Mentre la Polizia cerca i gioielli rubati al conte Di Rorà

Mentre la Polizia cerca i gioielli rubati al conte Di RoràPMentre la Polizia cerca i gioielli rubati al conte Di Rorà L'intsrpogctofio dell'avvocato Tarola la, 81, La Stampa stamane è andata a ruba. La e? pressione sa di stantio, ma A l'unica ebe renda la Impressione dell'avidità colla quale • stato acquistato • letto 11 nostro giornale, l'unico che ha dato sulle Indagini e sull'arresto deli'avv Turala Informazioni complete, esatte, particolareggiate. La Impressione di sorpresa, destata ieri aera dalla prima Incerta notizia, diffusasi a tarda ora nella otti*, et 6 accentuata diventando doloroso stupore. In giro, nelle strade, nelle piazze, nel caffè, non si sentono che delle esclamazioni di questo genere: • E' inconcepibile I Che peccato! Un giovane a cui sorrideva un cosi brillante avvenire! Disgraziato! Che bella vita sciupata! Tante speranze non dovevano finire cosi miseramentet Più che .in colpevole si è rivelato uno sciocco! E' una rovina che fa pietà! ». Come si ditta** la notista La notizia, come abbiamo notato, si è diffusa In citte, verso le 23. Tra ( corrispondenti dei grandi giornali quotidiani Invece, un primo ai lamie lo si ebbe verso lo 19. quando coree voce che 11 giudice istruttore avv. Vogl lotti, accompagnato dai delegati Soldi c Galleazzi, dal capo della Squadra mobile, brigadiere Baldissi'> e da due agenti, si era recato nello studio dell'avv. Turala. Il movente della visita restò per qualche ora ignorato; I corrispondenti pero vigilavano e verso lo SS riuscivano ad avere non solo la notizia del movente della perquisizione, ma anche dell'arrosto avvenuto a Torino. La notizia passò dall'ufficio telefonico • telegrafico nei caffè e nei teatri Municipale o Verdi, nei quali ieri sera vi era rappresentazione. Inconscie di quanto era avvenuto a Torino t ad Alessandria, si trovavano al Municipale la madre e la nonna della signora Jolanda Ferra- ri. moglie dell'avv. Turala, e fu con vero do- loie che le si videro sparire dal teatro. Fiorirono Ii commenti, ma si concretarono subito in u».a nota concorde: di deplorazione pel brutto «atto e di compassione pel Turala. Anche gli avvi» ..»<■.■ 4 ii ««ina. sari politici non seppero trovare per il colpevole una parola di disprezzo. Amici e nenil-1, tir-preso 11 fatto, non esitarono ad affermare che il Turola doveva essere precipitato nella china fatale per la ambizione di comparire llili di quello che era: non contento di essere un uomo d'ingegno, volle dimostrarsi anche ricco Nel lusso esagerato ha trovata la sua rovina. Tali commenti e tali impressioni si ripetono anchc oggi, arricchiti di particolari e provvisti di documentazione. Mille dettagli, cho tutti nvevano notato, ma nessuno aveva raccolto, fioriscono oggi nelle memorie; fatti che erario apparsi Incomprensibili si giustificano e in uu certo modo si collegano per spiegare l'accusa clis grava sul Turola. Si ha compassione pel nMpevole, ma nessuno riesce a trovare la pri piccola cosa che possa giustificare il sospetto the si tratti di un errore; tutti anzi, pure seni* rancore, portano ruscellini di paglia e pietre ad ingrossare il materiale d'accusa. Pare una contraddizione, ma non lo è. Un incubo c'è italo tolto Iti Questura - ove si è seguita, tutta la luti- ga opera di indagine cooperandovi In quella parte clic rifletteva la sorveglianza diligente e continua dell avv. Turo la, con un senso di Pietà pei colpevole. - si ha m impressione di fcollievo. - E un incubo che ci slamo tolto!