Un tumultuoso comizio neutralista a Roma

Un tumultuoso comizio neutralista a Roma Un tumultuoso comizio neutralista a Roma L'on. Bruno di Belmonte e due giornalisti malmenati (Per telefono alia Stampa). e Roma, 31, sera. 11 Comizio neutralista tenuto stamane nella sala Picchetti è cominciato fra gli incidenti e le colluttazioni. 11 Comizio era stato indetto dal Comitato per la tutela degli Interessi nazionali. Oratori dovevano essere l'on. Vittorio Vinai e Attilio Fontana, direttore del giornale La Perseveranza. Nel Comitato d'onore figuravano i senatori Massella, Albertone, Manasse, Golfari, Ponti, Chiappelli ed i deputati Merla, Taverna ed altri. Colluttazioni tra repubblicani • neutralisti Prima delle 10 si notano già sul posto molti repubblicani. Essi fischiano ed urlano ai neutralisti che entrano. Vigilano numerose guardie e carabinieri. I repubblicani, sempre in maggior numero, si fanno più audaci' collocandosi sulla soglia della porta della sala Picchetti con l'evidente intenzione di non lasciar entrare nessuno dei neutralisti e mandar a monte il convegno. Quando appare l'on. Bruno di Belmonte che vuole varcare la soglia i liscili sì fanno anche ria nutriti. 1 neutralisti indignati ìnterven Fono; seguono colluttazioni fra i repubblicani ed i neutralisti: si scambiano pugni e calci mentre si avvicinano le guardie per separare i contendenti. 11 commissario di pubblica sicurezza ordina gli squilli di tromba e procede allo sgombro dcla strada per lasciare libero l'ingresso nella, sala. Nascono nuove colluttazioni. I repubblicani riconquistano la loro posizione e insultano nuovamente i neutralisti. Agli insulti i neutralisti rispondono, e volano anche dei pugni. Il commissario di pubblica sicurezza fa seguire nuove cariche. Ékino arrestati varii repubblicani. Arriva intanto una compagnia di soldati con la baionetta inastata sfollando la via Sant'Andrea delle Fratte e via del Nazzareno per impedire ai dimostranti di avvicinarsi alla porta della sola Picchetti. Intanto all'interno il Comìzio non può essere tenuto causa la scarsézza dei presentiL'on. Bruno di Belmonte e pochi amici sriuniscono in una sala vicina. Bruno di Beimonte cosi ha narrato l'increscioso momento che precedette il suo Ingressa alla sala Picchetti : « Mi diligevo tranquillamente alla sala Picchetti quando mi si sono fatti avantun centinaio di persone, urlando vendulovenduto, canaglia, vergognati, abbasso la tua Austria, abbasso la tua Germania! ». • Un tale mi ha sputato sul viso ed ha avuto In cambio una bastonata; un altro mi ha tirato un pugno sul naso: ma io destramente ho schivato il colpo; un terzo ha tentato dgettarmi le braccia intorno alla vita, ma ioIndietreggiando, non mi sono lasciato prendere; un altro mi ha afferrato per il petto strappandomi tutti i Bottoni della pelliccia..Sono stato per circa dieci minuti circondato dalla folla che mi avrebbe sopraffatto se non fossero venute le guàrdie ed i carabinieri »Poi l'on. Bruno di Belmonte è stato circo: dato e protetto dai neutralisti, intanto all'èsterno della sala i disordini continuavano, repubblicani dicevano al capitano delle guaidie. Cassetta. « lasciateci per dieci minutlon Bruno di Belmonte nelle mani e andrcmo via... fateci Questo favore! ». Un giornalista ferito a bastonai* un giornai.sia tarilo a ustionata 11 capuano Cassetta ha fatto nuovamentcaliraro ;. repubblicani, che continuavano acantare Unno di Mameli e Unno di GariL?, /.nnil, p'io g^rt?,Jn£de,nte avvene ? aue!^»«?«ni0«Hi;.Ì2«ai'0rfe-^ u" ^01"al,> stiofilo e gea-manofllo s avvia per entrare, inritardo, al Comizio. Viene fermalo presso lporta dagli intervenzlonlsti, i quali gli grida"LISEUSI*™ i?.Kproteggerlo, una terribile bastonata colpiscalla lesta il giornalista neutralista, clic viene trasportato viti per essere medicato all'ol.edale. Al rumore dell'incidente, escono dala siila Picchetti alcuni neutralisti, i quali sazzuffane con gli intervenzionistl, mentre accorrono guardie, carabinieri e truppa, si funa nuova carica. Le colluttazioni Ira neutralisti e intervenzionistt sono accanite: volano pugni, bastonatelante che il commissario