Giornata d'angoscia a Roma

Giornata d'angoscia a Roma Giornata d'angoscia a Roma Nessun villaggio laziale salvo! - Come il Re, la Regina e il Papa hanno appresa là catastrofe Le prime disposizioni del Governo - L'aula di Montecitorio in rovina. (Per telefono alla STAMPA) ttorna, 13. notte. | Due violente scosso di terremoto hanno gettalo stamane nella costernazione la popolazione di "Roma : essa è stata svegliata,, nella serena mattina alle 7,55 dalla seconda scossa poiché la prima delle 5 era passata' inosservata. Lo spavento è stato grandissK mo, specialmente nei quartieri popolari; la popolazione si è riversata nelle vie, sulle piazze, in parte semi-vestita. Lo donne gri-! davano e avevano portato nelle vie e nelle piazze i bambini ravvolti alla meglio nelle lenzuola è nelle coperte. La circolazione dei tram o delle vetture è stata interrotta. L'allarme si è andato però man mano calmando mentre le autorità civili e militari prendevano le prime disposizioni e provvedevano n far puntellare tutti gli edilizi della città, molti dei quali enormemente lesionati dalle due scosse che, secondo le registrazioni dei sismografi dell'osservatorio vaticano, sono state, la seconda molto più forte della prima, di carattere ondulatorio sussultorio. Come vi abbiamo detto la seconda scossa ha prodotto enorme panico in tutta la popolazione. Ci fu dalle 7,55 alle 11 un terrore enorme in tutto il mondo romano, specialmente in quello popolano e femminino: le donne gridavano e urlavano nelle vie con la tragica espansività delle donne romanesche in terrore. I/impressione della Regina e delle Principessine 11 Re e la Famiglia Reale si trovavano a Villa Ada, allorché la seconda scossa di terremoto ò avvenuta. Il Re, dopo aver rassicurato la Regina, e raccolti intomo a sè i Principini e le Principesse Reali, si recò immediatamente nel suo studio, ponendosi in rapporto con la Prefettura di Roma e con il Ministero dell'Interno, facendo chiederò telefonicamente, senza interruzione, notizie intorno ai danni arrecati dal terremoto. Il Re, a quanto pare, si appresta a recarsi nei punti magglormenie colpiti. Al momento iu cui .avvenne il terremoto il Re, che è assui mattiniero, si trovava g'o nel suo gabinetto da lavoro ed è subito accorso nella stanza della Regina — ancora a letto per il puerperio — per rassicurarla. La scossa è apparsa meno violenta perchè il fabbricato della villa è poco elevato. La Regina volle-accanto' a sè il Principe ereditario e le principesse, pei' altro, non affatto allarmate. Anche la Regina un no' commossa nei primi istanti, prontamente si ricompose. Per tutta la giornata d'oggi Vili»., Adagia stata quasi continuamente iu comunicazione col Ministero degli interni e cogli uffici municipali perche 1 Sovrani hanno voluto essere informati di tutti i danni avvenuti a Roma e in provincia. Negli appartamenti papali I cronisti come hanno subito volutoxonoscere le impressioni provate dalla Augusta Regina cosi si sono subito interessati per avere lo impressioni provato in Vaticano do ve la scossa è stata sentita più violenta © dove, come vedremo, avanti, sopo avvenuti danni notevoli specialmente nelle costruzioni annesse al palazzo papaio. Al momento del terremoto il Papa, che aveva pia detto messa, si trovava nella sua biblioteca particolare intento al lavoro. Ha subito avvertito lu scossa, ma non 6 rimasto allarmato, si è inginocchiato ed ha pregato per qualche minuto. ' Poco dopo si recarono presso il Pontefice il maestro di camera mons. Saenz de Sampère ed il cardinale segretario di Stato Gasparri. Il Pontefice era calmo ed ha domandato subito so si avessero notizie di danni nella città: ha anche dato ordine di verificare se le chiese fossero rimaste danneggiate. Intanto l'Ufficio tecuico del Vaticano ha iniziato ricerche per accertare gli eventuali