- ci di- chiara un giovane funzionano. - Da tempo era radicata in no l'idea che l'avv. Turola era colpevole, ma pon-liè mancava la eertezza as- soluta, si continuava ad indagare. Anche la certezza venne, ma colla certezza ci voleva la prova e questa rappresentò il risultato di mesi e mesi di vigilanza. Può immaginare la no- stra condizione di spirito quando ci trovavuno d. ironie al Turola. Si attendeva la conclu- sieno come una liberazione. . Quale risultato ha data la perquisizioneT Vi è già stato telefonato che nella visita minuta olio studio e all'alloggio dell'avv. Turola so- no state trovate carte compromettenti per l'ac- cusato. Si tratta di note riguardanti la corri- speudenza scambiata tra lui e il famoso A. H. e il signor . Massimo e mìnimo ». Nléntaltro si può sapere, i risultati compleU della perquisizione non si potranno trovare che nell'incartamento del giudice istruttore. Quello che di nuovo vengo a conoscere si è che l'accusa non è provata solo dalle Ietterò scambiate tra lui c il signor « Massimo e mi- turno ., ma anche da altri Particolari, e tra l'altre dal fatto che le lettere che il Turala spe- diva qua e là restavano giacenti alla Postasenza che alcuno pensasse a ritirarle, cosa che prova chiaramente che VA. R. al quale il Tu-rala scriveva era persona creata dalla sua fantasia per trarre In inganno il conte Di Rorà. - 1 gioielli sono stati ritrovati? - abbiamo chiesto a qualcuno in grado di dirci una risposta. - Per ora no. In casa e nello studio nullasi è trovato Devono essere depositati in quai-che Banca. E questo non si tarderà a saperlo. - Come spiega che un giovane dlngegno. come tutti riconoscono il Turala, abbia arelii-tettato un piano cosi sciocco e sia stupida-mente caduto in una trappola cosi poco com-plicata? - Il Turola ha agito con incoscienza. Eglicredeva di avere la matematica certezza cheil Di Rorà trattasse unicamente e solo con lui.che in lui avesse completa fiducia. Egli lgno-rava che il conte ci aveva messo al cortente delle pretese trattative con il fantasticopossessore dei suol gioielli. Non sapeva di es-ftre. seguito, pedinato, ed è caduto nel tranello ud occhi chiusi. Egli si era illuso che la minaccia di querela a quanti avevano fatto delle Insinuazioni sulla sua onestà avesse sepolto ogui Indagine e non trovò più freni per la sua fantasia. Tutti gli episodi di questo affare non sono certo degni del suo ingegno.— Ipotesi sul movento del fatto? — Un momento di aberrazione. Il risultato del desiderio di primeggiare in tutto, anche nello sfarzo. Una ambizione eccessiva. Un tenoie di vita superiore alle proprie disponibilità. Sono queste impressioni mie, ma collimali-j coi, quelle della maggioranza degli alessandrini. Un punto interrogativo L'aw. Turala ha lascialo ieri Alessandriadiretto a Torino, all. ara 18,36. La moglie ha se compassalo 11 marita alla stazione e al momento della partean. cosa che fu .notata • che nuora non trova apilfaaiaM. il distacco txa l non consueta. — 11 Turala non è espansivo — I due si abbracciarono, si baciarono. Chi li vide ebbe l'impressiono che uno dei due dovesse allontanarsi da Alessandria per quache tempo. Il Turala no, polche egli non doveva avere alcun sospetto che a Torino lo attendava il delegato Vercelli per arrestarlo; la mo<He quindi. La signora Iolanda Turola Ferrari, un'ora e mezzo dopo la partenza del ma.- to, lasciava Alessandria Dove si eia recata i.