Conversazione politica fra il presidente del Consiglio e i rappresentanti dell'Ordine degli Avvocati

Conversazione politica fra il presidente del Consiglio e i rappresentanti dell'Ordine degli Avvocati Conversazione politica fra il presidente del Consiglio e i rappresentanti dell'Ordine degli Avvocati Nessuna Doviti» in vista attesa della 'riapertura..' della Camera abjo, ad un mese di distanza,, come dichia.oni uei presidente del consigliò, la convertono confidenziale avvenuta ieri sera a Par zo Bruschi fra l'on. Salandra ed i comoo- nenU il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma. Non si tratta precisamente di dichiarazioni politiche. Il consiglio dell'Ordine, prima di recarsi a presentare all'oo. Salandra come appartenente al Consiglio stesso gli auguri per il- nuovo anno e le felicitazioni per il conferimento del Collare dell'Annunziata, aveva stabilito, per un delicato riguardo, di non tfècare, nella conversazione, argomenti politici, n presidente del consiglio si è ben guardate, da parte sua, di Infrangere questo riserbo del suoi colleghi del Consiglio dell'Ordine. La politica, e sovratutto la guerra, furono adunque, si può dire, assenti dal colloquio, al quale parteciparono un senatore, l'exrninistro di G. G.. Vittorio Scialoja, e tre deputati Enrico Ferri, Giuseppe Marchesano e Giovanni Amici. Non di meno, la conversazione è riuscita, come i lettori vedranno, egualmente interessante. -L'on. scialoja apri il fuoco delle osservazioni rivolgendosi all'on. Salandra come ministro degli interni esortandolo a proporre una riforma del Consiglio di Stato, n funzionamento della "quarta sezione del Consiglio di Stato fu particolarmente ' oggetto dei rilievi dell'on. scialoja L'ex-guardasigìin fece notare come i cinque consiglieri componenti la quarte sezione siano attualmente oberati di lavoro jt &ndc^*%^A?2£e dt scussi . L'on. Salandra riconobbe .l'esistenza di tele «conveniente tì. chiese, come, a giudizio dèi sano,*, poteva essere eliminato. 0 pr« petite del Consiglio dell'Ondine rispose che, a suo avviso bisognava, raddoppisi il nume^^"^^«TgU^ ^0 turno. La conversazione cadde in seguite sulHgp pliesiiène, attualmente in corte, deus Ugge votata dal Partemento per r«bcJiztone del giù «tee unico e II riprBHao do) Collegi3 gladi n presidente del consiglio rilevò, ponendone in rilievo l'importanza, l'ultima recentissima circolare dell'on. orlando sulla condizioni della Magistratura, fon. Salamini, polche l'on. Marchesano accennò alla lunga e noiosa indisposizione del ministro guardasigilli onorevole Orlando per infiammazione agli occhi, disse di aver il piacere di annunciare che l'onOrlando tra completamente guarito tanto che oggi si era recato, per la- prima volta, dopò K. sua malattia, al Ministero. A questo punto l'on. Giovanni Amici coraggiosamente tentò una pùnta politica nella con versazlone chiedendo'al presidente, del Consi gito, notizie sui risultati della sottoscrizione dal prestito nazionale. L'on. Salandra dichiarò che 1 risultati erano"liètissimi-anticipando in sostanza ai presenti la comunicazione ufficiale odierna che cioè le sottoscrizioni hanno superato d». trecènto milioni .il miliardo. Il presidente del consiglio aggiunse .che il Governo,pur.non avendo mai dubitato dei felici; risultati, della sottoscrizione,, si compiace va vivamente dello slancio patriottico dimostrato, in questa circostanza, dal nostro Paese. Qualcuno dèi'presenti osservò che sé fosse stata ditta una pubblicità, anche più larga è diffusa nei piccoli centri alle condizioni ■ del prestito, semplificando le formalità della sottoscrizione, i risultati sarebbero apparsi forse anche più lieti di quelli oggi constatati. L'on. Salandra riconobbe che in altri paesi i Governi ricórrono a mezzi più assillanti per aumentare il numero delle sottoscrizioni, in Germania, per esempio, notò il ir- esempio, notò 1) presidente del Coatte1*», -io-caricati del Governo si presentano, m periododi sottoscrizione per prestiti nazionali; nelle case dei cittadini'abbienti con delle bollette di sottoscrizione già preparate. "— Ma — osservò ù presidente del consigliò — il nostro paese non è abituato a tali mestiLa conversazione, alla quale partecipò largamente fon. Enrico Ferii, si chiuse con un accenno dell'on. Salandra alla sua recente gita a Viareggio e a Spezia, gita che dichiarò dovuta unicamente al bisogno di un diversivo e alla necessità momentanea Ci... riposo. «Il mio medico -soggiunse;ii Presidente del Consigliò - mi consultò appuntò di interrompere di tanto In tanto il soggiorno a Roma e le mie occupazioni come uomo di Governo con un breve soggiorno sotto un altro cielo. A Viareggio non ho trovato che vento, e.pioggia. Nondimeno il mutamento d'aria e il riposo assoluto mi hanno giovato molto >. ' Queste è 11 contenuto, finora ignorato, della conversazione durata circa un'ora. L'onorevole Salandra appariva tranquillo e sorridente, in ottime condizioni di spirito. Nessuna preoccupazione traspariva in lui e a Palazzo Braschi regnava la massima calma.'I col'eahi dei Consiglio dell'Ordine si sono accomiatati da rat recando l'impressione che nulla di a-' normale avviene nelle sfera governative. - I giornali «mici del Governo parlano già- della,riapertura della Camera ed espóngono pretesi armeggi, insussistenti, del -gioittiteut in senso o*tiV al Ministero. Si .tratta di te* tasle.-Vòn. 'Salandranoftne:ha parlato natiaconversazione di ieri, ma posso dire essere Intenzione del Governo che l lavori parlamentari siano ripresi alla data fissata,, cioè 1M8 febbraio. «Esitare la-riapertura della. Camera -significherebbe annunziare al Paese.e sopratutto all'Europa Che l'intervento dell'Italia è imminente. La Camera — se'gravi avvenimenti'non consigllerannb nell'Intervallo una proroga — si riaprirà, pertanto, il 16 febbraio. , ; ,

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