danni della Rasilica di San Pietro e dei palazzi apostolici. Più tardi Benedetto XV si è recato nella sua cappella privata dove ha pregato a lungo. I danni a Montecitorio Eccovi la cronaca dei danni che il terremoto ha prodotti a Roma, dove gran parte della folla rimane tuttora nelle strade e nelle piazze. Piazza Montecitorio e piazza Colonna sono rigurgitanti di folla ancora ora, a parecchie ore dal terremoto. A Montecitorio si ebbero danni sensibili; al di sopra del vecchio Palazzo del Bernini, che ospita lu Cumera dei deputati, si trova un alto fumaiolo, sovrastato da una grossa bandiera in ferro, sormontata, a sua .volta, da una grande croce pure in ferro. Il terremoto ha piegato la bandiera e la croce, facendole inclinare, così che si teme possano cadere da un momento all'altro. I vigili sono accorsi immediatamente sui luogo ed hanno constatato che il fumaiuolo è stato fortemente danneggiato. Crepe si sono ma infestate nei muri e grossi blocchi di calcinaccio si sono staccati dal fumaiuolo, cadendo su) lucernario dell'attuale auletla parlamentare, fracassando il lucernario. Blocchi di calcinaccio sono caduti nell'aula e precisamente sul banco del Ministri. Anche nella Biblioteca della Camera sono caduti dei blocchi di calcinaccio. I vigili stanno attualmente provvedendo per impedire maggiori danni. Intanto sono stati fatti sgombrare i loculi della Camera abitati dalle famiglie degli impiegati; ciò per pura misura di precauzione. A Sant'Andrea delle Fratte Altri danni notevoli si ebbero nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, che si trova in un punto centralissimo di Roma, a qualche centinaio di metri da piazza Colonna. Il campanile della chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, che è un gioiello di architettura, è stato danneggiato. I muri della chiesa di Sant'Andrea delle Fratte si sono screpolati, e, in certi punti, sono crollati, cosi che l'adiacente via della Mercede, percorsa dalla linea tranviaria ebe porta al centro di Roma, ed a Roma alta, è stata ricoperta da uno strato di calcinaccio, che ha raggiunto rattezza di una tnuMaa di genti metri. La via è stata ostruita e la circolazione tran-1 èviaria ha dovuto essere, anche dopo il pri-'gmo momento di panico, sospesa. La strada cè sbarrata; carabinieri, guardie o vigili so- ano accorsi, i quali hanno cominciato lo-dsgombro delle macerie. Intanto, tutti I sa-''ncerdoti addetti alla chiesa, oche si trovava-.sno in parte agli altari della chiesa stessa, e\]in parte nella sacrestia, sono stati fatti usci re, poiché si teme che i muri -abbiano a crollare. •Anche i negozi vicini sono stati chiusi per misura di precauzione, ed il per- sanale è stato fatto allontanare. sIn Piazza Colonna Uno dei punti dove le scene più caratteri stiche sono avvenute, ò in piazza Colonna La fantasia del popolino ha voluto immaginare che il terremoto compiendo un mira- «LiJS'SSJSS'Si wi&lVMS wi^^colossale statua di bronzo di San Pietro che- sovrasta^ocotona Antonina senza farla! cadere. Questa è una fantasia del PopolÌDo.Iche staziona in numero enorme dinanzi alla statua, constatando il miracolo Inesistente. iLb verità è che forti screpolature si sono, verificate nella gigantesca colonna istoriata^ da bassorilievi, ohe 6 un miracolo dell'arte antica. Gli « chaoffeurs » delle automobili pubbliche, che stazionavano sotto la colonna, hanno raccolto numerosi frammenti di marmo prodotti da ' screpolature della colonna stessa. II Municipio Ita, per misura di sicurezza, fatto allontanare la folla, per timore di disgrazie. A Sant'Agata dei Goti s.La chiesa antichissima medioevale di Sant'Agata dei Goti, fondala dal tedeschi, nei primi secoli cristiani, è profondamente lesionata da cima a fondo- Al momento del- la scossa, dal loggiato superiore della ente- sa di S.' Ignazio, e cioè