-m lo si sa: si pensa a Vercelli, si crede a Milano, a Como, ecc. Assenti i due coniugi, la perquisizione ò avvenuta alla presenza del padre del Turala e del cognato. Fu per 1 due uomini un momento straziante. Tutto si visitò accuratamente: lo studio, da poco arredato con lusso principe sco, l'alloggio, le cantine, il solaio. La perqul si/.one si iniziò alle 18 e fini a notte inoltrata. Eccovi ora qualche informazione che coro pietà il profilo dell'avv. Turola che già avete pubblicato. L'arresto ha particolarmente risolato il Comune di Valmacca. di cui 11 Turala è sindaco. Nel piccolo paese la notizia ha pr dotto una impressione profondissima: mo si* ostinano a non crederla vera. Pare ad impossibile che 11 loro compaesano, il imo sindaco, 11 figlio del vecchio militare che adorano, abbia potuto macchiarsi di un'azione delittuosa. Il padre dell'avv. Turola possiede a Valmacca una casetta e un podere. Su questa casetta e su questa proprietà grava ora una ipoteca del Di Rorà. Il Turala si era impegnato a versare annualmente al conte Di Rota lira seimila e ciò sino ad estensione della somma stabilita, di comune accordo corno compenso del danno per la scomparsa dei ! gioielli. La casetta e la proprietà ipotecate '0™*™no lft Seimila lire all'anno, Ida, de'a'91aM4 sull'unico provento del Turala ~ » ostudl° da avvocato - costituivano indtib una somma rilevante. Un avvocato '™\e"ne' »er «™n}° notissimo nel mondo Politico e bene quotato, non ha grandi en¬ trati. Come il Turola si sia deciso ad as&u- raore un Spegno di questo genere non lu 61 ■,a con Precisione: il desiderio di liquidare subl,° 'affare deve essere stato il primo mo vente- Pensava forse di vendere subito i gloiel 11 : sperava forse che il conte DI Rorà avrebbe accettato senz'altro il contratto che intende\a proporgli e cioè il riacquisto dei gioielli dal fantastico ladro per centomila lire. Appropr'.a t0fil dcl Bidelli, la sua prima idea deve ossero stata quella di venderli al più presto per «sfarsene. Riuscitagli impossibile la prima operazione, deve aver pensato alla seconda eJ ecco fiorire il trucco delle lettere; la dama misteriosa, ecc. Indebitato, pressato da sempre crescenti bisogni per la forma di vita lussuosa adottata In casa e fuori, Uni per precipitare nel tranello cho gli si stava tendendo nel l'umbra. La Polizia fu certamente abile nel far,° cadere, ma il Turola vi è caduto anche Per ,a situazione critica in cui doveva tra |varsl. L'atmosfera di diffidenza La Stampa ha già notato che in questi ut (imi Umpl j, luro,a 8l era appBrtato dalla vlta puM,Uca. Caduta rAmmlnistrazione costiturio na,e. Sl,]0]tasl ,.Assoclazione Iiberaj cne coa. java anni di vita gloriosa, il Turola si allo* lano da„a ,1ta po|itlca , anmllnlstraUva, pure no„ mancando mal nel convegni del mondo el0 te alessandrlno. vl ,nterVeniva lui e vi ,ntervenlva ,a sltrnora> elegantisslma sempre , sfog8lalldo ^ di grande lusso e p ^a . .„„,„" .„„.„„„ -..",„ ._„, .,.,„ '„*",. ^nf, °nlsmo a„dall\vita pubtblica "LS!*£J ,1 ? - m « J"™1* d0D0 »a scomparsa dei gioielli sentiva *• 5*?™° a,,ul creata-lina atmosfera dl d'mdenza' pr'mi sospettl «rano caduti ~ là sua minaccia di querela e n ritrovamento deIla cass<pet«a nel Prezzl *el,Clm!tero L. ,8" uvevano ,att0 !parl^£1J>gn, dubmo su dl -„m,a una certa diffidenza era rimasta. Ed eBu la senxtlva cavare addosso come un op t>«ssione. -Nessuno osava rimproverargli nulla nessuno poteva diro nulla, ma la sua po Pola"^ era naufragata. Senza conoscerla, per un 80 cne distintivo, la maggioranza pere* P'va la verità. E guardava a lui con compis s'one come ad una vittima dell'ambizione, Lusso?!! Ambizione?! Precisamente in que 8te