terzi a varauggio, per quanto è possibile-, del loro proprio conimercio. Con queste -note affrettate prosnettieJiio solo le liuoe più generali del nuovo problema europeo che sembra risolversi attraverso-, ancora per'una volta, agli intf.'i-essi elementari dell'Ittiliu. ^V. C

Persone citate: Rato