da una trentina di 'metri sono cascate due enormi paUe di travertino, del peso di un quintale e mezzo ciascuna Abbattendosi violentemente nel tecentro della piazza, esse hanno formato,sicaeJMpcbLpnun vasto avvalli amento, quindi hanno ruzzolate presso la porta del vicino Ministero deUHe Poste, riservato aiHl'jngresso della vettura del Ministro. La-vecchia chiesa trasteverina di Santa Marja della Scala, tenuta dai pVdri carmelitani, che gestiscono la celebre farmacia della Scala, ha riportato lesioni varie in una delle sue facciate. In via S. Claudio si sono riscontrate delle lesioni gravi net palazzo ove ha seda l'albergo 'l'orde Ili. Nel quartière Indorisi e in Piazza Su Pietri Uno dei quartieri' di Roma più vivamente scossi dall'improvvisa furia del terremoto e il quartier Ludovasi. Molte cose hanno avute varie lesioni e perdite di calciar :ci, vetri in frantumi. In Piazza San Pietro ia scossa di terremoto si è sentita abbastanza fortemente. Chi ai trovava in quell'ora nella piazza, dichiara di aver visto l'obelisco oscillare e le due tazze della fontana fare uscir via tutta l'acqua II colonnato a destra, che è pure formato da grandi masse di travertino, nel tratto verso la Caserma degli Svizzeri, ei è abbassato per la lunghezza di circa un metro e 30 centimetri. In piazza Rusticucoi, la casa che era abitata dalle sorelle del Papa Sarto, si è le» sionata, cosi pure lesioni gravissime ha riportato, la facciata del palazzo Tot-Ionia; una volta è caduta In una casa in vita de) Mascherino e via dei Tre Pupazzi si è avvallata una camera a canna Lesioni ha riportato lo stabile in cui è posta la scuola comunale di piazza R usti cucci. Una parto di Roma ohe ha anche maggiormente tentilo i danni- del terremoto è stato quella compresa fra via dei Coronari, via Panico e tutto quell'intrigo di vecchie strade, di vicoletti e di piazzuole. In via dei Vecchierelli, al n- 139, un pezzo di cornicione è caduto per circa un metro quadrato. Nel cadere il grande masso di mattone e calce è andato a afondare il tetto ed è penetrato nelDa camera di Salvatore Trapani. Il Trapani era a Ietto con sua moglie ed è stato un miracolo che i due abbiano potuto salvarsi. Quasi tutte le chiese di Roma sena lesinate Corrado Ricci, direttore generale delle BeHe Arti ha fatto una visita per la città ondd rendersi conto «de visu» dello stato dei monumenti, in Seguito alla scossa di terremoto di stamane. Nessun monumento presenta lesioni gravi che ne minaccino la loro statica I danni ai risolvono specie in danni parziali, come cadute di intonachi, pezzi di marmo, stucchi. Di questi danni si può diro ne abbiano risentito un terzo di tutte le chiese di Roma I danni principali secondo il prof. Ricci, sono quelli avuti dalla cupola di S. Carlo al Catinari, che si è lesionata nel tamburro e nelia volta sono caduti molti stucchi e calcinacci, ma l'esistenza della cupola non è minacciata. Danni non leggeri ha subito.la basilica di S. Giovanni, dove è caduta la statua di S. Paolo. Oltre ai sensibili danni riportati dal campanile di S- Andrea delle Fratte, hanno riportato Iasioni) la chiesa di Santa Agata dei Goti, il palazzo della Sapienza, la chiesa del Sa. Celso a Giuliano. Contrari a mente a quanto era stato detto, la colonna Antonina non ha risentito alcun danne e la statua che la sovrasta non si è mossa nemmeno di un millìmetro. Dal colonnato di destra In Piana San Pietre si è spoetato un blocco di travertino del soffitto. Non rappresenta alcun pericolo. Nell'interno della Basilica non ai tono avuti danni. Si sono infranti circa ICQ vetri della cupola, di cut 48 del Lanternino che conduce alla palla. Tutte le stuccature fatte dopo l'ultimo terremoto si sono riaperte: nella scala a chiocciola che porta alla palla si sono riaperte le antiche lesioni. E' caduto molto calcinaccio. E' stata