ordina che siansuonai una terza volta gli squilli. Vengonarrestati numerosi neutralisti e intervenzioni^ti. Dia vengono poi rilasciati subito. Più tardi, verso mezzogiorno, allorché un•:ruppo di neutralisti esce con l'on. Bruno DBelmonte dalla siila Picchetti, si rinnovanle manifestazioni cstili ed i fischi. Qunlcunnaie austrofllo viene Investito e insultato. lguardie lo mettono in salvo. I neutralisti annuntian* an altro comizio, questa volta a e e o . o i a s. i io ca i o, a o ie di o, no .. o n ». Costanzi, ma la Polizia forse non lo permetterà, altrimenti si avranno scenate anche peggiori. I due giornalisti malmenati e feriti sono stati dichiarati guaribili in 13 giorni. L'on. Bruno di Belmonte pubblica, a proposito itegli incidenti di stamane al comizio neutralista, una lettera sul giornali, nella quale ò detto : « fio protestato contro gli. otti di. teppismo compiuti quando lio parlato alla sala Piclietti. Ritengo inutile ogni ulisnore protesta. iMi preme solo rilevare che chi conosce le Idee politiche da me espresse a noma e a Milano, c questa mattina ancora una volta in Roma., non può in alcun modo avere dubbi, senza incorrere nella più meritata accusa di malafede, sul senso di elevato, purissimo patriottismo da uni sono animato. Comunque, qualora si dovesse entrare in guerra, io sono convinto che alle frontiere- d'Italia dove lo sarò certamente, non troverò i miei ignobili insultatori. Quelli che amano veramente la Patria non possono essere i costanti violatori delle sue sacre liberta ». Due ordini dal giorno Nel Comizio i neutralisti hanno votato il seguente ordine del giorno: « Gli aderenti al movimento per la tuteli degli interessi nazionali, riuniti a Comizio, nella sala Piclietti, udite le dichiarazioni dell'onorevole presidente del Comitato centrai? respingono le Ignobili insinuazioni lanciate da certa stampa allo scopo di discreditare l'opera altamente patriottica c sincera del Comitato stesso e, riaffermando quanto venne deliberato con l'ordine del giorno approvato il 13 di cembro 1014, nel solenne momento in cui le aspirazioni di parte scompaiono in ogni Paese per dar posto al sentimento della grandezza della Pallia, rinnovano i voti per la concordia nazionale invocata dal Governo: e. lieti rhc fino ad oggi il Paese ha potuto mantenere con dignità il princìpio della neutralità vigile "d .•innata, deliberano di continuare con acersscinta fede la propaganda affinchè artlflzioso tendenze non spingano il Paese in una cor rente che nell'attuale situazione internazionale non corrispónde ai veri e sacri interessi datatiti e all'opporuua occasione per conseguirli». Contemporaneamente, al di- là dei cordoni della truppa, gli Intervenzlonlsti volarono quesl'ailro ordine del giorno: <• Il popolo di Roma, convocato a Comizi! nella sala Piclietti da un sedicente Comitato per la tutela degli interessi d'Italia, mentre afferma la necessità dì un intervento nazionale nel conflitto europeo per le sue rivendicazioni e per la causa della civiltà, da monito ai « codardi di dentro a che la sacra Roma non * merce che si possa negoziare ai « tiranni di fuori ». Una ietterà dell'or. Trevos I/i Concordia pubblica la seguente lettera, cir; l'on. Claudio Trcvcs avrebbe inviato ti1 ni coitici.le del Comitato per la tutela degli interessi nazionali: » Seguo o partecipo montai-è- mento u tutti sii sforzi rhe si fanno per ' il causa della pace con giustizia e con onoro i*- MI doitro soltanto di vedere come troppi, che in ti pensano come noi, non hanno il coraggio -.'i c- manifestarsi. Il proletariato potrà essere so piallano nelle sue aspirazioni di pace e di siu- ; stizi; internazionale, ma, se lo .sarà, lo .-.ani Iperchè la classe dirigente e responsabile avrà e |abdicato, contro la sua stessa intima convin a:ziont. ad una minoranza audace quanto ettoi- ticn. Il proletariato ne trarrà majrsior motivo e-;per intensificare la sua lotta di classe. Tauro .pesgio per gli uomini d'ordine e per la lorj n autorità nei prossimi e futuri ri volgimenti i-n la uticl tflteMa Quanto li artìte so.iniU? a- esso non avràeatm^Lffitttta^ Ke|roro e dì ^S^^SS*^mSb'wi