au,e Parole sta il segreto di tutta questa ò roraaifzesca avventura. In queste due parole - sta la spiegazione del delittuoso fatto che ha a l»r conseguenza la rovina di un uomo che era destinato ad un bellissimo avvenire, a. — e I Gli interrogatori ad Atti -1 Con,e dicemmo Ieri l'avv. Turola fu immea alatamente dojjo l'arresto condotto ad Asti in aut0mobile. sotto la scorta di due funzionari e r)al.ecchi agenU. ,, nostro corrispondente ci ite|efcna tn propoSito: la notizia dell'arresto dell'avv. Turola wa 'slata conosciuta solo questa mattina od ha - prodotlo la più grando impressione. L'arrivo . deii'arrestato nella nostra città era avvenuto. nel plù grande mlstero L'automobile che to - aV8 gtunt0 ver80 le ore 18 gl era d,rctto - immediatamente alle carceri giudiziarie. Nes- sun apparat0 dl ton& era 8tat0 predl8poslo iL'atTestato — secondo mi viene assicurato —i avreDDe trascorsa una notte agltatlsslma. Sta e _ape „ detenut0 na SUBlt0 un prlmo . |rogatorlo. sl recarono presso di lui il rtudice - tstruttore avv. BereMa e „ procuratore deJ r Be avv. carbura. L'Interrogatorio venne ino ^ a„e ore 12 e ripreso ane ,5> alla - ancne „eJ rfud,ce ayv_ VA» a o r to . o e , a o• o rita mantiene sul risultati degli interrogatori 11 più rigoroso riserbo. Quando i magistrati uscirono dalle carceri erano già scoccate le 19. Queste le notizie Inviateci dal corrispondente. Possiamo aggiungere che l'avvocato Turola ha insistito energicamente ano all'ultimo mo mento nel proclamare che egli uon sa nulla di nulla e che effettivamente ha trattato In buona tede col misterioso A-.. R— Poi l'arrestato ebbe come una crisi di accasciamento e di sgomento insieme. Gli furono mosse molte contestazioni a proposito di alcune carte trovategli in tasca al momento dell'arresto, tra cui un apocrifo telegramma proveniente da una città inglese e alcune ricevute di spedizioni postali. Nella narrazione fatta ieri siamo incorsi in una inesattezza che vogliamo rettificare : la famosa lettera di Ma&timo e minimo uon dal Belatilo di Alessandria a dal commissario cav. Righetto d'accordo ol delegato avv. Vercelli. 1 quali non parmtarono alcuna fatica pur di riuscire cordo I sa velare 11 mistero del furto. E' Incredibile il lavorio di pazienza compiti- dal due funzionari. 1 quali temevano a lo- o volta di poter essere pedinati durante le icerche ed avevano perfino alterato l propril onnotati sacrinranrfr» «nrho i haffl onnotau sacnoeando anche i Barn L avvocato Vercelli, specialmente, da parec- chi mesi si era dato al trasformismo come Fregoli, mutando quasi ogni giorno di vestito, Appariva ora In abito elegante, ora in poveri indumenti, a seconda delle circostanze II glo- vane funzionario aveva frequentissimi conve- gnl col conte DI Rorà e si recava all'abltazlo- no del gentiluomo in corso Slccardl, anche quando sapeva di trovarvi a colloquio l'av- t„,«i« un» „„,,„ ^_.„„ ...Arromontp vocato Turola, L'na volta rimase lungamente nascosto in una sala attigua a quella dove il conte stava discorrendo coll'avvocato, e dal suo posto di osservazione non perdette nè un gesto, nà una parola. Egli aveva cosi l'ira- " .„A„„ j„..„ ,i„„,. „f,„„„i„„„„,i ,1-irav presslone diretta degli atteggiamenti dellav- vocato. A sua volta 11 conte sosteneva la sua parte a meraviglia, fingendo di prestar fede a tutto quanto, ad intervalli, l'avv. Turola gli iandava raccontando, e l'inganno potè cosi essere protratto per lunghi mesi, lino a quan do, cioè, il commissario cav. Righatto credette opportuno eseguire 11 mandato di cattura,