sospesa fino alle 11 la visita alla terrazza e alla cupola. La statua del Redentore, che era Ciu stata latienata daYultìxne terremoto, si unltottrrpdòddl 1 è mossa e,le stuccature sono cadute. Tutti 'gli ingegneri ed architetti vaticani, stanno compiendo un lavoro nei locali vaticani per accertare l'entità dei danni. Al momento del terremoto, nella Basilica si trovavano ''numerosi fedeli. Si è avuto del panico ed è .stato un fuggi fuggi in piazza Scossacavnl- \]i e presso la Chiesa di San Giacomo". Grafi danni alla Porta del Popolo Nel quartiere Trionfale, in via Giordane ri a Pai urti a Bruno, e nella Scuola Adelaide Catroll si sono manifestate larghe fenditure con ca duta di calcinacci, specie noli aula dell ulti- mo plano della Scuola. Sono etate sospese lo lezioni. L'arco centrale della Porta de» Popolo in più parti ha lasciato cadere del grossi pezzi di cornicione. Più lontano è co- dota'una delle grosse aautto .che sono poste „„, llas(ri m p fc ^ [; ila ^*0 Ma di terracotta c che aveva resistito ad - ,,ri torremoU, e andata in frallturnì, ! A, M|1J1I| Senatorio ,„ campidogli»»..! dan- In,.,non sono ri,evantl. SoI(J n„lB s(ll(l de, Consiglio i due grandi c magnifici candelabri i„ cristalli sono caduti, frantumandosi. Il blot-, co di case nella Torre del Conti, a piazza ^ delle Carrette, è slato fatto sgombrare dal tenente dei vigili ■ Olivieri, accorso in auto- mobile. Nell'interno si è prodotta una largae profonda lesione. Il terrore a " Regina CcbIì „ A Regina Cceii ed alle Mantellate lo spavento è stato enorme- Dallo camerate e • dalle. cello si sono levate grida di terrore; i reclusi hanno minacciato di ammutinarsi. Scene di terrore e di spavento si sono mani testate negli ospedali: i poveri ammalati, an che i più gravi, temondo che gli staniti do vesserò precipitare da un momento all'altro dai letti; ma poi i medici o gli infermieri 11 hanno calmati. Sul corso Umberto I numerósi palazzi sono 'danneggiati. La facciata della chiesa di Santa M»riB. ln via Lata, di fianco al palazzo Daria, ««nbra strapiombata per |e lesioni. Anche il tebbricato sito all'angolo di piazza Venezia è ,sta,° ••fjonato. Un grande fabbricato del ean-ico ai Roma, a piazza del insorgimento, è anch'esso lestonuto. Sono pure lesionati gliedilizi Bla sede della Procura dot Re e di ul-JSELTOS^ ^""Marina, a Mingo Tevere Melimi. Nell'aula do) Consiglio provinciale; apalazzo Valentin], si notano alcune grosso crepe. Anche nel palazzo Dori», sui corso Uuv berlo, si vede qualche screpolatura non grave. La chiesa di San Carlo ul Corso ha avuto screpolature alla cupola; calcinacci sono caduti nell'Interno. L» Souola tecnica Metustasio |iu una profonda spaccatura, che dal secondo più-no si eleva Uno al terzo : sono state sospese lo lezioni. Numerose yìtìmé nella campagna Laziale forre Cojefaoì completamente distrutta Rama, 13, notte. Giungono notizie di eccezionale gravito dalla provincia romana. Torre Cajetani è interamente crollata. Vi sono quindici mor. ti e quaranta feriti. La Tribù** riceve da Fresinone: I| paese che è stato più colpito dal terre moto nella provincia romana è senza dubbio Tórre Cajetani, piccolo paese di ottocento abitanti attuato a circa .novecento meri sui livello del mare. Il paese, che è costruito come una specie di presepe, è interamente crollato : non resta. in piedi neppure una casa perchè la spossa sismica di stamane, avendo fatto crollare le case si iuate piò in alto, queste si sono abbattuto runa dopo l'altra sulle sottostanti in modo ohe l'ecatombe è «tata generale. Fortunatamente la popolazione del paese, essendo composta quasi interamente di contadini, data l'ora già abbastanza Inoltrata in cui il terremoto è avvenuto, si trovava quasi tutta nelle campagne. Cosi non ai ha a deplorare gran numero di vittime. I morti finora estratti dalle macerie sono otto- Sette persone giaciono sotto 1 rottomi. Si dispera di poterle tran» vive. Vi sono quaranta feriti fra cui tredici in grave stato, 11 Re a Torre Cajetani A Torre Cajetani ai è recato il Re accompagnato dal generale Brasati in automobile scoperta. Il Sovrano è stato ricevuto dalla povera gente del luogo, anche perchè il Sin. daco era assente. Sin da mezzogiorno erano giunti e Torre Cajetani una decina di soldati del 19-0 reggimento fanteria, al comando del tenente Verdi noie il quale, insieme al maresciallo'del carabinieri, col bri gadiere e i militi della stazione di Torre Cajetani ha fatto eseguire degli scavi. Fra i-morti vi sono Antonio Min ucci, falegname, d'anni 63, sua moglie Giuseppa Vinci, d'anni 50. Questi due coniugi avevano cin que figli, dei quali due femmine sono rima ste sotto le macerie coi genitori. Un altro bambino si è salvato perchè era uscito di casa prima che avvenisse il terremoto. DI due altri figli, entrambi maschi, uno è rimasto gravemente ferito alla testa con spappolamento di mateitia cerebrale, un altro, bambino di quattro anni, è, stato salvato per istintiva presenza di spirito perchè .trovandosi vivo sotto le macerie, si è messo a gridare : « Sono vivo, salvatemi! », cosa che parrebbe impossibile in un barn bino della sua età. Appena estratto dalle macejée, il bambino ha chiesto filosofica menS un pezzo di pana Altri morti sono Fagiolo Paolo, contadino, d'anni 60; suo nipote Tommaso, d'anni 6. La dieketsa d'Atala risiti Menteretaido Il terremoto ha avuto tragiche conseguènze a Monteretendo. L'altissima torre lei Palano Piombiao, antico feudo della famiglia Piombino, ora Palazzo Comunale, ò caduta Cadendo è precipitata sulla scuoia tecnica femminile dove erano giù incominciate le lezioni. Il soffitto di una classe è crollato fortunatamente solo in parte e degli enormi blocchi di pietra della torre, alta oltre 40 metri, penetrarono nell'aula. l..-i-caduto ha avuto conseguenze tragiche là dove era la cattedra dell'insegnante d'italiano, prof- Migali, il quale stava interro- Ignudo la piccola- alunna Gina' Zampa. Il professore o l'alunna sono rimasti morti sul colpo. La sorella gemella della morta, Luisa Zampa, è stata leggermente ferità alla mauo. Altre alunne sono rimasto te rito nel fuggi/ tostiti prodottosi nella scùo-" la allorquando gli enormi pietroni erano (caduti. A Monte Rotondo, con nobilissima sollecitudine, si,è recata S.\A. Reale la Du iche88a d.Aosta ^ accompagnata dal Sin . , .... • ' » dBfc na viljHato rosped^7lvloo dova na ^ ^ ai ferfu ,& ^^1. di- i. . ■ ! .-, girando di Jnteressare, arandemenle di Po.i ha voluto vedere la parte più danneggiata del paese e del paiamo- di strutto. |' Yeroll ed 3 Tivoli maste gravemente danneggiate e sii- teme croHaW!. Sww gg^ due ^ ti: un bambino ed un uomo di cui non si 'conos<.e ancora H ^omè. Vi sono tooltoecin wì f„.-4i mmmm|. „' „.-m olh,; ,„ te ii SS e tuCC S^Ta^''lfSSSS??Tif % ,£crto' » panico è grande. Le autorità di Da Verqli sj hanno le seguenti notizie. Sono crollate diverse 'case èd aJltne sono ri¬ P. S. si sono subito adoperate per limitare il panico e •ristabilire'la calma ed accertare l'entità dei danni. Si sono formate squadre di volonterosi che sono accorsi nei punti maggiormente in pericolo, per recane soccorso. Si invocano provvedimenti, dal Governa A Tivoli c'è stato una vittima del terremoli-. In via Madonna si è sprofondato il tetto di una casa che netUa cadura<ha tra ria maritata Motord, d'anni 4L «adre di sei figlli. I figli sono stati salvati dal corag- , S'o di una donna-che ha saltato una ftp* :s«'a e ne ha portato via cinque. 11 sento, gravemente ferito è stato trasportato aM'o spedale daJla pubblica assistenza. La po |vari donna è stata tratta fuori' dalle ma- cerio dopo (tuo ore di lavoro ili sgombro, 'operato dalla «ruppe del presidio, ohe ao|c0,«eTo su'l luogo con intoubl'le slancio, MoMc'caao sono lesionate e sopo state fatte 1 sgombranti por timore-di nuovi guaL •in vari comuni, della provincia di Homa slamane ia £co$sa ha prodotto ih qualche punto danni gravi e fatto vittime umana Danni piuttosto gravi e varie vittimo pi sono avute a -Trevi,' Morite San Giovanni j Campano, dove sono- slati- dwmcggiuti degl edifici- Nella ..prossima frazfone Ambre li a sono' stati donneggiati t fabbricati civili e ci sono due Hiwti, A Rito « a, Pofi si sono verificati danqi,' ma' fortunatamente non sì iinnmo a deplorare vittime e cosi ancora {a 'jroptee^a^pra^ è crollato il murò' dt una chiesa, travolgendo una donna ed jun bambino che ai spera di poter togliere dalle macerie. E* tornato stasera da Prosinone il • deputato del collegio on. Carboni-Boy, che ha visitato i luoghi del suo collegio colpiti dal terremota Secondo !é notizie recate da'.l'on. Carboni, ad- Alììtoells, frazione di Monte San Giovanni Campano vi sono due morti che giaoiQim ancora sotto le macerie Mancano i ^occorsi. .Nella.frazione Poprit no vi sono otto morti; .a Vei'oli vi sono un morto e un ferito .grave. 500 morti a Sera Si hanno notizie da Sarà che vi sono colà 500 morto. Il terremoto ha fatto od Airfino'-un gran numero di vittime- Molte case sono oadute e laltre gravemente lesionale. Molte donne sano state seppelSite dallo macerie. Si calcola che il numero dei morti e dei feriti ascenda complessivamente ad oltre 150. Sono partiti da Caserta per Arpino funzionari dot Genio civile, soMati e squadre di «occorso, con attrezzi. I danni Anche da altre località della provincia di Roma giungono notizie molto gravi. A Fiuggi vj sarebbero danni, a Jenna sarebbe crollato 11 campanile, senza produrre disgrazie; a 'l'orricella Sabina vi sono gravi danni e v! sarebbero vittime; ad Anttcoli sono segnalati danni. A Genazzano parecchie cose sotto, rimaste danneggiate e anche la chiesa del Buon Consiglio ed il palazzo Colonna hanno subito lesioni. A Zagarolo sono rimaste, lesionate motte case e -la cattedrale. Il palazzo Rospigliosi ha subito danni .rilevanti; una statua della facciata principale è caduta Secondo alcune notizie la cupola della cattedrale di. Zagarolo sarebbe caduta A Cave la scossa ha causato danni a parécchie case. La diciannovenne Maria Pieni è rimasta ferita gravemente. Nella caserma dei carabinieri sono caduti dei tramezzi; il tetto della chiesa dèi Campo è crollato. A San Polo dei Cavalieri, la cattedrale è rimasta notevolmente danneggiata nella volta, dove si ammira il grande affresco dell'Agrifoglio. A Paliano è caduta una casa ed una parte della cattedrale. A Sgurgola vi sono alcune case lesionate. A Città Ducale sono crollati moltissimi comignoli e cornicioni, e la facciata di una chiesa- Non vi ò che un ferito con la frattura della gamba e gravi contusioni. Le notìzie del prof. Palazzi . Il prof. Palazzi Luigi, direttore deìl'Uffleto di meteorologia e geodinamica ha dato le seguenti notizie sul terremoto.: < La scossa si è avuta tra le 7,63 e le- 7,54; non si sono potuti ancora stabilire t fecondi perche gli apparecchi si muovono ancora. La scossa è state di settimo grado, cioè molto forte, nettamente ondulatoria, in direzione prevalentemente est-ovest, lieve in principio con intensità gravemente crescente verso la metà, durata 15 secondi. E' stata avvertita anche a Teramo del sesto grado, avvertita anche del quinto grado a Perugia. all'Isola di Ponza. all'Isola d'Ischia, a MOdena di quarto grado; a Monte Circeo molto forte,, ma non «i conosce II erodo. A Pavia la scossa è state registrata dai sismografi. Uprof. Luigi Palazzi ba notato eba questo terremoto, a somiglianza di quello, terribile avvenuto a Messina nel ttOB, non aveva dato aleni» preventiva segnalastone agii appa-